15 Febbraio 2013

Pisa, Manciulli: “Non si possono giustificare gesti come quelli verificatisi oggi”

manciulli bandiera“A questo paese serve un forte senso di responsabilità e c’e’ bisogno di stabilità, non di azioni che vogliono inquinare il clima. Oggi assistiamo agli ennesimi atti di aggressione e vandalismo da parte di chi evidentemente non sa far valere le proprie idee civilmente.

Non si possono giustificare in nessun modo gesti e comportamenti come quelli verificatisi oggi a Pisa e tantomeno slogan del tipo ‘L’alternativa è nella lotta, non nei seggi elettorali’. Perché è anzi nella democrazia e nel libero svolgimento delle elezioni che ci sono gli strumenti per incidere nella società e promuovere una cultura del rispetto della democrazia che a questo paese serve”.

Così il segretario regionale del Partito Democratico della Toscana Andrea Manciulli  commenta i fatti di oggi a Pisa.

 

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Pisa, Manciulli: “Non si possono giustificare gesti come quelli verificatisi oggi”

manciulli bandiera“A questo paese serve un forte senso di responsabilità e c’e’ bisogno di stabilità, non di azioni che vogliono inquinare il clima. Oggi assistiamo agli ennesimi atti di aggressione e vandalismo da parte di chi evidentemente non sa far valere le proprie idee civilmente.

Non si possono giustificare in nessun modo gesti e comportamenti come quelli verificatisi oggi a Pisa e tantomeno slogan del tipo ‘L’alternativa è nella lotta, non nei seggi elettorali’. Perché è anzi nella democrazia e nel libero svolgimento delle elezioni che ci sono gli strumenti per incidere nella società e promuovere una cultura del rispetto della democrazia che a questo paese serve”.

Così il segretario regionale del Partito Democratico della Toscana Andrea Manciulli  commenta i fatti di oggi a Pisa.

 

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Contro il PD Pisa un attacco violento e vigliacco

E’ inaccettabile che nel pieno di una campagna elettorale una manifestazione, a quanto pare non autorizzata, sia potuta liberamente arrivare sotto la nostra sede, dopo tutto quello che è accaduto nei mesi scorsi.

Pd Pisa, l'attacco alla sedeQuello di stamani contro la sede del Pd di Pisa è stato un assalto violento e vigliacco: l’ennesimo degli ultimi mesi, dopo il tentativo di sfondare la nostra porta, le scritte a Porta a Mare, la bandiera del nostro partito bruciata in piazza. Oggi, dentro le uova tirate contro la nostra sede, c’erano anche dei corpi contundenti. È un’escalation che non possiamo accettare e che non deve passare sotto silenzio. Questa volta non ci limiteremo a sporgere denuncia ma chiederemo anche il risarcimento dei danni ai responsabili che sappiamo essere stati filmati dalla polizia: sarebbe utile che quelle immagini fossero diffuse pubblicamente, per condannare quei gesti e per far capire che questo è solo teppismo e che non ha nulla a che vedere con la protesta.

Chiederemo anche ai nostri Parlamentari di agire presso il Ministero dell’Interno. Chiediamo inoltre di nuovo, come abbiamo già fatto, pubblicamente e non, alle autorità di governo, dalla Prefettura alla Questura, che venga garantita la piena agibilità democratica della città.

Stiamo facendo i conti con un manipolo di professionisti dell’odio che non accetta il confronto democratico e cerca di sfruttare a proprio vantaggio la crisi e il disagio sociale di tanti cittadini. Che alza ogni volta il livello dello scontro e vuol far passare il messaggio secondo cui esiste una violenza sbagliata e una violenza giusta, che avrebbe una utilità sociale. È stato raggiunto il limite. Le forze della Pisa democratica devono dissociarsi in maniera netta, non possiamo più accettare distinguo o ambiguità. O si sta dalla parte della democrazia o si sta dalla parte della violenza.

