”Partono i lavori del rigassificatore di Piombino, lo annuncia oggi il Sindaco. Le sue parole stridono però con l’atteggiamento tenuto fino ad oggi. La sua battaglia contro il rigassificatore ha sempre minimizzato il tema delle compensazioni, le ha più volte definite una presa in giro per i cittadini.
Ora vorrebbe riconoscere goffamente al governo un’attenzione al ‘tema Piombino’. Ma se oggi esiste un memorandum già pronto prima dell’avvio dei lavori, che mette nero su
bianco opere e fondi per il rilancio di Piombino e il dimezzamento delle bollette per residenti e imprese, è stato grazie alla giunta regionale della toscana.
Nessun contributo è arrivato da Ferrari che, solo dopo essere stato sconfessato dal governo nazionale guidato dal suo stesso partito che ha confermato il rigassificatore, parla di
compensazioni e chiede di sedersi ai tavoli dove si discutono.
In Parlamento è anche già depositata una proposta di legge del Partito Democratico che contiene voce per voce lo stanziamento degli oltre 800 milioni del memorandum e anche opere per l’Isola d’Elba e tutto il golfo di Follonica: vedremo se Fratelli d’Italia imprimerà
un’accelerazione all’iter di questa legge per quel pezzo di costa della Toscana. Noi siamo pronti.
Proprio sui temi del memorandum chiediamo al presidente Giani un percorso urgente di partecipazione col territorio che unisca parti sociali, aziende, associazioni datoriali, mondo ambientalista e che costruisca un progetto integrato di sviluppo territoriale. Darà forza
alle istanze del territorio di fronte al nuovo governo.
Ferrari, invece di cercare di trarre ancora vantaggi politici, si unisca a questo percorso per portare il contributo della città di Piombino.
Siamo stati chiamati a fare la nostra parte per l’emergenza energetica nazionale, restituiamo credibilità alle istituzioni e dimostriamo che stavolta per Piombino e la sua crisi arriverà davvero la svolta”.
Così Simone De Rosas, segretario territoriale del Pd Piombino e componente della segreteria regionale Dem.
“Le associazioni di volontariato sono state escluse dai beneficiari del Decreto Aiuti – Ter. Si tratta di un fatto grave che penalizza la Croce Rossa Italiana e gli enti che si occupano dei servizi di trasporto di emergenza per conto del Ssr o delle Asl, danneggiate in questi mesi dagli aumenti dei costi energetici e dei carburanti”: è quanto riporta una nota dei deputati del Pd eletti in Toscana Laura Boldrini, Simona Bonafè, Christian Di Sanzo, Marco Furfaro, Emiliano Fossi, Marco Simiani e Federico Gianassi, firmatari dell’emendamento al Decreto Aiuti Ter respinto dalla Commissione competente di Montecitorio. A supporto della proposta anche i senatori toscani del Partito Democratico Dario Parrini, Ylenia Zambito e Silvio Franceschelli.
“Governo e maggioranza hanno dimostrato scarsa attenzione per tutti quei volontari che si impegnano attivamente e spesso gratuitamente per garantire assistenza ai bisognosi e che sono in condizioni critiche per mancanza di mezzi e di risorse. Siamo convinti che questa iniziativa sia necessaria per sostenere l’attività del Terzo Settore: riproporremo quindi l’emendamento nel prossimo provvedimento utile” conclude la nota.
“Sulla situazione della ex Gkn abbiamo depositato un’interrogazione parlamentare al ministro dello Sviluppo economico Alfonso Urso e alla ministra del Lavoro Marina Calderone. Da troppo tempo si attendono risposte su quella che non può essere considerata una questione locale, circoscritta ai confini di Campi Bisenzio o di Firenze. È un problema di carattere nazionale per il numero di persone coinvolte: centinaia di lavoratori e di famiglie. Occorre chiarezza sui progetti di riconversione dell’attività produttiva e sul futuro degli operai, ormai da un anno e mezzo senza più un impiego. Per questo adesso ci rivolgiamo al governo, da cui attendiamo una risposta”.
A dirlo è il deputato Pd Emiliano Fossi. Firmatati dell’interrogazione parlamentare sono anche i deputati Pd Arturo Scotto, Laura Boldrini, Marco Simiani, Federico Gianassi e Marco Furfaro. Tutti eletti in Toscana. Sostengono l’iniziativa inoltre i senatori Pd: Dario Parrini, Silvio Franceschelli, Ylenia Zambito.
“Sindacati e lavoratori continuano a lamentare la mancanza di certezze sulla futura reindustrializzazione che era stata annunciata dalla nuova proprietà, da dicembre 2021 a pieno controllo dell’azienda. Gli ultimi giorni – aggiunge Fossi – hanno visto il riacutizzarsi delle tensioni ed è necessario lavorare in sinergia per ritrovare il giusto equilibrio e sedersi a un tavolo di confronto per costruire il futuro della fabbrica”.
