Spending review, il commento del Pd Arezzo

“Il Governo Monti ha una missione difficile e importante, quella di far fronte ai disastri combinati dal malgoverno degli ultimi anni, ma il sostegno che noi gli dobbiamo garantire non può essere subordinato alla nostra visione del paese e della società.

Oggi l’Italia è un paese che ha riacquisito credibilità a livello internazionale e finalmente ha un Governo che si occupa dei problemi del paese e non dei problemi giudiziari del Presidente del Consiglio. Non dobbiamo mai dimenticarci che nove mesi fa al Governo c’erano nani (della politica) e ballerine che ci stavano trascinando in un baratro. Tuttavia la cura, che non può essere indolore, non deve nemmeno mettere a rischio quelle che sono le nostre priorità politiche. In quella revisione di spesa che il Governo ha varato, e che ha tutte le caratteristiche di una nuova manovra, ci sono cose buone ma anche elementi che il Pd non può accettare. In particolare sulla sanità l’impostazione del Governo è da rivedere. Non si può mettere sullo stesso piano il servizio sanitario di alcune Regioni, come la Toscana, con quello di altre dove invece, certamente, vi sono sprechi e clientelismi da combattere. La riorganizzazione della rete ospedaliera non può essere soltanto burocratica e legata a parametri cinici come quelli dei posti letto ma deve basarsi necessariamente sulla funzioni che le varie strutture hanno nel proprio territorio. Nella nostra provincia si può pensare ad agire con il bisturi per ridurre i costi e non a tagliare importanti strutture che forniscono servizi fondamentali per le nostre comunità.

Anche sulle Province si rischia di cadere in confusione. Una riforma del sistema può essere positiva se serve a riorganizzare le competenze ed a creare enti intermedi più efficienti ed in grado di svolgere meglio il loro ruolo di area vasta. Non si può, invece, affrontare la questione come se fosse un problema di costi della politica. I veri costi della politica si annidano altrove, non si può partire dai Comuni e dalle Province, ma occorre partire dal centro e da tutti gli uffici centrali di uno Stato ormai ipertrofico e costosissimo. Per abbattere il costo dello Stato e ridare dignità alla politica occorre iniziare dalla lunga lista di enti e società ormai desuete e non dalle istituzioni elettive. In un progetto di riforma del sistema delle Province, noi crediamo che quella di Arezzo, per le sue funzioni, le dimensioni e la sua azione, sia da salvaguardare e saremo in prima linea affinché Arezzo mantenga il suo ruolo e non scivoli in un posto secondario che non gli si addice.

A questo dobbiamo aggiungere la mancanza di una politica di sostegno, a partire dal credito, per quel esercito di piccole e medie imprese che sono il nerbo della nostra economia e che anche nel nostro territorio hanno garantito lavoro, e sviluppo. Se si vuole uscire dalla crisi è necessario un intervento di sostegno a queste categorie la cui difficoltà è l’emblema della difficoltà del paese.

Il Governo ha preparato questo pacchetto di tagli, ora la politica, ed il Pd, deve saper fare la sua parte e deve essere in grado di migliorarlo, difendendo i servizi ai cittadini e soprattutto spingendo l’esecutivo a cambiare approccio. Non si può mettere tutti sullo stesso piano, si combattano le inefficienze laddove ci sono, si tutelino i cittadini e le istituzioni laddove negli anni è stata garantita una buona amministrazione delle risorse pubbliche”.

Marco Meacci
segretario Pd Arezzo