7 Dicembre 2011

“Un’altra Europa”, a Firenze il seminario
che guarda oltre la crisi

Esponenti di partiti progressisti europei, Democratici toscani, studiosi e docenti universitari venerdì 9 dicembre si ritroveranno a Firenze per un seminario che fa il punto sull’Unione Europea, il ruolo e le prospettive. “Un’altra Europa. Dopo la crisi, l’Europa politica” è il titolo, che è anche un auspicio, della giornata di riflessione organizzata dal Gruppo dell’Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici (S&D) al Parlamento europeo, cui aderisce il Pd a Bruxelles, in collaborazione con Partito Democratico della Toscana e Giovani Democratici. Giornata che sarà conclusa da una tavola rotonda cui parteciperà il presidente del Gruppo S&D, il tedesco Martin Schulz.

Il seminario si snoderà su più sessioni dal pomeriggio fino alla sera e si terrà alla sala conferenze della Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 26), con inizio alle 14.30 con il saluto del segretario del Pd Metropolitano di Firenze Patrizio Mecacci. Ad aprire i lavori sarà il segretario dei democratici toscani Andrea Manciulli, poi si terrà la prima sessione sulla crisi finanziaria e sul futuro dell’economia europea. A prendere la parola saranno l’eurodeputato del Pd Leonardo Domenici, il capogruppo Pd in consiglio regionale Vittorio Bugli, Massimo D’Antoni, docente presso l’Università di Siena, Emmanuel Lacresse, presidente dell’associazione “Gauche Européenne”, Alessandro Petretto, dell’Università di Firenze e il presidente del Forum Economia del PD nazionale Paolo Guerrieri, docente presso l’Università La Sapienza di Roma.

Con la relazione di Roberto Gualtieri, eurodeputato PD, su “L’Europa politica, l’Europa democratica” si aprirà la seconda sessione che vedrà, coordinati dal segretario dei Giovani Democratici toscani Andrea Giorgio, gli interventi di Raffaello Matarazzo, ricercatore I.A.I., di Miguel Maduro, dell’European University Institute e della docente fiorentina Valeria Fargion. Le conclusioni sono affidate a Claudio Martini, responsabile politiche internazionali del Pd toscano.

Dopo la cena, alle 21 ci sarà la tavola rotonda conclusiva sulle proposte dei progressisti contro la crisi con il presidente del Gruppo S&D Martin Schulz, Leonardo Domenici, il responsabile Esteri del Partito Democratico Lapo Pistelli e il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. A coordinare Andrea Manciulli.

Quanto stiamo vivendo in questi ultimi mesi – dice Andrea Manciulli presentando il seminario – ci fa vedere quanto sia necessario rilanciare il tema dell’Europa politica, sul quale il Pd deve fare la sua battaglia affinché ci sia un confronto franco e di prospettiva. Il peso dei fenomeni economici della globalizzazione ha reso evidente il disequilibrio tra la decisione democratica e la politica da una parte e i mercati dall’altra. E la sensazione che si ha è che non ci sia un luogo politico nell’Unione che possa decidere allo stesso livello della Banca centrale europea. Di sicuro occorre che gli stati investano sull’Unione Europea con una cessione vera dei poteri per andare verso un luogo politico sovranazionale forte. In che termini e con quale architettura è ciò di cui il 9 dicembre parleremo”.

E’ più importante che mai – afferma Leonardo Domenici – costruire in Europa un punto di vista alternativo ai governi conservatori. Se dall’Italia, dalla Francia e poi dalla Germania usciranno dalle urne governi di centrosinistra, allora forse sarà possibile costruire una nuova stagione dell’Europa, una stagione che tiene conto della responsabilità dei bilanci ma al tempo stesso mette al centro una prospettiva alternativa di uscita dalla crisi, fatta di investimenti, di creazione di lavoro, di economia sostenibile e soprattutto mantenendo una coesione sociale che altrimenti rischia di essere spazzata via da questa crisi.”

Il PD toscano affronta con grande apertura e impegno il tema Europa, certamente oggi il più importante in assoluto e quello da cui dipende il successo delle manovre di risanamento dei conti pubblici nazionali – ha detto Claudio Martini -. Non c’è oggi politica possibile, su nessun terreno, al di fuori di una chiara scelta europeista. E soprattutto in economia e sulle questioni sociali ed ambientali ciò che si decide a Bruxelles ha un valore eccezionale su ogni scelta che si fa sul territorio, anche nella dimensione regionale e comunale. Discuteremo venerdì del futuro dell’Euro e dell’esigenza di una Europa politica, unita, integrata, non solo sul piano finanziario e dei mercati ma anche su quello istituzionale, fiscale e sociale. E lo faremo dal punto di vista di una forza progressista e riformatrice, che avanza le proprie proposte per un nuovo Trattato e critica le politiche sbagliate imposte dalla Destra europea, quel mix di austerità a senso unico e di ossessione liberista che sta producendo solo recessione, disuguaglianze e tensioni sociali fortissime”.

