25 Luglio 2013

NEWSLETTER PD TOSCANA n. 17/2013 – 25 luglio

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NEWSLETTER PD TOSCANA
N. 17/2013 – 25 luglio

 

APPROVAZIONE VARIANTE PIT, FERRUCCI: “RISULTATO IMPORTANTE PER LA MAGGIORANZA E UNA CHIARA SCONFITTA DEL PDL” – Leggi

AEROPORTO PERETOLA RUGGERI: “SODDISFAZIONE APPROVAZIONE PIT, MAGGIORANZA AUTOSUFFICIENTE: SI APRE PERCORSO IMPORTANTE” – Leggi

PIT. RELAZIONE PER L’AULA DEL PRESIDENTE DELLA SESTA COMMISSIONE GIANFRANCO VENTURILeggi

POLITICHE SOCIO-SANITARIE. NASCE A FIRENZE IL COORDINAMENTO NAZIONALE DEI CONSIGLIERI REGIONALI PDLeggi

LETTERA MINATORIA AL SINDACO DI CASTELFIORENTINO, RUGGERI E FERRUCCI (PD): “INACCETTABILE QUESTO SUSSEGUIRSI DI INTIMIDAZIONI. SOLIDARIETÀ A OCCHIPINTI, PROSEGUA CON FIDUCIA NEL SUO LAVORO” – Leggi

CON NOI PER L’ITALIA GIUSTA. CAMPAGNA TESSERAMENTO 2013 – Leggi

FESTE DEMOCRATICHE. GUARDA L’AGENDA DELL’ESTATE 2013 IN TOSCANA E SEGNALACI QUELLA DEL TUO COMUNE E DEL TUO CIRCOLO – Leggi

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24 Luglio 2013

Aeroporto Peretola Ruggeri: “Soddisfazione approvazione Pit, maggioranza autosufficiente: si apre percorso importante”

aeroporto-peretola-firenze24 luglio 2013 – “Oggi la politica toscana decide di scegliere e di aprire, con l’adozione del Pit, un percorso, che verrà chiuso con la successiva approvazione, per definire un nuovo assetto aeroportuale toscano, volto a integrare Pisa e Firenze e a dotare il capoluogo di un aeroporto nuovo e sicuro”. Così Marco Ruggeri, capogruppo Pd Regione Toscana, dopo l’approvazione del Pit avvenuta nella seduta odierna del Consiglio regionale.
“È un progetto che rappresenta una grande occasione di sviluppo per Firenze  e per la Toscana, grazie alla sinergia con lo scalo pisano che determinerà la creazione di un sistema aeroportuale fondamentale per l’Italia centrale. – prosegue il capogruppo – È stato sicuramente un passaggio difficile che nessuno se non incosciente avrebbe potuto fare a cuor leggero. C’era bisogno di trovare una via d’uscita a un problema creatosi a inizio legislatura, l’aeroporto di Peretola è in regime di proroga e non era più autorizzabile se non con un pesante declassamento per condizioni di sicurezza: era quindi quanto mai necessario iniziare un percorso verso il suo potenziamento, assieme all’integrazione con l’aeroporto di Pisa che per troppo tempo è stato un alibi per non scegliere e che ora diventa un opportunità di fare un salto di qualità per tutta la Toscana. Sappiamo che comporterà un impatto nella zona circostante e siamo consci che lo sviluppo aeroportuale debba essere compatibile con il tessuto urbano. Proprio per questo l’atto urbanistico contiene già ora una serie di approfondimenti e per come è uscito dal Consiglio regionale, con la risoluzione che lo accompagna, ci consentirà da qui all’approvazione definitiva di rispondere a molte domande che necessitano di un percorso progettuale più dettagliato per essere chiarite. Nel ridisegnare l’area l’introduzione di una rete tramviaria a servizio dell’aeroporto, delle città di Firenze e Prato e dei territori della piana rappresenta un elemento di innovazione e di mitigazione positiva per affrontare il tema della mobilità e dei collegamenti, che, in questa zona genera problemi a livello di inquinamento e vivibilità. Quest’atto ha aperto posizioni trasversalmente diverse che però sono state espresse nel dibattito odierno con chiarezza e onestà intellettuale a riprova della passione politica e del senso di responsabilità che anima quest’assemblea. Possiamo rilevare senza ombra di smentita che la maggioranza pur nelle sue articolazioni si è dimostrata autosufficiente nel voto e che da parte del Pdl si è preferito nascondere le proprie divisioni rifugiandosi nell’astensione, posizione comoda se presa dall’opposizione. Vorrei ringraziare invece quelle forze che seppur d’opposizione hanno alla fine votato a favore, a dimostrazione che oltre che nella maggioranza, numericamente autonoma, la variante del Pit ha raccolto un ampio consenso in chi guarda a merito e prospettiva e non solo a schieramenti politici”. 

