16 Settembre 2012

Chiusura uffici postali, Pd Fucecchio: “Querce e Massarella devono rimanere aperti”

«Fa un certo effetto leggere, direttamente dal sito di Poste Italiane, come la mission valoriale di quest’ultima si  incentri sulla “capillare presenza sul territorio e sulla tradizionale vocazione a cogliere le esigenze della propria clientela”-dice caustico il segretario del Pd Fucecchio Michele Polidori- Chiunque abbia un minimo di nozioni giuridiche, ma soprattutto di buon senso riesce a comprendere che Poste Italiane (pur essendo una Spa come soggetto giuridico)  è di fatto un azienda pubblica se si considera chi è il soggetto economico (lo Stato), e perciò dovrebbe avere il compito principale di assicurare la prestazione di quei servizi di pubblica utilità che i privati potrebbero ritenere non conveniente produrre o fornire.

Da ciò ne deriva che Poste Italiane, a differenza di qualsivoglia azienda privata, non ha, o non dovrebbe avere come fine principale il profitto, il quale rappresenta solamente un vincolo di economicità.

Come già affermato alcuni mesi fa il Pd di Fucecchio rifiuta fermamente la logica che Poste Italiane vuole attuare  nella soppressione dei due uffici postali siti nel Comune di Fucecchio.

Stupiscono ancora di più le motivazioni di poca produttività degli uffici di Massarella e Querce, e come sulla base di queste motivazioni, non tenendo conto della vera missione di servizio pubblico, si possa arrivare alla paventata chiusura degli sportelli.

Poste italiane non tiene conto delle ricadute sociali che la chiusura degli uffici comporterebbero; Come al solito a rimetterci maggiormente saranno i cittadini, per lo più pensionati, che per la riscossione della pensione dovranno traslocare presso altri esercizi molto più distanti, poiché inoltre in suddetti territori non esistono sportelli bancari.

Se veramente fosse un problema di economicità, cosa tutta da dimostrare (visto che i costi di gestione di suddetti uffici sono irrisori), la strada che Poste dovrebbe percorrere sarebbe quella di incrementare i servizi ai cittadini ad esempio aprendo uno sportello bancomat, oppure trasformare gli attuali uffici in centri multi servizi oppure modificare l’apertura al pubblico spostandolo dalla mattina al pomeriggio in modo tale da intercettare non soltanto il “cliente pensionato” ma anche coloro che, di ritorno da lavoro, possono svolgere qualsivoglia operazione postale.

È con queste proposte che chiediamo a Poste Italiane di recedere da qualsiasi intenzione di chiusura degli sportelli nelle frazioni, convinti dalla consapevolezza che se vi fossero sprechi da eliminare essi non risiederebbero certo a Massarella e Querce; ben sapendo che l’Azienda di Stato ha bilanci in attivo già da molti anni e la soppressione degli uffici rappresenterebbe la soluzione più semplice per tagliare i costi di scelte di mercato nazionali e internazionali sbagliate».

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14 Settembre 2012

Domani il segretario Pier LuigiBersani a Firenze
sul palco della Festa Democratica alle Cascine

Sabato 15 settembre alle 18.30 il segretario nazionale del Pd Pier Luigi Bersani sarà a Firenze, sul palco della Festa Democratica dedicata ai temi della Cultura e dell’Informazione, in corso fino al 16 settembre al parco delle Cascine.

Accanto a Bersani, ci saranno il segretario regionale del Pd Toscana Andrea Manciulli e il segretario del Pd metropolitano di Firenze Patrizio Mecacci.

L’incontro si svolgerà sul palco centrale. 

Per raggiungere la Festa: dalla stazione di Santa Maria Novella con la Linea 1 della Tramvia scendere alla fermata Cascine, in autobus con la linea 60. Per chi arriva in auto, parcheggio alla Stazione Leopolda o in piazza Vittorio Veneto.

La Festa metropolitana di Firenze quest’anno è anche Festa nazionale su Informazione e Cultura e Festa regionale del Pd. 

Il programma completo su www.festademocraticafirenze.it

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Domani il segretario Pier LuigiBersani a Firenze
sul palco della Festa Democratica alle Cascine

Sabato 15 settembre alle 18.30 il segretario nazionale del Pd Pier Luigi Bersani sarà a Firenze, sul palco della Festa Democratica dedicata ai temi della Cultura e dell’Informazione, in corso fino al 16 settembre al parco delle Cascine.

Accanto a Bersani, ci saranno il segretario regionale del Pd Toscana Andrea Manciulli e il segretario del Pd metropolitano di Firenze Patrizio Mecacci.

