29 Dicembre 2011

Morte Maria Eletta Martini, il Pd: “Grati per il suo grande impegno per un’Italia migliore”

“Con Maria Eletta Martini scompare una protagonista importante della nostra storia di italiani e di toscani e delle istituzioni, portatrice dei valori della Resistenza e poi della ricostruzione civile e morale del Paese nel dopoguerra. E’ un elenco lunghissimo quello dei suoi contributi concreti per costruire un’Italia migliore, come la legge sul volontariato, che è diventato una colonna della società italiana anche grazie alla sua azione. Per questo voglio esprimere il cordoglio del Partito Democratico della Toscana e insieme la gratitudine per il suo appassionato e instancabile impegno, di cui ancora oggi vediamo il segno”.

Così Andrea Manciulli, segretario del PD della Toscana, ricorda la figura di Maria Eletta Martini, ex parlamentare ed ex consigliere comunale a Lucca, scomparsa stamattina all’età di 89 anni.

Continua a leggere

“Al lavoro, tutti insieme, per un anno migliore”
Gli auguri di Manciulli e del Pd Toscana

Si chiude un anno difficile, molto difficile, per tanti toscani.
Penso prima di tutto ai cittadini della Lunigiana e dell’Isola d’Elba, che nei mesi scorsi hanno visto le loro case invase dalla forza brutale dell’acqua e che hanno reagito con grande forza e dignità.
E penso agli uomini e alle donne che hanno perso il lavoro, ai ragazzi e alle ragazze che non riescono a trovarlo, alle famiglie che ogni giorno devono fare scelte anche dolorose per far quadrare i conti. Penso ai tanti imprenditori che stanno facendo di tutto per salvare le loro aziende e i posti di lavoro che hanno creato.
La situazione economica è difficile anche qui da noi, in Toscana, e noi non l’abbiamo mai negato. In questa crisi non esistono isole felici, se non quelle rappresentate dai ricchi e dai ricchissimi che stanno meglio di tutti gli altri anche perché Berlusconi e il centrodestra non li hanno mai chiamati a compartecipare ai sacrifici.

Le politiche economiche della Toscana, invece, hanno sempre avuto un segno opposto.
Noi siamo convinti che chi sta bene e benissimo possa e debba aiutare chi sta peggio, pagando un po’ più degli altri. Per il bene di tutti. E’ la nostra idea di società ed è quello che abbiamo riaffermato approvando, prima di Natale, la manovra finanziaria regionale per il 2012, che prevede l’estensione dell’Isee per l’accesso ai servizi sanitari (cioè, semplificando di molto, ogni famiglia pagherà in base alla sua condizione e alle sue possibilità economiche) e l’aumento dell’Irpef per chi guadagna più di 75mila euro l’anno.

A livello nazionale, gli ultimi mesi del 2011 hanno portato una novità importante: Berlusconi non è più presidente del Consiglio, la politica dell’avanspettacolo è finita (si spera per sempre) e con il nuovo governo si è tornati finalmente a parlare delle cose da fare.
Il governo del senatore Monti sta agendo con lo spirito costruttivo di cui l’Italia aveva e ha assolutamente bisogno e sta dando prova di serietà, una serietà che serve al nostro Paese per tornare ad essere rispettato e credibile a livello internazionale. Noi del Pd avremmo fatto una manovra un po’ diversa, inutile negarlo. Ma, nel poco tempo a disposizione, siamo comunque riusciti a migliorare quella proposta dal governo.
Non votare la manovra, così come entrare in campagna elettorale in una situazione economica come questa, sarebbe stato da irresponsabili: l’Italia era e in parte è ancora sull’orlo del burrone ed è bene ricordare che a portarcela sono stati il governo Berlusconi e il centrodestra.
Per fortuna non sono più loro a guidare l’Italia e adesso, dal punto di vista politico, siamo entrati in una fase nuova. E l’errore che dobbiamo assolutamente evitare, secondo me, è guardare e vivere l’orizzonte che si è aperto con le categorie dell’era berlusconiana.

