9 Aprile 2013

Trasporti. Tortolini: “Serve programmazione condivisa”

frecciabianca9 aprile 2013 – La vicenda dell’annunciato e poi sventato spostamento dell’Eurostar Frecciabianca dalla linea ferroviaria Pisa-Livorno-Grosseto alla Roma-Firenze-Pisa da parte di Trenitalia e poi scongiurato solo grazie all’intervento della Regione Toscana e delle proteste delle altre istituzioni e degli utenti, evidenzia un atteggiamento da parte della società dei trasporti dello Stato che il PD Toscano rifiuta in via di principio e di fatto. Sto parlando dell’assoluta e totale discrezionalità con la quale Trenitalia assume le decisioni (e la vicenda Frecciabianca in questione non è un caso isolato), prescindendo da un concetto che per noi rappresenta un aspetto irrinunciabile e che si chiama concertazione e programmazione condivisa. Senza la quale si nega alla radice la ragion d’essere di un sistema ferroviario regionale unitario in grado di rispondere alle necessità delle popolazioni toscane e non solo. L’atteggiamento di Trenitalia corrisponde alla più classica logica monopolista sensibile unicamente alla cosiddette regole delle convenienze di mercato facendo scempio di ogni opportunità e necessità provenienti dagli utenti. È stato infatti solo grazie al deciso impegno dell’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli che su questa tratta, molto usata dai pendolari della costa, Trenitalia ha accolto la richiesta di mantenere il treno ed ha accettato di deviare soltanto il Frecciabianca 9785, un provvedimento che non danneggia i lavoratori e gli studenti grossetani e livornesi in quanto si tratta di un treno meno utilizzato che viaggia in tarda serata. Proprio per questo il PD Toscano vuole aprire un confronto stabile per far fronte alle necessità dei cittadini ed in particolare degli oltre 200.000 pendolari che quotidianamente scelgono il treno per i propri spostamenti.

Senza l’iniziativa della Giunta sarebbe stato dato un ulteriore duro colpo ad un’area (quella della costa Tirrenica) che necessita di un potenziamento infrastrutturale, non solo per la crescita economica ma più in generale per l’accessbilità ai porti e alla costa, per potenziare e qualificare in modo sostenibile l’offerta turistico-balneare.  Senza considerare il tema della connessione con le Isole, per i turisti così come per i residenti in quelle realtà. La Toscana sente il bisogno di strutturare un sistema ferroviario regionale unitario per il quale tutti i soggetti in causa siano protagonisti attivi e solidali nell’esclusivo interesse dell’utenza che, scegliendo questa modalità contribuisce alla riduzione del traffico e dell’ inquinamento dell’aria.  

Il PD ritiene che a partire da questo specifico episodio si dia il via con urgenza ad un permanente tavolo di confronto tra Trenitalia e Regione Toscana. Su questa linea il PD si mobiliterà affinchè prevalgano le buone ragioni dell’efficienza, della funzionalità e dell’opportunità sociale sulle esclusive logiche di mercato.

Matteo Tortolini
Coordinatore Area politiche del territorio, ambiente e infrastrutture

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Trasporti. Tortolini: “Serve programmazione condivisa”

frecciabianca9 aprile 2013 – La vicenda dell’annunciato e poi sventato spostamento dell’Eurostar Frecciabianca dalla linea ferroviaria Pisa-Livorno-Grosseto alla Roma-Firenze-Pisa da parte di Trenitalia e poi scongiurato solo grazie all’intervento della Regione Toscana e delle proteste delle altre istituzioni e degli utenti, evidenzia un atteggiamento da parte della società dei trasporti dello Stato che il PD Toscano rifiuta in via di principio e di fatto. Sto parlando dell’assoluta e totale discrezionalità con la quale Trenitalia assume le decisioni (e la vicenda Frecciabianca in questione non è un caso isolato), prescindendo da un concetto che per noi rappresenta un aspetto irrinunciabile e che si chiama concertazione e programmazione condivisa. Senza la quale si nega alla radice la ragion d’essere di un sistema ferroviario regionale unitario in grado di rispondere alle necessità delle popolazioni toscane e non solo. L’atteggiamento di Trenitalia corrisponde alla più classica logica monopolista sensibile unicamente alla cosiddette regole delle convenienze di mercato facendo scempio di ogni opportunità e necessità provenienti dagli utenti. È stato infatti solo grazie al deciso impegno dell’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli che su questa tratta, molto usata dai pendolari della costa, Trenitalia ha accolto la richiesta di mantenere il treno ed ha accettato di deviare soltanto il Frecciabianca 9785, un provvedimento che non danneggia i lavoratori e gli studenti grossetani e livornesi in quanto si tratta di un treno meno utilizzato che viaggia in tarda serata. Proprio per questo il PD Toscano vuole aprire un confronto stabile per far fronte alle necessità dei cittadini ed in particolare degli oltre 200.000 pendolari che quotidianamente scelgono il treno per i propri spostamenti.

