12 Giugno 2012

Patto territoriale Val di Cornia, Velo: “Il governo sblocchi le risorse”

L’Onorevole Silvia Velo ha presentato un’interrogazione alla Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati per fare chiarezza in merito al patto territoriale di Piombino-Val di Cornia che ha definito una rimodulazione delle risorse che lo Stato ha deciso di destinare alle attività produttive del territorio: si parla di una somma complessiva di euro 10.617.598,00 destinata alla realizzazione di nuove iniziative imprenditoriali e nuovi interventi infrastrutturali.

L’Onorevole Velo con questa interrogazione sollecita il Governo a sbloccare tali risorse, assegnate mediante apposito bando chiusosi il 31 dicembre 2004, che attualmente giacciono ancora, a vario titolo, presso gli uffici ministeriali, impedendo agli operatori interessati di poterne usufruire.

“Nella profonda crisi economica in cui si trova il nostro Paese, dichiara l’Onorevole Silvia Velo, non è né ammissibile né comprensibile, che  dopo così tanti anni di paziente attesa, i soggetti definiti idonei a ricevere questi finanziamenti debbano ancora aspettare”.

 

Leggi il testo dell’interrogazione

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Pd Arezzo: “Il lavoro dell’amministrazione continua nell’interesse della città”

Il Partito e gruppo consiliare di Arezzo confermano pienamente il loro impegno responsabile. Rimane la disponibilità al confronto con Sel, Idv e Sinistra.

Il Partito Democratico ha ulteriormente valutato, ieri sera, la situazione che si è creata al Comune di Arezzo in seguito alle dimissioni degli assessori di Sel – Idv e Sinistra per Arezzo.

Ha espresso apprezzamento e condivisione per l’opera amministrativa del Sindaco e della Giunta e li ha invitati a proseguire nell’attività di governo della città.

Il Pd ritiene che sempre, ma soprattutto in questa fase di grave crisi economica e sociale, la priorità di ogni soggetto politico debba essere l’interesse della città, la difesa della qualità della vita dei cittadini, il sostegno al sistema economico per mantenere aperta una prospettiva di sviluppo basata sul lavoro e sull’equità sociale.

Sindaco e Giunta stanno continuando ad assumersi questa responsabilità e lo stesso sta facendo il Pd, sia a livello politico che amministrativo attraverso il gruppo consiliare.

Il Pd si è quindi fatto carico di assicurare, con  tutti i propri consiglieri comunali ed Assessori, il proseguimento dell’azione amministrativa nell’interesse primario della collettività aretina, garantendo il massimo impegno e la massima coerenza al mandato elettorale.

Il Pd conferma, infine, la propria disponibilità a discutere nuovamente con Sel, Idv e Sinistra, qualora anche da parte loro emerga analoga disponibilità,  delle prospettive della Città di Arezzo e del suo governo.

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Pd Arezzo: “Il lavoro dell’amministrazione continua nell’interesse della città”

Il Partito e gruppo consiliare di Arezzo confermano pienamente il loro impegno responsabile. Rimane la disponibilità al confronto con Sel, Idv e Sinistra.

Il Partito Democratico ha ulteriormente valutato, ieri sera, la situazione che si è creata al Comune di Arezzo in seguito alle dimissioni degli assessori di Sel – Idv e Sinistra per Arezzo.

Ha espresso apprezzamento e condivisione per l’opera amministrativa del Sindaco e della Giunta e li ha invitati a proseguire nell’attività di governo della città.

Il Pd ritiene che sempre, ma soprattutto in questa fase di grave crisi economica e sociale, la priorità di ogni soggetto politico debba essere l’interesse della città, la difesa della qualità della vita dei cittadini, il sostegno al sistema economico per mantenere aperta una prospettiva di sviluppo basata sul lavoro e sull’equità sociale.

