10 Dicembre 2011

Morte Furio Diaz, il cordoglio di Manciulli

“Voglio esprimere il cordoglio mio personale e di tutto il Partito Democratico della Toscana per la scomparsa di Furio Diaz, primo sindaco di Livorno dopo la liberazione e grande storico toscano. Nella sua opera illuminata di studioso, che per una fase si prestò al rilancio del Paese e delle istituzioni, è stato un esempio di impegno positivo per la nostra regione e per l’Italia. Ricordare figure come la sua ci serve anche come sprone in un momento difficile per il Paese come quello che stiamo attraversando”. Così il segretario del Pd della Toscana Andrea Manciulli manifesta il cordoglio del Partito Democratico alla notizia della morte di Furio Diaz, sindaco di Livorno dal 1944 al 1954.

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Manovra, Gatti e Fontanelli: “Comprendiamo ragioni sciopero
Anche noi al lavoro per rendere più eque le misure”

“Comprendiamo le ragioni che hanno portato i sindacati Cgil, Cisl e Uil a proclamare uno sciopero unitario. Il Governo Berlusconi ha portato il Paese in una situazione economica e sociale insostenibile, e c’è la necessità di intervenire in maniera pesante per rimettere a posto i conti pubblici. Ma noi pensiamo che questa manovra, oltre al risanamento, debba avere come tratti distintivi anche l’equità e il rilancio della crescita. In questo senso le richieste dei sindacati al Governo sono in gran parte condivisibili e alcune di esse sono già contenute negli emendamenti che abbiamo presentato, a partire dall’aumento dell’ammontare delle pensioni a cui si applica l’indicizzazione, dalla modulazione dell’aumento dell’età pensionabile e dall’aumento dell’esenzione dell’Ici sulla prima casa. Ci impegniamo a lavorare in Parlamento, in Commissione e in Aula, per rendere la manovra più equa e più incisiva per il riavvio della crescita“.

 

Maria Grazia Gatti e Paolo Fontanelli
Deputati del Partito Democratico

 

 

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Manovra, Gatti e Fontanelli: “Comprendiamo ragioni sciopero
Anche noi al lavoro per rendere più eque le misure”

“Comprendiamo le ragioni che hanno portato i sindacati Cgil, Cisl e Uil a proclamare uno sciopero unitario. Il Governo Berlusconi ha portato il Paese in una situazione economica e sociale insostenibile, e c’è la necessità di intervenire in maniera pesante per rimettere a posto i conti pubblici. Ma noi pensiamo che questa manovra, oltre al risanamento, debba avere come tratti distintivi anche l’equità e il rilancio della crescita. In questo senso le richieste dei sindacati al Governo sono in gran parte condivisibili e alcune di esse sono già contenute negli emendamenti che abbiamo presentato, a partire dall’aumento dell’ammontare delle pensioni a cui si applica l’indicizzazione, dalla modulazione dell’aumento dell’età pensionabile e dall’aumento dell’esenzione dell’Ici sulla prima casa. Ci impegniamo a lavorare in Parlamento, in Commissione e in Aula, per rendere la manovra più equa e più incisiva per il riavvio della crescita“.

 

Maria Grazia Gatti e Paolo Fontanelli
Deputati del Partito Democratico

 

 

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Governo Monti, Barnini: “Manovra per l’Italia
Migliorare aspetti che riguardano le pensioni”

« La discussione sulla manovra , per essere onesta e corrispondere al desiderio degli italiani di provare a migliorarla nella parte che riguarda l’equità dell’intervento, bisogna che faccia uso della memoria da elefante e non di quella da pesce rosso. I tempi in cui eravamo in presenza di un Governo senza nessuna credibilità e che con la sola permanenza faceva perdere ogni giorno miliardi al nostro Paese, non sono lontani e in quel caso avremmo discusso di uno Stato che non era più in grado di erogare né pensioni né stipendi del pubblico impiego. A partire da questa considerazione si può e si deve analizzare con criticità i provvedimenti proposti dal governo Monti, tentando di alzare l’asticella dell’equità, tenendo fermo il principio che senza interventi strutturali per abbattere il debito pubblico non ripartirà nessun tipo di sviluppo, né possibilità di occupazione. Con questo approccio bisogna dire che la riforma delle pensioni che anticipa i tempi per il passaggio al sistema contributivo per le generazioni dei cinquanta-sessantenni è ingiusta dal punto di vista individuale per quelle persone che vedono slittare in avanti il momento del riposo dal lavoro, ma che al contempo è una strada obbligata per consentire un patto intergenerazionale con chi è entrato da pochi anni o entra oggi nel mercato del lavoro. In cambio però del sacrificio individuale dei padri è necessario che i figli possano uscire dalla spirale di precarietà e insicurezza: per questo sarà decisivo il passaggio successivo che il Governo ha annunciato in materia di ammortizzatori sociali e riforma del mercato del lavoro».