Ai teppisti, sobillati dai soliti professionisti dell’odio, che hanno attaccato la nostra sede, vogliamo dire che oltre che violenti sono ignoranti: hanno colpito un presidio della democrazia, un simbolo, come tanti altri, di militanza civile. Gli attacchi ai partiti, come quelli ai sindacati, evocano periodi bui della nostra storia che verosimilmente questi teppisti ignorano.

Francesco Nocchi

(Segretario Provinciale del Pd di Pisa)

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Contro il PD Pisa un attacco violento e vigliacco

E’ inaccettabile che nel pieno di una campagna elettorale una manifestazione, a quanto pare non autorizzata, sia potuta liberamente arrivare sotto la nostra sede, dopo tutto quello che è accaduto nei mesi scorsi.

Pd Pisa, l'attacco alla sedeQuello di stamani contro la sede del Pd di Pisa è stato un assalto violento e vigliacco: l’ennesimo degli ultimi mesi, dopo il tentativo di sfondare la nostra porta, le scritte a Porta a Mare, la bandiera del nostro partito bruciata in piazza. Oggi, dentro le uova tirate contro la nostra sede, c’erano anche dei corpi contundenti. È un’escalation che non possiamo accettare e che non deve passare sotto silenzio. Questa volta non ci limiteremo a sporgere denuncia ma chiederemo anche il risarcimento dei danni ai responsabili che sappiamo essere stati filmati dalla polizia: sarebbe utile che quelle immagini fossero diffuse pubblicamente, per condannare quei gesti e per far capire che questo è solo teppismo e che non ha nulla a che vedere con la protesta.

Chiederemo anche ai nostri Parlamentari di agire presso il Ministero dell’Interno. Chiediamo inoltre di nuovo, come abbiamo già fatto, pubblicamente e non, alle autorità di governo, dalla Prefettura alla Questura, che venga garantita la piena agibilità democratica della città.

Stiamo facendo i conti con un manipolo di professionisti dell’odio che non accetta il confronto democratico e cerca di sfruttare a proprio vantaggio la crisi e il disagio sociale di tanti cittadini. Che alza ogni volta il livello dello scontro e vuol far passare il messaggio secondo cui esiste una violenza sbagliata e una violenza giusta, che avrebbe una utilità sociale. È stato raggiunto il limite. Le forze della Pisa democratica devono dissociarsi in maniera netta, non possiamo più accettare distinguo o ambiguità. O si sta dalla parte della democrazia o si sta dalla parte della violenza.

Ai teppisti, sobillati dai soliti professionisti dell’odio, che hanno attaccato la nostra sede, vogliamo dire che oltre che violenti sono ignoranti: hanno colpito un presidio della democrazia, un simbolo, come tanti altri, di militanza civile. Gli attacchi ai partiti, come quelli ai sindacati, evocano periodi bui della nostra storia che verosimilmente questi teppisti ignorano.

Francesco Nocchi

(Segretario Provinciale del Pd di Pisa)

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Nardella: “Diamo ai nostri ragazzi la possibilità di scegliere i propri amministratori”

Diamo ai nostri ragazzi la possibilità di scegliere i propri amministratori, invitiamoli a partecipare alle scelte sul proprio futuro” lo ha detto Dario Nardella, candidato Pd alla Camera, di fronte agli studenti dell’istituto Meucci di Firenze riuniti in assemblea per confrontarsi con i candidati alle prossime elezioni legislative.

nardellaPorterò alla Camera la proposta di Legge per il voto alle amministrative per i giovani di 16 anni. La partecipazione al voto é il modo migliore per avvicinare la democrazia ai più giovani,avvicinare la politica al futuro.” L’ incontro di oggi ha rappresentato un’occasione importante di confronto con i cittadini più giovani che guardano con attenzione e rispetto alla politica tra la paura e la speranza di futuro tutto da costruire. Il Partito democratico, infatti, ha al centro della sua proposta la scuola e i giovani, come migliore investimento possibile per il futuro del nostro paese.