Siamo nella settimana decisiva per il futuro dell’Europa e dell’Eurozona – ricorda Patrizio Mecacci – . Ai progressisti europei spetta il compito di ridisegnare politiche comunitarie efficaci, dopo il fallimento delle ricette della destra italiana e franco-tedesca. E’ importante che da Firenze, città cruciale anche in altre stagioni della sinistra europea e mondiale, nasca una riflessione di questo livello su queste tematiche”.

Questo seminario – dice Andrea Giorgio – è per noi un momento importante di formazione ed approfondimento: siamo la generazione dell’Erasmus, quelli che sono cresciuti con l’Europa e non riescono ad immaginarsi di vivere senza, ma siamo anche quelli cui spetta il compito di costruirla finalmente, per cancellare la pesante eredità degli ultimi anni in cui è diventata sinonimo di burocrazia e finanza. Vogliamo un’Europa politica, sociale, democratica. Questo sarà lo spazio del nostro agire politico”.

 

 

Scarica il volantino del seminario

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30 Novembre 2011

Festa della Toscana, 225 anni
senza la pena di morte

225 anni di civiltà. Era il 30 novembre del 1786 quando il Graduca Pietro Leopoldo abolì la pena di morte in Toscana. A distanza di oltre due secoli, tutta la regione, con la Festa della Toscana, ricorda quella conquista di civiltà, le sue radici di pace e di giustizia da trasmettere alle giovani generazioni.

La Festa, istituita nel 2000, quest’anno è dedicata al tema “Una storia, tante diversità”, e prevede molte iniziative su tutto il territorio regionale organizzate dal Consiglio regionale, da associazioni e enti locali.

Segui la Festa sul sito del Consiglio Regionale

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Festa della Toscana, 225 anni
senza la pena di morte

225 anni di civiltà. Era il 30 novembre del 1786 quando il Graduca Pietro Leopoldo abolì la pena di morte in Toscana. A distanza di oltre due secoli, tutta la regione, con la Festa della Toscana, ricorda quella conquista di civiltà, le sue radici di pace e di giustizia da trasmettere alle giovani generazioni.

La Festa, istituita nel 2000, quest’anno è dedicata al tema “Una storia, tante diversità”, e prevede molte iniziative su tutto il territorio regionale organizzate dal Consiglio regionale, da associazioni e enti locali.

Segui la Festa sul sito del Consiglio Regionale

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28 Novembre 2011

Manciulli: “Sacrifici necessari
Ma non possono farli sempre i soliti”

Il direttore di Toscana Tv, Daniele Magrini, intervista
il segretario del Pd toscano, Andrea Manciulli,
durante la trasmissione “Metropolis” andata in onda
giovedì 24 novembre 2011.

 

“Il governo Monti – dice Manciulli – è stata una svolta. Il Pd giudicherà sulla base del merito delle cose proposte”. “I sacrifici  – aggiunge il segretario – sono necessari, ma il conto lo deve pagare chi se lo può permettere e non sempre i soliti. Il futuro delle giovani generazioni deve essere la priorità”.

 

“Basta con un governo europeo fatto alla meno – prosegue il segretario democratico -. O si realizza anche un’Europa politica, o altrimenti il suo declino sarà inevitabile”

“In Toscana – aggiunge Manciulli – si muovono tante cose positive, la regione e le nostre città sono amministrate bene. Non è vero che siamo fermi”.

“Lucca sarà una sfida difficile – continua il segretario, riferendosi all’appuntamento con le amministrative che in primavera chiamerà alla urne la città delle Mura -. Ma ce la dobbiamo mettere tutta. Insieme a Prato è la madre di tutte le battaglie”.

“Nel Pd toscano ci sono dirigenti bravi ad andare sulla fascia e a saltare l’uomo, chi è molto bravo a finalizzare e poi chi, come me, cerca di cucire la squadra dando un po’ i tempi dei passaggi. Ma nessuno si tiene la palla tutta per sé”. Così, infine, Manciulli risponde alla domanda del direttore Magrini sulle diverse personalità forti che fanno parte del Pd. E sul rinnovamento: “Non basta dirlo, va fatto. E in questi anni noi l’abbiamo fatto”.

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Manciulli: “Sacrifici necessari
Ma non possono farli sempre i soliti”

Il direttore di Toscana Tv, Daniele Magrini, intervista
il segretario del Pd toscano, Andrea Manciulli,
durante la trasmissione “Metropolis” andata in onda
giovedì 24 novembre 2011.

