“Il parlamentare Matteo Dall’Osso vuole lasciare il Movimento 5 Stelle perché non ne condivide le politiche sulla disabilità e decide di cambiare gruppo. I grillini minacciano una sanzione economica importante: vogliono punirlo con una multa da 100mila euro. Così funziona la democrazia interna in casa dei 5 Stelle. Chi dissente e decide di cambiare deve pagare. E non importa se la nostra Costituzione prevede che deputati e senatori esercitino la loro funzione senza vincolo di mandato. In altre occasioni hanno gridato nelle piazze che la Costituzione non si tocca: per loro è più semplice trasgredirla direttamente. Sono finiti i tempi dell’uno vale uno, se quell’uno osa dissociarsi dalla linea”.
Così la segretaria del Pd toscano ed europarlamentare Simona Bonafè, sull’ipotesi di una sanzione da 100 mila euro da parte del Movimento 5 Stelle al deputato Matteo Dall’Osso che ha deciso di lasciare il gruppo pentastellato.
“La colpa di Dall’Osso è stata quella di denunciare la verità: questo governo, che sulla carta ha addirittura un Ministero per le disabilità, in realtà ha abbandonato i disabili” conclude Bonafè.
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Firenze

1 dicembre 2018 – C’e’ anche la segretaria del Pd toscano ed eurodeputata Simona Bonafe’, questa mattina, a portare l’adesione del partito alla manifestazione di Larderello, organizzata per chiedere di ripristinare l’incentivazione alla geotermia come energia rinnovabile.

“Se il governo non tornerà sui suoi passi avrà la responsabilita’ di svuotare un intero territorio: distruggendone l’economia, impedendo a diverse migliaia di persone di lavorarci e viverci. Dopo oltre un secolo di attivita’ dell’industria geotermica toscana, il governo sceglie di impedire lo sfruttamento di una fonte di energia rinnovabile e investimenti gia’ programmati – ha detto Simona Bonafè -. E’ la stessa responsabilità degli esponenti politici toscani di Lega e M5S, se decideranno di subire in silenzio le scelte romane. Noi invece oggi siamo qui, in un luogo che rischia di subire quella ‘decrescita felice’ che ha fatto sparire dall’agenda di governo qualunque politica a favore dell’industria.”

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Firenze

1 dicembre 2018 – C’e’ anche la segretaria del Pd toscano ed eurodeputata Simona Bonafe’, questa mattina, a portare l’adesione del partito alla manifestazione di Larderello, organizzata per chiedere di ripristinare l’incentivazione alla geotermia come energia rinnovabile.

“Se il governo non tornerà sui suoi passi avrà la responsabilita’ di svuotare un intero territorio: distruggendone l’economia, impedendo a diverse migliaia di persone di lavorarci e viverci. Dopo oltre un secolo di attivita’ dell’industria geotermica toscana, il governo sceglie di impedire lo sfruttamento di una fonte di energia rinnovabile e investimenti gia’ programmati – ha detto Simona Bonafè -. E’ la stessa responsabilità degli esponenti politici toscani di Lega e M5S, se decideranno di subire in silenzio le scelte romane. Noi invece oggi siamo qui, in un luogo che rischia di subire quella ‘decrescita felice’ che ha fatto sparire dall’agenda di governo qualunque politica a favore dell’industria.”

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“Un bel progetto toscano oggi, segna una nuova tappa con la consegna dei fondi per la rigenerazione urbana e sociale delle strade limitrofe alla stazione ferroviaria di Montecatini, attraverso la riapertura dei fondi commerciali sfitti.

L’aggregazione dei cittadini e la cultura possono contribuire a prevenire i problemi di sicurezza e degrado. La nostra visione della sicurezza non è solo repressione, ma innanzitutto prevenzione. I centri urbani devono vivere e, per fare ciò, in un momento tutt’altro che facile per il commercio, servono anche risorse pubbliche per non vedere desertificate alcune zone delle città.