Ma siamo alla fine dell’anno ed è tempo di auguri, oltre che di analisi politiche.
Allora l‘augurio che mi sento di fare è semplice e difficile al tempo stesso: che l’Italia ritrovi la strada per crescere (economicamente e non solo) e per andare a testa alta in Europa e nel mondo.
A tracciarla è e dovrà essere il Partito Democratico. In Toscana e dalla Toscana ci metteremo, con grande umiltà, a lavorare perché ciò accada e perché il 2012 sia un anno migliore di quello che si sta concludendo.

Buon anno a tutte e a tutti voi!
Un caro saluto,

 

Andrea Manciulli
segretario Pd della Toscana

Continua a leggere

“Al lavoro, tutti insieme, per un anno migliore”
Gli auguri di Manciulli e del Pd Toscana

Si chiude un anno difficile, molto difficile, per tanti toscani.
Penso prima di tutto ai cittadini della Lunigiana e dell’Isola d’Elba, che nei mesi scorsi hanno visto le loro case invase dalla forza brutale dell’acqua e che hanno reagito con grande forza e dignità.
E penso agli uomini e alle donne che hanno perso il lavoro, ai ragazzi e alle ragazze che non riescono a trovarlo, alle famiglie che ogni giorno devono fare scelte anche dolorose per far quadrare i conti. Penso ai tanti imprenditori che stanno facendo di tutto per salvare le loro aziende e i posti di lavoro che hanno creato.
La situazione economica è difficile anche qui da noi, in Toscana, e noi non l’abbiamo mai negato. In questa crisi non esistono isole felici, se non quelle rappresentate dai ricchi e dai ricchissimi che stanno meglio di tutti gli altri anche perché Berlusconi e il centrodestra non li hanno mai chiamati a compartecipare ai sacrifici.

Le politiche economiche della Toscana, invece, hanno sempre avuto un segno opposto.
Noi siamo convinti che chi sta bene e benissimo possa e debba aiutare chi sta peggio, pagando un po’ più degli altri. Per il bene di tutti. E’ la nostra idea di società ed è quello che abbiamo riaffermato approvando, prima di Natale, la manovra finanziaria regionale per il 2012, che prevede l’estensione dell’Isee per l’accesso ai servizi sanitari (cioè, semplificando di molto, ogni famiglia pagherà in base alla sua condizione e alle sue possibilità economiche) e l’aumento dell’Irpef per chi guadagna più di 75mila euro l’anno.

A livello nazionale, gli ultimi mesi del 2011 hanno portato una novità importante: Berlusconi non è più presidente del Consiglio, la politica dell’avanspettacolo è finita (si spera per sempre) e con il nuovo governo si è tornati finalmente a parlare delle cose da fare.
Il governo del senatore Monti sta agendo con lo spirito costruttivo di cui l’Italia aveva e ha assolutamente bisogno e sta dando prova di serietà, una serietà che serve al nostro Paese per tornare ad essere rispettato e credibile a livello internazionale. Noi del Pd avremmo fatto una manovra un po’ diversa, inutile negarlo. Ma, nel poco tempo a disposizione, siamo comunque riusciti a migliorare quella proposta dal governo.
Non votare la manovra, così come entrare in campagna elettorale in una situazione economica come questa, sarebbe stato da irresponsabili: l’Italia era e in parte è ancora sull’orlo del burrone ed è bene ricordare che a portarcela sono stati il governo Berlusconi e il centrodestra.
Per fortuna non sono più loro a guidare l’Italia e adesso, dal punto di vista politico, siamo entrati in una fase nuova. E l’errore che dobbiamo assolutamente evitare, secondo me, è guardare e vivere l’orizzonte che si è aperto con le categorie dell’era berlusconiana.

Ma siamo alla fine dell’anno ed è tempo di auguri, oltre che di analisi politiche.
Allora l‘augurio che mi sento di fare è semplice e difficile al tempo stesso: che l’Italia ritrovi la strada per crescere (economicamente e non solo) e per andare a testa alta in Europa e nel mondo.
A tracciarla è e dovrà essere il Partito Democratico. In Toscana e dalla Toscana ci metteremo, con grande umiltà, a lavorare perché ciò accada e perché il 2012 sia un anno migliore di quello che si sta concludendo.