 

“Il governo Monti – dice Manciulli – è stata una svolta. Il Pd giudicherà sulla base del merito delle cose proposte”. “I sacrifici  – aggiunge il segretario – sono necessari, ma il conto lo deve pagare chi se lo può permettere e non sempre i soliti. Il futuro delle giovani generazioni deve essere la priorità”.

 

“Basta con un governo europeo fatto alla meno – prosegue il segretario democratico -. O si realizza anche un’Europa politica, o altrimenti il suo declino sarà inevitabile”

“In Toscana – aggiunge Manciulli – si muovono tante cose positive, la regione e le nostre città sono amministrate bene. Non è vero che siamo fermi”.

“Lucca sarà una sfida difficile – continua il segretario, riferendosi all’appuntamento con le amministrative che in primavera chiamerà alla urne la città delle Mura -. Ma ce la dobbiamo mettere tutta. Insieme a Prato è la madre di tutte le battaglie”.

“Nel Pd toscano ci sono dirigenti bravi ad andare sulla fascia e a saltare l’uomo, chi è molto bravo a finalizzare e poi chi, come me, cerca di cucire la squadra dando un po’ i tempi dei passaggi. Ma nessuno si tiene la palla tutta per sé”. Così, infine, Manciulli risponde alla domanda del direttore Magrini sulle diverse personalità forti che fanno parte del Pd. E sul rinnovamento: “Non basta dirlo, va fatto. E in questi anni noi l’abbiamo fatto”.

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24 Novembre 2011

Manifestazione AnsaldoBreda
Pd: “Si tuteli l’occupazione”

Il Pd Toscana è al fianco dei lavoratori dell’AnsaldoBreda di Pistoia, che domani formeranno un presidio a Roma per chiedere l’interessamento del neo-ministro allo Sviluppo Economico e alle Infrastrutture, Corrado Passera, alla situazione dell’azienda.

“L’AnsaldoBreda deve essere valorizzata e resa in grado di competere con le grandi aziende internazionali del settore. Occorre guardare al futuro del comparto ferroviario come a un settore su cui investire e per questo serve un piano industriale e serve creare le condizioni che possano permetterne il rilancio. Il Pd è al fianco dei lavoratori: sosteniamo la manifestazione di domani a Roma e chiediamo che tutte le decisioni che verranno prese abbiano tra gli obiettivi la tutela occupazionale”, affermano il segretario regionale e il responsabile Economia e Lavoro del Pd Toscana, Andrea Manciulli e Ivan Ferrucci, e il segretario provinciale Pd di Pistoia Marco Niccolai, che domani parteciperà alla manifestazione.

Al Ministro Passera – continuano – chiediamo di prendere velocemente in mano la situazione del Gruppo Finmeccanica, che in Toscana vede la presenza oltre all’AnsaldoBreda di altre realtà importanti come la Selex di Firenze, e prestare attenzione a quelle che sono delle eccellenze dell’industria nazionale. Se l’Italia non punta sul manifatturiero e l’innovazione per uscire dalla crisi saremo sempre più soggetti alle crisi finanziarie globali”.

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Manifestazione AnsaldoBreda
Pd: “Si tuteli l’occupazione”

Il Pd Toscana è al fianco dei lavoratori dell’AnsaldoBreda di Pistoia, che domani formeranno un presidio a Roma per chiedere l’interessamento del neo-ministro allo Sviluppo Economico e alle Infrastrutture, Corrado Passera, alla situazione dell’azienda.

“L’AnsaldoBreda deve essere valorizzata e resa in grado di competere con le grandi aziende internazionali del settore. Occorre guardare al futuro del comparto ferroviario come a un settore su cui investire e per questo serve un piano industriale e serve creare le condizioni che possano permetterne il rilancio. Il Pd è al fianco dei lavoratori: sosteniamo la manifestazione di domani a Roma e chiediamo che tutte le decisioni che verranno prese abbiano tra gli obiettivi la tutela occupazionale”, affermano il segretario regionale e il responsabile Economia e Lavoro del Pd Toscana, Andrea Manciulli e Ivan Ferrucci, e il segretario provinciale Pd di Pistoia Marco Niccolai, che domani parteciperà alla manifestazione.

Al Ministro Passera – continuano – chiediamo di prendere velocemente in mano la situazione del Gruppo Finmeccanica, che in Toscana vede la presenza oltre all’AnsaldoBreda di altre realtà importanti come la Selex di Firenze, e prestare attenzione a quelle che sono delle eccellenze dell’industria nazionale. Se l’Italia non punta sul manifatturiero e l’innovazione per uscire dalla crisi saremo sempre più soggetti alle crisi finanziarie globali”.

