“Paesaggio, il dialogo ha una faccia”, intervento di Dario Parrini – Corriere Fiorentino 13 febbraio 2015
13 febbraio 2015 – Caro Direttore,
Dispiace che Paolo Baldeschi, verso il quale, come lui sa, provo sentimenti di autentica stima, cada in un grosso equivoco, nel suo intervento sul Corriere di ieri, riguardo al mio commento alle dichiarazioni del sottosegretario Borletti Buitoni.
Prima di tutto, trovo gratuita l’attribuzione di intenti maschilistici alle mie parole. Non c’è niente di meno vero.
Rivendico poi il metodo e il merito della mia posizione. La legge urbanistica e il piano del paesaggio della Toscana sono provvedimenti importanti. Io penso che il contributo ad essi fornito dal dibattito svoltosi in consiglio regionale sia stato positivo e di rilievo. E penso che positive siano state le modifiche effettuate in consiglio regionale a seguito delle osservazioni dei sindaci e delle categorie economiche. Penso, infine, che anche nell’ultima fase dell’iter consiliare la commissione e l’aula svolgeranno il loro ruolo con spirito costruttivo e grande equilibrio. Per questo ho trovato inopportuno l’intervento del sottosegretario. Mi è sembrato un tentativo di mettere sotto tutela un’assemblea rappresentativa che su questo fronte si è mostrata più volte lungimirante. Baldeschi sa bene, e lo ricorda, quale sia la storia delle mie posizioni in materia di tutela ambientale e paesaggistica. Proprio perché ritengo di poter parlare di questi temi con cognizione di causa e proprio perché credo nella possibilità di difendere rigorosamente l’ambiente promuovendo contemporaneamente lo sviluppo economico, dico che non dobbiamo commettere l’errore di confondere la tutela col vincolismo astratto e cadere in eccessi prescrittivi come quelli per fortuna rimossi durante l’iter consiliare dell’atto in questione. Dico inoltre che di ogni legge dovremmo sempre tracciare, cosa che spesso non si fa, una VIB, una valutazione di impatto burocratico. Cioè dovremmo continuamente domandarci se i sacrosanti obiettivi che perseguiamo li stiamo perseguendo col minimo costo burocratico indispensabile o col massimo costo burocratico immaginabile. Non so se questo punto di vista sia renziano o meno. Non mi interessa. Basta che sia di buonsenso. E a me sembra lo sia.
Dario Parrini
segretario Pd Toscana