Arezzo, grande partecipazione all’incontro su spending review e riassetto istituzionale
Si è svolto venerdì 20 luglio nella Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo l’incontro promosso dal Coordinamento Provinciale Pd e dal Gruppo Consiliare Pd in Consiglio provinciale un’importante incontro alla presenza dell’on.Oriano Giovannelli sui temi di stretta attualità della spending review e del riassetto istituzionale.
In una sala gremita con la partecipazione delle figure istituzionali del territorio aretino, delle rappresentanze sindacali e di tanti cittadini, il Pd ha voluto affrontare con apertura e senza remore un dibattito franco circa lo stato del nostro paese ed il futuro del nostro territorio.
Chiaramante l’attenzione si è concentrata sul livello istituzionale. In un contesto economico di grave difficoltà occorrevano scelte forti. Giovannelli ha sottolineato come in questi vent’anni hanno prevalso gli opposti estremismi di chi voleva conservare e diceva che andava tutto bene e di chi demagogicamente proclamava l’azzeramento di tuttto il sistema con il risultato conseguente di una paralisi decisionale che oggi ci induce a scelte ben più dolorose di quelle che avremmo potuto fare a tempo debito.
Positivo il giudizio sulla necessità di aprire un confronto sulla revisione della spesa pubblica, sulla necessità di utilizzare strumenti quali le Unioni di Comuni per efficientare la prestazione dei servizi nei piccoli Comuni mantenendo il presidio e la rappresentatività propria delle istituzioni comunali. Positivo anche l’impegno ad un riordino del sitema delle Province. Dal dibattito però è emersa la necessità di focalizzarsi maggiormente sul riordino delle funzioni e delle competenze tra gli enti locali, per liberare i cittadini e le imprese dalla burocazia ormai anacronistica del nostro paese, e di tenere in maggiore considerazione le caratteristiche territoriali più che i freddi numeri.
Le istituzioni aretine hanno da sempre garantito esprienze di buon governo del territorio e la comunità di tutta la provincia si riconosce in un sistema ormai consolidato che ha dato ricchezza e servizi di qualità. Occorre, a nostro avviso, una rilettura molto critica di certe pratiche di crescita ipertrofica del settore pubblico (la creazione di nuove province in territori di piccolissime dimensioni, la creazione di enti inutili, la costosissima burocrazia statale decentrata sul territorio) che però non appartengono alla tradizione del nostro territorio. Gli stessi parametri indicati dal Governo per l’individuazione dei territori provinciali sembrano inadeguati a tenere conto di questi elementi perchè sono parametri esclusivamente numerici e non considerano le caratteristiche peculiari dei territori.
In tutto questo non vi è una nostra avversione verso le riforme o un tentativo di mantenere lo status quo. Un anno fa proprio il Coordinamento Provinciale del Pd di Arezzo si è fatto promotore verso gli omologhi senesi e grossetani di un tentavivo di instaurare un coordinamento politico più stretto tra le tre realtà, coordinamento che potesse accompagnare processi di collaborazione che su alcuni servizi erano già in moto e stanno tutt’ora dando dei buoni risultati.
Purtroppo il contesto di emergenza che stiamo vivendo riduce al minimo le possibilità fare discussioni con i tempi ed i modi necessari per questi temi di fondamentale importanza. Noi non ci sottrarremo a qualunque confronto e abbiamo l’intenzione di percorrere tutte le strade possibili affinché la decisione finale sia una decisione più largamente condivisa e soprattutto funzionale anche algi interessi degli aretini. Lo faremo senza voler conservare a tutti i costi ciò che già esiste ma neanche utilizzando la demagogia sterile che altre forze poltiche ed alcuni mass media utilizzano facendo credere ai cittadini che con qualche colpo di mannaia a certi settori si possano ottenere chissà quali risultati e che si possa rimettere in moto la macchina Italia semplicemente cacciando qualche Consigliere provinciale.
