La scuola a pezzi, Pd: “Mobilitazione subito”

“Necessario portare fuori dal patto di stabilità gli interventi di edilizia scolastica”.

Firenze – Ad anno scolastico da poco concluso e ad esami di stato ancora in corso, il Pd toscano guarda già alla situazione che si prospetterà per la scuola dal prossimo settembre. E di fronte ai numeri dei tagli su risorse finanziarie e personale docente e non docente c’è forte preoccupazione. In programma quindi iniziative a partire dalle feste estive per denunciare la situazione.

Per il terzo anno di fila e cioè da quando è entrata in vigore la legge 133 del 2008, la cosiddetta riforma Gelmini, che fin da allora prevedeva 8 miliardi di euro di tagli, anche dal settembre prossimo diminuiranno i docenti e il personale ATA: in Toscana saranno oltre 900 i docenti in meno di cui 498 nella scuola primaria, 24 nella scuola media, e 392 nella superiore, mentre saranno 737 gli addetti in meno tra personale tecnico, amministrativo e bidelli. Tutto questo a fronte di un aumento della popolazione scolastica: il dato delle pre-iscrizioni ad oggi prevede oltre 5 mila gli alunni in più in Toscana rispetto allo scorso anno.

“In una situazione del genere – dice Daniela Lastri responsabile scuola Pd Toscana – la preoccupazione è tanta: ci saranno accorpamenti di classi, che quindi saranno sempre più affollate, e riduzioni di attività integrative e di tempo pieno, a dispetto delle richieste degli alunni e delle famiglie. Non è più la scuola che abbiamo conosciuto, quella dell’articolo 34 della Costituzione, è una scuola mortificata. E l’atteggiamento del Governo è ancor più grave perché da tre anni non viene finanziata la legge del 1996 sull’edilizia scolastica. E anche quando comuni e province virtuosi hanno le disponibilità finanziarie per effettuare interventi di edilizia scolastica, i parametri del Patto di stabilità impediscono di realizzarli. Perciò, il Pd si mobiliterà per far approvare nei consigli comunali, provinciali e in consiglio regionale ordini del giorno con la richiesta a Parlamento e Governo di modificare le regole attuali e di escludere dai vincoli del Patto gli interventi di edilizia scolastica. Perlomeno quelli finalizzati ad adeguare le scuole alle normative sulla sicurezza degli edifici, ad abbattere barriere architettoniche, a bonificare le scuole dalla presenza di amianto, a provvedere alla manutenzione straordinaria.”

“Il Pd della Toscana – annuncia il segretario regionale Andrea Manciulli – si mobiliterà già a partire dalle Feste estive e per l’autunno prossimo indirà una conferenza tematica sulla scuola per cercare di vincere una battaglia che è di civiltà e di coscienza verso quello che è il futuro della nostra società. Il Governo continua a disinvestire sulla formazione e non risponde alle esigenze delle famiglie, emblematico il caso della scuola per l’infanzia che già da anni non riceve fondi per l’apertura di nuove sezioni. In Toscana la Regione prova a porvi rimedio ma è una battaglia che va combattuta finchè il comportamento colpevole del Governo nazionale non cambierà”.

“La mobilitazione del Partito Democratico sul territorio – dice Donato Montibello, coordinatore Area Sapere del Pd toscano – prevederà una raccolta firme in sostegno della presentazione dell’Odg sull’edilizia scolastica nei Consigli a tutti i livelli, ma anche incontri città per città insieme ai parlamentari di zona con i precari esclusi dalla pianta organica dal Decreto Sviluppo la settimana scorsa: un precariato fatto di docenti abilitati all’insegnamento che non avrà più cattedre né alunni a cui insegnare. E non dobbiamo dimenticarci che l’elemento fondante della scuola sono gli studenti e quindi deve essere garantito a tutti l’accesso alla scuola che deve essere pubblica: il Governo sta continuamente disinvestendo sul diritto allo studio e in Toscana viene coperto totalmente solo grazie all’intervento della Regione”.