Si chiude domani la Festa regionale dell’Unità di Pistoia 97 volontari, 20 giorni di dibattiti, 89 ospiti

Sono 97 i volontari impegnati ogni sera tra allestimenti, cucine e stand, 89 gli ospiti saliti sul palco tra cui tutti i big nazionali del Pd, da Enrico Letta, i vicesegretari e i ministri, le capogruppo in Parlamento, per un totale di 20 giorni. È un primo bilancio di grande soddisfazione per la Festa regionale dell’Unità che si chiude domani alle 21, a Santomato, Pistoia, con il Ministro Andrea Orlando. Questa sera ospite il Ministro Bonetti alle 19 e Eugenio Giani alle 21.

Si stimano in circa 15mila le presenze nell’area verde di Santomato tra cene, dibattiti, concerti del cartellone “Santomato Live” e stand di partito ma anche associazioni. Tutte le attività della festa di Santomato sono gestite esclusivamente da volontari, non solo di Pistoia, ma anche del resto della provincia, da chi di prima mattina riallestisce ogni giorno l’area, a coloro che cucinano fino a tarda sera.

“È la prima Festa regionale da quando, grazie ai vaccini, abbiamo riconquistato la libertà di movimento e ha avuto un successo tutt’altro che scontato. Siamo più che mai convinti che lo slogan scelto, “Lì dove batte il cuore”, si sia rivelato quello più adatto. Grazie davvero ai volontari che hanno animato questa festa in cui con i tanti appuntamenti politici abbiamo voluto contribuire al dibattito del partito anche nazionale” dice Simona Bonafé, segretaria del Pd toscano.

“Organizzativamente abbiamo dovuto tenere conto dei limiti e delle norme imposte dalla pandemia. Ma qui a Santomato la Festa non si é voluta mai fermare, neppure in queste due ultime edizioni segnate dalle difficoltà del Covid. Il Pd parte da qui verso il prossimo passaggio, quello delle amministrative di Pistoia. Non é mancato nessun ospite, dal segretario del partito ai ministri, dagli eletti in Regione agli amministratori locali: il Pd é squadra e comunità. E qui ne abbiamo avuto la conferma” è la soddisfazione dei segretari provinciali e comunali Pier Luigi Galligani e Walter Tripi.