Il progetto Pop-up è interessante anche per i diversi soggetti che contemporaneamente vengono coinvolti. I cittadini vedono rivitalizzati i loro quartieri, si consente a chi ha un fondo sfitto di riaprirlo, a chi ha un’idea imprenditoriale di metterla alla prova.

La Regione, con i suoi 11 progetti cofinanziati per oltre 1 milione di euro in tre anni, ha scelto la strada del lavoro capillare, che merita un plauso per il successo che sta avendo, in un momento in cui nel dibattito politico pare prevalere solo la propaganda della paura”.

Così Marco Simiani, della segreteria regionale del Pd toscano, commenta l’inaugurazione di oggi a Montecatini Terme di 7 nuovi fondi per attività commerciali, artigianali e culturali, nell’ambito del progetto “Pop-Up” cofinanziato dalla Regione Toscana.

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“Un bel progetto toscano oggi, segna una nuova tappa con la consegna dei fondi per la rigenerazione urbana e sociale delle strade limitrofe alla stazione ferroviaria di Montecatini, attraverso la riapertura dei fondi commerciali sfitti.

L’aggregazione dei cittadini e la cultura possono contribuire a prevenire i problemi di sicurezza e degrado. La nostra visione della sicurezza non è solo repressione, ma innanzitutto prevenzione. I centri urbani devono vivere e, per fare ciò, in un momento tutt’altro che facile per il commercio, servono anche risorse pubbliche per non vedere desertificate alcune zone delle città.

Il progetto Pop-up è interessante anche per i diversi soggetti che contemporaneamente vengono coinvolti. I cittadini vedono rivitalizzati i loro quartieri, si consente a chi ha un fondo sfitto di riaprirlo, a chi ha un’idea imprenditoriale di metterla alla prova.

La Regione, con i suoi 11 progetti cofinanziati per oltre 1 milione di euro in tre anni, ha scelto la strada del lavoro capillare, che merita un plauso per il successo che sta avendo, in un momento in cui nel dibattito politico pare prevalere solo la propaganda della paura”.

Così Marco Simiani, della segreteria regionale del Pd toscano, commenta l’inaugurazione di oggi a Montecatini Terme di 7 nuovi fondi per attività commerciali, artigianali e culturali, nell’ambito del progetto “Pop-Up” cofinanziato dalla Regione Toscana.

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“Ha occupato il Consiglio comunale di Pistoia per un intero pomeriggio, ieri, la mozione della Lega Nord sui presepi nelle scuole. E’ andata in scena un’altra puntata dell’ipocrisia della Lega: prima il crocifisso, ora il presepe.

I dettami del cristianesimo per loro valgono soltanto quando si tratta di scrivere un po’ di testo su un atto in Consiglio. Se li dimenticano quando si tratta di agire o legiferare secondo quei principi di pace e di fratellanza che il cristianesimo, come molte altre dottrine, ha insiti.

E allora i consiglieri leghisti di Pistoia tanto affezionati al presepe, oltre ad avere a cuore i simboli, pensino alle persone, quelle vere.  Da oggi con l’entrata in vigore del “decreto sicurezza” ci sono famiglie che usciranno dal sistema SPRAR trovandosi in mezzo a una strada perché viene eliminato il permesso umanitario. A quei bambini, con le loro madri e i loro padri, cosa dite? Di fare il presepe lungo le nostre strade?”.

Così Riccardo Trallori, responsabile organizzazione del Pd della Toscana, commenta la seduta di ieri del consiglio comunale di Pistoia, che ha visto una mozione sul presepe nelle scuole della Lega Nord occupare quasi l’intera seduta dell’assemblea.

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“Ha occupato il Consiglio comunale di Pistoia per un intero pomeriggio, ieri, la mozione della Lega Nord sui presepi nelle scuole. E’ andata in scena un’altra puntata dell’ipocrisia della Lega: prima il crocifisso, ora il presepe.

I dettami del cristianesimo per loro valgono soltanto quando si tratta di scrivere un po’ di testo su un atto in Consiglio. Se li dimenticano quando si tratta di agire o legiferare secondo quei principi di pace e di fratellanza che il cristianesimo, come molte altre dottrine, ha insiti.