«Gli aspetti della manovra- continua Barnini- che necessitano invece di essere migliorati sono quelli che riguardano la rivalutazione delle pensioni minime, tenendo conto del reale potere d’acquisto, che spinge sempre più verso il limite della povertà anche coloro che stanno sopra la fatidica soglia dei mille euro. Le risorse per consentire questo passo in avanti vanno trovate aumentando il contributo per i capitali scudati – vero sfregio alla democrazia economica- e inasprendo le misure contro l’evasione fiscale, provvedimenti necessari non solo per far tornare i conti, ma anche per rimettere le basi del nostro Stato sul piano della legalità e del rispetto delle regole.

Infine c’è la grande partita del riordino e della semplificazione della macchina amministrativa: su questo punto il nostro territorio può e deve dare il proprio contributo. L’esperienza di decentramento del Circondario appare oggi quanto mai attuale e se accompagnato da un rafforzamento delle deleghe dal basso che configuri sempre di più l’Empolese Valdelsa anche come Unione dei Comuni, costituisce una vera e propria risposta alla provocazione fatta dal Governo di sciogliere le Province in sei mesi e potrà essere molto utile nella discussione toscana che deve cercare di fare sintesi tra la necessità di semplificazione e la salvaguardia del principio di sussidiarietà».

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Governo Monti, Barnini: “Manovra per l’Italia
Migliorare aspetti che riguardano le pensioni”

« La discussione sulla manovra , per essere onesta e corrispondere al desiderio degli italiani di provare a migliorarla nella parte che riguarda l’equità dell’intervento, bisogna che faccia uso della memoria da elefante e non di quella da pesce rosso. I tempi in cui eravamo in presenza di un Governo senza nessuna credibilità e che con la sola permanenza faceva perdere ogni giorno miliardi al nostro Paese, non sono lontani e in quel caso avremmo discusso di uno Stato che non era più in grado di erogare né pensioni né stipendi del pubblico impiego. A partire da questa considerazione si può e si deve analizzare con criticità i provvedimenti proposti dal governo Monti, tentando di alzare l’asticella dell’equità, tenendo fermo il principio che senza interventi strutturali per abbattere il debito pubblico non ripartirà nessun tipo di sviluppo, né possibilità di occupazione. Con questo approccio bisogna dire che la riforma delle pensioni che anticipa i tempi per il passaggio al sistema contributivo per le generazioni dei cinquanta-sessantenni è ingiusta dal punto di vista individuale per quelle persone che vedono slittare in avanti il momento del riposo dal lavoro, ma che al contempo è una strada obbligata per consentire un patto intergenerazionale con chi è entrato da pochi anni o entra oggi nel mercato del lavoro. In cambio però del sacrificio individuale dei padri è necessario che i figli possano uscire dalla spirale di precarietà e insicurezza: per questo sarà decisivo il passaggio successivo che il Governo ha annunciato in materia di ammortizzatori sociali e riforma del mercato del lavoro».

«Gli aspetti della manovra- continua Barnini- che necessitano invece di essere migliorati sono quelli che riguardano la rivalutazione delle pensioni minime, tenendo conto del reale potere d’acquisto, che spinge sempre più verso il limite della povertà anche coloro che stanno sopra la fatidica soglia dei mille euro. Le risorse per consentire questo passo in avanti vanno trovate aumentando il contributo per i capitali scudati – vero sfregio alla democrazia economica- e inasprendo le misure contro l’evasione fiscale, provvedimenti necessari non solo per far tornare i conti, ma anche per rimettere le basi del nostro Stato sul piano della legalità e del rispetto delle regole.

Infine c’è la grande partita del riordino e della semplificazione della macchina amministrativa: su questo punto il nostro territorio può e deve dare il proprio contributo. L’esperienza di decentramento del Circondario appare oggi quanto mai attuale e se accompagnato da un rafforzamento delle deleghe dal basso che configuri sempre di più l’Empolese Valdelsa anche come Unione dei Comuni, costituisce una vera e propria risposta alla provocazione fatta dal Governo di sciogliere le Province in sei mesi e potrà essere molto utile nella discussione toscana che deve cercare di fare sintesi tra la necessità di semplificazione e la salvaguardia del principio di sussidiarietà».