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Aeroporto Peretola Ruggeri: “Soddisfazione approvazione Pit, maggioranza autosufficiente: si apre percorso importante”

aeroporto-peretola-firenze24 luglio 2013 – “Oggi la politica toscana decide di scegliere e di aprire, con l’adozione del Pit, un percorso, che verrà chiuso con la successiva approvazione, per definire un nuovo assetto aeroportuale toscano, volto a integrare Pisa e Firenze e a dotare il capoluogo di un aeroporto nuovo e sicuro”. Così Marco Ruggeri, capogruppo Pd Regione Toscana, dopo l’approvazione del Pit avvenuta nella seduta odierna del Consiglio regionale.
“È un progetto che rappresenta una grande occasione di sviluppo per Firenze  e per la Toscana, grazie alla sinergia con lo scalo pisano che determinerà la creazione di un sistema aeroportuale fondamentale per l’Italia centrale. – prosegue il capogruppo – È stato sicuramente un passaggio difficile che nessuno se non incosciente avrebbe potuto fare a cuor leggero. C’era bisogno di trovare una via d’uscita a un problema creatosi a inizio legislatura, l’aeroporto di Peretola è in regime di proroga e non era più autorizzabile se non con un pesante declassamento per condizioni di sicurezza: era quindi quanto mai necessario iniziare un percorso verso il suo potenziamento, assieme all’integrazione con l’aeroporto di Pisa che per troppo tempo è stato un alibi per non scegliere e che ora diventa un opportunità di fare un salto di qualità per tutta la Toscana. Sappiamo che comporterà un impatto nella zona circostante e siamo consci che lo sviluppo aeroportuale debba essere compatibile con il tessuto urbano. Proprio per questo l’atto urbanistico contiene già ora una serie di approfondimenti e per come è uscito dal Consiglio regionale, con la risoluzione che lo accompagna, ci consentirà da qui all’approvazione definitiva di rispondere a molte domande che necessitano di un percorso progettuale più dettagliato per essere chiarite. Nel ridisegnare l’area l’introduzione di una rete tramviaria a servizio dell’aeroporto, delle città di Firenze e Prato e dei territori della piana rappresenta un elemento di innovazione e di mitigazione positiva per affrontare il tema della mobilità e dei collegamenti, che, in questa zona genera problemi a livello di inquinamento e vivibilità. Quest’atto ha aperto posizioni trasversalmente diverse che però sono state espresse nel dibattito odierno con chiarezza e onestà intellettuale a riprova della passione politica e del senso di responsabilità che anima quest’assemblea. Possiamo rilevare senza ombra di smentita che la maggioranza pur nelle sue articolazioni si è dimostrata autosufficiente nel voto e che da parte del Pdl si è preferito nascondere le proprie divisioni rifugiandosi nell’astensione, posizione comoda se presa dall’opposizione. Vorrei ringraziare invece quelle forze che seppur d’opposizione hanno alla fine votato a favore, a dimostrazione che oltre che nella maggioranza, numericamente autonoma, la variante del Pit ha raccolto un ampio consenso in chi guarda a merito e prospettiva e non solo a schieramenti politici”. 

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Lettera minatoria al sindaco di Castelfiorentino, Ruggeri e Ferrucci (Pd): “Inaccettabile questo susseguirsi di intimidazioni. Solidarietà a Occhipinti, prosegua con fiducia nel suo lavoro”

24 luglio 2013 – “Un gesto gravissimo, l’ennesimo nei confronti di chi amministra la cosa pubblica, che non esitiamo a definire vile, inaccettabile e che non ha niente a che vedere con l’espressione del dissenso in un sistema democratico. Per questo condanniamo con fermezza  l’azione di minaccia nei confronti del sindaco di Castelfiorentino, Giovanni Occhipinti, al quale va tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno nel proseguire il suo lavoro con determinazione”.

Così Marco Ruggeri capogruppo Pd in consiglio regionale e Ivan Ferrucci segretario regionale Pd Toscana e consigliere regionale, riguardo alle minacce ricevute dal sindaco di Castelfiorentino, Giovanni Occhipinti, contenute in una busta al cui interno erano presenti anche due cartucce.

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PIT – Relazione per l’Aula del Presidente della Sesta Commissione Gianfranco Venturi

aula-consiglio-regionaleProposte di deliberazione n. 105 e n. 334 – testo unificato

Adozione dell’integrazione al piano di indirizzo territoriale (PIT) per la definizione del Parco agricolo della Piana e per la qualificazione dell’aeroporto di Firenze secondo le procedure previste dall’articolo 17 della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio)

Relazione per l’Aula del Presidente della Sesta Commissione del Consiglio Regionale  Gianfranco Venturi

 


 

Con il presente provvedimento si conclude un lungo iter iniziato il 26 luglio del 2010, data della deliberazione n. 705 con cui la Giunta regionale ha avviato il procedimento per “l’integrazione del Piano di Indirizzo Territoriale al fine di definire gli indirizzi e le prescrizioni regionali in riferimento all’attuazione del Parco della Piana fiorentina, quale elemento ordinatore, e alla qualificazione dell’aeroporto di Firenze-Peretola”.

La prima relazione del responsabile del procedimento, del 14 febbraio 2011,  dà conto del percorso effettuato fino alla presentazione in Consiglio regionale della prima proposta di deliberazione, la n. 105, concernente l’integrazione al PIT, così come la prima relazione del garante della comunicazione .

La prima proposta, la Pdd n. 105, è stata assegnata alle commissioni competenti, Sesta e Settima, nel febbraio 2011.

Le commissioni si sono riunite 11 volte effettuando numerose audizioni con tutti i soggetti interessati.

E’ appunto anche a seguito dell’istruttoria effettuata dalle commissioni, oltre che dell’approfondimento con ENAC sulle caratteristiche funzionali della qualificazione aeroportuale, che la Giunta regionale ha provveduto ad integrare la prima proposta con la pdd 334, assegnata alle commissioni competenti nel marzo 2013.

La nuova Pdd  334:

•    individua ulteriori impegni della Regione ad integrazione del progetto Parco Agricolo della Piana;

•    ridefinisce le salvaguardie relative al Parco agricolo della Piana a seguito degli approfondimenti effettuati con gli Enti Locali interessati;  

•    include nelle valutazioni le nuove ipotesi di orientamento della pista per la qualificazione aeroportuale contenute nel documento presentato da ENAC che viene acquisito nel quadro conoscitivo della presente integrazione del PIT, con le conseguenti prescrizioni.

