12 Gennaio 2015

Le Clip sul lavoro degli Speaker Corner dell’Assemblea regionale

la toscana che saràLa discussione dei 12 speaker corner raccontato in 4 video dei coordinatori di ciascun gruppo di lavoro.

 

Il video sugli Speaker corner su Agricoltura e politiche del territorio, Ambiente e Servizi Pubblici Locali, Infrastrutture – Guarda

 

Il video sugli Speaker corner su Cultura e turismo; Innovazione Tecnologica; Marketing del territorio per i comuni – Guarda

 

Il video sugli Speaker corner su Riassetto Istituzionale; Politiche attive del lavoro; Nuove opportunità di crescita – Guarda

 

Il video sugli Speaker corner su Sanità e sociale; Scuola e Università; Sicurezza e politiche contro il degrado – Guarda

 

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Le Clip sul lavoro degli Speaker Corner dell’Assemblea regionale

la toscana che saràLa discussione dei 12 speaker corner raccontato in 4 video dei coordinatori di ciascun gruppo di lavoro.

 

Il video sugli Speaker corner su Agricoltura e politiche del territorio, Ambiente e Servizi Pubblici Locali, Infrastrutture – Guarda

 

Il video sugli Speaker corner su Cultura e turismo; Innovazione Tecnologica; Marketing del territorio per i comuni – Guarda

 

Il video sugli Speaker corner su Riassetto Istituzionale; Politiche attive del lavoro; Nuove opportunità di crescita – Guarda

 

Il video sugli Speaker corner su Sanità e sociale; Scuola e Università; Sicurezza e politiche contro il degrado – Guarda

 

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Assemblea regionale.Parrini: “Toscana del futuro riformista, nel segno di trasparenza, merito, giustizia sociale, investimenti, innovazione”

foto10 gennaio 2015 – Si e’ aperta con un minuto di silenzio per le vittime degli attentati di Parigi e della Nigeria l’assemblea del Pd toscano che oggi si e’ riunita a Campi Bisenzio per avviare il percorso programmatico per le elezioni regionali di primavera.

“La Toscana che sarà”, questo il titolo dell’assemblea, ha visto anche l’intervento della vicesegretaria nazionale del Pd Debora Serracchiani.

Questa mattina i 12 “speaker corner”, gruppi di discussione tematici, aperti ai membri dell’assemblea, ma anche ai segretari di circolo e di unione comunale del PD della Toscana e ai rappresentanti delle istituzioni. Oltre 500 persone hanno elaborato contributi che formeranno una prima bozza del programma del Partito Democratico, che sarà sottoposta alla discussione aperta ai circa 400mila elettori delle ultime primarie. “Un percorso partecipativo che non ha precedenti in Italia” ha detto il segretario regionale Parrini.

 

Poi sono stati invitati sul palco 5 protagonisti di storie toscane di eccellenza: Paolo e Ilaria Marchi, titolari di un’azienda di viti, utilizzate anche nell’ambito della missione spaziale “Rosetta”; Riccardo Panelli,  fondatore di una fattoria sociale a Monteriggioni; Matteo Piras, presidente del cda di un portale che seleziona start-up e consente loro di raccogliere le risorse necessarie tramite micro-quotazioni; Corrado Menchetti, che ha fatto crescere il forno di famiglia dai 25 dipendenti di 6 anni fa ai 150 attuali; Alessandra Fierabracci, ricercatrice che brevettato nel 2010 un kit per lo screening di soggetti a rischio diabete.

 

Nel pomeriggio invece discussione in plenaria con gli interventi dal palco, tra i quali il presidente della Regione Enrico Rossi, e le conclusioni di Parrini.

Siamo tutti feriti per la strage contro Charlie Hebdo in Francia – ha detto lo stesso Parrini intervenendo all’assemblea -. L’Europa deve essere unita su più fronti: non solo moneta unica, ma anche intelligence unica per fare l’esempio più attuale. Contemporaneamente dobbiamo respingere sciacallaggi e demagogie elettorali che fanno leva sul dolore e sul terrore“. Parrini ha ricordato anche “i duemila morti fatti dai jahadisti di Boko Haram in Nigeria“.

