Magona, Fabiani: “Agevolare entrata in campo di nuova proprietà che dia garanzie su continuità di produzione e occupazione”.
La crisi che già duramente ha toccato Piombino non accenna a placarsi, anzi. Trecentocinquanta dipendenti perderanno il posto di lavoro, di quattro impianti soltanto due resteranno aperti.
Ad associarsi alle preoccupazioni espresse da parte delle istituzioni locali, ma non solo, è il Segretario del Partito Democratico Val di Cornia-Elba Valerio Fabiani.
“La conferma della chiusura di due degli impianti della Magona da parte del gruppo Arcelor-Mittal va ad aggravare una situazione già drammatica per il tessuto sociale ed economico di Piombino e di tutto in nostro Paese. Con il Governo oltre a garantire i necessari ammortizzatori sociali, dobbiamo anche agevolare l’entrata in campo di una proprietà nuova, in grado di fornire delle garanzie sulla continuità della produzione e sulla questione occupazionale”.
“Le istituzioni locali e la Regione non possono essere lasciate sole. Se sommiamo la crisi del Polo siderurgico di Piombino a quello di Taranto e di altri siti industriali, si capisce che è a rischio l’intero apparato industriale italiano. L’Italia deve reagire; In gioco non c’è soltanto il futuro della città di Piombino ma il ruolo che, nel settore, l’Italia ricopre nel mondo. Serve un piano nazionale”.
Velo: “Condivido per il futuro dell’Elba la necessità di dotarsi di un distretto turistico”
L’Onorevole Silvia Velo esprime condivisione delle preoccupazioni sollevate dalle associazioni di categoria elbane e sostegno alla proposta delle stesse di istituire un Distretto Turistico dell’Isola d’Elba.
“Condivido per il futuro dell’Elba la necessità di dotarsi di un distretto turistico – dichiara l’Onorevole Velo – E’ evidente che la politica portata avanti da Berlusconi ha danneggiato il settore non solo perché non si è fatto niente, ma addirittura perché si è abrogato il precedente codice sul turismo, approvandone uno nuovo, in maniera tanto maldestra da incorrere nell’intervento della Corte Costituzionale che ha bloccato il Testo Unico sul Turismo ritenuto incostituzionale, così che dobbiamo ringraziare l’ex Ministra Brambilla della situazione di vacatio legis creatasi”.
“Come PD riconosciamo la necessità di istituire un distretto turistico all’Elba – conclude la Deputata – così come la necessità di ripartire con politiche a sostegno di un comparto così importante per il nostro Paese. Vogliamo sollecitare il Ministro Gnudi a riprendere in mano la questione mettendo a disposizione la progettualità e le proposte di legge elaborate dal PD”.
Velo: “Condivido per il futuro dell’Elba la necessità di dotarsi di un distretto turistico”
L’Onorevole Silvia Velo esprime condivisione delle preoccupazioni sollevate dalle associazioni di categoria elbane e sostegno alla proposta delle stesse di istituire un Distretto Turistico dell’Isola d’Elba.
“Condivido per il futuro dell’Elba la necessità di dotarsi di un distretto turistico – dichiara l’Onorevole Velo – E’ evidente che la politica portata avanti da Berlusconi ha danneggiato il settore non solo perché non si è fatto niente, ma addirittura perché si è abrogato il precedente codice sul turismo, approvandone uno nuovo, in maniera tanto maldestra da incorrere nell’intervento della Corte Costituzionale che ha bloccato il Testo Unico sul Turismo ritenuto incostituzionale, così che dobbiamo ringraziare l’ex Ministra Brambilla della situazione di vacatio legis creatasi”.
“Come PD riconosciamo la necessità di istituire un distretto turistico all’Elba – conclude la Deputata – così come la necessità di ripartire con politiche a sostegno di un comparto così importante per il nostro Paese. Vogliamo sollecitare il Ministro Gnudi a riprendere in mano la questione mettendo a disposizione la progettualità e le proposte di legge elaborate dal PD”.
Regione Toscana, Manciulli: “Giudizio positivo Moody’s e Ministero Finanze riconoscimento importante a buona amministrazione”
“Che il Ministero delle Finanze e l’agenzia Moody’s attribuiscano entrambi giudizi positivi alla Regione Toscana è la conferma di quanto in questa regione si sia fatto per amministrare bene la cosa pubblica, cercando di contenere le spese e rendere servizi in modo efficiente, nell’interesse dei cittadini”.
