Politiche Socio-Sanitarie. Nasce a Firenze il coordinamento nazionale dei consiglieri regionali Pd

Helatnetwork19 luglio 2013 – Costituzione di un coordinamento nazionale dei consiglieri regionali del PD che si occupano di politiche sociosanitarie. Richiesta di audizione con le commissioni di Camera e Senato sulla sostenibilità del SSN. Elaborazione di una risoluzione da presentare nei Consigli Regionali a sostegno dell’iniziativa ed apertura di un confronto dentro e fuori il partito.

Sono alcune delle proposte che oggi a Firenze una ventina di consiglieri regionali del Pd, in rappresentanza di quasi tutte le Regioni italiane, hanno discusso durante una giornata di lavoro promossa dal consigliere e responsabile sanità del partito toscano, Simone Naldoni.
Nasce dunque un coordinamento nazionale degli eletti Pd che seguono, a vario titolo, le problematiche della salute e del sistema sociosanitario. Con tanto di logo (una croce con spicchio di emiciclo e scritta HealthNetwork), che vuole battezzare una rete in grado di produrre idee e confronto tra le diverse esperienze e guarda lontano, fino alle riforme costituzionali che dovrebbero sancire un diverso assetto del rapporto tra Stato, Regioni ed Autonomie locali.

« Nel nostro paese – spiega Simone Naldoni –  il dibattito su questo temi è di grande attualità e coinvolge cittadini, associazioni, istituzioni a tutti i livelli, mondo del lavoro, organizzazioni sindacali. Ma registra una importante assenza: i Consiglieri Regionali. Le due commissioni parlamentari istituite allo scopo di misurare la sostenibilità del sistema stanno procedendo ad audizioni di vari stakeholders, esperti e istituzioni, ma ad oggi non risultano inviti ai Consigli Regionali. I governi regionali e il governo nazionale si confrontano nella Conferenza Stato Regioni, come è giusto, poi il dibattito e le decisioni filtrano a livello regionale, arrivano nei Consigli, dove in fin dei conti dobbiamo prendere le decisioni: varare i piani, cambiare le leggi, stabilire se introdurre o meno ticket, programmare l’assistenza e la prevenzione. Per questo occorre far crescere la consapevolezza che al legislatore regionale non può essere lasciato un ruolo “ancillare” di esecutore di decisioni prese altrove. In attesa della riforma istituzionale che a detta di molti dovrebbe prevedere una Camera  degli enti locali e alle Regioni, nella quale finalmente possano trovare peso anche gli eletti nei consigli regionali, pensiamo utile avviare un coordinamento nazionale dei Consiglieri Regionali che parta dal PD e dalle materie socio sanitarie, per poi magari estendersi ad altri partiti ed a altre materie, utile per attivare inoltre fuori e dentro il partito una discussioni approfondita».

E i punti da discutere sono tanti, molti già fissati in un primo documento discusso oggi durante la giornata di lavoro dai consiglieri regionali. Si va dal “rifinanziamento dei Fondi Sociale e Sanitario a partire dai due miliardi non previsti a valere sul 2014” al “superamento del sistema dei ticket introducendo eventualmente un più equo sistema di compartecipazione per alcune prestazioni”. E ancora: “superamento dei Piani di Rientro, fermi restando i vincoli di bilancio, attraverso una pianificazione capace di eliminare le storture prodotte da tagli non più sostenibili.
Rivisitazione dei LEA; nuovo Patto della Salute con il coinvolgimento delle Assemblee elettive regionali; rilancio della integrazione sociosanitaria; sviluppo della rete territoriale e implementazione dell’assistenza domiciliare e letti di cure intermedie; sviluppo della rete delle eccellenze con bacini anche sovra regionali per centri di altissima specializzazione; sviluppo della governance fra ASL e Enti locali; sviluppo della partecipazione della cittadinanza attiva e della advocacy dell’utenza alla programmazione sanitaria regionale e nazionale, superando il mero ricorso alle audizioni; superamento delle sacche di precariato presenti nel SSN e nel mondo delle professioni sociali”.

«E’ questo il partito democratico che più mi piace – ha commentato il segretario regionale Ivan Ferrucci, che ha preso parte al workshop di Firenze – Un partito che, soprattutto nelle istituzioni, si sforza di creare un lavoro e di produrre idee sulle cose concrete, sui bisogni della gente. E sicuramente, quello delle politiche sociosanitarie, in una società che cambia e nel pieno di una crisi di risorse pubbliche, è uno dei temi più sensibili, che presenta il maggiore impatto, insieme al lavoro, sulla vita quotidiana delle persone. Questo coordinamento che nasce a Firenze, nella Toscana che ha fatto del sistema sanitario pubblico il suo miglior biglietto da visita – ha concluso Ferrucci – sia anche un segnale forte per riaffermare un primato della politica, della buona politica al servizio della società e del bene comune principale: la salute».

Alla giornata di lavoro hanno partecipano consiglieri regionali del Pd delle Regioni:  Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto.