3 Ottobre 2013

Comuni. Domenica e lunedì i referendum per 9 progetti di fusione in Toscana. Ferrucci: “Sostengo il SI”

intervista-ivan-segretario

3 ottobre 2013 – Si svolgeranno domenica 6 e lunedì 7 ottobre in 19 comuni toscani i referendum consultivi per 9 ipotesi di costituzione di comune unico.

Saranno chiamati ad esprimersi i cittadini dei comuni di: Borgo a Mozzano – Pescaglia; Pratovecchio – Stia; Capannoli – Palaia – Peccioli; Aulla – Podenzana; Crespina – Lorenzana; Villafranca in Lunigiana – Bagnone; Casciana Terme – Lari; Campiglia Marittima – Suvereto; San Piero a Sieve – Scarperia. 

Saranno chiamati al voto complessivamente 82.451 cittadini.

 

Il segretario del PD toscano Ivan Ferrucci interviene alla vigilia dei referendum confermando la sua posizione a sostegno dei progetti di fusione: “l’esito positivo dei referendum per le fusioni può contribuire concretamente alla costruzione di un nuovo assetto delle istituzioni locali. Ciò porterà a migliorare il sistema dei servizi, abbattere i costi della pubblica amministrazione, ridefinire una maggiore efficienza nel rapporto tra cittadini e istituzioni. La realizzazione delle fusioni non snatura la storia e l’identità delle singole comunità e al tempo stesso apre nuove opportunità di sviluppo e di riorganizzazione a beneficio di tutti i cittadini. E’ bene ricordare che i comuni che si fondono possono contare su contributi regionali e finanziamenti dello Stato compresa l’esenzione dal patto di stabilità per i primi 3 anni. Per questo sono un convinto sostenitore delle fusioni e auspico che domenica e lunedì i cittadini vadano a votare e affermino il si ai progetti di fusione”.

 

L’idea delle fusioni, in un’epoca in cui a fronte di scarse risorse è necessario ridurre la spesa pubblica mantenendo la qualità dei servizi, è un processo irreversibile – continua il segretario democratico -. Il coraggio espresso da questi e altri comuni ad avviare processi di fusione deve spingerci alla definizione di un progetto istituzionale regionale complessivo che riguardi tutti  le 287 amministrazioni della Toscana, perché nel momento in cui le Province non ci saranno più c’è la necessità di ridefinire le funzioni istituzionali tra Comuni e Regione”.

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Comuni. Domenica e lunedì i referendum per 9 progetti di fusione in Toscana. Ferrucci: “Sostengo il SI”

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3 ottobre 2013 – Si svolgeranno domenica 6 e lunedì 7 ottobre in 19 comuni toscani i referendum consultivi per 9 ipotesi di costituzione di comune unico.

Saranno chiamati ad esprimersi i cittadini dei comuni di: Borgo a Mozzano – Pescaglia; Pratovecchio – Stia; Capannoli – Palaia – Peccioli; Aulla – Podenzana; Crespina – Lorenzana; Villafranca in Lunigiana – Bagnone; Casciana Terme – Lari; Campiglia Marittima – Suvereto; San Piero a Sieve – Scarperia. 

Saranno chiamati al voto complessivamente 82.451 cittadini.

 

Il segretario del PD toscano Ivan Ferrucci interviene alla vigilia dei referendum confermando la sua posizione a sostegno dei progetti di fusione: “l’esito positivo dei referendum per le fusioni può contribuire concretamente alla costruzione di un nuovo assetto delle istituzioni locali. Ciò porterà a migliorare il sistema dei servizi, abbattere i costi della pubblica amministrazione, ridefinire una maggiore efficienza nel rapporto tra cittadini e istituzioni. La realizzazione delle fusioni non snatura la storia e l’identità delle singole comunità e al tempo stesso apre nuove opportunità di sviluppo e di riorganizzazione a beneficio di tutti i cittadini. E’ bene ricordare che i comuni che si fondono possono contare su contributi regionali e finanziamenti dello Stato compresa l’esenzione dal patto di stabilità per i primi 3 anni. Per questo sono un convinto sostenitore delle fusioni e auspico che domenica e lunedì i cittadini vadano a votare e affermino il si ai progetti di fusione”.

 

L’idea delle fusioni, in un’epoca in cui a fronte di scarse risorse è necessario ridurre la spesa pubblica mantenendo la qualità dei servizi, è un processo irreversibile – continua il segretario democratico -. Il coraggio espresso da questi e altri comuni ad avviare processi di fusione deve spingerci alla definizione di un progetto istituzionale regionale complessivo che riguardi tutti  le 287 amministrazioni della Toscana, perché nel momento in cui le Province non ci saranno più c’è la necessità di ridefinire le funzioni istituzionali tra Comuni e Regione”.

