Sciopero Lucchini, il Pd con i lavoratori
Piombino – “Condividiamo le preoccupazioni dei lavoratori e le ragioni dello sciopero e della manifestazione di oggi a Piombino. Il Pd toscano è al loro fianco in tutte le iniziative che possono richiamare l’attenzione sulla situazione del Gruppo Lucchini. L’incertezza per il futuro dello stabilimento e dell’indotto è diventata una vera e propria guerra di nervi in attesa della decisione sulla ristrutturazione del debito. E non ci stancheremo di dire che il Governo deve svolgere un ruolo più attivo di quanto ha fatto fino ad oggi e non solo di tipo “notarile”. La vicenda della Lucchini non riguarda solamente la città di Piombino, ma più in generale il tema del rilancio dell’industria nazionale che non può prescindere dalla siderurgia, che qui ha il secondo polo del Paese. Come Regione Toscana valuteremo tutte le iniziative ordinarie e straordinarie, oltre a quelle già messe in campo, per sostenere la mobilitazione dei lavoratori”.
Così il segretario del Pd della Toscana, Andrea Manciulli, il responsabile lavoro Ivan Ferrucci e il consigliere regionale Matteo Tortolini. Tortolini ha partecipato con una delegazione del PD toscano alla manifestazione di oggi a Piombino per il futuro della Lucchini.
Sciopero Lucchini, il Pd con i lavoratori
Piombino – “Condividiamo le preoccupazioni dei lavoratori e le ragioni dello sciopero e della manifestazione di oggi a Piombino. Il Pd toscano è al loro fianco in tutte le iniziative che possono richiamare l’attenzione sulla situazione del Gruppo Lucchini. L’incertezza per il futuro dello stabilimento e dell’indotto è diventata una vera e propria guerra di nervi in attesa della decisione sulla ristrutturazione del debito. E non ci stancheremo di dire che il Governo deve svolgere un ruolo più attivo di quanto ha fatto fino ad oggi e non solo di tipo “notarile”. La vicenda della Lucchini non riguarda solamente la città di Piombino, ma più in generale il tema del rilancio dell’industria nazionale che non può prescindere dalla siderurgia, che qui ha il secondo polo del Paese. Come Regione Toscana valuteremo tutte le iniziative ordinarie e straordinarie, oltre a quelle già messe in campo, per sostenere la mobilitazione dei lavoratori”.
Così il segretario del Pd della Toscana, Andrea Manciulli, il responsabile lavoro Ivan Ferrucci e il consigliere regionale Matteo Tortolini. Tortolini ha partecipato con una delegazione del PD toscano alla manifestazione di oggi a Piombino per il futuro della Lucchini.
Quali prospettive per l’economia Toscana?
Lunedì 20 giugno alle 21, iniziativa del PD con Manciulli, Rossi, Ferrucci, Casini Benvenuti, Bassi e Banti
Firenze – “Quali prospettive per l’economia toscana?”. Ne parla il PD toscano in un’iniziativa pubblica organizzata per lunedì prossimo 20 giugno alle 21 nella sede di via Forlanini 162, a Firenze.
Partecipano il Presidente della Regione Enrico Rossi, il segretario del Pd toscano Andrea Manciulli, il responsabile economia e lavoro Ivan Ferrucci, Stefano Bassi, portavoce regionale Alleanza delle Cooperative Italia, Stefano Casini Benvenuti direttore Irpet Toscana e Fabio Banti, portavoce regionale Rete Impresa Italia.
“Per l’Italia”, a San Miniato arriva la Festa regionale del Pd


Si chiamerà “Per l’Italia” e saranno venti giorni di incontri, dibattiti e musica dedicati ai 150 anni dell’Unità del Paese.
La presentazione del segretario Manciulli
Per ulteriori informazioni:
La scuola a pezzi, Pd: “Mobilitazione subito”
“Necessario portare fuori dal patto di stabilità gli interventi di edilizia scolastica”.
Firenze – Ad anno scolastico da poco concluso e ad esami di stato ancora in corso, il Pd toscano guarda già alla situazione che si prospetterà per la scuola dal prossimo settembre. E di fronte ai numeri dei tagli su risorse finanziarie e personale docente e non docente c’è forte preoccupazione. In programma quindi iniziative a partire dalle feste estive per denunciare la situazione.