L’incontro si svolgerà sul palco centrale. 

Per raggiungere la Festa: dalla stazione di Santa Maria Novella con la Linea 1 della Tramvia scendere alla fermata Cascine, in autobus con la linea 60. Per chi arriva in auto, parcheggio alla Stazione Leopolda o in piazza Vittorio Veneto.

La Festa metropolitana di Firenze quest’anno è anche Festa nazionale su Informazione e Cultura e Festa regionale del Pd. 

Il programma completo su www.festademocraticafirenze.it

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13 Settembre 2012

Pisa, comunicato della maggioranza

La coalizione che sostiene il Sindaco Filippeschi e la sua giunta ha già avviato un percorso di confronto con la città e con le sue forze politiche e sociali. Il 17 luglio abbiamo presentato una traccia per disegnare una proposta per la Pisa futura, a partire dalle cose da fare, da idee e valori forti e da un giudizio estremamente positivo su quanto realizzato e programmato in questi anni. Un’azione di governo che ha garantito a Pisa opportunità di sviluppo e di lavoro nonostante la crisi che altrove ha colpito duramente. Ma anche, secondo le migliori tradizioni del nostro territorio, un’attenzione costante alla qualità della vita, alla solidarietà e alla coesione sociale, alla cultura, al progresso civile della comunità.

La proposta di interlocuzione è aperta al contributo di tutti coloro che vorranno parteciparvi riconoscendo i risultati raggiunti e aderendo ad una comune e fattiva cultura di governo. In particolare riteniamo quello con Sel un confronto aperto ed importante, che auspichiamo sappia essere franco e positivo. Abbiamo ritenuto incoraggianti alcuni passaggi, mentre altri lo sono stati meno. Le settimane che verranno chiariranno se e come sarà possibile andare avanti. Altre interlocuzioni – da verificare – non sono precluse a priori, ma lo divengono se prendono il segno della polemica ideologica e strumentale.

Eleuterio Baris
(Segretario comunale Idv)

Andrea Ferrante
(Segretario comunale Pd)

Piero Torrigiani
(Segretario comunale lista civica ‘In Lista per Pisa’)

Rolando Vivaldi
(Segretario comunale Psi)

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Pisa, comunicato della maggioranza

La coalizione che sostiene il Sindaco Filippeschi e la sua giunta ha già avviato un percorso di confronto con la città e con le sue forze politiche e sociali. Il 17 luglio abbiamo presentato una traccia per disegnare una proposta per la Pisa futura, a partire dalle cose da fare, da idee e valori forti e da un giudizio estremamente positivo su quanto realizzato e programmato in questi anni. Un’azione di governo che ha garantito a Pisa opportunità di sviluppo e di lavoro nonostante la crisi che altrove ha colpito duramente. Ma anche, secondo le migliori tradizioni del nostro territorio, un’attenzione costante alla qualità della vita, alla solidarietà e alla coesione sociale, alla cultura, al progresso civile della comunità.

La proposta di interlocuzione è aperta al contributo di tutti coloro che vorranno parteciparvi riconoscendo i risultati raggiunti e aderendo ad una comune e fattiva cultura di governo. In particolare riteniamo quello con Sel un confronto aperto ed importante, che auspichiamo sappia essere franco e positivo. Abbiamo ritenuto incoraggianti alcuni passaggi, mentre altri lo sono stati meno. Le settimane che verranno chiariranno se e come sarà possibile andare avanti. Altre interlocuzioni – da verificare – non sono precluse a priori, ma lo divengono se prendono il segno della polemica ideologica e strumentale.

Eleuterio Baris
(Segretario comunale Idv)

Andrea Ferrante
(Segretario comunale Pd)

Piero Torrigiani
(Segretario comunale lista civica ‘In Lista per Pisa’)

Rolando Vivaldi
(Segretario comunale Psi)

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Barluzzi: “Troppi piani strutturali” Ferruzza : “Priorità al Parco della Piana”

La città metropolitana di fatto esiste già, manca un sistema comune di regole e infrastrutture: ci sono troppi piani strutturali diversi, uniformarli porterebbe un minore dispendio di energie e una qualità del lavoro migliore”.

Lo sostiene Fabio Barluzzi, presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze, intervenuto ieri alla Festa democratica regionale e metropolitana in corso al Parco delle Cascine durante il dibattito “Aprire la città, guardare al futuro”, con Mariella Zoppi, professore ordinario di Urbanistica alla Facoltà di Architettura di Firenze e Fausto Ferruzza, direttore Legambiente Firenze. A coordinare Alberto di Cintio Segretario Circolo Pd Novoli-Rigacci.