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23 Novembre 2011

«Per uscire dalla crisi, bisogna
rendere fiato a giovani e lavoratori»

“La vera sfida del futuro del Paese è rendere fiato ai lavoratori e alle giovani generazioni. In passato non si è puntato su di loro, ed è stato l’errore più grave”. Il segretario regionale del Pd, Andrea Manciulli, interviene ai microfoni del Tgr della Rai.

“Monti – prosegue il segretario – ha esordito bene perchè è tornato a parlare del merito delle questioni. Il Pd cerchi di portare l’Italia su un versante più sociale perchè la crisi non possono continuare a pagarla sempre gli stessi. Le misure che devono essere prese siano ispirate al criterio dell’equità”.

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«Per uscire dalla crisi, bisogna
rendere fiato a giovani e lavoratori»

“La vera sfida del futuro del Paese è rendere fiato ai lavoratori e alle giovani generazioni. In passato non si è puntato su di loro, ed è stato l’errore più grave”. Il segretario regionale del Pd, Andrea Manciulli, interviene ai microfoni del Tgr della Rai.

“Monti – prosegue il segretario – ha esordito bene perchè è tornato a parlare del merito delle questioni. Il Pd cerchi di portare l’Italia su un versante più sociale perchè la crisi non possono continuare a pagarla sempre gli stessi. Le misure che devono essere prese siano ispirate al criterio dell’equità”.

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22 Novembre 2011

Ad Arezzo prime pietre della ricostruzione
Grande successo per la manifestazione del Pd

Un’Italia da ricostruire col lavoro e il confronto quotidiano e costante fra politica e cittadini, fra amministratori e realtà sociale. E’ un PD attivo e aperto quello che si candida a essere la forza politica più credibile per il Governo del Paese e fa questo ripartendo dai territori, dalle comunità locali, dall’incontro con le persone. Ad Arezzo questo “esperimento” di nuova politica funziona ed è stato sorprendente, ieri sera, il successo raccolto dalla manifestazione promossa dal Coordinamento Provinciale alla Borsa Merci a cui ha partecipato l’on. Paolo Gentiloni. Erano presenti tantissimi militanti, rappresentanti istituzionali, tanti cittadini ed esponenti del mondo del lavoro, delle associazioni e della parte più vitale della nostro tessuto sociale. Tutti insieme per porre insieme le prime pietre della ricostruzione.
Dopo l’introduzione del segretario provinciale Marco Meacci si sono susseguiti interventi volti a offrire un quadro, ovviamente parziale, della realtà sociale e produttiva aretina. Sul palco sono saliti il delegato RSU della Beltrame Antonio Fascetto, il responsabile produzione di Power-One Luciano Raviola, la delegata PD per le politiche di genere Erika Falsini, il responsabile dell’Osservatorio Caritas Andrea Dalla Verde, il sindaco Maurizio Seri, membro della consulta dei piccoli Comuni di ANCI.
Esperienze dirette e proposte utili per una prima analisi della situazione nel mondo del lavoro e dell’impresa, degli effetti della crisi sulle categorie più esposte al disagio sociale, delle difficoltà crescenti per gli enti locali.
“Abbiamo creduto molto in questa iniziativa e siamo stati ripagati”, dichiara Marco Meacci. “Siamo convinti che il PD in questa cruciale fase di svolta non possa giocare un ruolo di secondo piano. Essenziale è la concretezza. Tanto c’è da fare, per l’Italia e anche per la nostra realtà locale: tanto potrà e dovrà fare la politica nazionale, ma sta anche a noi dare il buon esempio, a tutti i livelli. Iniziamo a fissare le priorità: veniamo da un anno di grande impegno e grandi risultati, ma il lavoro vero inizia adesso. Pensiamo prima di tutto alla coesione sociale, al lavoro, al rilancio occupazionale, al sostegno ai giovani e al loro spirito di iniziativa, alle politiche culturali, alla scuola. Ma lavoriamo anche per una politica che si riavvicini alla gente. Opportuno, come abbiamo detto ieri sera, un ridimensionamento dei costi e dei privilegi, la riduzione di tanti inutili orpelli e burocrazie, ma bisogna andare a colpire dove c’è reale necessità, non penalizzando gli enti locali. Serve poi una nuova legge elettorale nazionale che ci auguriamo figuri nell’agenda politica del nuovo governo: se non dovesse arrivare saremo noi a proporre nel 2013 le primarie. La grande voglia di rinnovamento, di impegno civile per un’Italia migliore che si respira in questi giorni è un grande tesoro che non va disperso”.

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