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9 Dicembre 2011

Sds pisane sul podio in Toscana

La Regione Toscana insieme al Laboratorio Management e Sanità del Sant’Anna ha reso pubblici i risultati della performance delle Asl, delle Aziende Ospedaliere Universitarie e Società delle salute.

L’Asl 5 e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana sono risultate le migliori. Le Società della Salute dell’Alta Val di Cecina, della Zona Pisana e della Valdera sono rispettivamente prima, terza e quarta in Toscana. La Società della Salute di Pisa è la prima tra quelle delle città capoluogo di provincia.

Questo risultato è frutto dell’impegno e delle scelte coraggiose degli Enti locali e degli amministratori avvicendatisi in questi anni, di tutto il personale sanitario, sociale e amministrativo che, in condizioni sempre più difficili a causa dei tagli alla sanità (1.504 milioni tra tagli effettivi e mancati trasferimenti dopo le manovre del 2011), e della drastica diminuzione dei finanziamenti (per il 2011 l’86% in meno) sul sociale, hanno saputo mantenere e, in alcuni casi migliorare, la qualità dei servizi grazie alla sintesi tra l’appropriatezza delle cure e il risparmio delle risorse pubbliche.

In questi giorni sta per concludersi l’iter di approvazione del nuovo Piano regionale, partito con una fase di ascolto dei bisogni della cittadinanza. Per la prima volta sarà un Piano integrato tra sociale e sanitario.

Le Società della Salute nascono proprio per realizzare questa politica, rappresentano una dell’innovazioni varate dalla Regione Toscana per riformare gli Enti preposti per singoli servizi che avrebbero rischiato di non comunicare tra di loro a scapito dei bisogni dei cittadini.

Il Piano sanitario e sociale integrato deve essere l’occasione per una loro piena valorizzazione, definendone la struttura giuridica e gli obiettivi strategici, da realizzare in stretta connessione con le strutture sanitarie presenti sul territorio, a cominciare dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana e dalla ASL 5, e dal rafforzamento sempre più necessario del sistema di “cure intermedie” tra il domicilio dell’utente e l’ospedale.

Per discutere di tutto questo lunedì 12 dicembre alle 21,15 presso l’hotel San Ranieri (davanti all’ospedale di Cisanello) l’assessore regionale Daniela Scaramuccia presenterà il nuovo piano sanitario e sociale integrato agli operatori e ai cittadini pisani. Tutti sono invitati a partecipare.

 

Andrea Ferrante
segretario comunale Pd

Cristina Filippini
responsabile provinciale sanità Pd

 

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8 Dicembre 2011

Grosseto, nuovo esecutivo comunale
snello, “rosa” e under 30

Nuovo esecutivo per il Partito Democratico del Comune di Grosseto.  Il segretario comunale Roberto Panfi ha infatti optato per un organismo molto più snello rispetto a quello precedente (17 membri), composto di 7 membri, affiancato da tre persone che si occuperanno di comunicazione, ufficio stampa e segreteria.

Dell’esecutivo vero e proprio, oltre a Panfi, faranno parte i riconfermati Nicola Falco (vicesegretario) e Sandra Zanelli (organizzazione e circoli), Alessandra Milli, Donatella Bigozzi, Catiuscia Scoccati, Claudia Biliotti e Manuele Bartalucci. Andrea Santini continuerà ad esercitare il ruolo di tesoriere. C’è poi un gruppo più ristretto di staff, che coadiuverà il segretario: Massimo Cipriani e Massimiliano Frascino penseranno a comunicazione e ufficio stampa. Mentre Giada Gabbolini si occuperà della segreteria operativa.

«Questo cambiamento di passo – spiega il segretario Panfi – risponde all’esigenza di avere un esecutivo molto più snello e operativo, e di far fare esperienza ad alcuni giovani: Biliotti, Bartalucci e Gabbolini, infatti, hanno meno di trent’anni. 5 dei 7 membri dell’esecutivo, inoltre, sono donne e penso che questo costituisca un bel segnale in termini politici.