Intervenendo su questioni nazionali, Parrini ha parlato di “industrial compact”, spesa pubblica, carico fiscale, sburocratizzazione, scuola e rilanciato la necessità di ridurre il numero delle regioni da 20 a 10/12, favorendo intanto gestioni associate interregionali su alcuni ambiti come banda larga, informatizzazione, acquisti in sanità. Ha ricordato la riduzione dei costi della politica a livello nazionale con la decisione di ridurre del 30 percento le dimensioni del Parlamento, così come il passaggio in Toscana da 55 a 40 consiglieri e da 10 a 8 assessori.

 

La parte più ampia dell’intervento è stata dedicata proprio alla Toscana: “La Toscana del futuro dovrà essere riformista, nel segno della trasparenza e del merito, della giustizia sociale e degli investimenti in innovazione. Dobbiamo essere capaci di promuovere con la stessa determinazione la solidarietà e l’iniziativa individuali. Dobbiamo spianare la strada a chi vuol investire e creare posti di lavoro. Dobbiamo abbassare la pressione fiscale, aprire ai buoni investimenti delle vere e proprie corsie preferenziali, facendo funzionare meglio la macchina pubblica, con robuste dosi di semplificazione e meno burocrazia, in grado di stare alla pari col vigore riformista che in questi campi sta esprimendo il governo nazionale. E lo stiamo facendo bene.

Dobbiamo essere i promotori della spinta alle fusioni e alle unioni di comuni e accelerare le aggregazioni delle società toscane di servizi pubblici locali per aumentare la loro capacità di investimento e il contenimento delle tariffe”.

Sulle politiche sociali e sanitarie “dobbiamo mantenere una posizione di avanguardia e proprio per rimanere a livelli eccellenti hanno bisogno di grandi cambiamenti.

Per gli investimenti “sono fondamentali gli accordi di programma Stato-Regioni – ha detto Parrini -. Per Piombino sono stanziati 270 milioni per la riconversione polo siderurgico. Lo stesso risultato è da replicare per Livorno e Massa Carrara”.

Sulle alleanze Parrini ha ribadito che la condizione imprescindibile è quella del programma: “discuteremo con gli altri sulla base delle nostre priorità programmatiche, da grande partito riformista a vocazione maggioritaria quale siamo“.

Infine le votazioni delle regole per la raccolta firme in caso di presentazione di candidature alternative a presidente della Regione ulteriori a quella dell’uscente Enrico Rossi. Eventuali sfidanti potranno raccogliere a partire dal 12 gennaio e consegnare entro le ore 18 del 27 gennaio il numero di firme previste da statuto e cioè il 15 percento degli iscritti certificati del PD toscano dell’anno 2013. L’assemblea ha poi votato un documento in cui si ribadisce che il PD non utilizzerà il listino bloccato e che in ogni collegio la lista del PD conterrà un numero di candidati doppio rispetto al totale dei consiglieri spettanti a quel collegio così da allargare al massimo la possibilità di scelta degli elettori.

 

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Assemblea regionale.Parrini: “Toscana del futuro riformista, nel segno di trasparenza, merito, giustizia sociale, investimenti, innovazione”

foto10 gennaio 2015 – Si e’ aperta con un minuto di silenzio per le vittime degli attentati di Parigi e della Nigeria l’assemblea del Pd toscano che oggi si e’ riunita a Campi Bisenzio per avviare il percorso programmatico per le elezioni regionali di primavera.

“La Toscana che sarà”, questo il titolo dell’assemblea, ha visto anche l’intervento della vicesegretaria nazionale del Pd Debora Serracchiani.

Questa mattina i 12 “speaker corner”, gruppi di discussione tematici, aperti ai membri dell’assemblea, ma anche ai segretari di circolo e di unione comunale del PD della Toscana e ai rappresentanti delle istituzioni. Oltre 500 persone hanno elaborato contributi che formeranno una prima bozza del programma del Partito Democratico, che sarà sottoposta alla discussione aperta ai circa 400mila elettori delle ultime primarie. “Un percorso partecipativo che non ha precedenti in Italia” ha detto il segretario regionale Parrini.