Senza l’iniziativa della Giunta sarebbe stato dato un ulteriore duro colpo ad un’area (quella della costa Tirrenica) che necessita di un potenziamento infrastrutturale, non solo per la crescita economica ma più in generale per l’accessbilità ai porti e alla costa, per potenziare e qualificare in modo sostenibile l’offerta turistico-balneare.  Senza considerare il tema della connessione con le Isole, per i turisti così come per i residenti in quelle realtà. La Toscana sente il bisogno di strutturare un sistema ferroviario regionale unitario per il quale tutti i soggetti in causa siano protagonisti attivi e solidali nell’esclusivo interesse dell’utenza che, scegliendo questa modalità contribuisce alla riduzione del traffico e dell’ inquinamento dell’aria.  

Il PD ritiene che a partire da questo specifico episodio si dia il via con urgenza ad un permanente tavolo di confronto tra Trenitalia e Regione Toscana. Su questa linea il PD si mobiliterà affinchè prevalgano le buone ragioni dell’efficienza, della funzionalità e dell’opportunità sociale sulle esclusive logiche di mercato.

Matteo Tortolini
Coordinatore Area politiche del territorio, ambiente e infrastrutture

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28 Marzo 2013

Fiaccolata Seves e Sun Chemical, Vanessa Boretti (Pd): “Non rassegnarsi alla deindustrializzazione”

'sun_chemical01.jpg'FIRENZE 28.03.2013 (c.b.) «Siamo al fianco dei lavoratori con convinzione e per sostenere pienamente la loro battaglia contro la chiusura di due importanti realtà produttive della provincia di Firenze. Questa fiaccolata può essere utile per riportare l’attenzione sui problemi reali, innanzitutto sulle questioni della perdita di posti di lavoro e sulla progressiva deindustrializzazione del territorio fiorentino: un destino a cui è non bisogna rassegnarsi. La nostra presenza tra i lavoratori in lotta non è una semplice testimonianza, ma la conferma di un impegno che, anche come rappresentanti nelle istituzioni regionali e negli enti locali, vogliamo proseguire per cercare in ogni modo di invertire una tendenza che sta impoverendo drammaticamente il tessuto produttivo e con esso il futuro di
centinaia di famiglie».

Così Vanessa Boretti, consigliere regionale del Pd, che questo pomeriggio ha partecipato alla fiaccolata contro la chiusura di Seves e Sun Chemical a Castello (Firenze).

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Fiaccolata Seves e Sun Chemical, Vanessa Boretti (Pd): “Non rassegnarsi alla deindustrializzazione”

'sun_chemical01.jpg'FIRENZE 28.03.2013 (c.b.) «Siamo al fianco dei lavoratori con convinzione e per sostenere pienamente la loro battaglia contro la chiusura di due importanti realtà produttive della provincia di Firenze. Questa fiaccolata può essere utile per riportare l’attenzione sui problemi reali, innanzitutto sulle questioni della perdita di posti di lavoro e sulla progressiva deindustrializzazione del territorio fiorentino: un destino a cui è non bisogna rassegnarsi. La nostra presenza tra i lavoratori in lotta non è una semplice testimonianza, ma la conferma di un impegno che, anche come rappresentanti nelle istituzioni regionali e negli enti locali, vogliamo proseguire per cercare in ogni modo di invertire una tendenza che sta impoverendo drammaticamente il tessuto produttivo e con esso il futuro di
centinaia di famiglie».

Così Vanessa Boretti, consigliere regionale del Pd, che questo pomeriggio ha partecipato alla fiaccolata contro la chiusura di Seves e Sun Chemical a Castello (Firenze).

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Legge elettorale Toscana. Il Pd chiama gli elettori delle primarie a discutere tra due ipotesi

BUGLI-RUGGERI-MANCIULLIFIRENZE 28.03.2013 – Il Pd toscano chiama il popolo delle primarie a discutere tra due ipotesi di riforma della legge elettorale regionale. Gruppo consiliare e partito hanno formulato due orientamenti che verranno sottoposti ad assemblee pubbliche alle quali saranno invitati tutti gli elettori delle primarie di questi anni. Le due ipotesi in discussione, tra cui scegliere, saranno la reintroduzione delle preferenze oppure collegi uninominali. Le assemblee si terranno nel mese di maggio, l’obiettivo è arrivare con una proposta condivisa dalla base in vista del prossimo autunno, quando il Consiglio sarà chiamato a votare la nuova legge.