Una interrogazione parlamentare in merito al Piano nazionale degli aeroporti di Enac. L’hanno sottoscritta i deputati e senatori del Pd eletti in Toscana Ylenia Zambito, Dario Parrini, Silvio Franceschelli, Simona Bonafè, Laura Boldrini, Federico Gianassi, Marco Simiani, Marco Furfaro, ed è rivolta al Presidente del Consiglio e ai ministri di infrastrutture e sviluppo economico.
L’interrogazione nasce “dalla proposta di Piano nazionale degli aeroporti presentata da Enac che esclude l’aeroporto Galilei di Pisa dal novero degli aeroporti strategici”.
Nell’interrogazione si chiede al governo se “non si ritenga necessario integrare la proposta di Piano al fine di fornire esplicitamente la definizione di aeroporto strategico e quali effetti l’inclusione o l’esclusione da tale novero comporti per gli aeroporti interessati e quali siano, conseguentemente, le motivazioni che hanno determinato Enac a escludere l’aeroporto di Pisa dal numero degli aeroporti strategici del nostro Paese”. Infine si chiede “quali iniziative si intenda assumere al fine di garantire che l’aeroporto di Pisa, per le sue caratteristiche di volume passeggeri, merci e di garanzia di intermodalità, sia inserito nell’elenco degli aeroporti strategici”.
Nell’interrogazione si sottolinea come “l’aeroporto di Pisa risulti uno scalo estremamente rilevante nella rete dei trasporti dell’Italia centrale; che la stessa proposta di piano ne preveda in prospettiva una rilevante crescita del numero di passeggeri; che Pisa resta l’unico aeroporto in Toscana a poter garantire i voli intercontinentali; che si tratta di uno scalo tra i principali del paese anche per i volumi merci, con una vicinanza strategica al porto di Livorno e la darsena Europa.
“Sconto del 50 per cento per le bollette di famiglie ed imprese dei comuni geotermici”: è quanto chiede un emendamento del Pd al Decreto Aiuti Ter, sottoscritto dai deputati eletti in Toscana del Pd Marco Simiani, Simona Bonafè, Laura Boldrini, Emiliano Fossi, Federico Gianassi e Christian Di Sanzo. Il provvedimento verrà sostenuto a Palazzo Madama dai senatori toscani del Partito Democratico Dario Parrini, Ylenia Zambito e Silvio Franceschelli.
“La geotermia è una fonte naturale pulita e rinnovabile. Le zone interessate sono spesso aree marginali ed interne già penalizzate dal punto di vista sociale, economico ed occupazionale, ma garantiscono energia a vasti bacini di utenza contigui: è quindi giusto che i territori che ospitano tale risorsa possano usufruire, oltre alle attuali royalties previste dalla legge ed in questa fase di crisi energetica, di ulteriori ricadute tangibili. Ci auguriamo che il governo e la maggioranza, anche in relazione alle promesse fatte sia in campagna elettorale sia in fase di insediamento del nuovo esecutivo, possano sostenere concretamente questa iniziativa”: dichiarano Marco Simiani e Simona Bonafè.
Continueremo a dare loro tutto il supporto possibile, dentro e fuori il Parlamento”.
“Il rigassificatore di Piombino è necessario per garantire la sicurezza energetica della Toscana e dell’Italia: è ora altrettanto urgente varare una serie di norme e risorse capaci di produrre efficaci e rapide ricadute positive per famiglie ed imprese del territorio”: è quanto dichiara la deputata Pd Simona Bonafè annunciando la presentazione, sia a Montecitorio che al Senato, di una proposta di legge su tale tematica da parte dei parlamentari del Partito democratico eletti in Toscana. L’atto è stato sottoscritto dai senatori Dario Parini, Ylenia Zambito, Silvio Franceschelli e dai deputati Simona Bonafè, Marco Simiani, Emiliano Fossi, Federico Gianassi, Marco Furfaro, Christian Diego Di Sanzo e Laura Boldrini.