Per il terzo anno di fila e cioè da quando è entrata in vigore la legge 133 del 2008, la cosiddetta riforma Gelmini, che fin da allora prevedeva 8 miliardi di euro di tagli, anche dal settembre prossimo diminuiranno i docenti e il personale ATA: in Toscana saranno oltre 900 i docenti in meno di cui 498 nella scuola primaria, 24 nella scuola media, e 392 nella superiore, mentre saranno 737 gli addetti in meno tra personale tecnico, amministrativo e bidelli. Tutto questo a fronte di un aumento della popolazione scolastica: il dato delle pre-iscrizioni ad oggi prevede oltre 5 mila gli alunni in più in Toscana rispetto allo scorso anno.
“In una situazione del genere – dice Daniela Lastri responsabile scuola Pd Toscana – la preoccupazione è tanta: ci saranno accorpamenti di classi, che quindi saranno sempre più affollate, e riduzioni di attività integrative e di tempo pieno, a dispetto delle richieste degli alunni e delle famiglie. Non è più la scuola che abbiamo conosciuto, quella dell’articolo 34 della Costituzione, è una scuola mortificata. E l’atteggiamento del Governo è ancor più grave perché da tre anni non viene finanziata la legge del 1996 sull’edilizia scolastica. E anche quando comuni e province virtuosi hanno le disponibilità finanziarie per effettuare interventi di edilizia scolastica, i parametri del Patto di stabilità impediscono di realizzarli. Perciò, il Pd si mobiliterà per far approvare nei consigli comunali, provinciali e in consiglio regionale ordini del giorno con la richiesta a Parlamento e Governo di modificare le regole attuali e di escludere dai vincoli del Patto gli interventi di edilizia scolastica. Perlomeno quelli finalizzati ad adeguare le scuole alle normative sulla sicurezza degli edifici, ad abbattere barriere architettoniche, a bonificare le scuole dalla presenza di amianto, a provvedere alla manutenzione straordinaria.”
“Il Pd della Toscana – annuncia il segretario regionale Andrea Manciulli – si mobiliterà già a partire dalle Feste estive e per l’autunno prossimo indirà una conferenza tematica sulla scuola per cercare di vincere una battaglia che è di civiltà e di coscienza verso quello che è il futuro della nostra società. Il Governo continua a disinvestire sulla formazione e non risponde alle esigenze delle famiglie, emblematico il caso della scuola per l’infanzia che già da anni non riceve fondi per l’apertura di nuove sezioni. In Toscana la Regione prova a porvi rimedio ma è una battaglia che va combattuta finchè il comportamento colpevole del Governo nazionale non cambierà”.
“La mobilitazione del Partito Democratico sul territorio – dice Donato Montibello, coordinatore Area Sapere del Pd toscano – prevederà una raccolta firme in sostegno della presentazione dell’Odg sull’edilizia scolastica nei Consigli a tutti i livelli, ma anche incontri città per città insieme ai parlamentari di zona con i precari esclusi dalla pianta organica dal Decreto Sviluppo la settimana scorsa: un precariato fatto di docenti abilitati all’insegnamento che non avrà più cattedre né alunni a cui insegnare. E non dobbiamo dimenticarci che l’elemento fondante della scuola sono gli studenti e quindi deve essere garantito a tutti l’accesso alla scuola che deve essere pubblica: il Governo sta continuamente disinvestendo sul diritto allo studio e in Toscana viene coperto totalmente solo grazie all’intervento della Regione”.
La scuola a pezzi, Pd: “Mobilitazione subito”
“Necessario portare fuori dal patto di stabilità gli interventi di edilizia scolastica”.
Firenze – Ad anno scolastico da poco concluso e ad esami di stato ancora in corso, il Pd toscano guarda già alla situazione che si prospetterà per la scuola dal prossimo settembre. E di fronte ai numeri dei tagli su risorse finanziarie e personale docente e non docente c’è forte preoccupazione. In programma quindi iniziative a partire dalle feste estive per denunciare la situazione.
Per il terzo anno di fila e cioè da quando è entrata in vigore la legge 133 del 2008, la cosiddetta riforma Gelmini, che fin da allora prevedeva 8 miliardi di euro di tagli, anche dal settembre prossimo diminuiranno i docenti e il personale ATA: in Toscana saranno oltre 900 i docenti in meno di cui 498 nella scuola primaria, 24 nella scuola media, e 392 nella superiore, mentre saranno 737 gli addetti in meno tra personale tecnico, amministrativo e bidelli. Tutto questo a fronte di un aumento della popolazione scolastica: il dato delle pre-iscrizioni ad oggi prevede oltre 5 mila gli alunni in più in Toscana rispetto allo scorso anno.