Buon anno a tutte e a tutti voi!
Un caro saluto,

 

Andrea Manciulli
segretario Pd della Toscana

Continua a leggere

27 Dicembre 2011

“A Sollicciano condizioni intollerabili per detenuti e lavoratori. Il governo Monti intervenga”

Ogni sezione dovrebbe ospitare 20 persone e invece ce sono in media oltre 60. Umidità ovunque, perfino sui materassi. Tre metri quadri di spazio per detenuto, infiltrazioni di acqua, turni massacranti per gli agenti di polizia penitenziaria e per gli educatori.

E’ la situazione che si è trovata davanti la delegazione del Pd metropolitano di Firenze che, alla vigilia di Natale, ha visitato il carcere di Sollicciano. Una lunga visita che ha consentito al segretario Patrizio Mecacci, ai senatori Silvia Della Monica e Achille Passoni, ai responsabili dei forum del Pd metropolitano Politiche Sociali Antonio Pala e Giustizia Massimiliano Annetta e al coordinatore del forum Pd toscano Giustizia Stefano Pagliai, di toccare con mano le drammatiche condizioni in cui vivono gli oltre 1000 detenuti (su una disponibilità di 450 posti) e i lavoratori del penitenziario fiorentino.

La delegazione del Pd ha regalato alcuni giochi per l’asilo nido del carcere che ospita i bambini delle detenute. 

“La situazione di Sollicciano è nota, ma entrarci dentro è tutta un’altra cosa”, dice il segretario Mecacci. “Ogni sezione, eccetto quella riservata ai transessuali, ospita mediamente 66 detenuti quando invece dovrebbe ospitarne venti e ha soltanto 5 docce. In alcune sezioni manca l’acqua calda e ci sono infiltrazioni di acqua e quindi tracce di umidità praticamente ovunque, perfino sui materassi”. 

Le celle, ciascuna di 12 metri quadri, sono state concepite per ospitare un detenuto ed invece ne ospitano almeno 3, quando non addirittura 4.

Il personale di custodia dovrebbe contare su 692 operatori, ma attualmente ne sono attivi meno di 400. Il risultato è che i lavoratori devono sopportare turni massacranti e inoltre operano in condizioni di scarsa sicurezza, se si considera che gli addetti a ciascuna sezione dovrebbero essere 3 per turno ma, a causa della penuria di personale, ne viene utilizzato solo uno.

I tagli ai fondi ministeriali hanno reso la vita all’interno del carcere al limite della sopravvivenza: non possono essere effettuati i normali interventi di manutenzione, in alcune sezioni mancano addirittura la carta igienica e le posate, sono sempre meno i detenuti che partecipano alle attività lavorative perché la diaria è stata ulteriormente ridotta a meno di un euro l’ora (e in ogni caso non ci sarebbe sufficiente personale per il servizio di vigilanza). 

Questa situazione intollerabile ha cause precise – dice Mecacci – e cioè leggi sbagliate, dannose, come la Bossi-Fini, la Cirielli, la Fini-Giovanardi. La maggior parte delle persone che oggi sono a Sollicciano è detenuta per furti o borseggi e per piccolo spaccio di droga (e almeno il 30% dei detenuti sono tossicodipendenti, diversi dei quali affetti da epatite C). Insomma in carcere ci finiscono soprattutto i più deboli, molti dei quali – penso ai tossicodipendenti – dovrebbero poter stare in altri luoghi come le comunità di recupero”.

“Per questo – conclude il segretario metropolitano del Pd fiorentino – guardiamo con attenzione agli impegni presi dal governo Monti, e in particolare dal nuovo ministro della Giustizia Paola Severino, per migliorare le condizioni dei penitenziari italiani. E’ però evidente che c’è l’esigenza di interventi strutturali”.

Continua a leggere

“A Sollicciano condizioni intollerabili per detenuti e lavoratori. Il governo Monti intervenga”

Ogni sezione dovrebbe ospitare 20 persone e invece ce sono in media oltre 60. Umidità ovunque, perfino sui materassi. Tre metri quadri di spazio per detenuto, infiltrazioni di acqua, turni massacranti per gli agenti di polizia penitenziaria e per gli educatori.

