16 Novembre 2011

Pmi, uno sguardo oltre la crisi: “Sostenere
chi vuole investire per salvare il Paese”

Piccole e medie imprese sotto la lente. Dalla crisi che stanno attraversando alle possibilità di rilancio, saranno loro, lo zoccolo duro del tessuto produttivo toscano, le protagoniste della Conferenza regionale del Pd su ‘Lavoro autonomo, micro e piccola impresa’, in programma venerdì 18 novembre a Empoli. “Stare accanto a chi investe, a chi ha investito e a chi vuole continuare a investire” dev’essere la parola d’ordine dell’appuntamento perchè “sarà grazie a loro se il Paese si risolleverà” spiega il segretario regionale del Pd Andrea Manciulli.

L’incontro, un assaggio della Conferenza nazionale del Pd sul lavoro che si riunirà a Monza il 26 novembre, si aprirà alle 16.30 all’Agenzia dello sviluppo Empolese – Valdelsa (via delle Fiasciaie, 12) e continuerà fino a tarda sera. Tra gli altri, sono attesi il responsabile Economia del Pd nazionale, Stefano Fassina, e l’assessore regionale al Lavoro, Gianfranco Simoncini. Ma soprattutto, prenderanno la parola commercianti, imprenditori e rappresentanti delle categorie economiche che racconteranno dal vivo le conseguenze di una crisi economica senza precedenti acuite finora dall’assenza di politiche nazionali efficaci per contrastarla.

“Piccole e piccolissime imprese, insieme ai distretti industriali, sono la peculiarità del nostro sistema economico. Oggi, in Italia come in Toscana, la crisi colpisce pesantemente queste realtà imprenditoriali. La chiusura di una piccola ditta significa a volte mette in crisi interi gruppi familiari che portano con sé decenni di esperienza. Non c’è niente che danneggi il sistema produttivo più dell’immobilismo e della mancanza di scelte di governo. Per questo – afferma il segretario dei Democratici Andrea Manciulli – speriamo che quanto prima si affronti una nuova politica economica. E’ necessario stare al fianco di chi ha investito, di chi investe e di chi vuole investire, perchè è solo grazie a loro che il Paese potrà risollevarsi”.

“Il tessuto produttivo italiano è fatto al 98% di piccole e piccolissime imprese, ditte individuali e familiari che hanno fatto grande il nostro Paese. La Conferenza di venerdì sarà l’occasione per discutere delle particolari condizioni che stanno attraversando i distretti e le tante piccole realtà imprenditoriali toscane, per elaborare quelle politiche e quelle scelte che dovremo contribuire a far adottare nei prossimi mesi. La ricchezza del nostro Paese è stata fatta da questa rete di micro e piccole imprese, occorre rilanciarlo ripartendo da qui” spiega afferma il responsabile economia del Pd Toscana, Ivan Ferrucci.

“Nella nostra Regione, operare per lo sviluppo e la competitività della piccola impresa significa occuparsi concretamente dei problemi principali della nostra economia – dice il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Vittorio Bugli -. In questi ultimi mesi, anche con l’approvazione di alcune leggi regionali, come quella, ad esempio, sulla competitività delle imprese, abbiamo specificato ulteriormente la nostra «filosofia» d’intervento: un ruolo attivo e collaborativo della Regione per favorire i processi di innovazione e di rafforzamento sui mercati internazionali. Anche sul fronte del commercio e della microimpresa, stiamo per approvare alcune riforme che puntano a sostenere un settore che negli ultimi anni ha sentito più di altri il morso della crisi e della restrizione dei consumi”.

“L’Italia – aggiunge la segretaria del Pd Empolese Valdelsa Brenda Barnini – non esce dalla spirale del debito pubblico se non riparte la crescita e senza le PMI italiane e toscane non ce la facciamo. Anche in questi anni difficili l’export ha tenuto grazie al tessuto diffuso di imprese che, senza chiedere aiuti né aspettare che passasse la notte, hanno continuato a produrre ricchezza e occupazione. Il programma economico del Pd deve mettere al centro della sua proposta la questione del credito per le PMI, vero elemento di freno alla ripartenza dello sviluppo nel Paese”.