Le modifiche e integrazioni della pdd 334 rispetto alla pdd 105 riguardano in  sintesi:

– una più articolata declinazione della disciplina di salvaguardia riferita al Parco agricolo della Piana e l’individuazione di aree “complementari”;

–    l’integrazione al Documento di Master Plan del Sistema aeroportuale toscano” e alla relativa Disciplina  con l’individuazione degli obiettivi di sviluppo correlato degli aeroporti di Pisa e Firenze;

–    Le integrazioni alla Disciplina di Master Plan medesimo  con riferimento a:
•    le possibili soluzioni di pista (prolungamento pista attuale o pista parallela-convergente) e le relative prescrizioni per il progetto di qualificazione aeroportuale, comprensive delle prescrizioni per il progetto e gli interventi a cura e spese del proponente, ivi compresa la redazione della VIS;

•    la definizione della composizione e delle funzioni del Comitato di garanzia;

•    la previsione del Dibattito pubblico sui progetti di qualificazione aeroportuale;

Ulteriori integrazioni riguardano:

–    gli adeguamenti delle cartografie di piano, consistenti in alcune revisioni minori dei confini e l’introduzione delle aree “complementari” e “funzionali” al Parco;

–    le integrazioni ai documenti di valutazione;

–    le integrazioni al Quadro Conoscitivo con il Documento presentato da ENAC e con la nota su “Le ricadute economiche del consolidamento dell’offerta aeroportuale della Toscana” di IRPET;

–    l’ integrazione al Rapporto del garante della comunicazione per il Pit recante i risultati delle ulteriori attività di informazione e partecipazione espletate.

In particolare Il Documento di piano del PIT è integrato con l’individuazione di un insieme di azioni per l’attuazione del Parco agricolo della piana e per migliorare la sostenibilità del sistema territoriale afferente al Parco, oggetto di sette specifici  allegati programmatici che riguardano

1.     La “Promozione delle attività agricole e di forestazione legate alle esigenze di mitigazione ambientale, riqualificazione e valorizzazione del Parco della Piana”;

2.    Gli “Interventi correlati al Parco agricolo della Piana con particolare riferimento a interventi di piantumazione per ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la fruibilità dei percorsi che collegano le aree urbane al parco”;

3.    Gli “Investimenti per le aree umide e per la rete ecologica nel Parco agricolo della Piana”;

4.    Gli  “Interventi correlati al Parco agricolo della Piana per una migliore fruizione del parco archeologico di Gonfienti”;

5.    Le  “Azioni di risanamento e miglioramento della qualità dell’aria, volte a ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera”;

6.    Le  “Azioni per la promozione di energia da fonti rinnovabili e per l’efficienza energetica “;    

7.    Gli “Interventi di miglioramento della mobilità collettiva nell’area anche al fine di ridurre l’inquinamento atmosferico”:

In questa fase anche le salvaguardie del progetto Parco agricolo della Piana, i relativi articoli della Disciplina generale del PIT sono stati ridefiniti a seguito degli approfondimenti sia nelle commissioni che con gli enti locali coinvolti.

•    Relativamente alla qualificazione aeroportuale la Valutazione Ambientale Strategica prende in esame sia l’evoluzione dello scenario in assenza della integrazione proposta sia la sua evoluzioni alla luce delle previsioni del Parco agricolo della Piana e della qualificazione dell’aeroporto.

Al riguardo sono state esaminate  tre areali di fattibilità:
•    Quello  relativo al prolungamento della pista attuale;
•    Quello  relativo all’ipotesi di pista parallela convergente che prende come riferimento l’ipotesi di pista 12/30 di ENAC;
•    E quello relativo all’ipotesi di pista obliqua che prende come riferimento l’ipotesi di pista 9/27 di ENAC che a seguito della stessa valutazione è risultato eccessivamente impattante.

Nel Documento di piano del Masterplan è stata inserita l’indicazione delle fasi procedurali necessarie all’approvazione del nuovo Piano di Sviluppo aeroportuale dell’aeroporto fiorentino e prevede quali elementi prescrittivi:

•    l’utilizzo della pista di atterraggio in modo da garantire la massima tutela degli insediamenti dall’inquinamento acustico ed atmosferico con un utilizzo esclusivamente monodirezionale, senza sorvolo di Firenze, fatte salve situazioni di emergenza;
•    l’esclusione della pista di rullaggio in funzione sia della monodirezionalità della pista, sia del controllo delle emissioni inquinanti.

La disciplina di Master Plan contiene inoltre gli impegni da realizzare a carico e spese del proponente ed in particolare per :

– la rinaturalizzazione delle aree aeroportuali non più necessarie da destinare a Parco agricolo della Piana, anche con interventi di piantumazione;

– la salvaguardia della biodiversità e delle specie animali e vegetali;

– la compensazione a seguito di interferenze con siti di importanza naturalistica regionale;

– l’ adeguamento del reticolo idraulico;

– l’ adeguamento e ricucitura della viabilità interferita;

– la mitigazione e compensazione per l’inquinamento atmosferico e acustico;

– il recupero delle parti dei Boschi della Piana interessate dal progetto per la pista parallela convergente, procedendo alla loro rilocalizzazione in area idonea;

– il recupero dei volumi di esondazione sottratti ai territori interessati dalla qualificazione aeroportuale;

– la redazione della Valutazione di Impatto Sanitario del progetto della qualificazione aeroportuale.

Sull’insieme di questi materiali, Le commissioni Sesta e Settima hanno effettuato, anche alla luce della nuova pdd 344, numerose audizioni e consultazioni (6 sedute con varie audizioni più 2 giornate di consultazioni).

