Bonafé: “Ceccardi vuole riportare la Toscana indietro e renderla più povera. Gravissime affermazioni sull’antifascismo”

“Oggi Susanna Ceccardi esce allo scoperto: vorrebbe riportare la Toscana indietro, sia sui valori che sulle infrastrutture, e renderla più povera. La candidata della destra sostiene che essere antifascisti é fuori moda perché non esiste più un nemico, e, affermazione ancora più grave, ammette di non potersi definire né fascista né antifascista. Ebbene, non è accettabile mettere sullo stesso piano fascismo e antifascismo, perché il fascismo è negazione della Libertà e della Democrazia, e chi è per la Libertà e la Democrazia non può che essere antifascista.
Non si può rinunciare ai valori della nostra Costituzione antifascista per strizzare l’occhio a organizzazioni neo-fasciste sperando di incassare qualche voto.
Non si barattano i principi di libertà e democrazia per una manciata di preferenze. La candidata leghista sostiene che il nemico non esiste più e invece c’è ancora: si chiama intolleranza, razzismo, antisemitismo, ricerca di capri espiatori e si nutre, spesso, proprio dell’indifferenza e della superficialità verso questi temi. Per questo noi siamo orgogliosamente antifascisti e lo diciamo forte.
Oltre ai valori, la Ceccardi ci riporta indietro anche sulle infrastrutture: vuole costruire diversi termovalorizzatori e non fa nessun accenno alle energie rinnovabili, all’economia circolare e alle prospettive di riciclo e recupero per ridare nuova vita ai rifiuti che oggi le tecnologie consentono. Non solo. La candidata leghista vorrebbe anche rendere la Toscana più povera, rinunciando ai fondi del Mes. Evidentemente é molto affezionata all’Europa, tanto da ammettere che in caso di sconfitta in Toscana abbandonerà la nave e manterrà il seggio a Bruxelles, ma non conosce bene cosa sta accadendo in Europa e in cosa consiste il Mes di cui parla. Alla Toscana arriverebbero quasi 3 miliardi per la sanità, sarebbe una follia dire di no, contando anche che l’Italia ha già versato al fondo 13 miliardi. Infine sulla sanità dovrebbe chiarire meglio agli elettori cosa intende: parlando di Lombardia propone un sistema che azzerando la sanità territoriale, su cui al contrario ha puntato la Regione Toscana, non ha saputo reggere l’impatto del Coronavirus. É dunque quello fallimentare della Lombardia il suo modello di sanità?”.
Così Simona Bonafé, segretaria del Pd toscano, commenta l’intervista di Susanna Ceccardi su Repubblica Firenze.