““Manca una regia urbanistica che ragioni su grandi dimensioni, con progetti che coinvolgano tutto il territorio in un’ottica metropolitana, viviamo un grave ritardo infrastrutturale, come ad esempio sulla tramvia”, ha sottolineato inoltre Barluzzi.

 “Il Parco della Piana è il vero progetto strategico per l’area metropolitana, non si può annullarlo, dando priorità all’aeroporto o al termovalorizzatore: bisognerà poi connetterlo agli altri grandi spazi verdi come le Cascine, il Parco fluviale dell’Arno e i giardini storici, creando un grande corridoio ecologico.– ha spiegato Ferruzza – È opportuno poi facilitare l’efficientamento energetico degli edifici e aprire un tavolo di lavoro con Soprintendenze e con tutti gli enti coinvolti per affrontare in maniera decisa la questione: si tollerano condizionatori e parabole in palazzi storici e poi si ostacolano tetti solari in periferia, a Quaracchi. La città del futuro deve inoltre ragionare sul costruito, riqualificare l’esistente, no a un ulteriore consumo di suolo quindi. E poi, è fondamentale, incentivare la mobilità su ferro: non è ammissibile impiegare 15 anni per un sistema tramviario, il successo della linea 1 dovrebbe essere la spia di un forte bisogno della città tutta”.

Per il centro storico bisognerebbe frenare l’aggressività turistico ricettiva complessiva, facendo sì che i residenti restino: il cambiamento sociale qui è stato pesante.- ha affermato Zoppi – Un altro problema urgente da risolvere nella sua interezza è quello dei contenitori vuoti, dall’indotto della giustizia, con le caserme, agli ex ospedali, come l’ex Meyer: se abbandonati danneggiano profondamente l’intera città, ci vogliono presto delle soluzioni”.

“La città del futuro è un tema caro al Pd, vogliamo continuare ad affrontarlo in altre occasioni, anche con l’amministrazione stessa”, ha concluso Di Cintio.

 

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Barluzzi: “Troppi piani strutturali” Ferruzza : “Priorità al Parco della Piana”

La città metropolitana di fatto esiste già, manca un sistema comune di regole e infrastrutture: ci sono troppi piani strutturali diversi, uniformarli porterebbe un minore dispendio di energie e una qualità del lavoro migliore”.

Lo sostiene Fabio Barluzzi, presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze, intervenuto ieri alla Festa democratica regionale e metropolitana in corso al Parco delle Cascine durante il dibattito “Aprire la città, guardare al futuro”, con Mariella Zoppi, professore ordinario di Urbanistica alla Facoltà di Architettura di Firenze e Fausto Ferruzza, direttore Legambiente Firenze. A coordinare Alberto di Cintio Segretario Circolo Pd Novoli-Rigacci.

““Manca una regia urbanistica che ragioni su grandi dimensioni, con progetti che coinvolgano tutto il territorio in un’ottica metropolitana, viviamo un grave ritardo infrastrutturale, come ad esempio sulla tramvia”, ha sottolineato inoltre Barluzzi.

 “Il Parco della Piana è il vero progetto strategico per l’area metropolitana, non si può annullarlo, dando priorità all’aeroporto o al termovalorizzatore: bisognerà poi connetterlo agli altri grandi spazi verdi come le Cascine, il Parco fluviale dell’Arno e i giardini storici, creando un grande corridoio ecologico.– ha spiegato Ferruzza – È opportuno poi facilitare l’efficientamento energetico degli edifici e aprire un tavolo di lavoro con Soprintendenze e con tutti gli enti coinvolti per affrontare in maniera decisa la questione: si tollerano condizionatori e parabole in palazzi storici e poi si ostacolano tetti solari in periferia, a Quaracchi. La città del futuro deve inoltre ragionare sul costruito, riqualificare l’esistente, no a un ulteriore consumo di suolo quindi. E poi, è fondamentale, incentivare la mobilità su ferro: non è ammissibile impiegare 15 anni per un sistema tramviario, il successo della linea 1 dovrebbe essere la spia di un forte bisogno della città tutta”.

Per il centro storico bisognerebbe frenare l’aggressività turistico ricettiva complessiva, facendo sì che i residenti restino: il cambiamento sociale qui è stato pesante.- ha affermato Zoppi – Un altro problema urgente da risolvere nella sua interezza è quello dei contenitori vuoti, dall’indotto della giustizia, con le caserme, agli ex ospedali, come l’ex Meyer: se abbandonati danneggiano profondamente l’intera città, ci vogliono presto delle soluzioni”.