Sindaco e Giunta stanno continuando ad assumersi questa responsabilità e lo stesso sta facendo il Pd, sia a livello politico che amministrativo attraverso il gruppo consiliare.

Il Pd si è quindi fatto carico di assicurare, con  tutti i propri consiglieri comunali ed Assessori, il proseguimento dell’azione amministrativa nell’interesse primario della collettività aretina, garantendo il massimo impegno e la massima coerenza al mandato elettorale.

Il Pd conferma, infine, la propria disponibilità a discutere nuovamente con Sel, Idv e Sinistra, qualora anche da parte loro emerga analoga disponibilità,  delle prospettive della Città di Arezzo e del suo governo.

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Bambini bocciati in prima, interrogazione urgente
di Daniela Lastri: “E’ la sconfitta della scuola”

“Quanto accaduto è un fatto grave, perché come diceva Don Milani ‘bocciare è come sparare su un cespuglio, forse era una lepre o forse era un ragazzo’. Per questo presenterò un’interrogazione urgente in consiglio regionale per approfondire le circostanze di questa vergognosa vicenda analizzandola anche dal punto di vista dello stato di sovraffollamento delle classi nell’istituto”.

Questa la reazione della consigliera regionale Daniela Lastri, responsabile Scuola del Pd della Toscana, sulla bocciatura di cinque bambini di una stessa classe all’istituto ‘Giulio Tifoni’ a Pontremoli, di cui tre stranieri e un disabile.

“Nel percorso di vita di bambini così piccoli – continua Lastri – la bocciatura può essere danno significativo. Di sicuro è una ammissione di sconfitta della scuola stessa che non ha saputo portare con sé cinque alunni che mostravano difficoltà di apprendimento. Cercheremo di capire se tutto questo è dovuto alla mancanza di attenzione sugli alunni per il sovraffolamento delle classi o per negligenze che riguardano la conduzione della scuola. Seguiremo la vicenda fino in fondo nell’interesse dei bambini cercando di capire quanto sia possibile la messa in discussione del provvedimento”.

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Bambini bocciati in prima, interrogazione urgente
di Daniela Lastri: “E’ la sconfitta della scuola”

“Quanto accaduto è un fatto grave, perché come diceva Don Milani ‘bocciare è come sparare su un cespuglio, forse era una lepre o forse era un ragazzo’. Per questo presenterò un’interrogazione urgente in consiglio regionale per approfondire le circostanze di questa vergognosa vicenda analizzandola anche dal punto di vista dello stato di sovraffollamento delle classi nell’istituto”.

Questa la reazione della consigliera regionale Daniela Lastri, responsabile Scuola del Pd della Toscana, sulla bocciatura di cinque bambini di una stessa classe all’istituto ‘Giulio Tifoni’ a Pontremoli, di cui tre stranieri e un disabile.

“Nel percorso di vita di bambini così piccoli – continua Lastri – la bocciatura può essere danno significativo. Di sicuro è una ammissione di sconfitta della scuola stessa che non ha saputo portare con sé cinque alunni che mostravano difficoltà di apprendimento. Cercheremo di capire se tutto questo è dovuto alla mancanza di attenzione sugli alunni per il sovraffolamento delle classi o per negligenze che riguardano la conduzione della scuola. Seguiremo la vicenda fino in fondo nell’interesse dei bambini cercando di capire quanto sia possibile la messa in discussione del provvedimento”.

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9 Giugno 2012

Pd Pisa: “Unione dei Comuni scelta strategica e non temporanea”

“Negli anni scorsi il Partito Democratico ha contribuito in modo determinante, direttamente e con il lavoro di tanti suoi amministratori,
alla costruzione del progetto dell’Unione dei Comuni. Questa per il nostro partito è una scelta strategica e non temporanea. Essa ci ha permesso di anticipare una discussione a cui oggi non ci si può in alcun modo sottrarre, non solo per le indicazioni che arrivano dal Governo Monti o dalla Regione Toscana, ma anche per la crescente richiesta dei cittadini di semplificare i livelli di governo, razionalizzare, scegliere nuovi modelli.

