Mafia, Poli (PD): “Inaccettabili le parole di Beppe Grillo”

emiliano_poliFirenze, 28 ottobre 2014 – “E’ inaccettabile che la parola mafia possa essere accostata alla parola moralità. Ed è ancora più grave se viene fatto dal leader di un movimento che rappresenta con i suoi eletti in Parlamento il 25% dei voti degli elettori”. Così il responsabile Sicurezza e Legalità del Pd della Toscana Emiliano Poli commenta le parole di Beppe Grillo dal palco M5S dello ‘Sfiducia day’ a Palermo.
“La mafia – ricorda Poli – non ebbe nessuna moralità quando assassinò politici, magistrati, giornalisti, forze dell’ordine e persone comuni. Non ci fu alcuna moralità quando fu sciolto un bambino nell’acido o quando con la strage dei Georgofili fu uccisa una neonata di 50 giorni. Qualcuno dovrebbe ricordare all’On. Sibilia che non ci fu niente di rivoluzionario nell’uccidere Falcone e Borsellino facendo esplodere centinaia di chili di esplosivo che uccisero, oltre ai 2 magistrati, 8 persone della scorta che lasciarono nella disperazione intere famiglie.
La mafia non può essere argomento sul quale fare spettacolo, speculando su centinaio di persone uccise. Non dobbiamo mai dimenticare gli insegnamenti di tante persone che hanno perso la vita lottando ogni giorno nonostante le differenze ideologiche. Giovanni Falcone, uomo di sinistra e repubblicano, lavorava fianco a fianco con Paolo Borsellino, uomo di destra e monarchico perché davanti avevano un obiettivo comune: sconfiggere la mafia.
A Sibilia e Beppe Grillo – conclude Emiliano Poli – dico che rivoluzionario sarebbe pensarci un po’ prima di parlare di certi argomenti e nominare certe persone. Fatelo per le tante persone che hanno perso i loro familiari”.