Vorrei in questa sede ringraziare i Commissari per un lavoro positivo che assieme abbiamo svolto e con loro vorrei ringraziare tutti gli Uffici che hanno collaborato con i nostri lavori dando prova di disponibilità e competenza

Su richiesta delle commissioni, gli uffici della Giunta hanno provveduto ad unificare in un unico testo le due proposte.

Sono stati richiesti approfondimenti ad ARPAT sulle valutazioni riguardo al rumore aeroportuale, documentazione che è stata inserita come appendice nel rapporto ambientale insieme a rappresentazioni delle curve isofone su una base cartografica più aggiornata (2010).

Oltre alla correzione di errori materiali e altre modifiche di precisazione, in commissione sono stati approvati due emendamenti, entrambi relativi agli allegati programmatici per l’attuazione del Parco agricolo della piana.

In particolare, un emendamento è riferito all’allegato programmatico “Interventi correlati al Parco agricolo della Piana per una migliore fruizione del parco archeologico di Gonfienti”. Con il quale , in relazione all’obiettivo di sistemazione e valorizzazione dell’area archeologica, si prevede che le aree di proprietà dell’Interporto non interessate da edificazione mantengano la destinazione d’uso a verde fino a quando non sarà definito il progetto di valorizzazione dell’area archeologica.

L’altro emendamento è relativo all’allegato programmatico concernente il miglioramento della mobilità collettiva nell’area interessata dall’integrazione al PIT , con il quale si prevede che, entro il 2013, la Regione e i Comuni interessati debbano valuterare le modalità per la redazione dello studio di fattibilità del collegamento verso Campi e da qui fino a Prato, previi gli opportuni raccordi con le amministrazioni comunali interessate.
 

Se tutto questo è stato positivo,  non vogliamo tacere che la presente proposta di integrazione del PIT ha incontrato soprattutto negli Enti Locali della Piana, nelle Amministrazioni Provinciali interessate ed in alcuni Comitati, consistenti opposizioni che non potevano non trovare riscontro anche nelle posizioni che alcuni commissari hanno poi assunto in sede di conclusione dei nostri lavori.

Si tratta di posizioni motivate da ragioni molteplici che vanno da una non condivisione della scelta stessa volta al potenziamento dell’aeroporto di Peretola,  alla preoccupazione che tale scelta possa compromettere il futuro del Parco Agricolo della Piana  ed infine alla richiesta di poter avere maggiori dati in ordine ai costi complessivi dell’opera ed all’impatto che l’accresciuto traffico aereo verrebbe ad avere sulle popolazioni della piana.

Si tratta di preoccupazioni presenti anche nel parere che ci è pervenuto da parte del Consiglio delle Autonomie Locali della Toscana che, pur dando parere positivo ha  specificato una serie di condizioni  al riguardo.

Abbiamo interloquito con tutte queste diverse opinioni, partendo dalla convinzione che il potenziamento dell’aeroporto, così come la valorizzazione del Parco fossero obiettivi irrinunciabili da tenere uniti e verso i quali tendere,  con la dovuta attenzione alla salute ed alla qualità della vita delle popolazioni che in vario modo sono coinvolte in questa vicenda.

In molti casi le risposte si sono trovate studiando più attentamente i voluminosi documenti messi a disposizione, anche chiedendo ulteriori integrazioni.

In altri casi si trattava di questioni che pur legittime andavano oltre  gli ambiti propri dello strumento in discussione, mentre in altri casi ancora si trattava di questioni che non potevano trovare soluzione in questa fase ma che solo con la concreta adozione dell’integrazione proposta sarebbe stato possibile creare le condizioni per un maggiore approfondimento prima della definitiva approvazione dell’atto.

E’ per rispondere a questa duplice esigenza che abbiamo proposto in commissione la risoluzione n. 205, rispetto alla quale sono nel frattempo maturate anche alcune precisazioni raccolte nella proposta di emendamento alla stessa firmata dai commissari di maggioranza della sesta e settima commissione e che è aperta comunque anche ad ulteriori sottoscrizioni che dovessero aggiungersi in Aula.

Con questa risoluzione si  Impegna la Giunta regionale “a richiedere al soggetto proponente l’opera di presentare con ogni possibile urgenza, nella fase immediatamente  successiva al voto sull’adozione, un preliminare di Piano di Sviluppo Aeroportuale (PSA), che consenta di accertare,  prima dell’approvazione definitiva, sia i costi complessivi di massima necessari per la realizzazione dell’opera, comprensivi dei costi per l’adeguamento del sistema territoriale interessato, che dell’adeguamento delle diverse funzioni aeroportuali ai livelli di traffico previsti  a seguito dell’apertura della nuova pista. Tale preliminare di Piano di Sviluppo Aeroportuale dovrà essere dotato di un piano economico/finanziario che ne dimostri la sostenibilità da parte del soggetto proponente. Il soggetto proponente dovrà inoltre fornire approfondimenti che esaminino in modo più compiuto le ricadute dell’impatto acustico ed ambientale sulla base del traffico previsto, delle rotte decollo/atterraggio prevalenti e del tipo di aereomobili  che utilizzeranno la nuova pista.

Mi pare che questo documento, non a caso condiviso anche da quanti in commissione non si sono riconosciuti nel voto positivo  finale sul provvedimento,  possa costituire un valido motivo anche per quanti non ritengono oggi maturo un loro voto positivo sul provvedimento, affinché consentendo l’adozione di questa variante, già da troppo tempo oggetto di discussione, sia reso con ciò possibile un approfondimento delle questioni sollevate per poter esprimere a ragion veduta e con maggiori elementi un voto pienamente convinto in sede di approvazione finale.