Coordinamento provinciale Pd Arezzo
Poste, Ferrucci: “Siamo al fianco dei lavoratori e dei cittadini contro la riorganizzazione annunciata”
“Il nuovo Piano aziendale di Poste Italiane non tiene conto di comunità intere ed è inaccettabile nella drasticità con cui prevede la riduzione di personale, per questo sosteniamo la battaglia di lavoratori e cittadini affinché non sia portato avanti”.
Il responsabile Economia e Lavoro del Pd della Toscana Ivan Ferrucci ribadisce ancora una volta la contrarietà al Piano di Razionalizzazione Aziendale di Poste Italiane, che dovrebbe partire lunedì e che vede la Toscana tra le regioni più penalizzate sia in termini di personale che di chiusura di uffici postali.
“Le agitazioni dei lavoratori e le manifestazioni in programma in questi giorni, come quella domani a Pisa, devono essere ascoltate perché un’azienda a capitale interamente pubblico non può annunciare la riduzione di centinaia di dipendenti e ignorare le oggettive esigenze di decine di paesi, che andrebbero verso la sostanziale esclusione del servizio postale, senza un confronto con gli enti locali. Con i numeri di cui si parla la chiusura a un confronto sarebbe davvero incomprensibile”.
Cultura, Pd Arezzo: “La città al primo posto in Italia. Un risultato eccezionale, cultura sia stella polare per tutto il territorio”
“Con la cultura non si mangia” diceva il ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Dal rapporto elaborato da Symbola e Unioncamere in collaborazione con la Regione Marche emerge tutt’altro, e soprattutto apprendiamo con immenso piacere che la provincia di Arezzo si conferma in cima alla classifica per ricchezza prodotta dalla cultura.
Il settore della cultura in Italia produce il 5,4% della ricchezza nazionale e crea quasi un milione e mezzo di posti di lavoro. Ad Arezzo il valore aggiunto creato dalla cultura è il più alto d’Italia: l’8,4% della ricchezza, oltre 700 milioni di euro e impiega quasi 15 mila persone, il 9,8% del totale degli occupati dell’intera provincia.
Di fronte a quest’importante riconferma non si può che essere estremamente soddisfatti ed orgogliosi per ciò che il nostro territorio è stato in grado di fare. Crediamo che il merito di questo importante e bellissimo risultato vada condiviso con tutta la società aretina; le categorie, il mondo dell’associazionismo, le strutture di formazione ed educazione, il mondo imprenditoriale e le istituzioni. Per parte nostra vorremmo sottolineare l’impegno, che a quanto pare porta risultati, delle amministrazioni comunali e dell’amministrazione provinciale sul tema della cultura. Il nostro territorio è ricco di storia, arte e di bellezze ma sicuramente una forte attenzione politica ed un importante impegno sul campo, in raccordo con tutti i settori della società, ha permesso la valorizzazione di questo patrimonio. Un elogio lo meritano i nostri sindaci e gli amministratori che sul territorio si occupano del settore culturale che hanno saputo farsi interpreti delle grandi potenzialità presenti e che hanno saputo aprirsi e sostenere le tante energie che si muovono nella nostra società.
Questo risultato deve essere un invito a considerare con più attenzione un settore che troppo spesso viene considerato secondario e che invece, se valorizzato adeguatamente, può essere una delle spinte per uscire da questa crisi. Un anno fa il Coordinamento Provinciale Pd ha fondato il suo Forum sulla Cultura aperto, con la collaborazione dei nostri amministratori e di tanti professionisti del settore. Dal rapporto di Symbola e Unioncamere arriva uno stimolo in più a proseguire il lavoro in questa direzione.
Marco Meacci, Segretario Provinciale Pd Arezzo
Andrea Franceschetti, responsabile cultura del Coordinamento provinciale
Cultura, Pd Arezzo: “La città al primo posto in Italia. Un risultato eccezionale, cultura sia stella polare per tutto il territorio”
“Con la cultura non si mangia” diceva il ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Dal rapporto elaborato da Symbola e Unioncamere in collaborazione con la Regione Marche emerge tutt’altro, e soprattutto apprendiamo con immenso piacere che la provincia di Arezzo si conferma in cima alla classifica per ricchezza prodotta dalla cultura.