E’ la situazione che si è trovata davanti la delegazione del Pd metropolitano di Firenze che, alla vigilia di Natale, ha visitato il carcere di Sollicciano. Una lunga visita che ha consentito al segretario Patrizio Mecacci, ai senatori Silvia Della Monica e Achille Passoni, ai responsabili dei forum del Pd metropolitano Politiche Sociali Antonio Pala e Giustizia Massimiliano Annetta e al coordinatore del forum Pd toscano Giustizia Stefano Pagliai, di toccare con mano le drammatiche condizioni in cui vivono gli oltre 1000 detenuti (su una disponibilità di 450 posti) e i lavoratori del penitenziario fiorentino.

La delegazione del Pd ha regalato alcuni giochi per l’asilo nido del carcere che ospita i bambini delle detenute. 

“La situazione di Sollicciano è nota, ma entrarci dentro è tutta un’altra cosa”, dice il segretario Mecacci. “Ogni sezione, eccetto quella riservata ai transessuali, ospita mediamente 66 detenuti quando invece dovrebbe ospitarne venti e ha soltanto 5 docce. In alcune sezioni manca l’acqua calda e ci sono infiltrazioni di acqua e quindi tracce di umidità praticamente ovunque, perfino sui materassi”. 

Le celle, ciascuna di 12 metri quadri, sono state concepite per ospitare un detenuto ed invece ne ospitano almeno 3, quando non addirittura 4.

Il personale di custodia dovrebbe contare su 692 operatori, ma attualmente ne sono attivi meno di 400. Il risultato è che i lavoratori devono sopportare turni massacranti e inoltre operano in condizioni di scarsa sicurezza, se si considera che gli addetti a ciascuna sezione dovrebbero essere 3 per turno ma, a causa della penuria di personale, ne viene utilizzato solo uno.

I tagli ai fondi ministeriali hanno reso la vita all’interno del carcere al limite della sopravvivenza: non possono essere effettuati i normali interventi di manutenzione, in alcune sezioni mancano addirittura la carta igienica e le posate, sono sempre meno i detenuti che partecipano alle attività lavorative perché la diaria è stata ulteriormente ridotta a meno di un euro l’ora (e in ogni caso non ci sarebbe sufficiente personale per il servizio di vigilanza). 

Questa situazione intollerabile ha cause precise – dice Mecacci – e cioè leggi sbagliate, dannose, come la Bossi-Fini, la Cirielli, la Fini-Giovanardi. La maggior parte delle persone che oggi sono a Sollicciano è detenuta per furti o borseggi e per piccolo spaccio di droga (e almeno il 30% dei detenuti sono tossicodipendenti, diversi dei quali affetti da epatite C). Insomma in carcere ci finiscono soprattutto i più deboli, molti dei quali – penso ai tossicodipendenti – dovrebbero poter stare in altri luoghi come le comunità di recupero”.

“Per questo – conclude il segretario metropolitano del Pd fiorentino – guardiamo con attenzione agli impegni presi dal governo Monti, e in particolare dal nuovo ministro della Giustizia Paola Severino, per migliorare le condizioni dei penitenziari italiani. E’ però evidente che c’è l’esigenza di interventi strutturali”.

Continua a leggere

Intervista al segretario Manciulli:
“Siamo in una nuova stagione politica”

Intervista al segretario regionale del Pd Andrea Manciulli pubblicata su l’Unità Toscana di martedì 27 dicembre 2011.