Come è noto, il voto nelle commissioni congiunte, sesta e settima, ha visto 6 voti a favore, 2 contrari e 6 astensioni.  Per i regolamenti che presiedono ai nostri lavori, anche se i rapporti numerici nelle commissioni non rispettano fedelmente quelli presenti in aula,  l’esito del voto comporta il parere contrario delle commissioni medesime.

Spetta ora all’Aula esprimersi in merito agli atti proposti ed alle argomentazioni sollevate decidendo sulla adozione del testo unificato alla vostra attenzione.

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PIT – Relazione per l’Aula del Presidente della Sesta Commissione Gianfranco Venturi

aula-consiglio-regionaleProposte di deliberazione n. 105 e n. 334 – testo unificato

Adozione dell’integrazione al piano di indirizzo territoriale (PIT) per la definizione del Parco agricolo della Piana e per la qualificazione dell’aeroporto di Firenze secondo le procedure previste dall’articolo 17 della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio)

Relazione per l’Aula del Presidente della Sesta Commissione del Consiglio Regionale  Gianfranco Venturi

 


 

Con il presente provvedimento si conclude un lungo iter iniziato il 26 luglio del 2010, data della deliberazione n. 705 con cui la Giunta regionale ha avviato il procedimento per “l’integrazione del Piano di Indirizzo Territoriale al fine di definire gli indirizzi e le prescrizioni regionali in riferimento all’attuazione del Parco della Piana fiorentina, quale elemento ordinatore, e alla qualificazione dell’aeroporto di Firenze-Peretola”.

La prima relazione del responsabile del procedimento, del 14 febbraio 2011,  dà conto del percorso effettuato fino alla presentazione in Consiglio regionale della prima proposta di deliberazione, la n. 105, concernente l’integrazione al PIT, così come la prima relazione del garante della comunicazione .

La prima proposta, la Pdd n. 105, è stata assegnata alle commissioni competenti, Sesta e Settima, nel febbraio 2011.

Le commissioni si sono riunite 11 volte effettuando numerose audizioni con tutti i soggetti interessati.

E’ appunto anche a seguito dell’istruttoria effettuata dalle commissioni, oltre che dell’approfondimento con ENAC sulle caratteristiche funzionali della qualificazione aeroportuale, che la Giunta regionale ha provveduto ad integrare la prima proposta con la pdd 334, assegnata alle commissioni competenti nel marzo 2013.

La nuova Pdd  334:

•    individua ulteriori impegni della Regione ad integrazione del progetto Parco Agricolo della Piana;

•    ridefinisce le salvaguardie relative al Parco agricolo della Piana a seguito degli approfondimenti effettuati con gli Enti Locali interessati;  

•    include nelle valutazioni le nuove ipotesi di orientamento della pista per la qualificazione aeroportuale contenute nel documento presentato da ENAC che viene acquisito nel quadro conoscitivo della presente integrazione del PIT, con le conseguenti prescrizioni.

Le modifiche e integrazioni della pdd 334 rispetto alla pdd 105 riguardano in  sintesi:

– una più articolata declinazione della disciplina di salvaguardia riferita al Parco agricolo della Piana e l’individuazione di aree “complementari”;

–    l’integrazione al Documento di Master Plan del Sistema aeroportuale toscano” e alla relativa Disciplina  con l’individuazione degli obiettivi di sviluppo correlato degli aeroporti di Pisa e Firenze;

–    Le integrazioni alla Disciplina di Master Plan medesimo  con riferimento a:
•    le possibili soluzioni di pista (prolungamento pista attuale o pista parallela-convergente) e le relative prescrizioni per il progetto di qualificazione aeroportuale, comprensive delle prescrizioni per il progetto e gli interventi a cura e spese del proponente, ivi compresa la redazione della VIS;

•    la definizione della composizione e delle funzioni del Comitato di garanzia;

•    la previsione del Dibattito pubblico sui progetti di qualificazione aeroportuale;

Ulteriori integrazioni riguardano:

–    gli adeguamenti delle cartografie di piano, consistenti in alcune revisioni minori dei confini e l’introduzione delle aree “complementari” e “funzionali” al Parco;

–    le integrazioni ai documenti di valutazione;

–    le integrazioni al Quadro Conoscitivo con il Documento presentato da ENAC e con la nota su “Le ricadute economiche del consolidamento dell’offerta aeroportuale della Toscana” di IRPET;

–    l’ integrazione al Rapporto del garante della comunicazione per il Pit recante i risultati delle ulteriori attività di informazione e partecipazione espletate.

In particolare Il Documento di piano del PIT è integrato con l’individuazione di un insieme di azioni per l’attuazione del Parco agricolo della piana e per migliorare la sostenibilità del sistema territoriale afferente al Parco, oggetto di sette specifici  allegati programmatici che riguardano

1.     La “Promozione delle attività agricole e di forestazione legate alle esigenze di mitigazione ambientale, riqualificazione e valorizzazione del Parco della Piana”;

2.    Gli “Interventi correlati al Parco agricolo della Piana con particolare riferimento a interventi di piantumazione per ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la fruibilità dei percorsi che collegano le aree urbane al parco”;

3.    Gli “Investimenti per le aree umide e per la rete ecologica nel Parco agricolo della Piana”;

4.    Gli  “Interventi correlati al Parco agricolo della Piana per una migliore fruizione del parco archeologico di Gonfienti”;

5.    Le  “Azioni di risanamento e miglioramento della qualità dell’aria, volte a ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera”;

6.    Le  “Azioni per la promozione di energia da fonti rinnovabili e per l’efficienza energetica “;    

7.    Gli “Interventi di miglioramento della mobilità collettiva nell’area anche al fine di ridurre l’inquinamento atmosferico”:

In questa fase anche le salvaguardie del progetto Parco agricolo della Piana, i relativi articoli della Disciplina generale del PIT sono stati ridefiniti a seguito degli approfondimenti sia nelle commissioni che con gli enti locali coinvolti.

