“Legge elettorale in Regione
Manciulli spinge sull’acceleratore”

“Legge elettorale in Regione Manciulli spinge l’acceleratore” – Articolo pubblicato su l’Unità Toscana venerdì 20 gennaio 2012.

Il Pd ha intenzione di aprire definitivamente la discussione sulla riforma della legge elettorale toscana con le altre forze politiche presenti in Consiglio regionale. L’annuncio lo ha dato ieri via internet (sia sul sito Pdtoscana.it con un messaggio video, sia sul profilo Facebook del Pd toscano) il segretario regionale Andrea Manciulli. «Dobbiamo affrontare una volta per tutte il tema della legge elettorale. Lo deve fare il Parlamento e va fatto anche in Toscana» ragiona Manciulli anche alla luce della sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato i referendum elettorali su cui però, sottolinea, erano state raccolte milione di firme. Ma se a livello nazionale, anche per l’iniziativa del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (che mercoledì ne ha voluto parlare direttamente con Bersani e Alfano) un po’ di movimento c’è, in Toscana significativi passi in avanti non si sono ancora visti. Al momento infatti le discussioni sono ferme alla fase preliminare sul modello da scegliere fra preferenze e collegi uninominali (con la maggioranza del gruppo Pd più favorevole a quest’ultima) per dare ai toscani la facoltà di scegliersi i consiglieri regionali. Anche se Manciulli ricorda come la legge toscana non sia per niente parente del Porcellum nazionale visto che abbinata c’è una legge che consente ai partiti di fare le primarie per scegliere i candidati. Ma la verità, riconosce Manciulli è che «Questa legge va cambiata soprattutto perché le primarie le abbiamo fatte solo noi». Il che non toglie che oramai è chiaro che la legge sarà cambiata. «Prima lo facciamo e meglio è – dice Manciulli -, sapendo che è una materia che richiede responsabilità e confronto con le altre forze politiche». Il parto non sarà per niente facile. Ma il segretario Pd una promessa la fa: «a cominciare da queste ore è un impegno che ci prendiamo e che rispetteremo come abbiamo fatto con la riduzione dei costi della politica». V.FRU.

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