Il segretario regionale del Pd della Toscana Andrea Manciulli esprime la sua soddisfazione dopo che sia l’agenzia internazionale di rating Moody’s che il Ministero dell’economia e delle finanze hanno giudicato la Toscana tra le migliori regioni italiane in termini di affidabilità finanziaria e anche nel rapporto tra spesa per il personale e spesa corrente, tanto che il Governo riconoscerà anche economicamente questa virtuosità con un ‘premio’ di quasi 3milioni di euro.
“In un momento di grave crisi economica per il nostro Paese questi due giudizi sono un fatto importante: dicono ai toscani che chi li amministra cerca di risolvere i problemi pur in una situazione generale di grave difficoltà con il massimo dell’impegno e con l’oculatezza che occorre. Ascoltare le esigenze dei cittadini deve essere il nostro assillo, l’assillo di una classe dirigente che vuole essere tale ancor di più in questa fase storica, senza cedere ad altre tentazioni. Bene il lavoro fatto fino ad adesso, dunque, e così dobbiamo continuare a fare perché siamo davanti a scelte che chiederanno sacrifici e responsabilità e non si può perdere di vista l’obiettivo del bene comune, quello che muove tutti coloro che decidono di cimentarsi in politica e mettersi al servizio delle proprie comunità”.
Regione Toscana, Manciulli: “Giudizio positivo Moody’s e Ministero Finanze riconoscimento importante a buona amministrazione”
“Che il Ministero delle Finanze e l’agenzia Moody’s attribuiscano entrambi giudizi positivi alla Regione Toscana è la conferma di quanto in questa regione si sia fatto per amministrare bene la cosa pubblica, cercando di contenere le spese e rendere servizi in modo efficiente, nell’interesse dei cittadini”.
Il segretario regionale del Pd della Toscana Andrea Manciulli esprime la sua soddisfazione dopo che sia l’agenzia internazionale di rating Moody’s che il Ministero dell’economia e delle finanze hanno giudicato la Toscana tra le migliori regioni italiane in termini di affidabilità finanziaria e anche nel rapporto tra spesa per il personale e spesa corrente, tanto che il Governo riconoscerà anche economicamente questa virtuosità con un ‘premio’ di quasi 3milioni di euro.
“In un momento di grave crisi economica per il nostro Paese questi due giudizi sono un fatto importante: dicono ai toscani che chi li amministra cerca di risolvere i problemi pur in una situazione generale di grave difficoltà con il massimo dell’impegno e con l’oculatezza che occorre. Ascoltare le esigenze dei cittadini deve essere il nostro assillo, l’assillo di una classe dirigente che vuole essere tale ancor di più in questa fase storica, senza cedere ad altre tentazioni. Bene il lavoro fatto fino ad adesso, dunque, e così dobbiamo continuare a fare perché siamo davanti a scelte che chiederanno sacrifici e responsabilità e non si può perdere di vista l’obiettivo del bene comune, quello che muove tutti coloro che decidono di cimentarsi in politica e mettersi al servizio delle proprie comunità”.
A Certaldo la Festa Democratica
regionale dedicata alla Cultura


“Dopo la terribile stagione dei tagli lineari, i finanziamenti alla cultura restano i più bassi d’Europa – dicono il senatore Andrea Marcucci, responsabile del settore per il Pd della Toscana, la segretaria della Federazione PD Empolese-Valdelsa Brenda Barnini, e Yuri Furiesi, segretario democratico di Certaldo, presentando la kermesse – con inevitabili ricadute sul nostro patrimonio”.
“Temiamo un ulteriore sottodimensionamento delle Soprintendenze a seguito dell’approvazione della spending review, la mancanza di risorse rischia di ritardare l’apertura del nuovo Auditorium del Maggio Musicale Fiorentino e di fatto l’impossibilità di operare per una miriade di importanti istituzioni culturali. Vere e proprie emergenze – continuano gli esponenti democratici – riguardano il Teatro Romano di Volterra, la Biblioteca nazionale e l’Archivio di Stato di Firenze. Con la festa, inizia ufficialmente anche il lavoro per promuovere la candidatura di Siena a ‘Capitale della cultura’ nel 2019”.