•    Relativamente alla qualificazione aeroportuale la Valutazione Ambientale Strategica prende in esame sia l’evoluzione dello scenario in assenza della integrazione proposta sia la sua evoluzioni alla luce delle previsioni del Parco agricolo della Piana e della qualificazione dell’aeroporto.

Al riguardo sono state esaminate  tre areali di fattibilità:
•    Quello  relativo al prolungamento della pista attuale;
•    Quello  relativo all’ipotesi di pista parallela convergente che prende come riferimento l’ipotesi di pista 12/30 di ENAC;
•    E quello relativo all’ipotesi di pista obliqua che prende come riferimento l’ipotesi di pista 9/27 di ENAC che a seguito della stessa valutazione è risultato eccessivamente impattante.

Nel Documento di piano del Masterplan è stata inserita l’indicazione delle fasi procedurali necessarie all’approvazione del nuovo Piano di Sviluppo aeroportuale dell’aeroporto fiorentino e prevede quali elementi prescrittivi:

•    l’utilizzo della pista di atterraggio in modo da garantire la massima tutela degli insediamenti dall’inquinamento acustico ed atmosferico con un utilizzo esclusivamente monodirezionale, senza sorvolo di Firenze, fatte salve situazioni di emergenza;
•    l’esclusione della pista di rullaggio in funzione sia della monodirezionalità della pista, sia del controllo delle emissioni inquinanti.

La disciplina di Master Plan contiene inoltre gli impegni da realizzare a carico e spese del proponente ed in particolare per :

– la rinaturalizzazione delle aree aeroportuali non più necessarie da destinare a Parco agricolo della Piana, anche con interventi di piantumazione;

– la salvaguardia della biodiversità e delle specie animali e vegetali;

– la compensazione a seguito di interferenze con siti di importanza naturalistica regionale;

– l’ adeguamento del reticolo idraulico;

– l’ adeguamento e ricucitura della viabilità interferita;

– la mitigazione e compensazione per l’inquinamento atmosferico e acustico;

– il recupero delle parti dei Boschi della Piana interessate dal progetto per la pista parallela convergente, procedendo alla loro rilocalizzazione in area idonea;

– il recupero dei volumi di esondazione sottratti ai territori interessati dalla qualificazione aeroportuale;

– la redazione della Valutazione di Impatto Sanitario del progetto della qualificazione aeroportuale.

Sull’insieme di questi materiali, Le commissioni Sesta e Settima hanno effettuato, anche alla luce della nuova pdd 344, numerose audizioni e consultazioni (6 sedute con varie audizioni più 2 giornate di consultazioni).

Vorrei in questa sede ringraziare i Commissari per un lavoro positivo che assieme abbiamo svolto e con loro vorrei ringraziare tutti gli Uffici che hanno collaborato con i nostri lavori dando prova di disponibilità e competenza

Su richiesta delle commissioni, gli uffici della Giunta hanno provveduto ad unificare in un unico testo le due proposte.

Sono stati richiesti approfondimenti ad ARPAT sulle valutazioni riguardo al rumore aeroportuale, documentazione che è stata inserita come appendice nel rapporto ambientale insieme a rappresentazioni delle curve isofone su una base cartografica più aggiornata (2010).

Oltre alla correzione di errori materiali e altre modifiche di precisazione, in commissione sono stati approvati due emendamenti, entrambi relativi agli allegati programmatici per l’attuazione del Parco agricolo della piana.

In particolare, un emendamento è riferito all’allegato programmatico “Interventi correlati al Parco agricolo della Piana per una migliore fruizione del parco archeologico di Gonfienti”. Con il quale , in relazione all’obiettivo di sistemazione e valorizzazione dell’area archeologica, si prevede che le aree di proprietà dell’Interporto non interessate da edificazione mantengano la destinazione d’uso a verde fino a quando non sarà definito il progetto di valorizzazione dell’area archeologica.

L’altro emendamento è relativo all’allegato programmatico concernente il miglioramento della mobilità collettiva nell’area interessata dall’integrazione al PIT , con il quale si prevede che, entro il 2013, la Regione e i Comuni interessati debbano valuterare le modalità per la redazione dello studio di fattibilità del collegamento verso Campi e da qui fino a Prato, previi gli opportuni raccordi con le amministrazioni comunali interessate.
 

Se tutto questo è stato positivo,  non vogliamo tacere che la presente proposta di integrazione del PIT ha incontrato soprattutto negli Enti Locali della Piana, nelle Amministrazioni Provinciali interessate ed in alcuni Comitati, consistenti opposizioni che non potevano non trovare riscontro anche nelle posizioni che alcuni commissari hanno poi assunto in sede di conclusione dei nostri lavori.

Si tratta di posizioni motivate da ragioni molteplici che vanno da una non condivisione della scelta stessa volta al potenziamento dell’aeroporto di Peretola,  alla preoccupazione che tale scelta possa compromettere il futuro del Parco Agricolo della Piana  ed infine alla richiesta di poter avere maggiori dati in ordine ai costi complessivi dell’opera ed all’impatto che l’accresciuto traffico aereo verrebbe ad avere sulle popolazioni della piana.

Si tratta di preoccupazioni presenti anche nel parere che ci è pervenuto da parte del Consiglio delle Autonomie Locali della Toscana che, pur dando parere positivo ha  specificato una serie di condizioni  al riguardo.