 

Poi sono stati invitati sul palco 5 protagonisti di storie toscane di eccellenza: Paolo e Ilaria Marchi, titolari di un’azienda di viti, utilizzate anche nell’ambito della missione spaziale “Rosetta”; Riccardo Panelli,  fondatore di una fattoria sociale a Monteriggioni; Matteo Piras, presidente del cda di un portale che seleziona start-up e consente loro di raccogliere le risorse necessarie tramite micro-quotazioni; Corrado Menchetti, che ha fatto crescere il forno di famiglia dai 25 dipendenti di 6 anni fa ai 150 attuali; Alessandra Fierabracci, ricercatrice che brevettato nel 2010 un kit per lo screening di soggetti a rischio diabete.

 

Nel pomeriggio invece discussione in plenaria con gli interventi dal palco, tra i quali il presidente della Regione Enrico Rossi, e le conclusioni di Parrini.

Siamo tutti feriti per la strage contro Charlie Hebdo in Francia – ha detto lo stesso Parrini intervenendo all’assemblea -. L’Europa deve essere unita su più fronti: non solo moneta unica, ma anche intelligence unica per fare l’esempio più attuale. Contemporaneamente dobbiamo respingere sciacallaggi e demagogie elettorali che fanno leva sul dolore e sul terrore“. Parrini ha ricordato anche “i duemila morti fatti dai jahadisti di Boko Haram in Nigeria“.

Intervenendo su questioni nazionali, Parrini ha parlato di “industrial compact”, spesa pubblica, carico fiscale, sburocratizzazione, scuola e rilanciato la necessità di ridurre il numero delle regioni da 20 a 10/12, favorendo intanto gestioni associate interregionali su alcuni ambiti come banda larga, informatizzazione, acquisti in sanità. Ha ricordato la riduzione dei costi della politica a livello nazionale con la decisione di ridurre del 30 percento le dimensioni del Parlamento, così come il passaggio in Toscana da 55 a 40 consiglieri e da 10 a 8 assessori.

 

La parte più ampia dell’intervento è stata dedicata proprio alla Toscana: “La Toscana del futuro dovrà essere riformista, nel segno della trasparenza e del merito, della giustizia sociale e degli investimenti in innovazione. Dobbiamo essere capaci di promuovere con la stessa determinazione la solidarietà e l’iniziativa individuali. Dobbiamo spianare la strada a chi vuol investire e creare posti di lavoro. Dobbiamo abbassare la pressione fiscale, aprire ai buoni investimenti delle vere e proprie corsie preferenziali, facendo funzionare meglio la macchina pubblica, con robuste dosi di semplificazione e meno burocrazia, in grado di stare alla pari col vigore riformista che in questi campi sta esprimendo il governo nazionale. E lo stiamo facendo bene.

Dobbiamo essere i promotori della spinta alle fusioni e alle unioni di comuni e accelerare le aggregazioni delle società toscane di servizi pubblici locali per aumentare la loro capacità di investimento e il contenimento delle tariffe”.

Sulle politiche sociali e sanitarie “dobbiamo mantenere una posizione di avanguardia e proprio per rimanere a livelli eccellenti hanno bisogno di grandi cambiamenti.

Per gli investimenti “sono fondamentali gli accordi di programma Stato-Regioni – ha detto Parrini -. Per Piombino sono stanziati 270 milioni per la riconversione polo siderurgico. Lo stesso risultato è da replicare per Livorno e Massa Carrara”.

Sulle alleanze Parrini ha ribadito che la condizione imprescindibile è quella del programma: “discuteremo con gli altri sulla base delle nostre priorità programmatiche, da grande partito riformista a vocazione maggioritaria quale siamo“.

Infine le votazioni delle regole per la raccolta firme in caso di presentazione di candidature alternative a presidente della Regione ulteriori a quella dell’uscente Enrico Rossi. Eventuali sfidanti potranno raccogliere a partire dal 12 gennaio e consegnare entro le ore 18 del 27 gennaio il numero di firme previste da statuto e cioè il 15 percento degli iscritti certificati del PD toscano dell’anno 2013. L’assemblea ha poi votato un documento in cui si ribadisce che il PD non utilizzerà il listino bloccato e che in ogni collegio la lista del PD conterrà un numero di candidati doppio rispetto al totale dei consiglieri spettanti a quel collegio così da allargare al massimo la possibilità di scelta degli elettori.

 

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Da lunedì consultazione con gli elettori sui documenti dell’assemblea. Mazzeo: “Territori e amministratori motore del programma”

mazzeo-assreg12 gennaio 2015 – “E’ stata una grande giornata di partecipazione quella di sabato scorso. All’assemblea regionale del Pd quasi mille persone tra mattina e pomeriggio hanno preso parte alla discussione per avviare il percorso programmatico del partito per le elezioni regionali di primavera”.  

