Pisa, continua la mobilitazione contro i tagli alle Poste. Gatti e Fontanelli: “Inaccettabili chiusure”
Sono diversi mesi che come partito e come parlamentari sosteniamo la lotta che i sindacati, le istituzioni e i cittadini conducono contro il piano organizzativo di Poste Italiane Spa, che prevedeva la chiusura di 20 uffici postali solo nella provincia di Pisa.
In questo periodo è stata fondamentale la sinergia fra tutte le forze sociali in campo e determinante è stato il lavoro svolto dalla Regione Toscana e dai sindaci dei Comuni coinvolti.
Oggi il piano delle chiusure è stato notevolmente ridimensionato, ma non possiamo essere soddisfatti fino in fondo. Le chiusure previste nei Comuni di Palaia, San Giuliano Terme, Terricciola, Lajatico, Vecchiano e Pomarance vanno a colpire centri minori creando disagi e disservizi alla popolazione.
In Parlamento abbiamo proseguito con determinazione nel confronto con Poste e sosterremo, insieme a tutto il Pd, le iniziative di protesta che i nostri sindaci porteranno avanti.
In Commissione Parlamentare abbiamo più volte incontrato l’Amministratore Delegato di Poste per aprire un confronto serio sul piano organizzativo presentato, che vede la Toscana, e Pisa in particolare, penalizzate sia dal punto di vista dei servizi ai cittadini sia per i riflessi sul piano occupazionale. Sul tema abbiamo sollecitato anche l’intervento del Ministro Passera. L’attenzione sulla questione è e deve rimanere alta, perché da Poste passa anche la tutela dei nostri territori. Poste è un’azienda pubblica, capiamo la necessità di riorganizzazione ed innovazione ma questo non può mettere in discussione il servizio ai cittadini. A maggior ragione quando le chiusure interessano centri minori, già penalizzati dalle difficoltà di spostamento e da altri tagli ai servizi.
Paolo Fontanelli e Maria Grazia Gatti
(Deputati del Partito Democratico)