In Valdera siamo arrivati primi, fornendo soluzioni anche innovative. Chiaramente non si é scritto tutto, e certamente ci sono miglioramenti da apportare, nella qualità dei servizi, nella capacità di far fronte alla crisi in un quadro di diminuzione delle risorse degli enti locali, nell’offrire soluzioni alle scelte obbligate che i piccoli comuni devono fare. Lo faremo tutti insieme: nei partiti, coinvolgendo le forze della coalizione, e nelle istituzioni. Senza accelerazioni o erronee semplificazioni. Lavoriamo per una provincia organizzata in macro aree a cui dovranno corrispondere livelli istituzionali adeguati: il valdarno, la valdera, le colline (organizzate oggi nell’unione delle colline pisane a sud e con le convenzioni tra i quattro comuni a nord), la valdicedina (superando il localismo delle attuali amministrazioni di Volterra e Castelnuovo) e l’area pisana intorno al capoluogo. E’ probabilmente arrivato anche il momento di valutare concretamente il tema delle possibili fusioni, all’interno di queste aree.

E` in questo contesto che tutti i nostri amministratori, anche il Sindaco di Crespina, sono chiamati a ragionare. Organizzare e definire queste aree di governo ci permetterebbe di rispondere sia alle esigenze di semplificazione che a quelle di ottimizzazione dei livelli dei servizi: a questa sfida il Partito Democratico sará in grado di rispondere con maturità.

Francesco Nocchi
segretario provinciale Pd Pisa

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Pd Pisa: “Unione dei Comuni scelta strategica e non temporanea”

“Negli anni scorsi il Partito Democratico ha contribuito in modo determinante, direttamente e con il lavoro di tanti suoi amministratori,
alla costruzione del progetto dell’Unione dei Comuni. Questa per il nostro partito è una scelta strategica e non temporanea. Essa ci ha permesso di anticipare una discussione a cui oggi non ci si può in alcun modo sottrarre, non solo per le indicazioni che arrivano dal Governo Monti o dalla Regione Toscana, ma anche per la crescente richiesta dei cittadini di semplificare i livelli di governo, razionalizzare, scegliere nuovi modelli.

In Valdera siamo arrivati primi, fornendo soluzioni anche innovative. Chiaramente non si é scritto tutto, e certamente ci sono miglioramenti da apportare, nella qualità dei servizi, nella capacità di far fronte alla crisi in un quadro di diminuzione delle risorse degli enti locali, nell’offrire soluzioni alle scelte obbligate che i piccoli comuni devono fare. Lo faremo tutti insieme: nei partiti, coinvolgendo le forze della coalizione, e nelle istituzioni. Senza accelerazioni o erronee semplificazioni. Lavoriamo per una provincia organizzata in macro aree a cui dovranno corrispondere livelli istituzionali adeguati: il valdarno, la valdera, le colline (organizzate oggi nell’unione delle colline pisane a sud e con le convenzioni tra i quattro comuni a nord), la valdicedina (superando il localismo delle attuali amministrazioni di Volterra e Castelnuovo) e l’area pisana intorno al capoluogo. E’ probabilmente arrivato anche il momento di valutare concretamente il tema delle possibili fusioni, all’interno di queste aree.

E` in questo contesto che tutti i nostri amministratori, anche il Sindaco di Crespina, sono chiamati a ragionare. Organizzare e definire queste aree di governo ci permetterebbe di rispondere sia alle esigenze di semplificazione che a quelle di ottimizzazione dei livelli dei servizi: a questa sfida il Partito Democratico sará in grado di rispondere con maturità.