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Nardella: “Diamo ai nostri ragazzi la possibilità di scegliere i propri amministratori”

Diamo ai nostri ragazzi la possibilità di scegliere i propri amministratori, invitiamoli a partecipare alle scelte sul proprio futuro” lo ha detto Dario Nardella, candidato Pd alla Camera, di fronte agli studenti dell’istituto Meucci di Firenze riuniti in assemblea per confrontarsi con i candidati alle prossime elezioni legislative.

nardellaPorterò alla Camera la proposta di Legge per il voto alle amministrative per i giovani di 16 anni. La partecipazione al voto é il modo migliore per avvicinare la democrazia ai più giovani,avvicinare la politica al futuro.” L’ incontro di oggi ha rappresentato un’occasione importante di confronto con i cittadini più giovani che guardano con attenzione e rispetto alla politica tra la paura e la speranza di futuro tutto da costruire. Il Partito democratico, infatti, ha al centro della sua proposta la scuola e i giovani, come migliore investimento possibile per il futuro del nostro paese.

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14 Febbraio 2013

La scuola, l’università e il diritto allo studio per il futuro dell’Italia

In questi ultimi giorni stiamo assistendo  a un’attività particolarmente intensa da parte del Ministro Francesco Profumo, un’attività che, anziché limitarsi all’ordinaria amministrazione come lascerebbero intendere le elezioni ormai imminenti, appare frenetica e sembra aumentare, sia a livello ‘mediatico’, come testimonia il collegamento telefonico di quest’oggi per salutare il milionesimo studente ad essersi iscritto online, sia a livello programmatico e strategico, con l’annuncio, dato sempre oggi, che i nuovi discutibili criteri di merito per l’assegnazione delle borse di studio saranno adottati dal 2015”.

Questo quanto sottolinea Maria Chiara Carrozza, capolista toscana alla Camera dei deputati per il Partito Democratico in merito alle ultime iniziative intraprese dal Ministro Profumo. 

manciullifedelicarrozzaTutta questa attività, anzi questa iperattività unita a un diluvio di decreti ministeriali, appare fuori luogo negli ultimi giorni della campagna elettorale e sembra rispondere a esigenze che non coincidono in pieno con gli interessi delle famiglie e degli studenti. La scuola, l’università, il diritto allo studio sono temi su cui l’Italia si gioca una buona parte del futuro e assumono un valore troppo importante perché la discussione sia affrontata in maniera frettolosa e veloce, senza la necessaria riflessione e l’indispensabile confronto che richiedono.

E’ quindi auspicabile che tali politiche siano elaborate e discusse dal parlamento e dal governo che entreranno in carica dopo le elezioni e non da un Ministro che si appresta a concludere il mandato. Come Partito Democratico abbiamo un’idea precisa della centralità della scuola, dell’università e del diritto allo studio e, più in generale, dell’istruzione come occasione fondamentale per far ripartire quell’ascensore sociale che da troppo tempo è fermo. Affinché questi temi vengano posti al centro dell’azione di governo e trovino il sostegno di adeguate risorse economiche, per favore, smettiamo di affrontarle come ‘compiti’ da sbrigare negli ultimi giorni di scuola, per rimettersi in pari dai lunghi mesi in cui sono state lasciati da parte e durante i quali le sollecitazioni e gli inviti ad occuparsene, arrivati anche dal Partito Democratico, non sono stati accolti”.   

 

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La scuola, l’università e il diritto allo studio per il futuro dell’Italia

In questi ultimi giorni stiamo assistendo  a un’attività particolarmente intensa da parte del Ministro Francesco Profumo, un’attività che, anziché limitarsi all’ordinaria amministrazione come lascerebbero intendere le elezioni ormai imminenti, appare frenetica e sembra aumentare, sia a livello ‘mediatico’, come testimonia il collegamento telefonico di quest’oggi per salutare il milionesimo studente ad essersi iscritto online, sia a livello programmatico e strategico, con l’annuncio, dato sempre oggi, che i nuovi discutibili criteri di merito per l’assegnazione delle borse di studio saranno adottati dal 2015”.