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15 Novembre 2011

Sciopero siderurgia, Pd Toscana:
“Vicenda Piombino subito in agenda nuovo governo”

A Piombino oggi è stato il giorno della manifestazione indetta in occasione dello sciopero del settore siderurgico. In migliaia hanno sfilato in corteo, dal cavalcavia Lucchini a Piazza Gramsci, nella città che rappresenta il secondo distretto italiano del settore.

“Auspichiamo che la vicenda del polo siderurgico piombinese entri da subito nell’agenda del nuovo Governo. In questi anni abbiamo assistito sostanzialmente ad una noncuranza da parte del Governo centrale – commentano il segretario regionale Pd Andrea Manciulli, il responsabile lavoro Ivan Ferrucci e Matteo Tortolini, consigliere regionale e membro della segreteria, che oggi ha partecipato al corteo in rappresentanza del PD toscano -. Se da oggi l’economia e il lavoro saranno le priorità, la vicenda delle acciaierie deve stare certamente in questo percorso. Perché la vicenda Piombino riguarda un territorio, un indotto, migliaia di posti di lavoro, ma è anche emblematica della scelta o meno di perseguire una seria politica industriale. In merito alla manifestazione di oggi, che ha riscosso una massiccia partecipazione, vogliamo sottolineare anche il clima di solidarietà di un’intera città intorno ai metalmeccanici, a partire dall’adesione di negozianti, studenti ed altre categorie”.

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Sciopero siderurgia, Pd Toscana:
“Vicenda Piombino subito in agenda nuovo governo”

A Piombino oggi è stato il giorno della manifestazione indetta in occasione dello sciopero del settore siderurgico. In migliaia hanno sfilato in corteo, dal cavalcavia Lucchini a Piazza Gramsci, nella città che rappresenta il secondo distretto italiano del settore.

“Auspichiamo che la vicenda del polo siderurgico piombinese entri da subito nell’agenda del nuovo Governo. In questi anni abbiamo assistito sostanzialmente ad una noncuranza da parte del Governo centrale – commentano il segretario regionale Pd Andrea Manciulli, il responsabile lavoro Ivan Ferrucci e Matteo Tortolini, consigliere regionale e membro della segreteria, che oggi ha partecipato al corteo in rappresentanza del PD toscano -. Se da oggi l’economia e il lavoro saranno le priorità, la vicenda delle acciaierie deve stare certamente in questo percorso. Perché la vicenda Piombino riguarda un territorio, un indotto, migliaia di posti di lavoro, ma è anche emblematica della scelta o meno di perseguire una seria politica industriale. In merito alla manifestazione di oggi, che ha riscosso una massiccia partecipazione, vogliamo sottolineare anche il clima di solidarietà di un’intera città intorno ai metalmeccanici, a partire dall’adesione di negozianti, studenti ed altre categorie”.

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Consultazioni, Bersani: “Sì a Monti tecnico
Subito legge elettorale e taglio a politica”

Cinquantacinque minuti di colloquio e nessun dubbio. “Dal Pd, convinto sostegno
allo sforzo e al tentativo del Professore”.  Il commento a caldo del segretario nazionale dei Democratici, Pierluigi Bersani, appena uscito dal faccia a faccia con Mario Monti nell’ultimo giorno di consultazioni, è un attestato di piena fiducia al premier incaricato.

Ferma però la contrarietà dei Democratici a un governo composto da politici e la richiesta di un Monti tecnico, “per sostenere meglio, non meno il governo”.

Decisa, allo stesso tempo, è l’indicazione del Pd sulle priorità per il Paese. Oltre alle misure per affrontare l’emergenza, in testa ci sono nuova legge elettorale e taglio ai costi della politica.

“Servono riforme urgenti –  prosegue Bersani in conferenza stampa, affiancato dai capigruppo Anna Finocchiaro e Dario Franceschini -. Serve una riforma della legge elettorale, occorre diminuire il numero dei parlamentari. Servono riforme costituzionali e istituzionali”.

Quanto al dibattito sulla durata del governo Monti, Bersani ribadisce che “Il Pd non pone limiti di tempo all’esecutivo”.

 

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Consultazioni, Bersani: “Sì a Monti tecnico
Subito legge elettorale e taglio a politica”

Cinquantacinque minuti di colloquio e nessun dubbio. “Dal Pd, convinto sostegno
allo sforzo e al tentativo del Professore”.  Il commento a caldo del segretario nazionale dei Democratici, Pierluigi Bersani, appena uscito dal faccia a faccia con Mario Monti nell’ultimo giorno di consultazioni, è un attestato di piena fiducia al premier incaricato.