 “In un momento particolare come quello che stiamo vivendo, sentiamo l’esigenza di riagganciare il rapporto tra elettori ed eletti e la legge elettorale è uno strumento fondamentale, in quanto tramite con cui i cittadini scelgono i propri rappresentanti. – spiega Marco Ruggeri capogruppo Pd in Consiglio regionale – In questa fase vogliamo portare fuori il dibattito dalle aule, aprirci alla più ampia consultazione a partire dai tanti che hanno partecipato alle primarie. Successivamente, com’è ovvio, le proposte saranno discusse in Consiglio e vogliamo ci sia il massimo confronto con le altre forze politiche per arrivare a una soluzione condivisa: le regole del gioco dobbiamo provare a scriverle tutti insieme”.

“Quello della legge elettorale è uno dei nodi principali da sciogliere in Toscana. – afferma Andrea Manciulli, segretario Pd Toscana – Il popolo delle primarie è stato chiamato, in tutti questi anni, a scegliere le persone. Ora però vogliamo inaugurare una modalità che coinvolga una platea così ampia anche su alcuni grandi temi. Iniziamo questo percorso partecipativo con la nuova legge elettorale: in questo modo vogliamo ridare slancio alla qualità della democrazia, sperimentando un nuovo metodo e consultando la base elettorale che si è creata con le primarie”.

Alla conferenza stampa ha partecipato anche l’Assessore regionale alla Presidenza Vittorio Bugli, e ex capogruppo Pd.  “La Toscana si è contraddistinta nel panorama nazionale con la diminuzione dei consiglieri regionali, da 55 a 40, risultato di una forte volontà politica. Aldilà della scelta finale e del metodo adottato la priorità è recuperare il rapporto tra cittadini e elettori, che il Pd attraverso lo strumento delle primarie ha comunque in questi anni valorizzato; ancora una volta vogliamo far partecipare i cittadini non solo sui candidati ma anche sui contenuti”, ha detto Bugli.

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Legge elettorale Toscana. Il Pd chiama gli elettori delle primarie a discutere tra due ipotesi

BUGLI-RUGGERI-MANCIULLIFIRENZE 28.03.2013 – Il Pd toscano chiama il popolo delle primarie a discutere tra due ipotesi di riforma della legge elettorale regionale. Gruppo consiliare e partito hanno formulato due orientamenti che verranno sottoposti ad assemblee pubbliche alle quali saranno invitati tutti gli elettori delle primarie di questi anni. Le due ipotesi in discussione, tra cui scegliere, saranno la reintroduzione delle preferenze oppure collegi uninominali. Le assemblee si terranno nel mese di maggio, l’obiettivo è arrivare con una proposta condivisa dalla base in vista del prossimo autunno, quando il Consiglio sarà chiamato a votare la nuova legge.

 “In un momento particolare come quello che stiamo vivendo, sentiamo l’esigenza di riagganciare il rapporto tra elettori ed eletti e la legge elettorale è uno strumento fondamentale, in quanto tramite con cui i cittadini scelgono i propri rappresentanti. – spiega Marco Ruggeri capogruppo Pd in Consiglio regionale – In questa fase vogliamo portare fuori il dibattito dalle aule, aprirci alla più ampia consultazione a partire dai tanti che hanno partecipato alle primarie. Successivamente, com’è ovvio, le proposte saranno discusse in Consiglio e vogliamo ci sia il massimo confronto con le altre forze politiche per arrivare a una soluzione condivisa: le regole del gioco dobbiamo provare a scriverle tutti insieme”.

“Quello della legge elettorale è uno dei nodi principali da sciogliere in Toscana. – afferma Andrea Manciulli, segretario Pd Toscana – Il popolo delle primarie è stato chiamato, in tutti questi anni, a scegliere le persone. Ora però vogliamo inaugurare una modalità che coinvolga una platea così ampia anche su alcuni grandi temi. Iniziamo questo percorso partecipativo con la nuova legge elettorale: in questo modo vogliamo ridare slancio alla qualità della democrazia, sperimentando un nuovo metodo e consultando la base elettorale che si è creata con le primarie”.