Così il responsabile organizzazione del PD toscano, Antonio Mazzeo, commenta l’assemblea regionale del PD di sabato scorso a Campi Bisenzio e spiega quali saranno i prossimi passaggi che porteranno al programma definitivo del partito per le elezioni regionali.

Da lunedì prossimo saranno on line i documenti di base elaborati dai 12 gruppi tematici che si sono riuniti sabato mattina. Da qui si aprirà la consultazione ai 400mila elettori delle primarie che avranno un mese di tempo per inviare i loro contributi. I gruppi di lavoro costituiti sabato si riuniranno quindi periodicamente per elaborare e integrare i contributi che arriveranno. Infine si riunirà nuovamente l’assemblea regionale per dare il via al programma definitivo. “Con questo programma ci presenteremo ai potenziali alleati e faremo accordi solo con chi condividerà questi contenuti ed è disposto a sostenerli con lealtà. Non vogliamo più assistere a situazioni in cui abbiamo visto partiti alleati a giorni alterni. Ci saranno alleanze solo se ci sarà condivisione del programma proposto dal Partito Democratico” dice Mazzeo.

Tornando all’assemblea “all’esterno è stata data molta enfasi, credo troppa, agli aspetti delle regole, ma prima di tutto sabato è stata una giornata programmatica e quello che abbiamo avviato è un nuovo modello di partecipazione molto largo e dal basso – dice Mazzeo -. Ai tavoli abbiamo invitato tutti i membri dell’assemblea regionale e nazionale Pd, quelli della direzione, segretari di circolo, sindaci, parlamentari e consiglieri regionali. Perchè i territori e i loro amministratori saranno il motore del programma. L’obiettivo del PD toscano è che la regione viaggi ad un’unica velocità non facendo sentire nessun territorio come periferia. Ogni scelta strategica sia frutto di una decisione diffusa. Per fare cioè occorre in tempi brevi il riassetto delle istituzioni locali, dalle fusioni dei comuni alle politiche di area vasta: questo ridurrà la burocrazia e consentirà scelte in tempi certi permettendo di essere più reattivi ed efficaci”.

“E adesso la parola passa a 400mila elettori toscani delle primarie 2013 – aggiunge Mazzeo -. A partire da quanto discusso sabato, dall’economia, alla sanità alle infrastrutture per esempio. Dobbiamo promuovere l’innovazione, attrarre capitali privati. Incentivare selezionando quelle imprese che davvero possono investire e creare posti di lavoro. Aiutarle eliminando un inutile eccesso di burocrazia. Si può innescare un circolo virtuoso: dobbiamo attrarre investimenti per le infrastrutture per rendere più moderna la nostra regione, che sarà così a sua volta un territorio attrezzato per maggiori investimenti produttivi. Economia e sociale sono assolutamente dipendenti. Potremo garantire risorse per la solidarietà, l’assistenza e la giustizia sociale se è l’economia a crescere, produrre ricchezza e finanziare il sistema. In sanità ci viene riconosciuto in ogni occasione e da osservatori esterni il primato di qualità dei servizi della nostra regione. Per restare a questi livelli però i tempi ci costringono a cambiare. A fare meglio con meno risorse. In questo senso la riforma sanitaria, con anche l’accorpamento delle Asl, è necessaria e sarà più forte se condivisa con i territori e con gli attori del mondo della sanità e se saranno eliminati inutili doppioni”.

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Da lunedì consultazione con gli elettori sui documenti dell’assemblea. Mazzeo: “Territori e amministratori motore del programma”

mazzeo-assreg12 gennaio 2015 – “E’ stata una grande giornata di partecipazione quella di sabato scorso. All’assemblea regionale del Pd quasi mille persone tra mattina e pomeriggio hanno preso parte alla discussione per avviare il percorso programmatico del partito per le elezioni regionali di primavera”.  

Così il responsabile organizzazione del PD toscano, Antonio Mazzeo, commenta l’assemblea regionale del PD di sabato scorso a Campi Bisenzio e spiega quali saranno i prossimi passaggi che porteranno al programma definitivo del partito per le elezioni regionali.