Ferma però la contrarietà dei Democratici a un governo composto da politici e la richiesta di un Monti tecnico, “per sostenere meglio, non meno il governo”.

Decisa, allo stesso tempo, è l’indicazione del Pd sulle priorità per il Paese. Oltre alle misure per affrontare l’emergenza, in testa ci sono nuova legge elettorale e taglio ai costi della politica.

“Servono riforme urgenti –  prosegue Bersani in conferenza stampa, affiancato dai capigruppo Anna Finocchiaro e Dario Franceschini -. Serve una riforma della legge elettorale, occorre diminuire il numero dei parlamentari. Servono riforme costituzionali e istituzionali”.

Quanto al dibattito sulla durata del governo Monti, Bersani ribadisce che “Il Pd non pone limiti di tempo all’esecutivo”.

 

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14 Novembre 2011

Siderurgia in sciopero domani
Il Pd dalla parte dei lavoratori

“Siamo preoccupati per la situazione della Lucchini e di tutto il settore siderurgico, che a Piombino vede il secondo polo produttivo italiano. Per questo, dopo l’importante segnale del meeting europeo dei sindacati del settore svoltosi martedì e mercoledì scorsi, lo sciopero generale della siderurgia proclamato per domani e la manifestazione in programma sono importanti: occorre mantenere alto il livello di attenzione su quello che deve rimanere un comparto industriale strategico per il nostro Paese”.

Così  esprimono il sostegno del Partito Democratico allo sciopero del comparto siderurgia, indetto dai sindacati per domani, il segretario regionale del Pd Andrea Manciulli, il responsabile Economia e Lavoro Ivan Ferrucci e Matteo Tortolini, consigliere regionale e membro della segreteria che domani sarà alla manifestazione di Piombino in rappresentanza del Pd toscano.

“La crisi mondiale che stiamo attraversando – continuano – sta colpendo inequivocabilmente tutte le multinazionali del settore, ma certamente la latitanza del Governo in questi anni non ha favorito le imprese che vengono a operare in Italia. Con la mutata situazione politica nazionale auspichiamo che il prossimo Governo prenda sul serio la crisi e apra un Tavolo nazionale specifico sulla siderurgia. Il Pd è a fianco dei lavoratori e sostiene le ragioni dello sciopero e della manifestazione di domani: la situazione è delicata per tutto il comparto, non solo in Toscana, e occorre il massimo impegno da parte di tutti per fare in modo che si possano rilanciare questi siti produttivi nella nostra regione”.

 

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Siderurgia in sciopero domani
Il Pd dalla parte dei lavoratori

“Siamo preoccupati per la situazione della Lucchini e di tutto il settore siderurgico, che a Piombino vede il secondo polo produttivo italiano. Per questo, dopo l’importante segnale del meeting europeo dei sindacati del settore svoltosi martedì e mercoledì scorsi, lo sciopero generale della siderurgia proclamato per domani e la manifestazione in programma sono importanti: occorre mantenere alto il livello di attenzione su quello che deve rimanere un comparto industriale strategico per il nostro Paese”.

Così  esprimono il sostegno del Partito Democratico allo sciopero del comparto siderurgia, indetto dai sindacati per domani, il segretario regionale del Pd Andrea Manciulli, il responsabile Economia e Lavoro Ivan Ferrucci e Matteo Tortolini, consigliere regionale e membro della segreteria che domani sarà alla manifestazione di Piombino in rappresentanza del Pd toscano.

“La crisi mondiale che stiamo attraversando – continuano – sta colpendo inequivocabilmente tutte le multinazionali del settore, ma certamente la latitanza del Governo in questi anni non ha favorito le imprese che vengono a operare in Italia. Con la mutata situazione politica nazionale auspichiamo che il prossimo Governo prenda sul serio la crisi e apra un Tavolo nazionale specifico sulla siderurgia. Il Pd è a fianco dei lavoratori e sostiene le ragioni dello sciopero e della manifestazione di domani: la situazione è delicata per tutto il comparto, non solo in Toscana, e occorre il massimo impegno da parte di tutti per fare in modo che si possano rilanciare questi siti produttivi nella nostra regione”.