di Vladimiro Frulletti

“Il  mio pensiero e la vicinanza mia e di tutto il Pd della Toscana va alle famiglie che sono in difficoltà. Ai lavoratori in cassintegrazione o in mobilità, ai precari, alle imprese in crisi, a tutti quelli che vivono con l’inquietudine per il futuro occupazionale. Per loro non saranno feste semplici. Se mi devo augurare che il 2012 sarà un anno migliore di quello che ci stiamo lasciando alle spalle, ecco vorrei che anzitutto lo fosse per loro». Così il segretario dei democratici toscani, Andrea Manciulli, lascia il suo personale augurio a chiusura di un anno particolarmente importante dal punto di vista politico e in vista di un 2012 carico di difficoltà anche per parecchie famiglie toscane.
Manciulli, la manovra del Governo Monti è diventata legge con il vostro sì, ma anche con il no dell’Idv e la netta contrarietà sia di Sel che della Federazione della sinistra, cioè dei vostri alleati in Regione. Potranno esserci ripercussioni in Toscana nelle vostre alleanze?
«Penso che l’anno nuovo richieda a tutti uno spirito diverso: positivo e costruttivo. Non dobbiamo dimenticarci che il 2011 si chiude senza più Silvio Berlusconi al governo dopo 10 anni e col ritorno di una politica nella quale, anche se non si è d’accordo, si discute nel merito con pacatezza e con i toni giusti. Ora non serve l’arroganza di chiudersi nelle proprie certezze. È cambiata la stagione politica e chi volesse considerare questa nuova stagione solo con le categorie di quella vecchia commetterebbe un errore».
Ma il Pd non rischia di pagare un prezzo pesante in termini di consenso?
«Non credo, siamo in crescita. Io ho visto un Pd in palla con un leader, Bersani, capace di anteporre l’interesse nazionale a ogni altra considerazione. Siamo entrati nel merito della manovra, non ci siamo fermati sulla soglia del no pregiudiziale e abbiamo ottenuto diverse modifiche. La manovra non è uscita dal Parlamento come era entrata e questo anche per merito del Pd. Bersani e il Pd da questa fase escono rafforzati».
Il governo Monti deve essere il governo delPd?
«Noi abbiamo deciso di sostenere il governo perché ci voleva uno sforzo collettivo per impedire all`Italia di precipitare nel baratro. Abbiamo dimostrato concretamente affetto e senso di responsabilità per il nostro Paese. Tuttavia la nostra prospettiva è di governarlonoi vincendo le prossime elezioni. Il nostro ruolo è molto chiaro: noi nel sostegno a questo governo vogliamo portare la discussione nel segno dell’equità, delle riforme per la crescita, nella costruzione di un nuovo stato sociale che si rivolga in primo luogo alle giovani generazioni che fin qui sono state lasciate sole. Non dobbiamo nemmeno per un minuto smettere di svolgere il ruolo che deriva dalla nostra vocazione».
Concretamente che significa?
«Che i sacrifici prima di tutto devono spettare a chi ha di più, che c’è da dare respiro alla parte più debole della popolazione e che c’è da dare più forza alla parte più produttiva del Paese. Non ho dubbi che su questi temi il Pd non avrà mai timore a dire quello che riteniamo necessario fare anche a questo governo».
Per il 2012 ci si attende un Pil in calo e la perdita di molti posti di lavoro.
«È la prova che il solo equilibrio dei bilanci non basta. La parola chiave ora deve essere crescita. Come Pd, a livello nazionale e anche in Toscana, dobbiamo concentrare i nostri sforzi in questa direzione».
La manovra della giunta Rossi va in questa direzione?
«È stato fatto un lavoro enorme di cui c’è da ringraziare il presidente, il capogruppo regionale e i consiglieri. Perché la manovra della Toscana ha avuto lo stesso tasso di responsabilità di quella del governo nazionale, ma in più ha mostrato una forte impronta per l`equità. Ecco, questo è un esempio di cosa faremmo noi se fossimo al governo. Non a caso le entrate regionali si basano sul principio che paga di più chi ha di più. E col Progetto Giovani si dice chiaramente quali sono le priorità di spesa».
Sono previsti anche sacrifici.
«È una manovra che prelude a una stagione di riforme vere su sanità, servizi e macchina burocratica e istituzionale. Tutte scelte complesse, ma che vanno fatte perché è assumendosi le responsabilità che si difende l`idea universale e sociale della Toscana che è da sempre il cuore del nostro modello politico».
Cè da vedere se il Pd ce la farà a farle digerire nei vari territori.
«Ce la faremo. Del resto la sanità toscana oggi è un modello di qualità e conti in ordine perché nel passato si sono fatte scelte coraggiose anche sfidando l`impopolarità. Lo faremo anche questa volta coinvolgendo ancora di più i territori, perché sotto questo aspetto dobbiamo ancora migliorare. Come Pd, dai sindaci al Presidente della Regione, passando per i presidenti delle province e i consiglieri regionali, saremo  in campo come una squadra che condivide responsabilità e scelte».
I cittadini ai politici chiedono anche più sobrietà. 
«Qui in Toscana tagliando i consiglieri regionali e abolendo i vitalizi siamo passati dalle dichiarazioni di principio ai fatti. Assieme ai nostri alleati abbiamo compiuto scelte che rendono comprensibile e trasparente a tutti il tema dei costi della politica. Ora la Toscana è la regione più sobria di tutta Italia».
E la legge elettorale ce la farete a cambiarla?
«Penso proprio di sì. Affronteremo la discussione con le forze politiche e il Pd vi andrà con la sua idea di riforma che è emersa dal confronto interno al gruppo consiliare».