“In una situazione del genere – dice Daniela Lastri responsabile scuola Pd Toscana – la preoccupazione è tanta: ci saranno accorpamenti di classi, che quindi saranno sempre più affollate, e riduzioni di attività integrative e di tempo pieno, a dispetto delle richieste degli alunni e delle famiglie. Non è più la scuola che abbiamo conosciuto, quella dell’articolo 34 della Costituzione, è una scuola mortificata. E l’atteggiamento del Governo è ancor più grave perché da tre anni non viene finanziata la legge del 1996 sull’edilizia scolastica. E anche quando comuni e province virtuosi hanno le disponibilità finanziarie per effettuare interventi di edilizia scolastica, i parametri del Patto di stabilità impediscono di realizzarli. Perciò, il Pd si mobiliterà per far approvare nei consigli comunali, provinciali e in consiglio regionale ordini del giorno con la richiesta a Parlamento e Governo di modificare le regole attuali e di escludere dai vincoli del Patto gli interventi di edilizia scolastica. Perlomeno quelli finalizzati ad adeguare le scuole alle normative sulla sicurezza degli edifici, ad abbattere barriere architettoniche, a bonificare le scuole dalla presenza di amianto, a provvedere alla manutenzione straordinaria.”
“Il Pd della Toscana – annuncia il segretario regionale Andrea Manciulli – si mobiliterà già a partire dalle Feste estive e per l’autunno prossimo indirà una conferenza tematica sulla scuola per cercare di vincere una battaglia che è di civiltà e di coscienza verso quello che è il futuro della nostra società. Il Governo continua a disinvestire sulla formazione e non risponde alle esigenze delle famiglie, emblematico il caso della scuola per l’infanzia che già da anni non riceve fondi per l’apertura di nuove sezioni. In Toscana la Regione prova a porvi rimedio ma è una battaglia che va combattuta finchè il comportamento colpevole del Governo nazionale non cambierà”.
“La mobilitazione del Partito Democratico sul territorio – dice Donato Montibello, coordinatore Area Sapere del Pd toscano – prevederà una raccolta firme in sostegno della presentazione dell’Odg sull’edilizia scolastica nei Consigli a tutti i livelli, ma anche incontri città per città insieme ai parlamentari di zona con i precari esclusi dalla pianta organica dal Decreto Sviluppo la settimana scorsa: un precariato fatto di docenti abilitati all’insegnamento che non avrà più cattedre né alunni a cui insegnare. E non dobbiamo dimenticarci che l’elemento fondante della scuola sono gli studenti e quindi deve essere garantito a tutti l’accesso alla scuola che deve essere pubblica: il Governo sta continuamente disinvestendo sul diritto allo studio e in Toscana viene coperto totalmente solo grazie all’intervento della Regione”.
Lucchini, la Direzione nazionale del Pd:
“Governo immobile”
Piena solidarietà ai lavoratori dell’acciaieria di Piombino. E’ quanto viene espresso dalla Direzione Nazionale del PD su iniziativa di Andrea Manciulli e di Stefano Fassina
Roma – “Il Partito Democratico ha espresso solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici della Lucchini di Piombino mobilitati oggi a Milano per salvare e dare futuro alla loro azienda che, insieme all’ILVA di Taranto, costituisce un pezzo fondamentale della produzione di acciaio in Italia”. E’ quanto viene espresso durante la Direzione Nazionale del PD a Roma su iniziativa di Andrea Manciulli, segretario Regionale Pd Toscana e di Stefano Fassina, responsabile Economia e Lavoro del Pd.
“Il Pd in tutte le sedi istituzionali, come forza di governo o di opposizione, continuerà a portare avanti con la massima determinazione, tutte le iniziative utili a sostenere la Lucchini ed ad assicurare il lavoro alle migliaia di uomini e donne occupati direttamente nell’acciaieria e nell’indotto.
Il Partito Democratico chiede al governo di non rimanere passivo rispetto a quanto avviene nelle parti fondamentali del nostro sistema industriale e di muoversi al più presto per contribuire ad una soluzione positiva”.
