inailIl sottosegretario alla Salute De Filippo: “Lavorando insieme abbiamo preservato una struttura d’eccellenza”. Mazzeo, responsabile organizzazione Pd Toscana: “Date al territorio le risposte che attendeva da tempo”

 

28 febbraio 2015 – L’impegno era contenuto nel Piano Sanitario e Sociale Integrato 2012-2015 della Regione Toscana. Ma ora dalle parole si è passati ai fatti. L’Inail tornerà a investire a Volterra e la sua presenza sarà parte integrante del sistema sanitario-riabilitativo locale e regionale. Un risultato che è stato possibile grazie a un grande lavoro di collaborazione tra il Partito Democratico di Volterra e quello regionale che è poi stato in grado di coinvolgere anche il governo nella persona del sottosegretario alla salute Vito De Filippo.

“Voglio ringraziare il sottosegretario per essersi preso a cuore questo impegno – afferma il responsabile organizzazione del Pd Toscana Antonio Mazzeo – e finalmente possiamo dare al territorio la risposta che attendeva da tempo”.

“Il lavoro di squadra portato avanti in questi mesi su sollecitazioni di Mazzeo e del Pd della Toscana è stato decisivo – dichiara dal canto suo il sottosegretario Vito De Filippo -. E alla fine possiamo dire di aver ottenuto un risultato importante ed essere risusciti a preservare una struttura di eccellenza come il centro riabilitativo Inail di Volterra”.

In estate pareva infatti imminente un accordo tra Regione ed Inail per la creazione a Firenze di un nuovo centro clinico per la riabilitazione dei pazienti mielolesi, con conseguente depotenziamento o addirittura chiusura del centro di Volterra. Una ipotesi che il Pd di Volterra ha da subito rigettato con forza trovando l’appoggio del livello regionale prima e del governo poi.

“Alla luce di queste novità – ha concluso Mazzeo – si aprono nuove ed importanti prospettive di sviluppo per il complesso riabilitativo multispecialistico di Volterra. Grazie alla permanenza di Inail la struttura potrà vedere ora aumentata la propria competitività, sia nell’offerta di prestazioni riabilitative di alto livello sia nel settore della ricerca applicata alla riabilitazione. Il mio impegno, adesso, sarà quello di tornare quanto prima a Volterra insieme al sottosegretario De Filippo per verificare insieme che questa strada prosegua spedita e senza intoppi”

 

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inailIl sottosegretario alla Salute De Filippo: “Lavorando insieme abbiamo preservato una struttura d’eccellenza”. Mazzeo, responsabile organizzazione Pd Toscana: “Date al territorio le risposte che attendeva da tempo”

 

28 febbraio 2015 – L’impegno era contenuto nel Piano Sanitario e Sociale Integrato 2012-2015 della Regione Toscana. Ma ora dalle parole si è passati ai fatti. L’Inail tornerà a investire a Volterra e la sua presenza sarà parte integrante del sistema sanitario-riabilitativo locale e regionale. Un risultato che è stato possibile grazie a un grande lavoro di collaborazione tra il Partito Democratico di Volterra e quello regionale che è poi stato in grado di coinvolgere anche il governo nella persona del sottosegretario alla salute Vito De Filippo.

“Voglio ringraziare il sottosegretario per essersi preso a cuore questo impegno – afferma il responsabile organizzazione del Pd Toscana Antonio Mazzeo – e finalmente possiamo dare al territorio la risposta che attendeva da tempo”.

“Il lavoro di squadra portato avanti in questi mesi su sollecitazioni di Mazzeo e del Pd della Toscana è stato decisivo – dichiara dal canto suo il sottosegretario Vito De Filippo -. E alla fine possiamo dire di aver ottenuto un risultato importante ed essere risusciti a preservare una struttura di eccellenza come il centro riabilitativo Inail di Volterra”.

In estate pareva infatti imminente un accordo tra Regione ed Inail per la creazione a Firenze di un nuovo centro clinico per la riabilitazione dei pazienti mielolesi, con conseguente depotenziamento o addirittura chiusura del centro di Volterra. Una ipotesi che il Pd di Volterra ha da subito rigettato con forza trovando l’appoggio del livello regionale prima e del governo poi.