Leggi l’articolo

Continua a leggere

Intervista al segretario Manciulli:
“Siamo in una nuova stagione politica”

Intervista al segretario regionale del Pd Andrea Manciulli pubblicata su l’Unità Toscana di martedì 27 dicembre 2011.


di Vladimiro Frulletti

“Il  mio pensiero e la vicinanza mia e di tutto il Pd della Toscana va alle famiglie che sono in difficoltà. Ai lavoratori in cassintegrazione o in mobilità, ai precari, alle imprese in crisi, a tutti quelli che vivono con l’inquietudine per il futuro occupazionale. Per loro non saranno feste semplici. Se mi devo augurare che il 2012 sarà un anno migliore di quello che ci stiamo lasciando alle spalle, ecco vorrei che anzitutto lo fosse per loro». Così il segretario dei democratici toscani, Andrea Manciulli, lascia il suo personale augurio a chiusura di un anno particolarmente importante dal punto di vista politico e in vista di un 2012 carico di difficoltà anche per parecchie famiglie toscane.
Manciulli, la manovra del Governo Monti è diventata legge con il vostro sì, ma anche con il no dell’Idv e la netta contrarietà sia di Sel che della Federazione della sinistra, cioè dei vostri alleati in Regione. Potranno esserci ripercussioni in Toscana nelle vostre alleanze?
«Penso che l’anno nuovo richieda a tutti uno spirito diverso: positivo e costruttivo. Non dobbiamo dimenticarci che il 2011 si chiude senza più Silvio Berlusconi al governo dopo 10 anni e col ritorno di una politica nella quale, anche se non si è d’accordo, si discute nel merito con pacatezza e con i toni giusti. Ora non serve l’arroganza di chiudersi nelle proprie certezze. È cambiata la stagione politica e chi volesse considerare questa nuova stagione solo con le categorie di quella vecchia commetterebbe un errore».
Ma il Pd non rischia di pagare un prezzo pesante in termini di consenso?
«Non credo, siamo in crescita. Io ho visto un Pd in palla con un leader, Bersani, capace di anteporre l’interesse nazionale a ogni altra considerazione. Siamo entrati nel merito della manovra, non ci siamo fermati sulla soglia del no pregiudiziale e abbiamo ottenuto diverse modifiche. La manovra non è uscita dal Parlamento come era entrata e questo anche per merito del Pd. Bersani e il Pd da questa fase escono rafforzati».
Il governo Monti deve essere il governo delPd?
«Noi abbiamo deciso di sostenere il governo perché ci voleva uno sforzo collettivo per impedire all`Italia di precipitare nel baratro. Abbiamo dimostrato concretamente affetto e senso di responsabilità per il nostro Paese. Tuttavia la nostra prospettiva è di governarlonoi vincendo le prossime elezioni. Il nostro ruolo è molto chiaro: noi nel sostegno a questo governo vogliamo portare la discussione nel segno dell’equità, delle riforme per la crescita, nella costruzione di un nuovo stato sociale che si rivolga in primo luogo alle giovani generazioni che fin qui sono state lasciate sole. Non dobbiamo nemmeno per un minuto smettere di svolgere il ruolo che deriva dalla nostra vocazione».
Concretamente che significa?
«Che i sacrifici prima di tutto devono spettare a chi ha di più, che c’è da dare respiro alla parte più debole della popolazione e che c’è da dare più forza alla parte più produttiva del Paese. Non ho dubbi che su questi temi il Pd non avrà mai timore a dire quello che riteniamo necessario fare anche a questo governo».
Per il 2012 ci si attende un Pil in calo e la perdita di molti posti di lavoro.
«È la prova che il solo equilibrio dei bilanci non basta. La parola chiave ora deve essere crescita. Come Pd, a livello nazionale e anche in Toscana, dobbiamo concentrare i nostri sforzi in questa direzione».
La manovra della giunta Rossi va in questa direzione?
«È stato fatto un lavoro enorme di cui c’è da ringraziare il presidente, il capogruppo regionale e i consiglieri. Perché la manovra della Toscana ha avuto lo stesso tasso di responsabilità di quella del governo nazionale, ma in più ha mostrato una forte impronta per l`equità. Ecco, questo è un esempio di cosa faremmo noi se fossimo al governo. Non a caso le entrate regionali si basano sul principio che paga di più chi ha di più. E col Progetto Giovani si dice chiaramente quali sono le priorità di spesa».
Sono previsti anche sacrifici.
«È una manovra che prelude a una stagione di riforme vere su sanità, servizi e macchina burocratica e istituzionale. Tutte scelte complesse, ma che vanno fatte perché è assumendosi le responsabilità che si difende l`idea universale e sociale della Toscana che è da sempre il cuore del nostro modello politico».
Cè da vedere se il Pd ce la farà a farle digerire nei vari territori.
«Ce la faremo. Del resto la sanità toscana oggi è un modello di qualità e conti in ordine perché nel passato si sono fatte scelte coraggiose anche sfidando l`impopolarità. Lo faremo anche questa volta coinvolgendo ancora di più i territori, perché sotto questo aspetto dobbiamo ancora migliorare. Come Pd, dai sindaci al Presidente della Regione, passando per i presidenti delle province e i consiglieri regionali, saremo  in campo come una squadra che condivide responsabilità e scelte».
I cittadini ai politici chiedono anche più sobrietà. 
«Qui in Toscana tagliando i consiglieri regionali e abolendo i vitalizi siamo passati dalle dichiarazioni di principio ai fatti. Assieme ai nostri alleati abbiamo compiuto scelte che rendono comprensibile e trasparente a tutti il tema dei costi della politica. Ora la Toscana è la regione più sobria di tutta Italia».
E la legge elettorale ce la farete a cambiarla?
«Penso proprio di sì. Affronteremo la discussione con le forze politiche e il Pd vi andrà con la sua idea di riforma che è emersa dal confronto interno al gruppo consiliare».