Il settore della cultura in Italia produce il 5,4% della ricchezza nazionale e crea quasi un milione e mezzo di posti di lavoro. Ad Arezzo il valore aggiunto creato dalla cultura è il più alto d’Italia: l’8,4% della ricchezza, oltre 700 milioni di euro e impiega quasi 15 mila persone, il 9,8% del totale degli occupati dell’intera provincia.
Di fronte a quest’importante riconferma non si può che essere estremamente soddisfatti ed orgogliosi per ciò che il nostro territorio è stato in grado di fare. Crediamo che il merito di questo importante e bellissimo risultato vada condiviso con tutta la società aretina; le categorie, il mondo dell’associazionismo, le strutture di formazione ed educazione, il mondo imprenditoriale e le istituzioni. Per parte nostra vorremmo sottolineare l’impegno, che a quanto pare porta risultati, delle amministrazioni comunali e dell’amministrazione provinciale sul tema della cultura. Il nostro territorio è ricco di storia, arte e di bellezze ma sicuramente una forte attenzione politica ed un importante impegno sul campo, in raccordo con tutti i settori della società, ha permesso la valorizzazione di questo patrimonio. Un elogio lo meritano i nostri sindaci e gli amministratori che sul territorio si occupano del settore culturale che hanno saputo farsi interpreti delle grandi potenzialità presenti e che hanno saputo aprirsi e sostenere le tante energie che si muovono nella nostra società.
Questo risultato deve essere un invito a considerare con più attenzione un settore che troppo spesso viene considerato secondario e che invece, se valorizzato adeguatamente, può essere una delle spinte per uscire da questa crisi. Un anno fa il Coordinamento Provinciale Pd ha fondato il suo Forum sulla Cultura aperto, con la collaborazione dei nostri amministratori e di tanti professionisti del settore. Dal rapporto di Symbola e Unioncamere arriva uno stimolo in più a proseguire il lavoro in questa direzione.
Marco Meacci, Segretario Provinciale Pd Arezzo
Andrea Franceschetti, responsabile cultura del Coordinamento provinciale
Il Pd Pisa aderisce alla manifestazione contro i tagli alle Poste
Il Pd di Pisa aderisce alla manifestazione in programma domani, sabato 21 luglio, contro i tagli alle Poste.
“Saremo in piazza – spiega Olivia Picchi, responsabile economia e lavoro del Pd provinciale – per ribadire la nostra contrarietà a quello che non è un piano di riorganizzazione aziendale, ma una serie di tagli miopi e ingiustificati, che colpiranno soggetti e territori già in difficoltà. Anzitutto il personale: in provincia si possono stimare circa 200 lavoratori a rischio, molti dei quali privi di ammortizzatori sociali e con difficili prospettive di ricollocamento nel mercato del lavoro. E poi i servizi alle comunità: i 18 uffici che Poste minaccia di chiudere sono dislocati in frazioni e piccoli comuni, dove il servizio già da tempo è stato ridotto. Sono realtà con una popolazione spesso anziana, colpite anche dai tagli agli enti locali e al trasporto pubblico, che rimarranno ancora più isolate. Poste – conclude Picchi – è un’azienda sana, che fa utili, e davanti a decisioni di questa rilevanza sociale ha l’obbligo di confrontarsi con i sindacati e con le istituzioni locali. Come Pd confermiamo il nostro impegno, a tutti i livelli, a tutela dei lavoratori e dei cittadini che hanno diritto al servizio e chiediamo al Governo di intervenire con urgenza”.
Il Pd Pisa aderisce alla manifestazione contro i tagli alle Poste
Il Pd di Pisa aderisce alla manifestazione in programma domani, sabato 21 luglio, contro i tagli alle Poste.