“Alla luce di queste novità – ha concluso Mazzeo – si aprono nuove ed importanti prospettive di sviluppo per il complesso riabilitativo multispecialistico di Volterra. Grazie alla permanenza di Inail la struttura potrà vedere ora aumentata la propria competitività, sia nell’offerta di prestazioni riabilitative di alto livello sia nel settore della ricerca applicata alla riabilitazione. Il mio impegno, adesso, sarà quello di tornare quanto prima a Volterra insieme al sottosegretario De Filippo per verificare insieme che questa strada prosegua spedita e senza intoppi”

 

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Leonardo Marras2

QUI IN PDF IL TESTO DELL’INTERVENTO del reponsabile attività produttive del PD toscano

“LE POSIZIONI degli altri si criticano, non si screditano. La delegittimaione sganciata dai fatti è un modo scorretto di polemizzare. Dire, come ha fatto ieri De Sio su questo giornale, che tanti dirigenti, sindaci e amministratori locali del Pd hanno criticato alcune scelte della versione originaria del piano del paesaggio (prima sulle aree agricole e ora sulle cave) solo perché asserviti alle lobby, e desiderosi di compiacerle, è un’affermazione fuori dalla realtà.

Ed anche una fuga dalla necessità di verificare la validità delle singole scelte nel concreto, caso per caso, situazione per situazione. In Toscana, la qualità del paesaggio è riconosciuta universalmente. Abbiamo e sentiamo la responsabilità che questo comporta. C’è stata un’elaborazione politico-culturale seria, lungo tutti questi anni, un’evoluzione positiva degli strumenti e risultati importanti, ascrivibili soltanto a chi ha governato fino ad oggi. La nuova legge e il piano paesaggistico stanno dentro a questa evoluzione, sono atti fondamentali che il partito democratico ha voluto fortemente, contribuendo in modo sostanziale a migliorarli, direttamente in consiglio regionale. Le accuse, dunque, ai sindaci e al Pd vanno rispedite al mittente. Lo stop al consumo di suolo agricolo, la tutela del territorio sono obiettivi che abbiamo messo in pratica noi.
Su questo, nessuno può insegnarci qualcosa di più. Abbiamo detto con chiarezza che l’agricoltura non è una minaccia per il paesaggio ma è la sua radice, da cui prende vita e si rinnova. Abbiamo detto che è inaccettabile la deregulation nel prelievo di risorse naturali, come nel caso delle cave, e c’è bisogno di contemperare tutela e iniziativa economica, tenendo di conto la massima ricaduta occupazionale possibile, senza dar spazio alla rendita. Abbiamo detto anche che il piano adottato doveva essere migliorato, allineato alla nuova legge urbanistica e soprattutto capace di semplificare procedure e la troppa burocrazia che c’ è. Abbi amo ribadito che non esistono gerarchie nella pianificazione ma che c’è bisogno di cooperazione tra le istituzioni e partecipazione dei cittadini.
L’equilibrio che va ricercando il presidente Rossi in questi giorni, non è tra due persone. Non si tratta di far pace tra due litiganti, ma di rendere ancora più efficace la nostra azione riformatrice in Toscana. E così sarà. Il governo del territorio è prima di tutto una grande funzione politica che ha bisogno del coinvolgimento di territori e di comunità. Qualcuno invece ancora pensa che sia sufficiente raccogliersi intorno al parere, seppur autorevole, dei soliti gruppetti di benpensanti. Basterebbe abbandonare il pregiudizio ed immergersi nelle realtà con maggiore umiltà diquellache si sente incertidiscorsi. Ecco perché, se davvero anche De Sio ha interesse a parlare di territorio, rimaniamo al merito, passando dagli anatemi senza contenuti a una discussione seriamente argomentata e fondata”.

 

Leonardo Marras

Responsabile governo del territorio e attività produttive del Pd della Toscana

 

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consiglio_regionale_toscana_20 febbraio 2015 – “Basta banalizzazioni e no alla propaganda. Sul piano del paesaggio il Pd toscano sta lavorando seriamente. Se ne convincerà, ne sono certo, anche la sottosegretario Borletti Buitoni, che è persona saggia. Vogliamo la tutela ambientale più di tutti. Essendo forza di governo responsabile, intendiamo conciliare rigore nella salvaguardia paesaggistica e attenzione ai posti di lavoro e alle esigenze legittime delle imprese. Il gruppo consiliare dem sta facendo del buon riformismo. Avanti”.

Così il segretario del Pd della Toscana, Dario Parrini, interviene con un post su Facebook sul piano del paesaggio della Toscana.

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consiglio_regionale_toscana_20 febbraio 2015 – “Basta banalizzazioni e no alla propaganda. Sul piano del paesaggio il Pd toscano sta lavorando seriamente. Se ne convincerà, ne sono certo, anche la sottosegretario Borletti Buitoni, che è persona saggia. Vogliamo la tutela ambientale più di tutti. Essendo forza di governo responsabile, intendiamo conciliare rigore nella salvaguardia paesaggistica e attenzione ai posti di lavoro e alle esigenze legittime delle imprese. Il gruppo consiliare dem sta facendo del buon riformismo. Avanti”.