Francesco Nocchi
segretario provinciale Pd Pisa

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8 Giugno 2012

Le proposte del gruppo di lavoro Benessere animali Pd Toscana

Il gruppo di lavoro “PD toscano per il benessere animale”, in seguito all’incontro ufficiale avuto presso la sede PD provinciale di Pisa nel mese di aprile 2012 con le associazioni animaliste della regione e dopo una fase di sintesi e rielaborazione, pur prendendo atto che la regione Toscana è stata tra le prime ad aver dato segnali di sensibilità sul tema del benessere animale ,individua alcune proposte da sottoporre all’esame della regione e dei vari comuni del territorio .

La nostra regione è sempre stata il baluardo dei diritti umani ,basti pensare che siamo stati i primi ad abrogare la pena di morte per l’uomo.

Uno dei primi interventi utili sarebbe la possibilità da parte della regione di garantire un regolamento sul benessere animale in tutti i comuni toscani in modo da mantenere un trend democratico in linea con l’Europa.

Sono emersi i seguenti punti:

1) riteniamo che spesso il regolamento regionale vada a scontrarsi con i regolamenti urbanistici comunali creando enormi problemi sia al cittadino, che trova vincoli strutturali insuperabili, sia alle singole asl, che hanno difficoltà nell’attuare una prescrizione spesso bocciata dal comune di appartenenza.

2) viene richiesta la possibilità, grazie al contributo di associazioni animaliste nazionali ben rappresentate in Toscana, di organizzare dei percorsi di educazione civica nelle scuole elementari. Chiediamo inoltre che venga trattato il tema della sterilizzazione per valorizzare le difficoltà di una gravidanza animale che spesso se affrontata con sufficienza dai proprietari è una delle maggiori cause di abbandono canino e felino.

3) chiediamo che la regione si impegni con i vari suoi comuni e canili a smaltire in maniera primaria i soggetti abbandonati in toscana e successivamente, se possibile, i soggetti provenienti da altre regioni, affidando le proprie strutture di canile rifugio a quelle associazioni di certa serietà perché operanti in ambito nazionale.

4) crediamo che in caso di pignoramento di cani,cavalli ecc bisognerebbe tutelare maggiormente il benessere animale spesso trattato dai giudici come semplice merce di contropartita economica senza una analisi approfondita .

5) chiediamo l’approvazione di un registro di sgambatura dei cani nei singoli allevamenti o rifugi , vero tema del benessere dell’animale per nostro conto, il box o ricovero del cane non è per noi fondamentale che abbia delle dimensioni elevate ma che sia garantito il movimento del cane per un periodo da concordare con gli specialisti del caso.

6) creare nei canili una collaborazione con l’enci che, tramite i suoi addestratori cinofili, riescano a rendere più facile il recupero psicologico dell’animale in affidamento al fine di evitare e valutare i soggetti a rischio e non

7) controllo maggiore nei negozi e dei venditori ambulanti nella modalità di esposizione al pubblico degli animali con orari precisi ben esposti e soprattutto maggiori garanzie su provenienza e benessere animale nei locali

8) chiediamo maggiore rigore regionale nella reperibilità e tracciabilità dei veleni utilizzati per i bocconi. Riteniamo che oltre a provocare una morte dolorosa ad animali selvatici, ritenuti infestanti, spesso l’utilizzo di questi prodotti sia la causa principale di numerose morti tra cani e gatti domestici derivanti da atroci dispute personali tra cittadini .