Da lunedì prossimo saranno on line i documenti di base elaborati dai 12 gruppi tematici che si sono riuniti sabato mattina. Da qui si aprirà la consultazione ai 400mila elettori delle primarie che avranno un mese di tempo per inviare i loro contributi. I gruppi di lavoro costituiti sabato si riuniranno quindi periodicamente per elaborare e integrare i contributi che arriveranno. Infine si riunirà nuovamente l’assemblea regionale per dare il via al programma definitivo. “Con questo programma ci presenteremo ai potenziali alleati e faremo accordi solo con chi condividerà questi contenuti ed è disposto a sostenerli con lealtà. Non vogliamo più assistere a situazioni in cui abbiamo visto partiti alleati a giorni alterni. Ci saranno alleanze solo se ci sarà condivisione del programma proposto dal Partito Democratico” dice Mazzeo.

Tornando all’assemblea “all’esterno è stata data molta enfasi, credo troppa, agli aspetti delle regole, ma prima di tutto sabato è stata una giornata programmatica e quello che abbiamo avviato è un nuovo modello di partecipazione molto largo e dal basso – dice Mazzeo -. Ai tavoli abbiamo invitato tutti i membri dell’assemblea regionale e nazionale Pd, quelli della direzione, segretari di circolo, sindaci, parlamentari e consiglieri regionali. Perchè i territori e i loro amministratori saranno il motore del programma. L’obiettivo del PD toscano è che la regione viaggi ad un’unica velocità non facendo sentire nessun territorio come periferia. Ogni scelta strategica sia frutto di una decisione diffusa. Per fare cioè occorre in tempi brevi il riassetto delle istituzioni locali, dalle fusioni dei comuni alle politiche di area vasta: questo ridurrà la burocrazia e consentirà scelte in tempi certi permettendo di essere più reattivi ed efficaci”.

“E adesso la parola passa a 400mila elettori toscani delle primarie 2013 – aggiunge Mazzeo -. A partire da quanto discusso sabato, dall’economia, alla sanità alle infrastrutture per esempio. Dobbiamo promuovere l’innovazione, attrarre capitali privati. Incentivare selezionando quelle imprese che davvero possono investire e creare posti di lavoro. Aiutarle eliminando un inutile eccesso di burocrazia. Si può innescare un circolo virtuoso: dobbiamo attrarre investimenti per le infrastrutture per rendere più moderna la nostra regione, che sarà così a sua volta un territorio attrezzato per maggiori investimenti produttivi. Economia e sociale sono assolutamente dipendenti. Potremo garantire risorse per la solidarietà, l’assistenza e la giustizia sociale se è l’economia a crescere, produrre ricchezza e finanziare il sistema. In sanità ci viene riconosciuto in ogni occasione e da osservatori esterni il primato di qualità dei servizi della nostra regione. Per restare a questi livelli però i tempi ci costringono a cambiare. A fare meglio con meno risorse. In questo senso la riforma sanitaria, con anche l’accorpamento delle Asl, è necessaria e sarà più forte se condivisa con i territori e con gli attori del mondo della sanità e se saranno eliminati inutili doppioni”.

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5 storie toscane raccontate all’Assemblea regionale

foto 2Sabato mattina all’Assemblea regionale sono stati chiamati a intervenire perché rappresentano un esempio di quelle eccellenze nelle quali la nostra terra è già “la Toscana che sarà” e che però spesso non conosciamo o non ricordiamo quando si pensa alla situazione che viviamo. Sono 5 casi di una toscana che sta già cambiando e insegnando modelli di cambiamento.

 
Paolo e Ilaria Marchi – Sono i titolari di un’azienda di viteria e acciai di Campi Bisenzio, nata nel 1939 a Firenze come attività familiare a livello cittadino. Negli anni si è allargata e sviluppata come fornitrice nei settori ad alta tecnologia. Oggi le speciali viti in titanio prodotte dall’azienda fiorentina sono sulla cometa 67P nell’ambito della missione “Rosetta”.
 
 
 Riccardo Panelli – E’ un giovane senese, laureato in psicologia clinica e di comunità e con un dottorato in biologia del comportamento. Ha fondato lo scorso anno, insieme a quattro coetanei, la fattoria sociale “La Mattonaia” a Monteriggioni. Qui svolgono le attività classiche di agricoltura e didattiche. L’obiettivo futuro è coniugarle anche con attività socio assistenziali, come la “pet therapy” e inserimento di persone svantaggiate.
 