Nel cartellone dei dibattiti, spiccano tra gli altri gli incontri con il presidente della Regione Enrico Rossi (1 agosto alle 18), con il responsabile nazionale della cultura del Pd Matteo Orfini (4 agosto), il passaggio di consegne tra le celebrazioni dei grandi della Toscana, ovvero tra il primo centenario di Pascoli ed il settimo di Boccacio (7 agosto alle 21.30), i confronti tra il sottosegretario dei beni culturali, Roberto Cecchi ed il senatore del Pd Andrea Marcucci (2 agosto), tra l’assessore regionale Cristina Scaletti, il presidente della commissione cultura del consiglio regionale Nicola Danti e gli operatori del settore (23 agosto), e tra la responsabile nazionale scuola Francesca Puglisi ed i rappresentanti degli studenti medi ed universtari (24 agosto). Il 25 agosto l’ultimo dibattito sul tema della cultura della legalità con Franco La Torre (figlio di Pio), il sindaco di Certaldo Andrea Campinoti, presidente dell’associazione Avviso Publico, ed Andrea Bigalli, coordinatore di Libera in Toscana.
Nel corso della festa anche una rassegna di ‘Incontri con l’autore’, in modo particolare con Flavia Piccinni (2 agosto ore 19) che presenta il suo ultimo libro “Lo sbaglio” (Rizzoli), con Marco Ferrari (3 agosto alle 19) ed il suo ‘Le nuvole di Timor’ (Cavallo di Ferro), con Daniele Pugliese (5 agosto ore 21) e “Io la salverò signorina Else” (Portaparole), e con Pier Paolo Romani (26 agosto ore 21,30) ed il suo ‘Calcio Criminale’.
Oltre ai libri, anche un ciclo di proiezioni di film-documentari sui migranti curata dal sociologo dell’Università di Firenze Stefano Becucci.
Per info clicca qui
Scarica il programma completo
A Certaldo la Festa Democratica
regionale dedicata alla Cultura


“Dopo la terribile stagione dei tagli lineari, i finanziamenti alla cultura restano i più bassi d’Europa – dicono il senatore Andrea Marcucci, responsabile del settore per il Pd della Toscana, la segretaria della Federazione PD Empolese-Valdelsa Brenda Barnini, e Yuri Furiesi, segretario democratico di Certaldo, presentando la kermesse – con inevitabili ricadute sul nostro patrimonio”.
“Temiamo un ulteriore sottodimensionamento delle Soprintendenze a seguito dell’approvazione della spending review, la mancanza di risorse rischia di ritardare l’apertura del nuovo Auditorium del Maggio Musicale Fiorentino e di fatto l’impossibilità di operare per una miriade di importanti istituzioni culturali. Vere e proprie emergenze – continuano gli esponenti democratici – riguardano il Teatro Romano di Volterra, la Biblioteca nazionale e l’Archivio di Stato di Firenze. Con la festa, inizia ufficialmente anche il lavoro per promuovere la candidatura di Siena a ‘Capitale della cultura’ nel 2019”.
Nel cartellone dei dibattiti, spiccano tra gli altri gli incontri con il presidente della Regione Enrico Rossi (1 agosto alle 18), con il responsabile nazionale della cultura del Pd Matteo Orfini (4 agosto), il passaggio di consegne tra le celebrazioni dei grandi della Toscana, ovvero tra il primo centenario di Pascoli ed il settimo di Boccacio (7 agosto alle 21.30), i confronti tra il sottosegretario dei beni culturali, Roberto Cecchi ed il senatore del Pd Andrea Marcucci (2 agosto), tra l’assessore regionale Cristina Scaletti, il presidente della commissione cultura del consiglio regionale Nicola Danti e gli operatori del settore (23 agosto), e tra la responsabile nazionale scuola Francesca Puglisi ed i rappresentanti degli studenti medi ed universtari (24 agosto). Il 25 agosto l’ultimo dibattito sul tema della cultura della legalità con Franco La Torre (figlio di Pio), il sindaco di Certaldo Andrea Campinoti, presidente dell’associazione Avviso Publico, ed Andrea Bigalli, coordinatore di Libera in Toscana.
Nel corso della festa anche una rassegna di ‘Incontri con l’autore’, in modo particolare con Flavia Piccinni (2 agosto ore 19) che presenta il suo ultimo libro “Lo sbaglio” (Rizzoli), con Marco Ferrari (3 agosto alle 19) ed il suo ‘Le nuvole di Timor’ (Cavallo di Ferro), con Daniele Pugliese (5 agosto ore 21) e “Io la salverò signorina Else” (Portaparole), e con Pier Paolo Romani (26 agosto ore 21,30) ed il suo ‘Calcio Criminale’.
Oltre ai libri, anche un ciclo di proiezioni di film-documentari sui migranti curata dal sociologo dell’Università di Firenze Stefano Becucci.