 

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13 Novembre 2011

Berlusconi, Manciulli: “Chiuso un triste capitolo
Ora pagina nuova per la politica e il Paese”

“È finita un’epoca e siamo contenti che si sia chiuso questo capitolo, triste, per il nostro Paese. Un Paese che Silvio Berlusconi lascia in condizioni molto difficili”.

Il segretario regionale del Pd della Toscana Andrea Manciulli si esprime così sulle dimissioni di Berlusconi da Presidente del Consiglio.

“Ora noi – continua Manciulli – vogliamo metterci la responsabilità che non ci ha messo lui per risollevare l’Italia, lavorare per la coesione sociale e riacquistare la credibilità internazionale che ci è mancata in questi anni. Chiusa questa fase populista della quale si è nutrita l’Italia per quasi vent’anni, fatta solo di slogan e promesse e mai di realtà, confidiamo nella pagina nuova che si sta aprendo in cui la politica si riapproprierà dei contenuti, del merito nelle questioni, dei fatti per perseguire l’interesse collettivo, perché a questo paese servono scelte di governo e assunzioni di responsabilità per costruire un futuro. Il Partito Democratico della Toscana – conclude il segretario Manciulli – sarà al servizio di questo processo dal quale speriamo possano prodursi quelle politiche e quei risultati che tutti noi aspettiamo da troppo tempo. Occorre guardare avanti al futuro che ci aspetta con la volontà positiva e laboriosa di costruire e ricostruire dopo le macerie lasciate da Berlusconi”.

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Berlusconi, Manciulli: “Chiuso un triste capitolo
Ora pagina nuova per la politica e il Paese”

“È finita un’epoca e siamo contenti che si sia chiuso questo capitolo, triste, per il nostro Paese. Un Paese che Silvio Berlusconi lascia in condizioni molto difficili”.

Il segretario regionale del Pd della Toscana Andrea Manciulli si esprime così sulle dimissioni di Berlusconi da Presidente del Consiglio.

“Ora noi – continua Manciulli – vogliamo metterci la responsabilità che non ci ha messo lui per risollevare l’Italia, lavorare per la coesione sociale e riacquistare la credibilità internazionale che ci è mancata in questi anni. Chiusa questa fase populista della quale si è nutrita l’Italia per quasi vent’anni, fatta solo di slogan e promesse e mai di realtà, confidiamo nella pagina nuova che si sta aprendo in cui la politica si riapproprierà dei contenuti, del merito nelle questioni, dei fatti per perseguire l’interesse collettivo, perché a questo paese servono scelte di governo e assunzioni di responsabilità per costruire un futuro. Il Partito Democratico della Toscana – conclude il segretario Manciulli – sarà al servizio di questo processo dal quale speriamo possano prodursi quelle politiche e quei risultati che tutti noi aspettiamo da troppo tempo. Occorre guardare avanti al futuro che ci aspetta con la volontà positiva e laboriosa di costruire e ricostruire dopo le macerie lasciate da Berlusconi”.

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12 Novembre 2011

Governo, Manciulli: “Ore cruciali,
a tutti è richiesta massima responsabilità”

“Sono ore cruciali per il nostro Paese, e a ciascuno di noi è richiesto di esercitare il massimo della responsabilità in una fase come questa in cui occorre lavorare per rilanciare l’Italia. Sono orgoglioso di come il nostro segretario nazionale Bersani stia esercitando questa responsabilità anteponendo chiaramente l’interesse nazionale a quello di parte”.

Così il segretario regionale del Pd della Toscana Andrea Manciulli si esprime sull’evolversi della situazione politica nazionale.

“La posizione del Partito Democratico – continua Manciulli –, quella di essere pronti ad appoggiare il governo Monti quando sarà proposto dal Capo dello Stato, a condizione che sia costituito con un segno di profonda discontinuità nelle persone rispetto al passato e con un forte impegno programmatico improntato sul far gravare le misure necessarie per il risanamento soprattutto su chi può contribuire di più, è quella giusta. È quella che richiede questa fase difficile per il Paese. Ritengo che in queste ore sia giusto esprimere con forza il nostro sostegno al gruppo dirigente del nostro partito”.

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