“La città del futuro è un tema caro al Pd, vogliamo continuare ad affrontarlo in altre occasioni, anche con l’amministrazione stessa”, ha concluso Di Cintio.

 

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Tpl, Ceccobao e Vannetti : “Servizio unico, azienda unica e biglietto unico”

Un biglietto valido per l’intera rete regionale e per tutte le modalità di trasporto è uno strumento fondamentale, si inserisce nella logica della gara unica regionale: la riforma punta a rafforzare il sistema”.

Lo ha spiegato Luca Ceccobao, assessore a infrastrutture e mobilità Regione Toscana ieri alla Festa democratica regionale e metropolitana in corso al Parco delle Cascine, al dibattito “La riforma del TPL toscano: una rivoluzione necessaria dei trasporti” con Massimo Roncucci presidente commissione trasporti Cispel Toscana e Valerio Vannetti, responsabile trasporti Pd Toscana, intervistati da Andrea Vignolini di Ladyradio.

Si è parlato della gara unica regionale, delle nuove tariffazioni per i biglietti e dello sciopero indetto da Uil Toscana per domani 14 settembre.

L’aumento del costo del biglietto è la conseguenza della presenza di servizi e investimenti serve a non far pagare due volte l’inefficienza ai cittadini, con il biglietto stesso e con più tasse; la tariffazione degli abbonamenti sarà collegata all’Isee, i carnet di biglietti avranno un costo vantaggioso. – ha proseguito Ceccobao – Questa riforma è stata necessaria per evitare il tracollo. Quanto alla scelta di scioperare, è chiaramente legittima ma sarebbe stato meglio far sentire con forza la propria voce quando iniziavano i tagli lineari da parte del governo Berlusconi. Abbiamo ridisegnato il servizio sulla base delle esigenze degli enti locali, confrontandoci anche con sindacati e aziende. Una gara che muove 3 miliardi di euro, cioè quelli previsti in 9 anni di contratto, è una gara che punta a rendere le aziende efficienti nonostante la croce dei tagli che ci è stata lanciata addosso”.

“Il processo di omogeneizzazione del titolo di viaggio a livello regionale e per tutti i mezzi di trasporto, è uno strumento importante: è necessario inoltre giungere rapidamente e con i mezzi giusti a un’unica azienda per strutturare meglio il sistema e metterlo in rete.-  ha sottolineato Vannetti – Bisogna diversificare l’intervento, guardare alle zone marginali delle province e nello stesso tempo garantire l’accessibilità alla città. La tramvia è un bisogno per tutti, è un’infrastruttura da implementare prima possibile. Da parte del Pd l’impegno continua a continuare questo confronto in altre occasioni”.

“Sull’aggregazione delle aziende sono d’accordo, personalmente ho già integrato 4 aziende.- ha fatto presente Roncucci – Ma la sfida dell’aggregazione va vinta sui contenuti, riorganizzando i piani d’impresa, confrontandoci con i sindacati per un patto che mantenga i diritti fondamentali dei lavoratori. Bene un aumento della produttività ma deve corrispondere a un aumento salariale”.

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Tpl, Ceccobao e Vannetti : “Servizio unico, azienda unica e biglietto unico”

Un biglietto valido per l’intera rete regionale e per tutte le modalità di trasporto è uno strumento fondamentale, si inserisce nella logica della gara unica regionale: la riforma punta a rafforzare il sistema”.

Lo ha spiegato Luca Ceccobao, assessore a infrastrutture e mobilità Regione Toscana ieri alla Festa democratica regionale e metropolitana in corso al Parco delle Cascine, al dibattito “La riforma del TPL toscano: una rivoluzione necessaria dei trasporti” con Massimo Roncucci presidente commissione trasporti Cispel Toscana e Valerio Vannetti, responsabile trasporti Pd Toscana, intervistati da Andrea Vignolini di Ladyradio.

Si è parlato della gara unica regionale, delle nuove tariffazioni per i biglietti e dello sciopero indetto da Uil Toscana per domani 14 settembre.

L’aumento del costo del biglietto è la conseguenza della presenza di servizi e investimenti serve a non far pagare due volte l’inefficienza ai cittadini, con il biglietto stesso e con più tasse; la tariffazione degli abbonamenti sarà collegata all’Isee, i carnet di biglietti avranno un costo vantaggioso. – ha proseguito Ceccobao – Questa riforma è stata necessaria per evitare il tracollo. Quanto alla scelta di scioperare, è chiaramente legittima ma sarebbe stato meglio far sentire con forza la propria voce quando iniziavano i tagli lineari da parte del governo Berlusconi. Abbiamo ridisegnato il servizio sulla base delle esigenze degli enti locali, confrontandoci anche con sindacati e aziende. Una gara che muove 3 miliardi di euro, cioè quelli previsti in 9 anni di contratto, è una gara che punta a rendere le aziende efficienti nonostante la croce dei tagli che ci è stata lanciata addosso”.

