Camp Darby, sacrosanta la protesta dei lavoratori. Le autorità americane accettino il confronto con il territorio
La situazione dei 67 dipendenti italiani a rischio presso la base americana di Camp Darby desta estrema preoccupazione. Condiviamo pienamente le ragioni della loro protesta: essere sottoposti ad un ricatto di questo tipo, o trasferimento o licenziamento, è inaccettabile. Come Pd diamo pieno sostegno alle iniziative messe in campo dai sindacati e dalle istituzioni, Comune e Provincia di Pisa in particolare, e chiediamo che venga quanto prima attivato un tavolo di confronto che coinvolga tutti gli attori rappresentativi del territorio, in modo da ricercare una soluzione che tenga di conto anche dei livelli occupazionali e non solo delle, pur legittime, esigenze che gli Stati Uniti hanno di riorganizzare la loro presenza militare sul nostro territorio. Ci aspettiamo che le autorità americane, anche ricordando le recenti assicurazioni dell’ambasciatore, ascoltino le ragioni di una protesta che è sacrosanta e condivisibile.
Olivia Picchi
(Responsabile provinciale Lavoro Pd)
Francesco Nocchi
(Segretario Provinciale Pd)