“Saremo in piazza – spiega Olivia Picchi, responsabile economia e lavoro del Pd provinciale – per ribadire la nostra contrarietà a quello che non è un piano di riorganizzazione aziendale, ma una serie di tagli miopi e ingiustificati, che colpiranno soggetti e territori già in difficoltà. Anzitutto il personale: in provincia si possono stimare circa 200 lavoratori a rischio, molti dei quali privi di ammortizzatori sociali e con difficili prospettive di ricollocamento nel mercato del lavoro. E poi i servizi alle comunità: i 18 uffici che Poste minaccia di chiudere sono dislocati in frazioni e piccoli comuni, dove il servizio già da tempo è stato ridotto. Sono realtà con una popolazione spesso anziana, colpite anche dai tagli agli enti locali e al trasporto pubblico, che rimarranno ancora più isolate. Poste – conclude Picchi – è un’azienda sana, che fa utili, e davanti a decisioni di questa rilevanza sociale ha l’obbligo di confrontarsi con i sindacati e con le istituzioni locali. Come Pd confermiamo il nostro impegno, a tutti i livelli, a tutela dei lavoratori e dei cittadini che hanno diritto al servizio e chiediamo al Governo di intervenire con urgenza”.
Manciulli: “Bene Bersani. Delineato percorso per dare agli italiani una credibile e affidabile proposta di Governo”
“Con l’intervista di oggi Bersani conferma quanto il Pd sia pronto ad affrontare i difficilissimi mesi che ci separano dalla scadenza elettorale. Condividiamo il percorso delineato dal nostro segretario per dare agli italiani una credibile e affidabile proposta di Governo di cui il Pd sarà il perno, con scelte programmatiche precise e alleati consapevoli e responsabili di fronte a quanto ci sarà da fare nell’interesse del Paese”.
Così il segretario regionale del Pd della Toscana Andrea Manciulli esprime il suo apprezzamento rispetto a quanto affermato da Pier Luigi Bersani nell’intervista al Corriere della Sera di oggi.
“Un Paese – continua Manciulli – che vogliamo più moderno e capace di rispondere alla crisi economica improntando la nostra azione sull’equità e la coesione sociale, non soltanto sul rigore. Importanti le parole usate da Bersani sulla competenza e il rinnovamento con cui vogliamo presentarci agli italiani, rinnovamento che in Toscana in questi anni abbiamo cercato di praticare. È il momento della politica dei fatti e su questo si giocherà il confronto in questi mesi, duro e serrato sarà il lavoro che attende Bersani e tutti noi e per questo lo sosterremo in questo sfida”
Manciulli: “Bene Bersani. Delineato percorso per dare agli italiani una credibile e affidabile proposta di Governo”
“Con l’intervista di oggi Bersani conferma quanto il Pd sia pronto ad affrontare i difficilissimi mesi che ci separano dalla scadenza elettorale. Condividiamo il percorso delineato dal nostro segretario per dare agli italiani una credibile e affidabile proposta di Governo di cui il Pd sarà il perno, con scelte programmatiche precise e alleati consapevoli e responsabili di fronte a quanto ci sarà da fare nell’interesse del Paese”.
Così il segretario regionale del Pd della Toscana Andrea Manciulli esprime il suo apprezzamento rispetto a quanto affermato da Pier Luigi Bersani nell’intervista al Corriere della Sera di oggi.
“Un Paese – continua Manciulli – che vogliamo più moderno e capace di rispondere alla crisi economica improntando la nostra azione sull’equità e la coesione sociale, non soltanto sul rigore. Importanti le parole usate da Bersani sulla competenza e il rinnovamento con cui vogliamo presentarci agli italiani, rinnovamento che in Toscana in questi anni abbiamo cercato di praticare. È il momento della politica dei fatti e su questo si giocherà il confronto in questi mesi, duro e serrato sarà il lavoro che attende Bersani e tutti noi e per questo lo sosterremo in questo sfida”
“Uscire dalla crisi costruendo una prospettiva: l’esempio di Pisa”
Per uscire dalla crisi c’è bisogno di fiducia, è vero: tutto sta a capire come la si possa ricostruire. Berlusconi ha provato al suo modo: negare i problemi e dire che tutto va bene anche se non è vero.
