Recati e De Rosas: Caporalato e sfruttamento nei campi schiavitù moderna. Vittime i braccianti e anche le aziende oneste
“Questa sorta di schiavitù moderna che esiste vicino a noi, nei campi a due passi dalle nostre case, è inaccettabile ed è doveroso ringraziare i sindacati e le forze dell’ordine per avere fatto emergere in sinergia le vicende di sfruttamento dei lavoratori tra le province di Livorno e Grosseto che leggiamo sulle cronache di oggi. Abbiamo varato leggi severe contro il caporalato e per i diritti dei lavoratori in agricoltura: una loro piena applicazione, con controlli e pene certe è la strada da percorrere. Il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento lavorativo, che riguarda circa 400mila lavoratori in Italia, lede innanzitutto le vittime, il loro diritto a condizioni di lavoro oneste e alla salute, ma rappresenta un forte danno anche per le aziende del settore agricolo che agiscono nella legalità, che sono la maggioranza e che vanno supportate perché ogni giorno con fatica devono fronteggiare la concorrenza sleale di chi sottopaga i braccianti. Per questi produttori onesti dobbiamo supportare anche la battaglia per il riconoscimento di un giusto prezzo delle materie prime agricole”. Così, Simone de Rosas e Marco Recati, rispettivamente responsabili lavoro e agricoltura del Pd toscano, dopo l’inchiesta su caporalato e sfruttamento che ha riguardato tre aziende agricole della Costa degli Etruschi.