Pd Toscana, “patto lavoro importante per superare il mismatch tra domanda e offerta e per valorizzare differenze territoriali della Regione”

Il “Patto per il lavoro” firmato oggi dalla Regione e dalle parti sociali è un tassello importante di questa legislatura regionale. I 54 milioni di euro messi a disposizione andranno a intercettare capillarmente sui singoli territori le necessità di formazione di chi non ha un’occupazione o di riqualificazione per chi ha perso il lavoro e deve rientrare.
Un progetto ambizioso che va nella direzione giusta di cogliere i fabbisogni specifici delle province toscane, ognuna diversa, di costruire professionalità utili superando il frequente mismatch tra domanda e offerta di lavoro e di valorizzazione delle differenze della nostra Regione per renderla più omogenea sul fronte della crescita economica.
Alessandra Nardini e il suo assessorato hanno svolto un ottimo lavoro di concertazione con le parti sociali regionali, con la Commissione regionale permanente tripartita e con le commissioni provinciali. Il coinvolgimento dei territori e delle loro specificità, delle necessità economiche, sociali, di formazione e occupazionali, consentirà di realizzare misure specifiche in base alle richieste e alle necessità emerse.
Significativo aver destinato fondi ingenti alle aree di crisi industriale, alle aree interne, ai giovani, alle donne e ai soggetti fragili. Andando cioè a individuare e a supportare i segmenti della nostra società più colpiti dalla pandemia e dalla crisi economica che stiamo vivendo.

Ora occorre proseguire il lavoro di concertazione con le parti sociali e le associazioni datoriali a partire dal Patto per lo sviluppo e dagli altri strumenti di programmazione, con cui, anche attraverso le risorse del PNRR e del nuovo settennato europeo, dovremo ridisegnare il modello di sviluppo della Toscana.

Simone De Rosas, responsabile lavoro e sviluppo economico PD Toscana