Quanto agli obiettivi di medio periodo – aggiunge Panfi – vogliamo che l’esecutivo del partito torni ad essere con più efficacia la cerniera di collegamento con la Direzione e i Circoli per un verso, con la Giunta ed il gruppo consiliare dall’altro. Ma le relazioni, naturalmente, non potranno limitarsi a quelle politiche e istituzionali. Negli anni passati abbiamo ceduto un po’ troppo alla logica del partito leggero o liquido, e quindi una delle priorità sarà riallacciare rapporti stabili con le tante componenti sociali ed economiche della città, per avere uno scambio continuo e poterne rappresentare al meglio le aspettative. Insomma, ci muoveremo sulla falsariga degli obiettivi individuati con il documento programmatico recentemente discusso nella direzione comunale. Tenendo conto che il contesto nel quale ci muoveremo nei prossimi mesi non sarà tutto rose e fiori: la prima preoccupazione dei cittadini comuni e degli imprenditori, infatti, è sopravvivere alla crisi, creare, trovare o tenersi stretto il lavoro, mantenere una rete di servizi che dia garanzie in termini di qualità della vita. Un intreccio di temi politici ed amministrativi – conclude Panfi – che richiederanno impegno, visione e capacità di rappresentanza».

 

 

 

 

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Grosseto, nuovo esecutivo comunale
snello, “rosa” e under 30

Nuovo esecutivo per il Partito Democratico del Comune di Grosseto.  Il segretario comunale Roberto Panfi ha infatti optato per un organismo molto più snello rispetto a quello precedente (17 membri), composto di 7 membri, affiancato da tre persone che si occuperanno di comunicazione, ufficio stampa e segreteria.

Dell’esecutivo vero e proprio, oltre a Panfi, faranno parte i riconfermati Nicola Falco (vicesegretario) e Sandra Zanelli (organizzazione e circoli), Alessandra Milli, Donatella Bigozzi, Catiuscia Scoccati, Claudia Biliotti e Manuele Bartalucci. Andrea Santini continuerà ad esercitare il ruolo di tesoriere. C’è poi un gruppo più ristretto di staff, che coadiuverà il segretario: Massimo Cipriani e Massimiliano Frascino penseranno a comunicazione e ufficio stampa. Mentre Giada Gabbolini si occuperà della segreteria operativa.

«Questo cambiamento di passo – spiega il segretario Panfi – risponde all’esigenza di avere un esecutivo molto più snello e operativo, e di far fare esperienza ad alcuni giovani: Biliotti, Bartalucci e Gabbolini, infatti, hanno meno di trent’anni. 5 dei 7 membri dell’esecutivo, inoltre, sono donne e penso che questo costituisca un bel segnale in termini politici.

Quanto agli obiettivi di medio periodo – aggiunge Panfi – vogliamo che l’esecutivo del partito torni ad essere con più efficacia la cerniera di collegamento con la Direzione e i Circoli per un verso, con la Giunta ed il gruppo consiliare dall’altro. Ma le relazioni, naturalmente, non potranno limitarsi a quelle politiche e istituzionali. Negli anni passati abbiamo ceduto un po’ troppo alla logica del partito leggero o liquido, e quindi una delle priorità sarà riallacciare rapporti stabili con le tante componenti sociali ed economiche della città, per avere uno scambio continuo e poterne rappresentare al meglio le aspettative. Insomma, ci muoveremo sulla falsariga degli obiettivi individuati con il documento programmatico recentemente discusso nella direzione comunale. Tenendo conto che il contesto nel quale ci muoveremo nei prossimi mesi non sarà tutto rose e fiori: la prima preoccupazione dei cittadini comuni e degli imprenditori, infatti, è sopravvivere alla crisi, creare, trovare o tenersi stretto il lavoro, mantenere una rete di servizi che dia garanzie in termini di qualità della vita. Un intreccio di temi politici ed amministrativi – conclude Panfi – che richiederanno impegno, visione e capacità di rappresentanza».

 

 

 

 

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7 Dicembre 2011

Pd Castelfiorentino, approvato regolamento urbanistico. Cintelli: “Lungo lavoro di concerto tra commissione e consiglio”

Ieri, martedì 6 dicembre, a Castelfiorentino si è tenuta la seduta consiliare terminata con l’approvazione del regolamento urbanistico, giunta al termine di un lungo percorso di lavoro e di concerto fra la commissione Urbanistica e l’intero Consiglio comunale.

«Negli ultimi mesi, parallelamente ai lavori del regolamento urbanistico, è stata votata la variante per la nascita del centro di raccolta intercomunale dei Praticelli, pedina importante a completamento del servizio di raccolta di rifiuti porta a porta, nonché la variante per la nascita di una grande azienda nella filiera che va dalla produzione agricola fino alla trasformazione industriale in prodotti finiti che sorgerà a San Matteo. Il Partito democratico, in questa fase difficile per l’Italia in tutti i settori economici, ha sostenuto la Giunta e il Consiglio nel lavoro di predisposizione degli strumenti in grado di soddisfare, qualora si presentassero le opportunità, le necessità di crescita del nostro paese. La variante appena adottata infatti non solo prevede la riproposizione degli interventi scaduti con il precedente regolamento, ma prova, in seno all’attuale piano strutturale, anche a dare strumenti e soluzioni per la realizzazione di interventi strategici nell’interesse della collettività» dichiara Tania Cintelli, consigliera Pd e presidente della commissione Urbanistica.