Questo quanto sottolinea Maria Chiara Carrozza, capolista toscana alla Camera dei deputati per il Partito Democratico in merito alle ultime iniziative intraprese dal Ministro Profumo. 

manciullifedelicarrozzaTutta questa attività, anzi questa iperattività unita a un diluvio di decreti ministeriali, appare fuori luogo negli ultimi giorni della campagna elettorale e sembra rispondere a esigenze che non coincidono in pieno con gli interessi delle famiglie e degli studenti. La scuola, l’università, il diritto allo studio sono temi su cui l’Italia si gioca una buona parte del futuro e assumono un valore troppo importante perché la discussione sia affrontata in maniera frettolosa e veloce, senza la necessaria riflessione e l’indispensabile confronto che richiedono.

E’ quindi auspicabile che tali politiche siano elaborate e discusse dal parlamento e dal governo che entreranno in carica dopo le elezioni e non da un Ministro che si appresta a concludere il mandato. Come Partito Democratico abbiamo un’idea precisa della centralità della scuola, dell’università e del diritto allo studio e, più in generale, dell’istruzione come occasione fondamentale per far ripartire quell’ascensore sociale che da troppo tempo è fermo. Affinché questi temi vengano posti al centro dell’azione di governo e trovino il sostegno di adeguate risorse economiche, per favore, smettiamo di affrontarle come ‘compiti’ da sbrigare negli ultimi giorni di scuola, per rimettersi in pari dai lunghi mesi in cui sono state lasciati da parte e durante i quali le sollecitazioni e gli inviti ad occuparsene, arrivati anche dal Partito Democratico, non sono stati accolti”.   

 

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“Cooperazione, Bene comune”, ne parlano Pd e Sel a Firenze

Volantino Cooperazione Bene ComuneLa tavola rotonda al Circolo Arci in Piazza dei Ciompi 11 con i candidati toscani Pd e Sel Gabriele Berni, Claudio Martini, Riccardo Sansone, Paolo Beni, 

 

Quattro candidati toscani Pd e Sel alle prossime elezioni politiche discuteranno, insieme a esponenti della società civile, dell’università e delle ONG fiorentine, delle prospettive di riforma della cooperazione italiana. È quanto avverrà sabato 16 febbraio a Firenze al Circolo Arci di Piazza dei Ciompi 11 per la tavola rotonda “Cooperazione, Bene Comune”, dedicata proprio alla cooperazione internazionale.

 

Parteciperanno Gabriele Berni, assessore della Provincia di Siena con delega alla Cooperazione, candidato SEL alla Camera dei Deputati; Claudio Martini, Presidente del Forum Nazionale Politiche Locali del PD – candidato PD al Senato; Riccardo Sansone, membro del Forum nazionale di SEL sulle politiche internazionali, pace, Europa, Cooperazione, Mediterraneo – candidato SEL alla Camera dei Deputati; e Paolo Beni,  Presidente Nazionale ARCI  – Candidato PD alla Camera dei Deputati

 

“La cooperazione internazionale è vicina agli interessi degli italiani, anche in questi tempi di crisi durissima. Sarà uno degli strumenti per far ripartire non solo l’Italia, ma il mondo”, ha dichiarato Stefano Fusi, Consigliere provinciale e coordinatore Forum Cooperazione – Immigrazione del Pd metropolitano di Firenze. Francesco Martone, Coordinatore del Forum nazionale di SEL sulle politiche internazionali, pace, Europa, Cooperazione, Mediterraneo, ha aggiunto “La cooperazione è una delle modalità con le quali il nostro paese deve diventare  attore responsabile per la costruzione della pace, di processi di democrazia reale e dal basso e di trasformazioni delle relazioni economiche e politiche tra i popoli”.

