Ad Arezzo prime pietre della ricostruzioneGrande successo per la manifestazione del Pd
Un’Italia da ricostruire col lavoro e il confronto quotidiano e costante fra politica e cittadini, fra amministratori e realtà sociale. E’ un PD attivo e aperto quello che si candida a essere la forza politica più credibile per il Governo del Paese e fa questo ripartendo dai territori, dalle comunità locali, dall’incontro con le persone. Ad Arezzo questo “esperimento” di nuova politica funziona ed è stato sorprendente, ieri sera, il successo raccolto dalla manifestazione promossa dal Coordinamento Provinciale alla Borsa Merci a cui ha partecipato l’on. Paolo Gentiloni. Erano presenti tantissimi militanti, rappresentanti istituzionali, tanti cittadini ed esponenti del mondo del lavoro, delle associazioni e della parte più vitale della nostro tessuto sociale. Tutti insieme per porre insieme le prime pietre della ricostruzione.
Dopo l’introduzione del segretario provinciale Marco Meacci si sono susseguiti interventi volti a offrire un quadro, ovviamente parziale, della realtà sociale e produttiva aretina. Sul palco sono saliti il delegato RSU della Beltrame Antonio Fascetto, il responsabile produzione di Power-One Luciano Raviola, la delegata PD per le politiche di genere Erika Falsini, il responsabile dell’Osservatorio Caritas Andrea Dalla Verde, il sindaco Maurizio Seri, membro della consulta dei piccoli Comuni di ANCI.
Esperienze dirette e proposte utili per una prima analisi della situazione nel mondo del lavoro e dell’impresa, degli effetti della crisi sulle categorie più esposte al disagio sociale, delle difficoltà crescenti per gli enti locali.
“Abbiamo creduto molto in questa iniziativa e siamo stati ripagati”, dichiara Marco Meacci. “Siamo convinti che il PD in questa cruciale fase di svolta non possa giocare un ruolo di secondo piano. Essenziale è la concretezza. Tanto c’è da fare, per l’Italia e anche per la nostra realtà locale: tanto potrà e dovrà fare la politica nazionale, ma sta anche a noi dare il buon esempio, a tutti i livelli. Iniziamo a fissare le priorità: veniamo da un anno di grande impegno e grandi risultati, ma il lavoro vero inizia adesso. Pensiamo prima di tutto alla coesione sociale, al lavoro, al rilancio occupazionale, al sostegno ai giovani e al loro spirito di iniziativa, alle politiche culturali, alla scuola. Ma lavoriamo anche per una politica che si riavvicini alla gente. Opportuno, come abbiamo detto ieri sera, un ridimensionamento dei costi e dei privilegi, la riduzione di tanti inutili orpelli e burocrazie, ma bisogna andare a colpire dove c’è reale necessità, non penalizzando gli enti locali. Serve poi una nuova legge elettorale nazionale che ci auguriamo figuri nell’agenda politica del nuovo governo: se non dovesse arrivare saremo noi a proporre nel 2013 le primarie. La grande voglia di rinnovamento, di impegno civile per un’Italia migliore che si respira in questi giorni è un grande tesoro che non va disperso”.