Leggi l’articolo

Continua a leggere

26 Dicembre 2011

Istituti comprensivi, il Pd di Castelfiorentino presenta un odg in Consiglio comunale

Il gruppo consiliare del Partito democratico di Castelfiorentino presenterà nel prossimo consiglio comunale un ordine del giorno sulla questione della costituzione degli istituti comprensivi.

L’articolo 19 della manovra estiva (legge 111/2011) ha imposto la nascita e il dimensionamento di istituti comprensivi che abbiano un numero minimo di 1.000 studenti (per Castelfiorentino significherebbe un unico istituto di circa 1800 studenti, passando dalle attuali due autonomie scolastiche ad una sola).

L’imposizione del provvedimento contenuto nella manovra è esclusivamente dettata da ragioni economiche. L’obiettivo del precedente governo era quello di risparmiare 172 milioni di euro, sopprimendo 1.130 scuole e altrettanti posti di lavoro di dirigente scolastico, di personale amministrativo, di collaboratore scolastico.

In quest’ottica di tagli, l’unica su cui si è mossa la politica scolastica del Governo Berlusconi-Tremonti-Gelmini, si blocca qualsiasi sviluppo progettuale di una vera autonomia scolastica e una riflessione approfondita sulle condizioni che possono rendere l’Istituto Comprensivo un modello di qualità.                               