 

Pd e Sel, uniti nella competizione elettorale per un nuovo governo del paese, non hanno rinunciato in questa campagna elettorale ad affrontare temi importanti in maniera costruttiva ed approfondita, nella convinzione che serietà e competenza siano, oggi più che mai, imprescindibili per cambiare la politica.

 

Programma

 

ore 10:00 – inizio dei lavori

 

Coordina

Carlo Benedetti, Assemblea di Zona Valdarno-Valdisieve, PD

 

Introduzione al seminario 

Stefano Fusi, Consigliere provinciale e coordinatore Forum Cooperazione – Immigrazione PD Firenze

Francesco Martone, Coordinatore del Forum nazionale di SEL sulle politiche internazionali, pace, Europa, Cooperazione, Mediterraneo

 

La cooperazione Italiana ed Europea: lo stato dell’arte e prospettive di riforma

Giovanni Scotto, Presidente del Corso di Laurea in Sviluppo Economico, Cooperazione Internazionale socio-sanitaria e Gestione dei Conflitti, Università di Firenze 

Francesco Petrelli, Responsabile relazioni istituzionali di Oxfam Italia 

Fabio Laurenzi, Presidente COSPE 

 

Cooperazione decentrata : il ruolo degli enti locali e della societa’ civile

Alessio Biagioli, Sindaco di  Calenzano

Gianluca Mengozzi,  Presidente ARCI Toscana 

Enrico Cecchetti ,     Presidente Euro African Partnership

 

11:30 – 12: 00  Dibattito

 

Un agenda della cooperazione per il prossimo Governo

 

Gabriele Berni, assessore della Provincia di Siena con delega alla Cooperazione, candidato SEL alla Camera dei Deputati

 

Claudio Martini, Presidente del Forum Nazionale Politiche Locali del PD – candidato PD al Senato

 

Riccardo Sansone, membro del Forum nazionale di SEL sulle politiche internazionali, pace, Europa, Cooperazione, Mediterraneo – candidato SEL alla Camera dei Deputati

 

Paolo BeniPresidente Nazionale ARCI  – Candidato PD alla Camera dei Deputati

 

 

ore 13:00 – conclusione dei lavori

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Nardella a confronto Confindustria Giovani a Roma con candidati under 40

Oggi a Roma al confronto organizzato dai Giovani Imprenditori di Confindustria nazionale tra imprenditori under 40 e dieci giovani candidati di tutti gli schieramenti politici provenienti da tutta Italia, a rappresentare il Partito Democratico era stato invitato Dario Nardella, Vicesindaco di Firenze e candidato alla Camera in Toscana.

nardella_assicurazioni
Immagine di repertorio

Iniziativa promossa dal presidente nazionale dei giovani confindustriali Jacopo Morelli, anch’egli fiorentino, in cui ha espresso le esigenze del mondo della imprenditoria giovanile e sottolineato che ‘il voto non si compra con facili promesse, con annunci ad affetto o vecchi trucchi elettorali’. “Sono molto contento che i giovani industriali abbiano scelto un candidato toscano a rappresentare il Pd per questo confronto” dice Dario Nardella di ritorno da Roma.

Ho portato nel dibattito la mia esperienza di amministratore locale che contraddistingue anche molte altre candidature del Partito Democratico in Toscana, a dimostrazione della concreta volontà di rinnovamento e riforma della politica che questa volta il nostro partito ha fatto partire dal basso”. “Le nuove generazioni – continua Nardella – nella politica come nell’impresa sono chiamate a fare scelte coraggiose forzando tutte le rigidità sociali, culturali ed economiche che stanno bloccando il Paese. Dalla platea ho trovato serietà e attenzione verso le nostre proposte come quelle sulla riduzione dei costi della politica, quella della riforma fiscale, del rilancio dell’economia e dall’impegno per l’istruzione e l’università. Temi a cui noi più di molti altri guardiamo da sempre con attenzione e per i quali abbiamo dimostrato capacità nelle esperienze di governo locale

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