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2 Ottobre 2013

Cure ospedaliere, la Toscana al top. Naldoni e Ruggeri (Pd): “I dati parlano chiaro. Le polemiche no”

servizio-sanitario-toscano2 ottobre 2013 – “Alle polemiche sulla qualità della sanità toscana oggi rispondono i numeri. Quanto emerge dai risultati del Programma dell’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, presentati oggi dall’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, è per tutti noi, ma soprattutto per gli operatori del settore, motivo di forte soddisfazione. Non avevamo dubbi, infatti, sull’alta professionalità dei medici e degli infermieri che ogni giorno operano nei nostri territori; non avevamo dubbi sull’efficienza dei servizi offerti dalle nostre strutture. Sappiamo bene che il settore socio sanitario sta vivendo anni difficili in tutto il Paese e questo a causa del ridimensionamento, avvenuto per mano dei governi di centrodestra, delle risorse destinate al settore. Oggi ci pare chiaro che i numeri del Programma nazionale esiti confermano che, nonostante le tante difficoltà, qui in Toscana la sanità è stata amministrata bene e questo ha permesso agli operatori del settore pubblico di operare nelle migliori condizioni possibili. Tradotto in fatti significa buone cure offerte ai cittadini all’interno degli ospedali. Dall’indagine emergono tanti aspetti positivi e anche alcune criticità: compito della sanità toscana sarà far tesoro di questa lezione, mantenendo le eccellenze e correggendo puntualmente le situazioni con esito negativo. Ci sembra giusto oggi ringraziare il sistema nel suo complesso, fatto di tante professionalità che hanno portato la sanità toscana a raggiungere questo importante risultato”.

Così Simone Naldoni consigliere regionale e responsabile sanità del Pd toscano e Marco capogruppo Pd in Regione – commentano il risultato del Programma nazionale esiti sulle prestazioni ospedaliere che vede la Toscana prima tra le regioni italiane.

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Cure ospedaliere, la Toscana al top. Naldoni e Ruggeri (Pd): “I dati parlano chiaro. Le polemiche no”

servizio-sanitario-toscano2 ottobre 2013 – “Alle polemiche sulla qualità della sanità toscana oggi rispondono i numeri. Quanto emerge dai risultati del Programma dell’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, presentati oggi dall’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni, è per tutti noi, ma soprattutto per gli operatori del settore, motivo di forte soddisfazione. Non avevamo dubbi, infatti, sull’alta professionalità dei medici e degli infermieri che ogni giorno operano nei nostri territori; non avevamo dubbi sull’efficienza dei servizi offerti dalle nostre strutture. Sappiamo bene che il settore socio sanitario sta vivendo anni difficili in tutto il Paese e questo a causa del ridimensionamento, avvenuto per mano dei governi di centrodestra, delle risorse destinate al settore. Oggi ci pare chiaro che i numeri del Programma nazionale esiti confermano che, nonostante le tante difficoltà, qui in Toscana la sanità è stata amministrata bene e questo ha permesso agli operatori del settore pubblico di operare nelle migliori condizioni possibili. Tradotto in fatti significa buone cure offerte ai cittadini all’interno degli ospedali. Dall’indagine emergono tanti aspetti positivi e anche alcune criticità: compito della sanità toscana sarà far tesoro di questa lezione, mantenendo le eccellenze e correggendo puntualmente le situazioni con esito negativo. Ci sembra giusto oggi ringraziare il sistema nel suo complesso, fatto di tante professionalità che hanno portato la sanità toscana a raggiungere questo importante risultato”.

Così Simone Naldoni consigliere regionale e responsabile sanità del Pd toscano e Marco capogruppo Pd in Regione – commentano il risultato del Programma nazionale esiti sulle prestazioni ospedaliere che vede la Toscana prima tra le regioni italiane.