 
 Matteo Piras – E’ presidente del consiglio di amministrazione del portale “StarsUp”, con sede a Livorno, che si occupa di equity crowdfunding. E’ il primo ad essere stato autorizzato in Italia per questa attività. Il portale seleziona start-up innovative che abbiano un valido progetto di sviluppo e, sotto la vigilanza della Consob, consente a queste di proporre in rete un’offerta per raccogliere le risorse  necessarie alla sua realizzazione. Gli investitori partecipano ai futuri risultati dell’azienda, come se si trattasse di una micro-quotazione.  
 
 
 Corrado Menchetti – Insieme ai genitori e al fratello prosegue l’attività nel panificio di famiglia a Cesa in Valdichiana. L’attività è cresciuta costantemente nel corso degli anni e ha avuto un’accelerazione con l’apertura di locali a gestione diretta ad Arezzo, Siena e Perugia. L’azienda è passata dai 25 dipendenti di 6 anni fa ai 150 attuali.
 
 
Alessandra Fierabracci – Originaria di Volterra, si è laureata in medicina a Pisa, ha lavorato come ricercatrice in immunologia negli Stati Uniti e in Gran Bretagna per poi fare ritorno in Italia, a Roma. In Islanda ha ricevuto il titolo di “Miglior inventrice europea” nella sezione “Education”. Ha brevettato nel 2010 un kit per lo screening di soggetti a rischio diabete.

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5 storie toscane raccontate all’Assemblea regionale

foto 2Sabato mattina all’Assemblea regionale sono stati chiamati a intervenire perché rappresentano un esempio di quelle eccellenze nelle quali la nostra terra è già “la Toscana che sarà” e che però spesso non conosciamo o non ricordiamo quando si pensa alla situazione che viviamo. Sono 5 casi di una toscana che sta già cambiando e insegnando modelli di cambiamento.

 
Paolo e Ilaria Marchi – Sono i titolari di un’azienda di viteria e acciai di Campi Bisenzio, nata nel 1939 a Firenze come attività familiare a livello cittadino. Negli anni si è allargata e sviluppata come fornitrice nei settori ad alta tecnologia. Oggi le speciali viti in titanio prodotte dall’azienda fiorentina sono sulla cometa 67P nell’ambito della missione “Rosetta”.
 
 
 Riccardo Panelli – E’ un giovane senese, laureato in psicologia clinica e di comunità e con un dottorato in biologia del comportamento. Ha fondato lo scorso anno, insieme a quattro coetanei, la fattoria sociale “La Mattonaia” a Monteriggioni. Qui svolgono le attività classiche di agricoltura e didattiche. L’obiettivo futuro è coniugarle anche con attività socio assistenziali, come la “pet therapy” e inserimento di persone svantaggiate.
 
 
 Matteo Piras – E’ presidente del consiglio di amministrazione del portale “StarsUp”, con sede a Livorno, che si occupa di equity crowdfunding. E’ il primo ad essere stato autorizzato in Italia per questa attività. Il portale seleziona start-up innovative che abbiano un valido progetto di sviluppo e, sotto la vigilanza della Consob, consente a queste di proporre in rete un’offerta per raccogliere le risorse  necessarie alla sua realizzazione. Gli investitori partecipano ai futuri risultati dell’azienda, come se si trattasse di una micro-quotazione.  
 
 
 Corrado Menchetti – Insieme ai genitori e al fratello prosegue l’attività nel panificio di famiglia a Cesa in Valdichiana. L’attività è cresciuta costantemente nel corso degli anni e ha avuto un’accelerazione con l’apertura di locali a gestione diretta ad Arezzo, Siena e Perugia. L’azienda è passata dai 25 dipendenti di 6 anni fa ai 150 attuali.
 
 
Alessandra Fierabracci – Originaria di Volterra, si è laureata in medicina a Pisa, ha lavorato come ricercatrice in immunologia negli Stati Uniti e in Gran Bretagna per poi fare ritorno in Italia, a Roma. In Islanda ha ricevuto il titolo di “Miglior inventrice europea” nella sezione “Education”. Ha brevettato nel 2010 un kit per lo screening di soggetti a rischio diabete.

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