Lucchini, la Direzione nazionale del Pd:
“Governo immobile”
Piena solidarietà ai lavoratori dell’acciaieria di Piombino. E’ quanto viene espresso dalla Direzione Nazionale del PD su iniziativa di Andrea Manciulli e di Stefano Fassina
Roma – “Il Partito Democratico ha espresso solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici della Lucchini di Piombino mobilitati oggi a Milano per salvare e dare futuro alla loro azienda che, insieme all’ILVA di Taranto, costituisce un pezzo fondamentale della produzione di acciaio in Italia”. E’ quanto viene espresso durante la Direzione Nazionale del PD a Roma su iniziativa di Andrea Manciulli, segretario Regionale Pd Toscana e di Stefano Fassina, responsabile Economia e Lavoro del Pd.
“Il Pd in tutte le sedi istituzionali, come forza di governo o di opposizione, continuerà a portare avanti con la massima determinazione, tutte le iniziative utili a sostenere la Lucchini ed ad assicurare il lavoro alle migliaia di uomini e donne occupati direttamente nell’acciaieria e nell’indotto.
Il Partito Democratico chiede al governo di non rimanere passivo rispetto a quanto avviene nelle parti fondamentali del nostro sistema industriale e di muoversi al più presto per contribuire ad una soluzione positiva”.
Lucchini, Consiglio regionale approva
mozione sulla situazione dell’acciaieria
Pd Toscana: “Segnale di fiducia importante”
Firenze – “La situazione del polo siderurgico di Piombino è grave e l’incertezza per l’occupazione sia nello stabilimento sia nell’indotto dura ormai da troppo tempo. E’ un segnale importante che il Consiglio regionale abbia preso posizione a fronte di questa situazione e a sostegno dell’attività delle Acciaierie Lucchini e dei lavoratori. Occorre un serio piano industriale di rilancio che metta fine ad una situazione logorante soprattutto per loro. Negli ultimi mesi il dibattito intorno alla Lucchini si è incentrato soprattutto sugli aspetti finanziari, seppur importanti, di questa vicenda, ma contemporaneamente dobbiamo rilanciare il tema più ampio dello sviluppo industriale, della produzione, dell’ambiente, dell’innovazione”.
Così il segretario del Pd della Toscana, Andrea Manciulli e i consiglieri Matteo Tortolini e Ivan Ferrucci dell’esecutivo regionale, intervengono dopo l’approvazione oggi in Consiglio Regionale della mozione sulla situazione delle Acciaierie Lucchini di Piombino.
“Delle conseguenze della crisi della siderurgia risentirebbe tutto il sistema industriale toscano e italiano. Un Paese come il nostro non può permetterselo e per questo la vicenda di Piombino ha una rilevanza di cui gli enti locali si stanno facendo carico ma che investe in primis il Governo per la sua portata nazionale” concludono gli esponenti PD.
Lucchini, Consiglio regionale approva
mozione sulla situazione dell’acciaieria
Pd Toscana: “Segnale di fiducia importante”
Firenze – “La situazione del polo siderurgico di Piombino è grave e l’incertezza per l’occupazione sia nello stabilimento sia nell’indotto dura ormai da troppo tempo. E’ un segnale importante che il Consiglio regionale abbia preso posizione a fronte di questa situazione e a sostegno dell’attività delle Acciaierie Lucchini e dei lavoratori. Occorre un serio piano industriale di rilancio che metta fine ad una situazione logorante soprattutto per loro. Negli ultimi mesi il dibattito intorno alla Lucchini si è incentrato soprattutto sugli aspetti finanziari, seppur importanti, di questa vicenda, ma contemporaneamente dobbiamo rilanciare il tema più ampio dello sviluppo industriale, della produzione, dell’ambiente, dell’innovazione”.
Così il segretario del Pd della Toscana, Andrea Manciulli e i consiglieri Matteo Tortolini e Ivan Ferrucci dell’esecutivo regionale, intervengono dopo l’approvazione oggi in Consiglio Regionale della mozione sulla situazione delle Acciaierie Lucchini di Piombino.
“Delle conseguenze della crisi della siderurgia risentirebbe tutto il sistema industriale toscano e italiano. Un Paese come il nostro non può permetterselo e per questo la vicenda di Piombino ha una rilevanza di cui gli enti locali si stanno facendo carico ma che investe in primis il Governo per la sua portata nazionale” concludono gli esponenti PD.
