“Per Leonardo alziamo il tono”, Intervento di Corrado Besozzi su La Repubblica del 3 luglio
Lettera pubblicata su La Repubblica Firenze
“Nel 2019 si celebrerà il quinto centenario della scomparsa di Leonardo Da Vinci. Aspettando di sapere chi sarà l’assessore alla cultura della Regione, potremmo dire – per gioco che l’importante è che si chiami Leonardo. Sappiamo però che non è possibile: la ferrea legge dell’equilibrio di genere impone di nominare una donna, ma confidiamo che la prescelta abbia in cima ai propri pensieri Leonardo e il traguardo del 2019. Altrettanto attento, siamo certi, sarà l’assessore al turismo, Stefano Ciuoffo che, occupandosi anche di attività produttive e commercio, garantirà il necessario raccordo con il mondo imprenditoriale. Insomma, il 2019 è vicino. La Toscana deve prendere subito l’iniziativa, come previsto dal programma di Enrico Rossi, per fare delle celebrazioni leonardiane uno strumento efficace di attrazione. Leonardo simboleggia il genio universale, è amato dagli Stati Uniti al Giappone, è intuitivamente associato alle svariate forme delle arti, della scienza e della tecnica, all’Italia, alla Toscana e alla sue bellezze. L’occasione non va sprecata: il 2019 è anche l’anno di Matera capitale europea della cultura e la concomitanza è virtuosa. Sull’Italia sarà concentrata l’attenzione dell’ Europa che ama la cultura e che produce cultura. Dobbiamo dunque immaginare iniziative che si irradino per tutta la Toscana partendo dai luoghi leonardiani, da Vinci che gli diede i natali a Firenze che vide l’esplosione del suo genio. E dobbiamo immaginare strumenti di promozione, soprattutto digitali, adeguati all’importanza dell’evento, predisponendo un piano marketing aggressivo per il biennio 2017-2018, per garantire la massima penetrazione sui mercati. L’apertura nazionale e internazionale è necessaria con il pieno coinvolgimento dell’Enit, oggi in fase di trasformazione e rilancio, per promuovere nel mondo gli eventi e gli itinerari legati a Leonardo: come non pensare, oltre alla Toscana, alla Milano del Cenacolo e delle chiuse dei Navigli. Ma si può essere più ambiziosi: perché non proporre una Struttura di missione alla Presidenza del Consiglio? La Francia, poi, dove Leonardo trascorse gli ultimi anni, deve essere il primo partner internazionale, a partire dal Louvre e della cittadina di Amboise, senza trascurare potenziali collaborazioni con altre grandi realtà che ospitano opere leonardiane come Londra e New York. Nella percezione comune Leonardo è il padre nobile e l’emblema del Made in Italy. E proprio nel segno di Leonardo abbiamo la grande opportunità di rinnovare la nostra offerta turistico-culturale. Sono sotto gli occhi di tutti esempi recenti di celebrazioni in tono minore, dal bicentenario di Napoleone all’Elba al 750esimo di Dante. Questa volta si parta per tempo e si alzi il tono. La Toscana non potrà che trarne beneficio”.
Corrado Besozzi
Responsabile cultura del Pd toscano