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Arezzo, grande partecipazione all’incontro su spending review e riassetto istituzionale
Si è svolto venerdì 20 luglio nella Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo l’incontro promosso dal Coordinamento Provinciale Pd e dal Gruppo Consiliare Pd in Consiglio provinciale un’importante incontro alla presenza dell’on.Oriano Giovannelli sui temi di stretta attualità della spending review e del riassetto istituzionale.
In una sala gremita con la partecipazione delle figure istituzionali del territorio aretino, delle rappresentanze sindacali e di tanti cittadini, il Pd ha voluto affrontare con apertura e senza remore un dibattito franco circa lo stato del nostro paese ed il futuro del nostro territorio.
Chiaramante l’attenzione si è concentrata sul livello istituzionale. In un contesto economico di grave difficoltà occorrevano scelte forti. Giovannelli ha sottolineato come in questi vent’anni hanno prevalso gli opposti estremismi di chi voleva conservare e diceva che andava tutto bene e di chi demagogicamente proclamava l’azzeramento di tuttto il sistema con il risultato conseguente di una paralisi decisionale che oggi ci induce a scelte ben più dolorose di quelle che avremmo potuto fare a tempo debito.
Positivo il giudizio sulla necessità di aprire un confronto sulla revisione della spesa pubblica, sulla necessità di utilizzare strumenti quali le Unioni di Comuni per efficientare la prestazione dei servizi nei piccoli Comuni mantenendo il presidio e la rappresentatività propria delle istituzioni comunali. Positivo anche l’impegno ad un riordino del sitema delle Province. Dal dibattito però è emersa la necessità di focalizzarsi maggiormente sul riordino delle funzioni e delle competenze tra gli enti locali, per liberare i cittadini e le imprese dalla burocazia ormai anacronistica del nostro paese, e di tenere in maggiore considerazione le caratteristiche territoriali più che i freddi numeri.
Le istituzioni aretine hanno da sempre garantito esprienze di buon governo del territorio e la comunità di tutta la provincia si riconosce in un sistema ormai consolidato che ha dato ricchezza e servizi di qualità. Occorre, a nostro avviso, una rilettura molto critica di certe pratiche di crescita ipertrofica del settore pubblico (la creazione di nuove province in territori di piccolissime dimensioni, la creazione di enti inutili, la costosissima burocrazia statale decentrata sul territorio) che però non appartengono alla tradizione del nostro territorio. Gli stessi parametri indicati dal Governo per l’individuazione dei territori provinciali sembrano inadeguati a tenere conto di questi elementi perchè sono parametri esclusivamente numerici e non considerano le caratteristiche peculiari dei territori.
In tutto questo non vi è una nostra avversione verso le riforme o un tentativo di mantenere lo status quo. Un anno fa proprio il Coordinamento Provinciale del Pd di Arezzo si è fatto promotore verso gli omologhi senesi e grossetani di un tentavivo di instaurare un coordinamento politico più stretto tra le tre realtà, coordinamento che potesse accompagnare processi di collaborazione che su alcuni servizi erano già in moto e stanno tutt’ora dando dei buoni risultati.
Purtroppo il contesto di emergenza che stiamo vivendo riduce al minimo le possibilità fare discussioni con i tempi ed i modi necessari per questi temi di fondamentale importanza. Noi non ci sottrarremo a qualunque confronto e abbiamo l’intenzione di percorrere tutte le strade possibili affinché la decisione finale sia una decisione più largamente condivisa e soprattutto funzionale anche algi interessi degli aretini. Lo faremo senza voler conservare a tutti i costi ciò che già esiste ma neanche utilizzando la demagogia sterile che altre forze poltiche ed alcuni mass media utilizzano facendo credere ai cittadini che con qualche colpo di mannaia a certi settori si possano ottenere chissà quali risultati e che si possa rimettere in moto la macchina Italia semplicemente cacciando qualche Consigliere provinciale.
Coordinamento provinciale Pd Arezzo
Arezzo, grande partecipazione all’incontro su spending review e riassetto istituzionale
Si è svolto venerdì 20 luglio nella Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo l’incontro promosso dal Coordinamento Provinciale Pd e dal Gruppo Consiliare Pd in Consiglio provinciale un’importante incontro alla presenza dell’on.Oriano Giovannelli sui temi di stretta attualità della spending review e del riassetto istituzionale.
In una sala gremita con la partecipazione delle figure istituzionali del territorio aretino, delle rappresentanze sindacali e di tanti cittadini, il Pd ha voluto affrontare con apertura e senza remore un dibattito franco circa lo stato del nostro paese ed il futuro del nostro territorio.