Alla conferenza stampa ha partecipato anche l’Assessore regionale alla Presidenza Vittorio Bugli, e ex capogruppo Pd.  “La Toscana si è contraddistinta nel panorama nazionale con la diminuzione dei consiglieri regionali, da 55 a 40, risultato di una forte volontà politica. Aldilà della scelta finale e del metodo adottato la priorità è recuperare il rapporto tra cittadini e elettori, che il Pd attraverso lo strumento delle primarie ha comunque in questi anni valorizzato; ancora una volta vogliamo far partecipare i cittadini non solo sui candidati ma anche sui contenuti”, ha detto Bugli.

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Acqua. Toti: “Tariffa e investimenti due punti importanti del servizio idrico”. Il responsabile servizi pubblici locali del Pd toscano interviene dopo la sentenza del Tar dei giorni scorsi

Fireacquanze, 28 marzo 2013 – “La sentenza del Tar della Toscana, in merito alla gestione del servizio idrico evidenzia due punti molto chiari riferiti alla tariffa ed agli investimenti. Relativamente alla tariffa, ribadisce la necessità  del rispetto della volontà popolare manifestatasi con la vittoria del referendum del giugno 2011 riprendendo in questo senso quanto già espresso in un parere del Consiglio di Stato riguardo alla non applicabilità della ‘remunerazione del capitale investito’ nel periodo compreso tra il 21 luglio al 31 dicembre 2011; dal 2012 entrerà in vigore la tariffa transitoria prevista dalla specifica Autorità indipendente dell’energia e del gas. Quella parte di tariffa pagata impropriamente dagli utenti, pertanto, dovrà essere restituita, con le forme dovute Anche se sono importi contenuti, questo dovrà avvenire nelle forme più veloci: l’Autorità Idrica Toscana dovrà deliberare rapidamente le nuove tariffe 2013-2013. Proprio per eliminare la remunerazione del capitale investito, come indicato dalla volontà popolare”.

Il responsabile Servizi pubblici locali del Pd toscano Gabriele Toti interviene dopo la sentenza dei giorni scorsi del Tribunale amministrativo regionale sulla gestione del servizio idrico post-referendum.

“Il secondo tema toccato dalla sentenza – prosegue Toti – è relativo agli investimenti. Infatti viene affermata la legittimità del prolungamento, di cinque anni, degli affidamenti all’attuale gestore del servizio idrico nell’ex Ato2 Toscana, necessario proprio per far fronte alla esigenza crescenti di interventi nel settore. Il Tar, precisa che ‘appare legittima in quanto correttamente motivata con l’esigenza di investimenti infrastrutturali’. Il servizio idrico integrato ha necessità sempre crescenti di investimenti. Gli interventi compiuti nel corso di questi anni – evidenzia l’esponente del Pd toscano – rappresentano un fattore positivo di miglioramento delle dotazioni infrastrutturali, ma non può esser considerato certamente un punto di arrivo. Le stime indicano una necessità a livello toscano di 2-3 miliardi di euro di ulteriori investimenti nei prossimi 20 anni. Cifre necessarie per migliorare gli acquedotti che oggi registrano perdite superiori al 30%, ed il rispetto delle normative in maniera ambientale, con la copertura entro il 2015 della depurazione nei centri superiore a 2.000 abitanti. Per fare questo è necessario che siano individuate tutte le forme possibile per effettuare investimenti, compreso il coinvolgimento di privati, come nel caso dei progetti per la depurazione del comprensorio del cuoio, in cui partecipano anche gli imprenditori della zona, e le forme di intervento pubblico considerando una sorta di “grandi opere ambientali” interventi nel servizio idrico.

Dovremmo provare – conclude il responsabile Servizi pubblici locali del Pd della Toscana –  a declinare il concetto di “acqua pubblica”. Penso che sia da intendersi come capacità del pubblico di tutela, indirizzo, regolazione, fissando regole certe e chiare, prevedendo forme di partecipazione degli utenti. Dico questo perché, l’esperienza insegna come  non basta dire “pubblico è bello”, ricordiamoci l’esperienza di aziende consortili (pubbliche) dell’acqua che non hanno avuto risultati esaltanti. Oggi bisogna parlare di investimenti per migliorare ed estendere la depurazione e ridurre le perdite degli acquedotti, cercare di ridurre i consumi civili e industriali-agricoli, considerando l’acqua come una risorsa esauribile”.