Una manipolazione, irresponsabile e deresponsabilizzante, che ci ha consegnato un disastro e un Paese impreparato ad affrontarlo. Ma c’è anche un modo virtuoso, che sa costruire prospettive. Si fonda su senso di appartenenza civile, responsabilità e affidabilità. A Pisa stiamo cercando di portarlo avanti con paziente convinzione e sta dando i suoi frutti. La città si trasforma, cresce e si migliora in controtendenza rispetto al resto d’Italia. È il prodotto di un disegno all’altezza delle sfide coerente e profondo; concepito con anticipo sui tempi e continuamente aggiornato da una compagine coesa che ha saputo volare alto restando con i piedi per terra. I problemi ci sono, e impegnativi, ma li affrontiamo con determinazione confrontandoci con la città.
Ricandidarci con Filippeschi alla guida di Pisa è per noi un gesto di impegno civico, compiuto nel dialogo con le forze vive della comunità: singoli, associazioni e forze politiche interessati sinceramente alla costruzione di una proposta di governo seria, come quella portata avanti finora. Pisa deve curare la qualità della vita nei suoi quartieri e promuovere sviluppo economico e sociale. Può farlo perché è ricca di risorse, capace di innovare e centrale per un’area che va molto oltre i suoi confini. I progetti ci sono e bisogna continuare a dargli gambe insieme ai territori che hanno, nei fatti, un destino comune.
Per questo abbiamo aperto anche una riflessione sul piano strategico d’area, una grande intuizione che può essere rilanciata se i percorsi di riforma delle istituzioni locali ne daranno la possibilità. Non una fuga in avanti né una provocazione, ma l’avvio di una discussione da cui nessuno si tirerà indietro.
Andrea Ferrante
(Segretario comunale Pd)
“Uscire dalla crisi costruendo una prospettiva: l’esempio di Pisa”
Per uscire dalla crisi c’è bisogno di fiducia, è vero: tutto sta a capire come la si possa ricostruire. Berlusconi ha provato al suo modo: negare i problemi e dire che tutto va bene anche se non è vero.
Una manipolazione, irresponsabile e deresponsabilizzante, che ci ha consegnato un disastro e un Paese impreparato ad affrontarlo. Ma c’è anche un modo virtuoso, che sa costruire prospettive. Si fonda su senso di appartenenza civile, responsabilità e affidabilità. A Pisa stiamo cercando di portarlo avanti con paziente convinzione e sta dando i suoi frutti. La città si trasforma, cresce e si migliora in controtendenza rispetto al resto d’Italia. È il prodotto di un disegno all’altezza delle sfide coerente e profondo; concepito con anticipo sui tempi e continuamente aggiornato da una compagine coesa che ha saputo volare alto restando con i piedi per terra. I problemi ci sono, e impegnativi, ma li affrontiamo con determinazione confrontandoci con la città.
Ricandidarci con Filippeschi alla guida di Pisa è per noi un gesto di impegno civico, compiuto nel dialogo con le forze vive della comunità: singoli, associazioni e forze politiche interessati sinceramente alla costruzione di una proposta di governo seria, come quella portata avanti finora. Pisa deve curare la qualità della vita nei suoi quartieri e promuovere sviluppo economico e sociale. Può farlo perché è ricca di risorse, capace di innovare e centrale per un’area che va molto oltre i suoi confini. I progetti ci sono e bisogna continuare a dargli gambe insieme ai territori che hanno, nei fatti, un destino comune.
Per questo abbiamo aperto anche una riflessione sul piano strategico d’area, una grande intuizione che può essere rilanciata se i percorsi di riforma delle istituzioni locali ne daranno la possibilità. Non una fuga in avanti né una provocazione, ma l’avvio di una discussione da cui nessuno si tirerà indietro.
Andrea Ferrante
(Segretario comunale Pd)