Così il segretario del Pd della Toscana, Dario Parrini, interviene con un post su Facebook sul piano del paesaggio della Toscana.

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Taranto, arrivo dei profughi libici da Lampedusa“La modificata situazione in Libia aggiunge complessità al tema dell’accoglienza dei migranti del Mediterraneo, in termini di quantità di persone che tenteranno di raggiungere le nostre coste: 4000 nel gennaio 2015, + 63% rispetto al gennaio 2014, mentre si parla di potenziali centinaia di migliaia di persone in fuga dalla Libia. Ora più che mai, la situazione richiede uno sforzo organizzativo superiore. Stop al lassismo che, con qualche giustificazione, ha fatto sì che venisse consentito a molti di muoversi liberamente in Italia e in Europa senza identificazione. Occorre che una task force europea attivi meccanismi di identificazione e controllo in un luogo deputato prossimo all’arrivo ed attivi lo smistamento in Europa e non nella sola Italia dei profughi, coinvolgendo anche i paesi che al momento accolgono poco.
Occorre che l’organizzazione nazionale dell’accoglienza, prevista dal piano nazionale della conferenza stato regioni enti locali, sia attuata con ancora maggiore convinzione. Non cadiamo nel tranello di considerare la gravità della situazione un alibi per non rispondere in modo organizzato. Serve proprio il contrario.
In Toscana i bandi delle prefetture, oggi aperti o in fase di apertura, prevedono l’accoglienza di 3400 persone nel 2015, distribuite nel territorio con criteri definiti al tavolo inter istituzionale regionale. Se però servono posti subito vista la situazione libica, è auspicabile attivare alcune strutture di prima accoglienza: ospedali o caserme dismessi, strutture ecclesiastiche. E come cittadini ed amministratori chiamiamo a raccolta le migliori energie di soggetti del terzo settore in grado di organizzare l’accoglienza, perché ai bandi delle prefetture vi sia risposta adeguata in termini di quantità e di qualità. Peraltro, il metodo di ripartizione toscano tra province, basato su abitanti e profughi già presenti, è stato preso ad esempio come buona pratica dal ministero dell’interno.
È anche questo un bisogno dei nostri territori: le nostre città sono parte dell’Italia, dell’Europa, delle Nazioni Unite. Organizzarsi perché l’accoglienza dei profughi non destabilizzi le nostre comunità è un compito dei nostri amministratori che, come per tanti altri bisogni, chiedono la collaborazione di un terzo settore che qui trova occasione di lavoro e di servizio alla comunità”.

Così Stefania Magi, responsabile immigrazione del Pd toscano interviene sull’emergenza profughi e sull’attuazione toscana del piano di accoglienza nazionale.

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Taranto, arrivo dei profughi libici da Lampedusa“La modificata situazione in Libia aggiunge complessità al tema dell’accoglienza dei migranti del Mediterraneo, in termini di quantità di persone che tenteranno di raggiungere le nostre coste: 4000 nel gennaio 2015, + 63% rispetto al gennaio 2014, mentre si parla di potenziali centinaia di migliaia di persone in fuga dalla Libia. Ora più che mai, la situazione richiede uno sforzo organizzativo superiore. Stop al lassismo che, con qualche giustificazione, ha fatto sì che venisse consentito a molti di muoversi liberamente in Italia e in Europa senza identificazione. Occorre che una task force europea attivi meccanismi di identificazione e controllo in un luogo deputato prossimo all’arrivo ed attivi lo smistamento in Europa e non nella sola Italia dei profughi, coinvolgendo anche i paesi che al momento accolgono poco.
Occorre che l’organizzazione nazionale dell’accoglienza, prevista dal piano nazionale della conferenza stato regioni enti locali, sia attuata con ancora maggiore convinzione. Non cadiamo nel tranello di considerare la gravità della situazione un alibi per non rispondere in modo organizzato. Serve proprio il contrario.
In Toscana i bandi delle prefetture, oggi aperti o in fase di apertura, prevedono l’accoglienza di 3400 persone nel 2015, distribuite nel territorio con criteri definiti al tavolo inter istituzionale regionale. Se però servono posti subito vista la situazione libica, è auspicabile attivare alcune strutture di prima accoglienza: ospedali o caserme dismessi, strutture ecclesiastiche. E come cittadini ed amministratori chiamiamo a raccolta le migliori energie di soggetti del terzo settore in grado di organizzare l’accoglienza, perché ai bandi delle prefetture vi sia risposta adeguata in termini di quantità e di qualità. Peraltro, il metodo di ripartizione toscano tra province, basato su abitanti e profughi già presenti, è stato preso ad esempio come buona pratica dal ministero dell’interno.
È anche questo un bisogno dei nostri territori: le nostre città sono parte dell’Italia, dell’Europa, delle Nazioni Unite. Organizzarsi perché l’accoglienza dei profughi non destabilizzi le nostre comunità è un compito dei nostri amministratori che, come per tanti altri bisogni, chiedono la collaborazione di un terzo settore che qui trova occasione di lavoro e di servizio alla comunità”.

