Intervista al segretario Manciulli:
“Siamo in una nuova stagione politica”

Intervista al segretario regionale del Pd Andrea Manciulli pubblicata su l’Unità Toscana di martedì 27 dicembre 2011.


di Vladimiro Frulletti

“Il  mio pensiero e la vicinanza mia e di tutto il Pd della Toscana va alle famiglie che sono in difficoltà. Ai lavoratori in cassintegrazione o in mobilità, ai precari, alle imprese in crisi, a tutti quelli che vivono con l’inquietudine per il futuro occupazionale. Per loro non saranno feste semplici. Se mi devo augurare che il 2012 sarà un anno migliore di quello che ci stiamo lasciando alle spalle, ecco vorrei che anzitutto lo fosse per loro». Così il segretario dei democratici toscani, Andrea Manciulli, lascia il suo personale augurio a chiusura di un anno particolarmente importante dal punto di vista politico e in vista di un 2012 carico di difficoltà anche per parecchie famiglie toscane.
Manciulli, la manovra del Governo Monti è diventata legge con il vostro sì, ma anche con il no dell’Idv e la netta contrarietà sia di Sel che della Federazione della sinistra, cioè dei vostri alleati in Regione. Potranno esserci ripercussioni in Toscana nelle vostre alleanze?
«Penso che l’anno nuovo richieda a tutti uno spirito diverso: positivo e costruttivo. Non dobbiamo dimenticarci che il 2011 si chiude senza più Silvio Berlusconi al governo dopo 10 anni e col ritorno di una politica nella quale, anche se non si è d’accordo, si discute nel merito con pacatezza e con i toni giusti. Ora non serve l’arroganza di chiudersi nelle proprie certezze. È cambiata la stagione politica e chi volesse considerare questa nuova stagione solo con le categorie di quella vecchia commetterebbe un errore».
Ma il Pd non rischia di pagare un prezzo pesante in termini di consenso?
«Non credo, siamo in crescita. Io ho visto un Pd in palla con un leader, Bersani, capace di anteporre l’interesse nazionale a ogni altra considerazione. Siamo entrati nel merito della manovra, non ci siamo fermati sulla soglia del no pregiudiziale e abbiamo ottenuto diverse modifiche. La manovra non è uscita dal Parlamento come era entrata e questo anche per merito del Pd. Bersani e il Pd da questa fase escono rafforzati».
Il governo Monti deve essere il governo delPd?
«Noi abbiamo deciso di sostenere il governo perché ci voleva uno sforzo collettivo per impedire all`Italia di precipitare nel baratro. Abbiamo dimostrato concretamente affetto e senso di responsabilità per il nostro Paese. Tuttavia la nostra prospettiva è di governarlonoi vincendo le prossime elezioni. Il nostro ruolo è molto chiaro: noi nel sostegno a questo governo vogliamo portare la discussione nel segno dell’equità, delle riforme per la crescita, nella costruzione di un nuovo stato sociale che si rivolga in primo luogo alle giovani generazioni che fin qui sono state lasciate sole. Non dobbiamo nemmeno per un minuto smettere di svolgere il ruolo che deriva dalla nostra vocazione».
Concretamente che significa?
«Che i sacrifici prima di tutto devono spettare a chi ha di più, che c’è da dare respiro alla parte più debole della popolazione e che c’è da dare più forza alla parte più produttiva del Paese. Non ho dubbi che su questi temi il Pd non avrà mai timore a dire quello che riteniamo necessario fare anche a questo governo».
Per il 2012 ci si attende un Pil in calo e la perdita di molti posti di lavoro.
«È la prova che il solo equilibrio dei bilanci non basta. La parola chiave ora deve essere crescita. Come Pd, a livello nazionale e anche in Toscana, dobbiamo concentrare i nostri sforzi in questa direzione».
La manovra della giunta Rossi va in questa direzione?
«È stato fatto un lavoro enorme di cui c’è da ringraziare il presidente, il capogruppo regionale e i consiglieri. Perché la manovra della Toscana ha avuto lo stesso tasso di responsabilità di quella del governo nazionale, ma in più ha mostrato una forte impronta per l`equità. Ecco, questo è un esempio di cosa faremmo noi se fossimo al governo. Non a caso le entrate regionali si basano sul principio che paga di più chi ha di più. E col Progetto Giovani si dice chiaramente quali sono le priorità di spesa».
Sono previsti anche sacrifici.
«È una manovra che prelude a una stagione di riforme vere su sanità, servizi e macchina burocratica e istituzionale. Tutte scelte complesse, ma che vanno fatte perché è assumendosi le responsabilità che si difende l`idea universale e sociale della Toscana che è da sempre il cuore del nostro modello politico».
Cè da vedere se il Pd ce la farà a farle digerire nei vari territori.
«Ce la faremo. Del resto la sanità toscana oggi è un modello di qualità e conti in ordine perché nel passato si sono fatte scelte coraggiose anche sfidando l`impopolarità. Lo faremo anche questa volta coinvolgendo ancora di più i territori, perché sotto questo aspetto dobbiamo ancora migliorare. Come Pd, dai sindaci al Presidente della Regione, passando per i presidenti delle province e i consiglieri regionali, saremo  in campo come una squadra che condivide responsabilità e scelte».
I cittadini ai politici chiedono anche più sobrietà. 
«Qui in Toscana tagliando i consiglieri regionali e abolendo i vitalizi siamo passati dalle dichiarazioni di principio ai fatti. Assieme ai nostri alleati abbiamo compiuto scelte che rendono comprensibile e trasparente a tutti il tema dei costi della politica. Ora la Toscana è la regione più sobria di tutta Italia».
E la legge elettorale ce la farete a cambiarla?
«Penso proprio di sì. Affronteremo la discussione con le forze politiche e il Pd vi andrà con la sua idea di riforma che è emersa dal confronto interno al gruppo consiliare».

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