“Il processo di omogeneizzazione del titolo di viaggio a livello regionale e per tutti i mezzi di trasporto, è uno strumento importante: è necessario inoltre giungere rapidamente e con i mezzi giusti a un’unica azienda per strutturare meglio il sistema e metterlo in rete.-  ha sottolineato Vannetti – Bisogna diversificare l’intervento, guardare alle zone marginali delle province e nello stesso tempo garantire l’accessibilità alla città. La tramvia è un bisogno per tutti, è un’infrastruttura da implementare prima possibile. Da parte del Pd l’impegno continua a continuare questo confronto in altre occasioni”.

“Sull’aggregazione delle aziende sono d’accordo, personalmente ho già integrato 4 aziende.- ha fatto presente Roncucci – Ma la sfida dell’aggregazione va vinta sui contenuti, riorganizzando i piani d’impresa, confrontandoci con i sindacati per un patto che mantenga i diritti fondamentali dei lavoratori. Bene un aumento della produttività ma deve corrispondere a un aumento salariale”.

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Fondazioni liriche, Pd: “Una riforma complessiva che concentri l’attività sull’Opera”. Nastasi: “Il Fus deve aumentare e compito del prossimo Governo la questione del lavoro del mondo dello spettacolo”

Occorre una riforma che riguardi tutto il sistema della musica a partire non dalle strutture che abbiamo ma dall’obiettivo che vogliamo raccogliere. L’obbiettivo è fare opera e quindi bisogna riorganizzare il sistema complessivamente intrecciando le orchestre regionali, i teatri di tradizione e le fondazioni specificando e concentrando queste ultime sul loro core business, che è produrre opera lirica, prima che svolgere attività sinfonica o danza. Pensiamo a sistemi regionali integrati con al centro le fondazioni che vanno dimensionate al reale bisogno e soprattutto alla loro attività primaria”. 

Questa è la posizione del Pd sulla crisi delle fondazioni liriche e la riforma della musica in Italia espressa ieri da Maurizio Roi del Dipartimento nazionale Cultra al dibattito organizzato alla festa Democratica in corso a Firenze, a cui ha partecipato anche il Direttore Generale Spettacolo dal vivo del Ministero per i Beni e attività culturali Salvo Nastasi e il giornalista de L’Unità Luca Del Fra.

“Il Pd – ha sottolineato Roi – ha contrastato la riforma Bondi a suo tempo perché non affrontò il problema, al massimo si poteva vedere come una manutenzione, mentre occorre riforma in profondità e per di più aveva un vizio ideologico perché individuava nel lavoro e nei lavoratori il problema delle fondazioni. Per quanto riguarda la danza riteniamo che sia necessario dare tre/quattro grandi corpi da ballo a questo paese, partendo da quelli che ci sono e dividendoli per aree, ma autonomi:  collocati dentro un teatro d’opera però autonomi rispetto alla fondazione”.

Salvo Nastasi ha parlato dei limiti che sono emersi della legge 367 del 1997 “nel voler considerare tutte le fondazioni uguali, creando un minimo comune denominatore dei 13 soggetti”,  ha auspicato che tutte diventino autonome e che si riveda la normativa sul punto del rapporto coi privati dal momento che attualmente non li incentiva a investire nel settore. “Dal prossimo Governo ci aspettiamo una riforma ulteriore delle fondazioni perché l’attuale” riferendosi alla riforma Bondi “è una tappa ma non risolve tutti i problemi”. “I fondi della cultura – ha poi riconosciuto Nastasi – devono aumentare per forza, perché nonostante gli sforzi 400 milioni di euro non bastano. Compito del prossimo Governo deve essere anche la questione del lavoro nel mondo dello spettacolo, perché il precariato in questo settore è una questione drammatica”.

E su questo Roi ha sottolineato come “dopo che è stato firmato il contratto tra sindacati e sovrintendenti con l’ausilio del ministero, anche grazie a Nastasi, si apriranno le trattative decentrate: sarebbe bene adesso aprire un tavolo di crisi col ministero, le parti sociali e gli enti locali per vedere cosa possiamo fare per evitare di andare che la situazione vada alla deriva  definitivamente”.

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