E allora i consiglieri leghisti di Pistoia tanto affezionati al presepe, oltre ad avere a cuore i simboli, pensino alle persone, quelle vere.  Da oggi con l’entrata in vigore del “decreto sicurezza” ci sono famiglie che usciranno dal sistema SPRAR trovandosi in mezzo a una strada perché viene eliminato il permesso umanitario. A quei bambini, con le loro madri e i loro padri, cosa dite? Di fare il presepe lungo le nostre strade?”.

Così Riccardo Trallori, responsabile organizzazione del Pd della Toscana, commenta la seduta di ieri del consiglio comunale di Pistoia, che ha visto una mozione sul presepe nelle scuole della Lega Nord occupare quasi l’intera seduta dell’assemblea.

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Sull’aeroporto di Firenze la nostra linea è chiara e il Pd lo ha dimostrato oggi in Consiglio regionale. I consiglieri di opposizione, invece, per fare un dispetto a Firenze e alla Toscana, remano contro lo sviluppo di un sistema aeroportuale toscano efficiente e danneggiano tutta l’economia regionale. L’abbandono dell’aula delle opposizioni è una fuga dalle responsabilità verso la Toscana”.
Così la segretaria del Pd toscano Simona Bonafè, dopo il via libera del consiglio regionale alla risoluzione per la variante al Pit per l’aeroporto Vespucci di Firenze.
“Noi siamo per le infrastrutture che rendono la Toscana moderna e competitiva. Dall’altra parte, quando si tratta di mettere un bastone fra le ruote allo sviluppo della Regione, Lega e M5S nei fatti ricreano l’asse di governo nazionale. E anche stavolta, nella Lega, la linea è arrivata da Cascina, a cui tutti i consiglieri si sono silenziosamente attenuti” conclude Bonafè.

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Firenze

Sull’aeroporto di Firenze la nostra linea è chiara e il Pd lo ha dimostrato oggi in Consiglio regionale. I consiglieri di opposizione, invece, per fare un dispetto a Firenze e alla Toscana, remano contro lo sviluppo di un sistema aeroportuale toscano efficiente e danneggiano tutta l’economia regionale. L’abbandono dell’aula delle opposizioni è una fuga dalle responsabilità verso la Toscana”.
Così la segretaria del Pd toscano Simona Bonafè, dopo il via libera del consiglio regionale alla risoluzione per la variante al Pit per l’aeroporto Vespucci di Firenze.
“Noi siamo per le infrastrutture che rendono la Toscana moderna e competitiva. Dall’altra parte, quando si tratta di mettere un bastone fra le ruote allo sviluppo della Regione, Lega e M5S nei fatti ricreano l’asse di governo nazionale. E anche stavolta, nella Lega, la linea è arrivata da Cascina, a cui tutti i consiglieri si sono silenziosamente attenuti” conclude Bonafè.

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“Tenendo conto che la produzione di energia geotermica si concentra in Toscana, la scelta del governo di eliminare gli incentivi per questo tipo di fonte rinnovabile appare come una vera e propria penalizzazione mirata, contro il nostro territorio, la sua industria d’eccellenza e i 3mila posti di lavoro impiegati. Ma amministratori e parlamentari toscani di Lega e Movimento 5 Stelle hanno una qualche voce in capitolo a Roma nei confronti delle scelte del loro stesso governo?”.
Così Simona Bonafè, eurodeputata e segretaria regionale del PD toscano, che sta partecipando a Pomarance all’assemblea pubblica organizzata dal Partito Democratico dell’alta Val di Cecina contro il taglio degli incentivi alla geotermia, esclusi dal decreto interministeriale sulla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
“Chiediamo al governo il ripristino degli incentivi. E’ inaccettabile togliere finanziamenti che garantiscono i posti di lavoro e sviluppo per andare a investire nell’ assistenzialismo per far fronte alla disoccupazione” conclude Bonafè.
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