Chiaramante l’attenzione si è concentrata sul livello istituzionale. In un contesto economico di grave difficoltà occorrevano scelte forti. Giovannelli ha sottolineato come in questi vent’anni hanno prevalso gli opposti estremismi di chi voleva conservare e diceva che andava tutto bene e di chi demagogicamente proclamava l’azzeramento di tuttto il sistema con il risultato conseguente di una paralisi decisionale che oggi ci induce a scelte ben più dolorose di quelle che avremmo potuto fare a tempo debito.
Positivo il giudizio sulla necessità di aprire un confronto sulla revisione della spesa pubblica, sulla necessità di utilizzare strumenti quali le Unioni di Comuni per efficientare la prestazione dei servizi nei piccoli Comuni mantenendo il presidio e la rappresentatività propria delle istituzioni comunali. Positivo anche l’impegno ad un riordino del sitema delle Province. Dal dibattito però è emersa la necessità di focalizzarsi maggiormente sul riordino delle funzioni e delle competenze tra gli enti locali, per liberare i cittadini e le imprese dalla burocazia ormai anacronistica del nostro paese, e di tenere in maggiore considerazione le caratteristiche territoriali più che i freddi numeri.
Le istituzioni aretine hanno da sempre garantito esprienze di buon governo del territorio e la comunità di tutta la provincia si riconosce in un sistema ormai consolidato che ha dato ricchezza e servizi di qualità. Occorre, a nostro avviso, una rilettura molto critica di certe pratiche di crescita ipertrofica del settore pubblico (la creazione di nuove province in territori di piccolissime dimensioni, la creazione di enti inutili, la costosissima burocrazia statale decentrata sul territorio) che però non appartengono alla tradizione del nostro territorio. Gli stessi parametri indicati dal Governo per l’individuazione dei territori provinciali sembrano inadeguati a tenere conto di questi elementi perchè sono parametri esclusivamente numerici e non considerano le caratteristiche peculiari dei territori.
In tutto questo non vi è una nostra avversione verso le riforme o un tentativo di mantenere lo status quo. Un anno fa proprio il Coordinamento Provinciale del Pd di Arezzo si è fatto promotore verso gli omologhi senesi e grossetani di un tentavivo di instaurare un coordinamento politico più stretto tra le tre realtà, coordinamento che potesse accompagnare processi di collaborazione che su alcuni servizi erano già in moto e stanno tutt’ora dando dei buoni risultati.
Purtroppo il contesto di emergenza che stiamo vivendo riduce al minimo le possibilità fare discussioni con i tempi ed i modi necessari per questi temi di fondamentale importanza. Noi non ci sottrarremo a qualunque confronto e abbiamo l’intenzione di percorrere tutte le strade possibili affinché la decisione finale sia una decisione più largamente condivisa e soprattutto funzionale anche algi interessi degli aretini. Lo faremo senza voler conservare a tutti i costi ciò che già esiste ma neanche utilizzando la demagogia sterile che altre forze poltiche ed alcuni mass media utilizzano facendo credere ai cittadini che con qualche colpo di mannaia a certi settori si possano ottenere chissà quali risultati e che si possa rimettere in moto la macchina Italia semplicemente cacciando qualche Consigliere provinciale.
Coordinamento provinciale Pd Arezzo
Poste, Ferrucci: “Siamo al fianco dei lavoratori e dei cittadini contro la riorganizzazione annunciata”
“Il nuovo Piano aziendale di Poste Italiane non tiene conto di comunità intere ed è inaccettabile nella drasticità con cui prevede la riduzione di personale, per questo sosteniamo la battaglia di lavoratori e cittadini affinché non sia portato avanti”.
Il responsabile Economia e Lavoro del Pd della Toscana Ivan Ferrucci ribadisce ancora una volta la contrarietà al Piano di Razionalizzazione Aziendale di Poste Italiane, che dovrebbe partire lunedì e che vede la Toscana tra le regioni più penalizzate sia in termini di personale che di chiusura di uffici postali.
“Le agitazioni dei lavoratori e le manifestazioni in programma in questi giorni, come quella domani a Pisa, devono essere ascoltate perché un’azienda a capitale interamente pubblico non può annunciare la riduzione di centinaia di dipendenti e ignorare le oggettive esigenze di decine di paesi, che andrebbero verso la sostanziale esclusione del servizio postale, senza un confronto con gli enti locali. Con i numeri di cui si parla la chiusura a un confronto sarebbe davvero incomprensibile”.