«Con il documento presentato, il Pd intende impegnare il Sindaco e la Giunta a non sottostare ad una imposizione così frettolosa, attendendo gli esiti dei vari ricorsi presentati rispetto al provvedimento in questione. Sindaco e Giunta dovranno inoltre sfruttare il tempo a disposizione per coinvolgere tutta la comunità scolastica (docenti, genitori, istituzioni), facendosi promotori e coordinatori di un’analisi approfondita sull’eventualità di uno o più Istituti Comprensivi, per arrivare ad una proposta condivisa con tutti i soggetti coinvolti. A nostro avviso il modello organizzativo dell’Istituto Comprensivo può rispondere bene alle necessità culturali e didattiche della scuola di base. Rispettando le tradizioni gloriose delle scuole dell’infanzia, elementari e medie, l’Istituto Comprensivo le invita a ripensarsi in un comune progetto pedagogico, in una idea condivisa di scuola dai 3 ai 14 anni. Continuità, trasversalità dei curricoli, effettiva progressione degli apprendimenti negli allievi, possono nel Comprensivo trovare una loro sintesi, che il progetto dell’Autonomia Scolastica realizzerebbe compiutamente, dove gli insegnanti della comunità si prendono cura e di cui diventano responsabili insieme. Ma un tale “laboratorio di idee” può nascere solo da un percorso coerente, unitario, condiviso, accompagnato da una crescita culturale della comunità e in cui l’amministrazione si pone come soggetto di guida e coordinamento, con il compito strategico di analizzare la realtà e identificare le specificità del nostro territorio. Solo alla fine di questo percorso potrà essere presentata una proposta efficace sull’organizzazione del nostro sistema scolastico». Così  i membri del gruppo consiliare del Partito democratico di Castelfiorentino.

Continua a leggere

22 Dicembre 2011

Acqua e rifiuti: “Bene la riforma approvata oggi in consiglio regionale. Si può tenere insieme investimenti e controllo pubblico”

“La riforma delle ATO approvata oggi dal consiglio regionale è una risposta seria e di governo ai temi posti dai referendum del giugno scorso, e mette al centro il ruolo pubblico nella gestione dei servizi pubblici locali e in particolare sul servizio idrico integrato senza fragili velleitarismi”.

Così il coordinatore dell’Area politiche del territorio e ambiente del Pd toscano, Matteo Tortolini, e il responsabile Servizi pubblici locali, Gabriele Toti, commentano positivamente l’approvazione oggi in consiglio regionale della legge che disciplina la riorganizzazione delle Autorità di Ambito territoriali ottimali del servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, che prevede una sola autorità di ambito per la gestione idrica che subentra ai precedenti sei Ato e tre per quanto riguarda i rifiuti.

“Con questa legge – affermano Tortolini e Toti – non solo la Toscana conferma l’attenzione a questi settori strategici ma anche il ruolo nella programmazione. E nell’ambito delle nuove autorità, il ruolo degli enti locali, dei Comuni in particolare, potrà essere anche più incisivo col nuovo assetto che è stato delineato. Ed è importante il fatto che nel quadro della programmazione si tenga conto di tutte le realtà regionali, compresi i piccoli centri. Quanto approvato oggi fa parte di un progetto più ampio che il Pd ha per la gestione del servizio idrico integrato all’interno del quale c’è l’attenzione agli investimenti e la tutela dei consumatori”.

Continua a leggere

Firenze, il Pd metropolitano in visita a Sollicciano alla vigilia di Natale. Giochi in regalo ai bimbi delle detenute

“Le condizioni delle carceri sono uno dei grandi problemi italiani e, come dimostrano i numeri del sovraffollamento, purtroppo la Toscana e Firenze non fanno eccezione. Noi vogliamo andare a vedere la situazione con i nostri occhi, anche per poter avanzare proposte con piena cognizione di causa”.

Così il segretario metropolitano del Pd di Firenze, Patrizio Mecacci, spiega il senso della visita al carcere di Sollicciano che compirà il 24 dicembre, insieme ai senatori Silvia Della Monica e Achille Passoni, il responsabile del forum Pd Giustizia Massimiliano Annetta e quello del forum Politiche Sociali Antonio Pala.
Durante la visita, la delegazione del Pd regalerà alcuni giochi destinati all’asilo nido interno al penitenziario: un dono per i bambini delle detenute, che vivono a Sollicciano insieme alle madri.

E’ urgente affrontare il problema carceri per motivi umanitari e per garantire la sicurezza fuori e dentro i penitenziari“, dice il segretario Mecacci. “Una pena detentiva che non rieduca alla legalità e alla vita civile non è soltanto in contrasto con la Costituzione, ma rischia di creare nuove marginalità e quindi allarme sociale. Per questo auspichiamo che il governo e il Parlamento facciano atti concreti per migliorare la situazione”.

Continua a leggere