Il capogruppo Pd, Devis Dei, chiarisce: «Pensiamo al recupero della Montecatini, vecchio sito industriale all’’interno dell’abitato di Castelfiorentino. Non sarà semplice trovare fondi privati per un intervento di tali dimensioni, ma gli strumenti contenuti nel regolamento permetteranno, non solo vantaggi economici per l’eventuale acquirente, ma anche l’opportunità di rendere più snello e gradevole il carico urbanistico di quell’area con la possibilità di trasferire volumi in altre parti del nostro paese. Con lo stesso metodo sarà possibile sbloccare operazioni su edifici “incompatibili” con il contesto urbano circostante, sempre nell’ottica di una migliore qualità urbanistica e vivibilità del nostro paese. Altro tema su cui abbiamo puntato molto è lo sviluppo delle aree produttive, in un periodo in cui la crisi economica ha messo e sta mettendo in difficoltà anche il nostro distretto industriale. L’apertura della nuova 429 potrà attrarre nuove industrie. Per questo motivo riteniamo importante che le aree produttive vicine ai futuri svincoli siano destinate esclusivamente ad uso produttivo e direzionale».

 

«L’esperienza dell’industria che nascerà nell’area dell’ex Plp, in parte finanziato dalla Regione Toscana, insegna che è possibile attrarre grandi aziende, sia dal punto di vista occupazionale che da quello della creazione e combinazione di filiere produttive, se si mettono insieme gli interessi degli investitori privati con i finanziamenti pubblici dovuti a importanti progetti strategici, come è stato fatto in questo caso nel segno del Piano Regionale di Sviluppo – conclude Sandro Bartaloni, segretario Pd Castelfiorentino – Ma questo non basta se non si prevedono luoghi sufficientemente capienti per accogliere realtà di tali dimensioni, puntando anche su accordi intercomunali, poiché tali interventi rappresentano un vantaggio per l’Empolese Valdelsa. Per questo dobbiamo e vogliamo continuare a pensare al nostro futuro come fortemente legato a quello dell’intero territorio che ci circonda».

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6 Dicembre 2011

Pisa, il Pd incontra le imprese locali
Fontanelli: “Serve riflessione su problema di accesso al credito”

Mercoledì 5 dicembre, all’hotel San Ranieri di Pisa il Partito Democratico ha incontrato gli imprenditori. Un incontro che è stato promosso dai parlamentari pisani Paolo Fontanelli, Maria Grazia Gatti ed Ermete Realacci, e al quale hanno portato il loro contributo anche Andrea Lulli e Matteo Colaninno, componenti della Commissione Attività produttive delle Camera. L’obiettivo, anche alla luce della gravità della situazione economica e della recente svolta politica, era di ascoltare le istanze delle forze produttive del territorio e ragionare sulle strategie per la crescita e il rilancio. Hanno partecipato diversi imprenditori del territorio pisano che operano in molti settori, dal manifatturiero “tradizionale” a quello più tecnologico, costruzioni, hi-tech, farmaceutico e molti altri.

Si è riflettuto sulla situazione del mercato del lavoro pisano e sulle prospettive di una riforma degli ammortizzatori sociali. Rispetto alla cosiddetta manovra Monti sono emerse grande attesa e preoccupazione, ma anche alcuni elementi di ottimismo. È emersa con forza anche la crescente difficoltà delle nostre aziende nell’accedere al credito e quindi nel finanziare gli investimenti. Oggi più che mai si stanno facendo i conti con un sistema bancario che è sempre più lontano dal territorio, ha la testa fuori dalla nostra provincia e anche dalla Toscana. Si tratta di una questione centrale per la ripresa dello sviluppo, che chiama in causa la politica nazionale ma anche il livello locale, con le categorie economiche e la Camera di Commercio. In particolare, Fontanelli ha posto il problema di “avviare una seria riflessione su questo punto, a partire dalla realtà attuale del nostro territorio. In tal senso è auspicabile l’attivazione di un confronto che coinvolga tutti i soggetti potenzialmente interessati alla presenza di un sistema creditizio più vicino alle esigenze delle imprese e dei cittadini”.

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