Così Stefania Magi, responsabile immigrazione del Pd toscano interviene sull’emergenza profughi e sull’attuazione toscana del piano di accoglienza nazionale.

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foto presentazione candidatura rossi

9 febbraio 2015 – Il Partito Democratico della Toscana ha presentato questa mattina alla stampa la ricandidatura di Enrico Rossi a presidente della Regione Toscana. Il segretario regionale Dario Parrini ha sottolineato “la qualità del lavoro svolto da Rossi e la capacità di rapporto solido e concreto con la società” e ha ricordato la consultazione pubblica in corso sul programma del Partito Democratico per le prossime elezioni regionali. Fino a fine febbraio gli elettori possono consultare le linee programmatiche sul sito www.pdtoscana.it a QUESTA PAGINA e scrivere per suggerimenti, integrazioni e commenti.

 

QUI L’INTERVISTA al segretario regionale del PD DARIO PARRINI

QUI L’INTERVISTA al presidente della Regione e ricandidato ENRICO ROSSI

 

 

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foto presentazione candidatura rossi

9 febbraio 2015 – Il Partito Democratico della Toscana ha presentato questa mattina alla stampa la ricandidatura di Enrico Rossi a presidente della Regione Toscana. Il segretario regionale Dario Parrini ha sottolineato “la qualità del lavoro svolto da Rossi e la capacità di rapporto solido e concreto con la società” e ha ricordato la consultazione pubblica in corso sul programma del Partito Democratico per le prossime elezioni regionali. Fino a fine febbraio gli elettori possono consultare le linee programmatiche sul sito www.pdtoscana.it a QUESTA PAGINA e scrivere per suggerimenti, integrazioni e commenti.

 

QUI L’INTERVISTA al segretario regionale del PD DARIO PARRINI

QUI L’INTERVISTA al presidente della Regione e ricandidato ENRICO ROSSI

 

 

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MAZZEO BONAFE7 febbraio 2015 – Permettere sempre più ai comuni, specie quelli piccoli, di accedere ai finanziamenti europei in modo tale da avere un ulteriore sostegno concreto per dare risposte alle esigenze dei cittadini. È stato questo l’oggetto del confronto che ieri sera a San Giovanni alla Vena a Vicopiano, davanti a una sala gremita di amministratori, cittadini e professionisti locali, ha visto come protagonisti l’eurodeputata Pd Simona Bonafè, il responsabile organizzazione del Pd Toscana Antonio Mazzeo e i sindaci Juri Taglioli (Vicopisano) Lucia Ciampi (Calcinaia) e Alessio Lari (Buti).

I primi cittadini hanno delineato “le esigenze e le opportunità dei territori, a partire da turismo, agricoltura e manifattura” ribadendo l’esigenza di “riuscire ad attingere alla filiera dei finanziamenti europei, cosa molto difficile per i piccoli comuni.

Mazzeo, dal canto suo, ha garantito che “le istanze degli amministratori verranno inserite nella bozza di programma che il partito sta sottoponendo ai propri iscritti e agli elettori delle primarie” in vista delle elezioni regionali, sottolineando il fatto che “Pisa non è fatta solo di Aeroporto o Università ma prima di tutto di provincia” ragione per la quale “a livello regionale servono sia investimenti infrastrutturali, a partire dalla Tirrenica, sia fare squadra fra le varie amministrazioni locali con la creazione e il rafforzamento degli sportelli Europa”.

tavolo

Parole che Simona Bonafè ha fatto proprie, recependo le richieste dei sindaci, illustrando “il grande lavoro che si sta facendo a Bruxelles” e assicurando che si farà “portavoce delle esigenze dei sindaci” dando loro appuntamento nelle prossime settimane per tradurre nel concreto “le tante possibilità che da Bruxelles si possono aprire per i territori”.

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