“Il provvedimento prevede nello specifico disposizioni per il rilancio economico, occupazionale, sociale, ambientale, infrastrutturale e culturale dell’area di Piombino (compresi i comuni del Golfo di Follonica) e la riduzione del prezzo dei costi dell’energia per gli utenti domestici e imprese del territorio. Gli interventi, per cui è previsto uno stanziamento complessivo di circa 870 milioni di euro, verranno definiti da un apposito accordo di programma fra Stato, Regione Toscana ed enti locali interessati e riguarderanno la messa in sicurezza del porto, la bonifica delle aree industriali presenti, lo sviluppo di impianti di fonti rinnovabili, l’ammodernamento delle infrastrutture viarie, la valorizzazione delle aree archeologiche della zona e la realizzazione di un gasdotto per metanizzare l’Isola d’Elba. L’attuazione di tali opere viene affidata al Commissario straordinario per la realizzazione del rigassificatore secondo modalità attuative semplificate. Altre misure specifiche riguardano l’istituzione di una Zona logistica semplificata (Zlg) per promuovere nuovi investimenti nell’area portuale ed ulteriori stanziamenti per la reindustrializzazione per l’area di crisi industriale complessa di Piombino. Il provvedimento prevede inoltre che per imprese e cittadini del comune di Piombino sia concessa una riduzione del 50 per cento dei costi energetici”.
“Chiederemo al governo ed alla maggioranza di poter calendarizzare in tempi brevi, alla Camera o al Senato, questa proposta di legge; al fine di garantire una discussione concertata dei contenuti e programmare un avvio dei lavori delle opere di compensazione certo ed interamente finanziato”: conclude Simona Bonafè.
“Davanti all’emergenza nazionale sulle forniture di gas e sul rincaro delle bollette, è stato dato il via libera della conferenza dei servizi al rigassificatore di Piombino, che porterà il presidente Giani, commissario dell’opera, verso l’autorizzazione finale, dopo un lavoro non semplice, esercitato con rigore.
La nostra regione è stata chiamata al forte senso di responsabilità per ospitare uno dei due impianti necessari a fronteggiare la crisi energetica. Come abbiamo detto fin dall’inizio, ottenute le garanzie ambientali, di sicurezza e sul tempo di permanenza limitato a tre anni, adesso devono corrispondere all’arrivo della nave certezze per lo sviluppo del territorio di Piombino.
La Toscana ha fatto la sua parte, ora va affrontato subito nella sua interezza lo sviluppo economico di quello che era il secondo polo siderurgico in Italia: servono risposte immediate sui temi che riguardano la città”.
“Abbiamo subito una sconfitta politica che porta la destra di Fratelli d’Italia per la prima volta alla guida del governo nella storia della Repubblica. Una destra che con l’elezione delle presidenze di Camera e Senato ha scelto due nomi marcatamente identitari e polarizzanti, a conferma di quello che dicevamo in campagna elettorale sulla natura affatto moderata di quella coalizione”.
Così la segretaria del Pd toscano, Simona Bonafè, ha iniziato la sua relazione davanti alla direzione convocata per martedì e conclusa ieri, con l’analisi del voto all’ordine del giorno.
La relazione è stata approvata con tutti i voti favorevoli e due astenuti.
Nell’analisi del voto la segretaria ha fatto riferimento alle principali cause che hanno portato alla sconfitta, “l’eccesso di governismo di questi anni, in cui abbiamo partecipato ai vari esecutivi di responsabilità, senza avere mai vinto le elezioni”, poi “la mancanza di alleanze a fronte di una legge elettorale che premia le coalizioni larghe” e “la scarsa riconoscibilità delle proposte del PD”.
“Ma adesso abbiamo il dovere di guardare avanti – ha detto Simona Bonafè -, che non significa minimizzare la sconfitta, ma ripartire subito su tre direttrici principali. Primo: dobbiamo fare un’opposizione forte in parlamento. Poi dobbiamo accompagnare il percorso delle Unioni comunali del nostro partito per definire candidature e alleanze nei capoluoghi al voto in primavera. Terzo: rilanciare l’azione di governo regionale in particolare sui temi di sanità, infrastrutture e rifiuti. Avevamo già in programma una conferenza programmatica, adesso il congresso sarà l’occasione, non solo per sciogliere i nodi identitari del Pd, ma anche per una rilettura delle trasformazioni nella società e nell’economia toscana tra Covid e crisi energetica. Intere province oggi non sono più rappresentate né a Roma né negli organi di governo regionali. Nessuno ha mai parlato di rimpasto, ma l’intero gruppo dirigente deve farsi carico di rendere tutti i territori pienamente coinvolti nelle scelte di sviluppo della Regione”.
Infine, in merito alle manifestazioni per la pace delle prossime settimane, il Pd “sarà ovunque si chieda il cessate il fuoco e l’intervento della diplomazia che prenda il posto delle armi, ferma restando la convinzione che esiste un aggressore che è la Russia e un paese che deve difendersi che è l’Ucraina”.
“Oggi più che mai le fonti rinnovabili sono l’unica soluzione per fronteggiare crisi energetica e crisi climatica allo stesso tempo. Per questo sosteniamo con forza l’obbiettivo del raddoppio della geotermia e le richieste illustrate oggi dall’assessora regionale Monia Monni.