Abbiamo interloquito con tutte queste diverse opinioni, partendo dalla convinzione che il potenziamento dell’aeroporto, così come la valorizzazione del Parco fossero obiettivi irrinunciabili da tenere uniti e verso i quali tendere,  con la dovuta attenzione alla salute ed alla qualità della vita delle popolazioni che in vario modo sono coinvolte in questa vicenda.

In molti casi le risposte si sono trovate studiando più attentamente i voluminosi documenti messi a disposizione, anche chiedendo ulteriori integrazioni.

In altri casi si trattava di questioni che pur legittime andavano oltre  gli ambiti propri dello strumento in discussione, mentre in altri casi ancora si trattava di questioni che non potevano trovare soluzione in questa fase ma che solo con la concreta adozione dell’integrazione proposta sarebbe stato possibile creare le condizioni per un maggiore approfondimento prima della definitiva approvazione dell’atto.

E’ per rispondere a questa duplice esigenza che abbiamo proposto in commissione la risoluzione n. 205, rispetto alla quale sono nel frattempo maturate anche alcune precisazioni raccolte nella proposta di emendamento alla stessa firmata dai commissari di maggioranza della sesta e settima commissione e che è aperta comunque anche ad ulteriori sottoscrizioni che dovessero aggiungersi in Aula.

Con questa risoluzione si  Impegna la Giunta regionale “a richiedere al soggetto proponente l’opera di presentare con ogni possibile urgenza, nella fase immediatamente  successiva al voto sull’adozione, un preliminare di Piano di Sviluppo Aeroportuale (PSA), che consenta di accertare,  prima dell’approvazione definitiva, sia i costi complessivi di massima necessari per la realizzazione dell’opera, comprensivi dei costi per l’adeguamento del sistema territoriale interessato, che dell’adeguamento delle diverse funzioni aeroportuali ai livelli di traffico previsti  a seguito dell’apertura della nuova pista. Tale preliminare di Piano di Sviluppo Aeroportuale dovrà essere dotato di un piano economico/finanziario che ne dimostri la sostenibilità da parte del soggetto proponente. Il soggetto proponente dovrà inoltre fornire approfondimenti che esaminino in modo più compiuto le ricadute dell’impatto acustico ed ambientale sulla base del traffico previsto, delle rotte decollo/atterraggio prevalenti e del tipo di aereomobili  che utilizzeranno la nuova pista.

Mi pare che questo documento, non a caso condiviso anche da quanti in commissione non si sono riconosciuti nel voto positivo  finale sul provvedimento,  possa costituire un valido motivo anche per quanti non ritengono oggi maturo un loro voto positivo sul provvedimento, affinché consentendo l’adozione di questa variante, già da troppo tempo oggetto di discussione, sia reso con ciò possibile un approfondimento delle questioni sollevate per poter esprimere a ragion veduta e con maggiori elementi un voto pienamente convinto in sede di approvazione finale.

Come è noto, il voto nelle commissioni congiunte, sesta e settima, ha visto 6 voti a favore, 2 contrari e 6 astensioni.  Per i regolamenti che presiedono ai nostri lavori, anche se i rapporti numerici nelle commissioni non rispettano fedelmente quelli presenti in aula,  l’esito del voto comporta il parere contrario delle commissioni medesime.

Spetta ora all’Aula esprimersi in merito agli atti proposti ed alle argomentazioni sollevate decidendo sulla adozione del testo unificato alla vostra attenzione.

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Approvazione variante Pit, Ferrucci: “Risultato importante per la maggioranza e una chiara sconfitta del Pdl”

pit24 luglio 2013 –  “L’approvazione del Pit è un passo importante verso l’obiettivo di costruire un sistema aeroportuale integrato della Toscana. Sono convinto che le questioni aperte all’interno del piano – come la realizzazione della holding, l’approfondimento sull’impatto ambientale e le infrastrutture utili a migliorare la mobilità nei territori interessati – devono essere affrontate insieme alle istituzioni locali. Mi preme comunque sottolineare che oggi assistiamo ad una chiara sconfitta del Pdl, il quale non pensava si potesse arrivare a questo risultato: infatti la decisione di astenersi mi pare un atteggiamento assunto sia per coprire le loro divisioni interne, sia per tirarsi indietro davanti a un confronto di merito”.
 
Così Ivan Ferrucci segretario regionale del Pd toscano e consigliere regionale, riguardo l’approvazione del Pit durante la seduta dell’assemblea regionale di oggi.

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Approvazione variante Pit, Ferrucci: “Risultato importante per la maggioranza e una chiara sconfitta del Pdl”

pit24 luglio 2013 –  “L’approvazione del Pit è un passo importante verso l’obiettivo di costruire un sistema aeroportuale integrato della Toscana. Sono convinto che le questioni aperte all’interno del piano – come la realizzazione della holding, l’approfondimento sull’impatto ambientale e le infrastrutture utili a migliorare la mobilità nei territori interessati – devono essere affrontate insieme alle istituzioni locali. Mi preme comunque sottolineare che oggi assistiamo ad una chiara sconfitta del Pdl, il quale non pensava si potesse arrivare a questo risultato: infatti la decisione di astenersi mi pare un atteggiamento assunto sia per coprire le loro divisioni interne, sia per tirarsi indietro davanti a un confronto di merito”.
 
Così Ivan Ferrucci segretario regionale del Pd toscano e consigliere regionale, riguardo l’approvazione del Pit durante la seduta dell’assemblea regionale di oggi.

