Pmi, uno sguardo oltre la crisi: “Sostenere
chi vuole investire per salvare il Paese”
Piccole e medie imprese sotto la lente. Dalla crisi che stanno attraversando alle possibilità di rilancio, saranno loro, lo zoccolo duro del tessuto produttivo toscano, le protagoniste della Conferenza regionale del Pd su ‘Lavoro autonomo, micro e piccola impresa’, in programma venerdì 18 novembre a Empoli. “Stare accanto a chi investe, a chi ha investito e a chi vuole continuare a investire” dev’essere la parola d’ordine dell’appuntamento perchè “sarà grazie a loro se il Paese si risolleverà” spiega il segretario regionale del Pd Andrea Manciulli.
L’incontro, un assaggio della Conferenza nazionale del Pd sul lavoro che si riunirà a Monza il 26 novembre, si aprirà alle 16.30 all’Agenzia dello sviluppo Empolese – Valdelsa (via delle Fiasciaie, 12) e continuerà fino a tarda sera. Tra gli altri, sono attesi il responsabile Economia del Pd nazionale, Stefano Fassina, e l’assessore regionale al Lavoro, Gianfranco Simoncini. Ma soprattutto, prenderanno la parola commercianti, imprenditori e rappresentanti delle categorie economiche che racconteranno dal vivo le conseguenze di una crisi economica senza precedenti acuite finora dall’assenza di politiche nazionali efficaci per contrastarla.
“Piccole e piccolissime imprese, insieme ai distretti industriali, sono la peculiarità del nostro sistema economico. Oggi, in Italia come in Toscana, la crisi colpisce pesantemente queste realtà imprenditoriali. La chiusura di una piccola ditta significa a volte mette in crisi interi gruppi familiari che portano con sé decenni di esperienza. Non c’è niente che danneggi il sistema produttivo più dell’immobilismo e della mancanza di scelte di governo. Per questo – afferma il segretario dei Democratici Andrea Manciulli – speriamo che quanto prima si affronti una nuova politica economica. E’ necessario stare al fianco di chi ha investito, di chi investe e di chi vuole investire, perchè è solo grazie a loro che il Paese potrà risollevarsi”.
“Il tessuto produttivo italiano è fatto al 98% di piccole e piccolissime imprese, ditte individuali e familiari che hanno fatto grande il nostro Paese. La Conferenza di venerdì sarà l’occasione per discutere delle particolari condizioni che stanno attraversando i distretti e le tante piccole realtà imprenditoriali toscane, per elaborare quelle politiche e quelle scelte che dovremo contribuire a far adottare nei prossimi mesi. La ricchezza del nostro Paese è stata fatta da questa rete di micro e piccole imprese, occorre rilanciarlo ripartendo da qui” spiega afferma il responsabile economia del Pd Toscana, Ivan Ferrucci.
“Nella nostra Regione, operare per lo sviluppo e la competitività della piccola impresa significa occuparsi concretamente dei problemi principali della nostra economia – dice il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Vittorio Bugli -. In questi ultimi mesi, anche con l’approvazione di alcune leggi regionali, come quella, ad esempio, sulla competitività delle imprese, abbiamo specificato ulteriormente la nostra «filosofia» d’intervento: un ruolo attivo e collaborativo della Regione per favorire i processi di innovazione e di rafforzamento sui mercati internazionali. Anche sul fronte del commercio e della microimpresa, stiamo per approvare alcune riforme che puntano a sostenere un settore che negli ultimi anni ha sentito più di altri il morso della crisi e della restrizione dei consumi”.
“L’Italia – aggiunge la segretaria del Pd Empolese Valdelsa Brenda Barnini – non esce dalla spirale del debito pubblico se non riparte la crescita e senza le PMI italiane e toscane non ce la facciamo. Anche in questi anni difficili l’export ha tenuto grazie al tessuto diffuso di imprese che, senza chiedere aiuti né aspettare che passasse la notte, hanno continuato a produrre ricchezza e occupazione. Il programma economico del Pd deve mettere al centro della sua proposta la questione del credito per le PMI, vero elemento di freno alla ripartenza dello sviluppo nel Paese”.