Università e nuovi criteri bando Diritto allo studio, Gd: “Dalla Regione ok alle nostre proposte”

I Giovani Democratici della Toscana sono soddisfatti delle novità relative al bando per le borse di studio illustrate oggi agli studenti dalla vice-presidente della Regione Stella Targetti.

“Sono state accolte le richieste che avevamo presentato qualche settimana fa all’assessorato, sia riguardo la destinazione delle maggiori entrate derivanti dall’aumento della tassa sul diritto allo studio derivante dalle scelte del Governo, sia rispetto all’esigenza che avevamo posto con forza di allargare la cerchia dei beneficiari delle borse e dei servizi offerti” commenta positivamente il segretario regionale dei Giovani Democratici Andrea Giorgio.  “Ancora una volta – prosegue –  la Regione Toscana ed il Partito Democratico si dimostrano attenti su queste tematiche dando un segnale forte al Paese intero: per noi la scuola e l’università sono priorità, così come il diritto allo studio”.
 
“Con la decisione di alzare il livello ISEE per l’accesso alla borsa di studio si va nella giusta direzione” dice il responsabile Università dei Gd toscani Gaetano Caravela. “Le famiglie – prosegue – devono sostenere costi sempre maggiori e, come dimostra il calo delle immatricolazioni, anche studiare rischia di diventare un lusso. Questo intervento assieme a quello della ‘borsa servizi’ su mensa e trasporti per la fascia di reddito che sta sopra i 18mila euro rispondono ad alcune richieste da noi avanzate con la campagna ‘Contro la crisi, investiamo in sapere’ lanciata il mese scorso. Il confronto che abbiamo avuto su questo con l’assessore, che ringraziamo, si è dimostrato proficuo. Continueremo a lavorare con la Regione per dare concretezza alle altre proposte per costruire una vera cittadinanza studentesca”.

I Giovani Democratici chiedono ora alla Regione di farsi portavoce verso il Governo delle istanze degli studenti rispetto all’aumento delle tasse universitarie previsto nel decreto sulla spending review: il rischio è che con i nuovi criteri le tasse raddoppino, eliminando inoltre ogni tetto massimo alla tassazione per gli extracomunitari e i fuoricorso. Un’idea sbagliata: l’Italia è tra i Paesi con le tasse universitarie più alte d’Europa e con il minor numero di laureati. Inoltre la bassa mobilità sociale si scontra con la pochezza dei nostri stanziamenti sul diritto allo studio. Chiediamo al Governo di rivedere queste scelte e di puntare con forza sulla formazione, l’università e la ricerca: tagliare i finanziamenti da un lato ed alzare le tasse dall’altro è uno strano modo di intenderne lo sviluppo. Per questo domani a Roma i GD presenteranno all’assemblea nazionale del PD un documento per chiedere al Partito Democratico di lavorare per chiedere al Governo il ritiro di una norma incomprensibile e sbagliata.