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23 Luglio 2013

Detenuto percosso carcere Livorno. Ruggeri (Pd): “Notizia preoccupante, necessario fare luce con urgenza”

23 luglio 2013 – “È una notizia che suona allarmante e auspico sia fatta luce con urgenza. Bene ha fatto il garante dei detenuti a presentare celermente l’esposto in Procura e bene che la stessa direttrice del carcere si sia subito occupata del caso: ripongo ovviamente grande fiducia nella magistratura che confido saprà chiarire rapidamente le effettive responsabilità di una vicenda preoccupante che non deve essere sottovalutata”.
Così il capogruppo Pd Regione Toscana Marco Ruggeri commenta la notizia delle percosse denunciate da un detenuto del carcere delle Sughere e dalla vittima imputate ad agenti penitenziari dell’istituto livornese, vicenda per la quale il garante dei detenuti Marco Solimano ha presentato un esposto in Procura.

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19 Luglio 2013

Politiche Socio-Sanitarie. Nasce a Firenze il coordinamento nazionale dei consiglieri regionali Pd

Helatnetwork19 luglio 2013 – Costituzione di un coordinamento nazionale dei consiglieri regionali del PD che si occupano di politiche sociosanitarie. Richiesta di audizione con le commissioni di Camera e Senato sulla sostenibilità del SSN. Elaborazione di una risoluzione da presentare nei Consigli Regionali a sostegno dell’iniziativa ed apertura di un confronto dentro e fuori il partito.

Sono alcune delle proposte che oggi a Firenze una ventina di consiglieri regionali del Pd, in rappresentanza di quasi tutte le Regioni italiane, hanno discusso durante una giornata di lavoro promossa dal consigliere e responsabile sanità del partito toscano, Simone Naldoni.
Nasce dunque un coordinamento nazionale degli eletti Pd che seguono, a vario titolo, le problematiche della salute e del sistema sociosanitario. Con tanto di logo (una croce con spicchio di emiciclo e scritta HealthNetwork), che vuole battezzare una rete in grado di produrre idee e confronto tra le diverse esperienze e guarda lontano, fino alle riforme costituzionali che dovrebbero sancire un diverso assetto del rapporto tra Stato, Regioni ed Autonomie locali.

« Nel nostro paese – spiega Simone Naldoni –  il dibattito su questo temi è di grande attualità e coinvolge cittadini, associazioni, istituzioni a tutti i livelli, mondo del lavoro, organizzazioni sindacali. Ma registra una importante assenza: i Consiglieri Regionali. Le due commissioni parlamentari istituite allo scopo di misurare la sostenibilità del sistema stanno procedendo ad audizioni di vari stakeholders, esperti e istituzioni, ma ad oggi non risultano inviti ai Consigli Regionali. I governi regionali e il governo nazionale si confrontano nella Conferenza Stato Regioni, come è giusto, poi il dibattito e le decisioni filtrano a livello regionale, arrivano nei Consigli, dove in fin dei conti dobbiamo prendere le decisioni: varare i piani, cambiare le leggi, stabilire se introdurre o meno ticket, programmare l’assistenza e la prevenzione. Per questo occorre far crescere la consapevolezza che al legislatore regionale non può essere lasciato un ruolo “ancillare” di esecutore di decisioni prese altrove. In attesa della riforma istituzionale che a detta di molti dovrebbe prevedere una Camera  degli enti locali e alle Regioni, nella quale finalmente possano trovare peso anche gli eletti nei consigli regionali, pensiamo utile avviare un coordinamento nazionale dei Consiglieri Regionali che parta dal PD e dalle materie socio sanitarie, per poi magari estendersi ad altri partiti ed a altre materie, utile per attivare inoltre fuori e dentro il partito una discussioni approfondita».

E i punti da discutere sono tanti, molti già fissati in un primo documento discusso oggi durante la giornata di lavoro dai consiglieri regionali. Si va dal “rifinanziamento dei Fondi Sociale e Sanitario a partire dai due miliardi non previsti a valere sul 2014” al “superamento del sistema dei ticket introducendo eventualmente un più equo sistema di compartecipazione per alcune prestazioni”. E ancora: “superamento dei Piani di Rientro, fermi restando i vincoli di bilancio, attraverso una pianificazione capace di eliminare le storture prodotte da tagli non più sostenibili.
Rivisitazione dei LEA; nuovo Patto della Salute con il coinvolgimento delle Assemblee elettive regionali; rilancio della integrazione sociosanitaria; sviluppo della rete territoriale e implementazione dell’assistenza domiciliare e letti di cure intermedie; sviluppo della rete delle eccellenze con bacini anche sovra regionali per centri di altissima specializzazione; sviluppo della governance fra ASL e Enti locali; sviluppo della partecipazione della cittadinanza attiva e della advocacy dell’utenza alla programmazione sanitaria regionale e nazionale, superando il mero ricorso alle audizioni; superamento delle sacche di precariato presenti nel SSN e nel mondo delle professioni sociali”.

«E’ questo il partito democratico che più mi piace – ha commentato il segretario regionale Ivan Ferrucci, che ha preso parte al workshop di Firenze – Un partito che, soprattutto nelle istituzioni, si sforza di creare un lavoro e di produrre idee sulle cose concrete, sui bisogni della gente. E sicuramente, quello delle politiche sociosanitarie, in una società che cambia e nel pieno di una crisi di risorse pubbliche, è uno dei temi più sensibili, che presenta il maggiore impatto, insieme al lavoro, sulla vita quotidiana delle persone. Questo coordinamento che nasce a Firenze, nella Toscana che ha fatto del sistema sanitario pubblico il suo miglior biglietto da visita – ha concluso Ferrucci – sia anche un segnale forte per riaffermare un primato della politica, della buona politica al servizio della società e del bene comune principale: la salute».

Alla giornata di lavoro hanno partecipano consiglieri regionali del Pd delle Regioni:  Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto.

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