Rifiuti, Pd: “Aumento della differenziata e termovalorizzatori non sono in contrasto. Inaccettabile contrarietà al sistema di termovalorizzazione rifiuti urbani di Idv, Sel, e Fds delle province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara”

La raccolta differenziata dei rifiuti non può essere vista come attività in contrapposizione rispetto all’utilizzo a fini energetici dei rifiuti non più utilizzabili. Si tratta, invece, di attività complementari parte di un sistema complessivo in cui le discariche sono la parte finale per il materiale residuale. Per questo è per noi inaccettabile la contrarietà al sistema di termovalorizzazione dei rifiuti urbani  affermata da Idv, Sel, e Fds delle province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara”.

Così i responsabili Ambiente e Servizi pubblici locali del Pd della Toscana, Matteo Tortolini e Gabriele Toti replicano alla presa di posizione di Italia dei valori, Sinistra Ecologia e Libertà e Federazione della sinistra delle province sotto l’Ato Costa sul relativo nuovo piano interprovinciale dei rifiuti.

“Riteniamo – continuano Toti e Tortolini – che l’adozione e poi approvazione del piano interprovinciale di Ato Costa, insieme alla necessità della scelta di un unico soggetto gestore per ogni ambito della regione faccia parte di una linea di condotta irrinunciabile che non può avere dei bruschi punti di arresto, ma al contrario, deve trovare un momento di accelerazione. Ed è necessario seguire le indicazioni dell’Unione europea in tema di rifiuti, che passano attraverso la riduzione, il riutilizzo, il riciclo, e la trasformazione di altro tipo tra cui quella del recupero di energia da rifiuti non utilizzabili in altro modo.

L’indicazione di scendere verso una riduzione dei rifiuti è un obiettivo da perseguire e implica, necessariamente, un intervento per quanto concerne le abitudini, gli usi, e avviare così un approccio culturale diverso alla tematica rifiuti, ed anche sul sistema produttivo che produca meno rifiuti, meno imballaggi, frutto di una nuova concezione, derivante da una visione improntata allo sviluppo e non solo alla crescita ed utilizzi materiali proveniente dal riciclo dando nuova vita ai rifiuti. La raccolta differenziata – sottolineano i due esponenti PD – è necessaria ma da sola non può bastare: rappresenta il mezzo tramite il quale si ottiene il materiale da trattare nelle fase di riciclo. In questo contesto è  auspicabile che il mercato dei prodotti derivanti dal riciclo dei materiali sia liberalizzato in modo da favorire l’arrivo di una pluralità di operatori, ed accrescerne così la concorrenza. Questa competizione, potrà rappresentare una ulteriore spinta per l’espandersi di questo mercato, come sostenuto con iniziative da parte della Regione, ed aumentare il livello qualitativo dei prodotti offerti così da incrementare le opportunità di sbocco sul mercato, creando una sorta di ‘distretti del riciclo’.

Il ciclo corretto di smaltimento dei rifiuti urbani – affermano Toti e Tortolini –  presuppone che sia realizzato in tempi certi un sistema impiantistico-infrastrutturale  adeguato previsto all’interno piani interprovinciali dei rifiuti, con l’obiettivo di consentire alla nostra Regione di essere autosufficiente.

La Toscana in questi anni non ha avuto problemi nello smaltimento dei rifiuti solo grazie al fatto di aver utilizzato le discariche, dove finisce il 49% dei rifiuti rispetto ad una media europea dell’8%. Una differenza enorme che indica, qualora ce ne fosse bisogno, come è assolutamente indispensabile un cambio di passo e spingere verso la direzione di un sistema impiantistico in grado di rendere possibile questo obiettivo.”