 

 

Resp. gruppo di lavoro benessere animale PD Toscana

Alberto Lenzi

Info: setterg@libero.it

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Chiusura Sapienza, interpellanza urgente dei deputati Pd al ministro Ornaghi

Al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali

Prof. Lorenzo Ornaghi

 

per sapere;

 

– vista l’ordinanza del Sindaco di Pisa del 29 maggio scorso che dispone la chiusura del Palazzo della Sapienza di Pisa e della Biblioteca Universitaria a causa dei problemi di sicurezza legati alla tenuta strutturale dell’edificio, sottoposta alla pressione eccessiva del peso dei volumi, più di 600.000 e sensibile ad ogni minimo movimento del suolo, com’è avvenuto in occasione del recente terremoto in Emilia;

 

-data la specificità della Biblioteca Universitaria che è di proprietà dello Stato e sotto la competenza del MIBAC, ma collocata fin dal 1823 in un edificio di proprietà dell’Università, sede principale della facoltà di Giurisprudenza, e che contiene un patrimonio culturale unico e di enorme valore, a partire da manoscritti, incunaboli, cinquecentine e libri del seicento e del settecento;

 

-considerata l’urgenza di intervenire per salvaguardare questo patrimonio e per garantirne la fruizione ai fini di studio e di ricerca, come chiesto anche da un appello firmato da centinaia di docenti e intellettuali, e d’altra parte per recuperare all’uso gli spazi dedicati all’attività universitaria; e considerata la necessità di procedere comunque ad un trasferimento dei volumi per consentire i lavori di consolidamento strutturale dell’edificio;

 

come il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali intende muoversi per l’individuazione di una sede adatta a contenere i materiali della Biblioteca nella fase temporanea dei lavori;

 

e quale sia l’orientamento in ordine al futuro della Biblioteca Universitaria, ovvero se intende investire, con quali risorse e in che tempi, sul medesimo Palazzo della Sapienza o se ritiene più agevole pensare ad altra collocazione.

 

I deputati Pd

Fontanelli, Ventura, Realacci, Letta, Gatti, D’Alema, Velo, Coscia, Mariani, Albini, Cenni, Causi, Froner, Sani, Fluvi, Lulli, Cuperlo, Ghizzoni (presidente della Commissione Cultura della Camera)

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Chiusura Sapienza, interpellanza urgente dei deputati Pd al ministro Ornaghi

Al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali

Prof. Lorenzo Ornaghi

 

per sapere;

 

– vista l’ordinanza del Sindaco di Pisa del 29 maggio scorso che dispone la chiusura del Palazzo della Sapienza di Pisa e della Biblioteca Universitaria a causa dei problemi di sicurezza legati alla tenuta strutturale dell’edificio, sottoposta alla pressione eccessiva del peso dei volumi, più di 600.000 e sensibile ad ogni minimo movimento del suolo, com’è avvenuto in occasione del recente terremoto in Emilia;

 

-data la specificità della Biblioteca Universitaria che è di proprietà dello Stato e sotto la competenza del MIBAC, ma collocata fin dal 1823 in un edificio di proprietà dell’Università, sede principale della facoltà di Giurisprudenza, e che contiene un patrimonio culturale unico e di enorme valore, a partire da manoscritti, incunaboli, cinquecentine e libri del seicento e del settecento;

 

-considerata l’urgenza di intervenire per salvaguardare questo patrimonio e per garantirne la fruizione ai fini di studio e di ricerca, come chiesto anche da un appello firmato da centinaia di docenti e intellettuali, e d’altra parte per recuperare all’uso gli spazi dedicati all’attività universitaria; e considerata la necessità di procedere comunque ad un trasferimento dei volumi per consentire i lavori di consolidamento strutturale dell’edificio;

 

come il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali intende muoversi per l’individuazione di una sede adatta a contenere i materiali della Biblioteca nella fase temporanea dei lavori;

 

e quale sia l’orientamento in ordine al futuro della Biblioteca Universitaria, ovvero se intende investire, con quali risorse e in che tempi, sul medesimo Palazzo della Sapienza o se ritiene più agevole pensare ad altra collocazione.

 

I deputati Pd

Fontanelli, Ventura, Realacci, Letta, Gatti, D’Alema, Velo, Coscia, Mariani, Albini, Cenni, Causi, Froner, Sani, Fluvi, Lulli, Cuperlo, Ghizzoni (presidente della Commissione Cultura della Camera)

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