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Acqua. Toti: “Tariffa e investimenti due punti importanti del servizio idrico”. Il responsabile servizi pubblici locali del Pd toscano interviene dopo la sentenza del Tar dei giorni scorsi

Fireacquanze, 28 marzo 2013 – “La sentenza del Tar della Toscana, in merito alla gestione del servizio idrico evidenzia due punti molto chiari riferiti alla tariffa ed agli investimenti. Relativamente alla tariffa, ribadisce la necessità  del rispetto della volontà popolare manifestatasi con la vittoria del referendum del giugno 2011 riprendendo in questo senso quanto già espresso in un parere del Consiglio di Stato riguardo alla non applicabilità della ‘remunerazione del capitale investito’ nel periodo compreso tra il 21 luglio al 31 dicembre 2011; dal 2012 entrerà in vigore la tariffa transitoria prevista dalla specifica Autorità indipendente dell’energia e del gas. Quella parte di tariffa pagata impropriamente dagli utenti, pertanto, dovrà essere restituita, con le forme dovute Anche se sono importi contenuti, questo dovrà avvenire nelle forme più veloci: l’Autorità Idrica Toscana dovrà deliberare rapidamente le nuove tariffe 2013-2013. Proprio per eliminare la remunerazione del capitale investito, come indicato dalla volontà popolare”.

Il responsabile Servizi pubblici locali del Pd toscano Gabriele Toti interviene dopo la sentenza dei giorni scorsi del Tribunale amministrativo regionale sulla gestione del servizio idrico post-referendum.

“Il secondo tema toccato dalla sentenza – prosegue Toti – è relativo agli investimenti. Infatti viene affermata la legittimità del prolungamento, di cinque anni, degli affidamenti all’attuale gestore del servizio idrico nell’ex Ato2 Toscana, necessario proprio per far fronte alla esigenza crescenti di interventi nel settore. Il Tar, precisa che ‘appare legittima in quanto correttamente motivata con l’esigenza di investimenti infrastrutturali’. Il servizio idrico integrato ha necessità sempre crescenti di investimenti. Gli interventi compiuti nel corso di questi anni – evidenzia l’esponente del Pd toscano – rappresentano un fattore positivo di miglioramento delle dotazioni infrastrutturali, ma non può esser considerato certamente un punto di arrivo. Le stime indicano una necessità a livello toscano di 2-3 miliardi di euro di ulteriori investimenti nei prossimi 20 anni. Cifre necessarie per migliorare gli acquedotti che oggi registrano perdite superiori al 30%, ed il rispetto delle normative in maniera ambientale, con la copertura entro il 2015 della depurazione nei centri superiore a 2.000 abitanti. Per fare questo è necessario che siano individuate tutte le forme possibile per effettuare investimenti, compreso il coinvolgimento di privati, come nel caso dei progetti per la depurazione del comprensorio del cuoio, in cui partecipano anche gli imprenditori della zona, e le forme di intervento pubblico considerando una sorta di “grandi opere ambientali” interventi nel servizio idrico.

Dovremmo provare – conclude il responsabile Servizi pubblici locali del Pd della Toscana –  a declinare il concetto di “acqua pubblica”. Penso che sia da intendersi come capacità del pubblico di tutela, indirizzo, regolazione, fissando regole certe e chiare, prevedendo forme di partecipazione degli utenti. Dico questo perché, l’esperienza insegna come  non basta dire “pubblico è bello”, ricordiamoci l’esperienza di aziende consortili (pubbliche) dell’acqua che non hanno avuto risultati esaltanti. Oggi bisogna parlare di investimenti per migliorare ed estendere la depurazione e ridurre le perdite degli acquedotti, cercare di ridurre i consumi civili e industriali-agricoli, considerando l’acqua come una risorsa esauribile”.

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NEWSLETTER PD TOSCANA n. 2/2013 – 28 marzo

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N. 2/2013 – 28 marzo
 
 
LEGGE ELETTORALE TOSCANA. IL PD CHIAMA GLI ELETTORI DELLE PRIMARIE A DISCUTERE TRA DUE IPOTESI – Leggi

CONSIGLIO REGIONALE. QUATTRO SOSTITUZIONI NEL GRUPPO PD DOPO GLI INGRESSI IN GIUNTA E LE ELEZIONI POLITICHELeggi

ACQUA. TOTI: “TARIFFA E INVESTIMENTI DUE PUNTI IMPORTANTI DEL SERVIZIO IDRICO”Leggi

FIACCOLATA SEVES E SUN CHEMICAL, VANESSA BORETTI (PD): “NON RASSEGNARSI ALLA DEINDUSTRIALIZZAZIONE” – Leggi

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