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La Cultura ti fa italiano in attesa di esserlo

logo-newsmazzadiniferrucci3 ottobre 2013 – “Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione definitiva del decreto Valore Cultura con il voto di oggi alla Camera, e vogliamo sottolineare nuovamente l’importanza del cambio di rotta nella politica culturale dell’Italia, voluta e attuata dal Partito Democratico, che va ben oltre il solo riordino e adeguato finanziamento del settore. Fino al maggio di quest’anno i ragazzi che andavano in visita in un museo statale ricevevano subito una chiara lezione di razzismo: i loro compagni extracomunitari dovevano pagare il biglietto mentre per loro era gratis.
Con nota del 22 maggio 2013 l’Ufficio Legislativo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in risposta alle sollecitazioni del Ministro Bray, autorizza a non escludere i minori extracomunitari dell’ingresso omaggio per i musei statali. Questo è il risultato della cultura del diritto e una scelta giusta sia per l’integrazione che per la società italiana. La cultura è ciò che ci fa italiani, che garantisce i nostri diritti e che ci unisce nelle nostre differenze. È nella comunità culturale che ci ritroviamo società libera, attiva e aperta. I nostri musei sono testimoni della commistione fra culture che ha caratterizzato i migliori momenti della nostra storia: in questi luoghi, chi ha scelto l’Italia per vivere e lavorare, trova la strada e i mezzi per entrare di fatto nella società italiana, per poterlo fare un giorno, con l’impegno del Partito Democratico, di diritto”.

IVAN FERRUCCI, Segretario Regionale PD Toscana;
ADALGISA MAZZA, Responsabile Cultura PD Toscana;
BRUNA DINI, Responsabile Diritti e Politiche dell’Immigrazione PD Toscana

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La Cultura ti fa italiano in attesa di esserlo

logo-newsmazzadiniferrucci3 ottobre 2013 – “Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione definitiva del decreto Valore Cultura con il voto di oggi alla Camera, e vogliamo sottolineare nuovamente l’importanza del cambio di rotta nella politica culturale dell’Italia, voluta e attuata dal Partito Democratico, che va ben oltre il solo riordino e adeguato finanziamento del settore. Fino al maggio di quest’anno i ragazzi che andavano in visita in un museo statale ricevevano subito una chiara lezione di razzismo: i loro compagni extracomunitari dovevano pagare il biglietto mentre per loro era gratis.
Con nota del 22 maggio 2013 l’Ufficio Legislativo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in risposta alle sollecitazioni del Ministro Bray, autorizza a non escludere i minori extracomunitari dell’ingresso omaggio per i musei statali. Questo è il risultato della cultura del diritto e una scelta giusta sia per l’integrazione che per la società italiana. La cultura è ciò che ci fa italiani, che garantisce i nostri diritti e che ci unisce nelle nostre differenze. È nella comunità culturale che ci ritroviamo società libera, attiva e aperta. I nostri musei sono testimoni della commistione fra culture che ha caratterizzato i migliori momenti della nostra storia: in questi luoghi, chi ha scelto l’Italia per vivere e lavorare, trova la strada e i mezzi per entrare di fatto nella società italiana, per poterlo fare un giorno, con l’impegno del Partito Democratico, di diritto”.

IVAN FERRUCCI, Segretario Regionale PD Toscana;
ADALGISA MAZZA, Responsabile Cultura PD Toscana;
BRUNA DINI, Responsabile Diritti e Politiche dell’Immigrazione PD Toscana

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Scuola, Sostegno agli alunni disabili. Approvata mozione all’unanimità, Lastri (Pd): “Riconfermiamo il nostro impegno per un diritto fondamentale”

Alunni-con-Disabilità2 ottobre 2013 – Il presidente della giunta regionale si impegnerà a sollecitare il ministero della Istruzione e l’Ufficio scolastico regionale affinché siano rispettate le disposizioni normative a favore degli alunni disabili in particolare per quanto riguarda il rapporto alunni/insegnanti di sostegno e perché siano attuate e rispettate le disposizioni normative in tema di consistenza delle classi.
E’ quanto ha deciso oggi il Consiglio regionale approvando all’unanimità una mozione – firmata da consiglieri di diversi schieramenti, prima firmataria Daniela Lastri (Pd) – “per il rispetto del diritto costituzionale all’istruzione degli alunni disabili e per garantire l’assegnazione del corretto numero di insegnanti di sostegno in Toscana”.
Nell’illustrare il documento, Daniela Lastri ha ricordato “che per i docenti di sostegno nell’anno scolastico 2013/14, rispetto all’organico inizialmente assegnato alla Toscana pari a 4.690, sono stati assegnati complessivamente altri 791 posti per un totale di 5.481 docenti” e che “il  corpo docente deve far fronte a 11.295 alunni disabili di cui 4.296 gravi”.
“Questo anno scolastico  – ha aggiunto Lastri – si è aperto con un aumento di 688 alunni disabili e quindi il rapporto 1 a 2 previsto dalla normativa non è ancora raggiunto. Nel 2010 la Corte Costituzionale su questa delicata materia ha affermato che “il diritto del disabile all’istruzione si configura come un diritto fondamentale”, ma in questi anni sono diminuite le ore per gli alunni disabili ed è aumentata la consistenza delle classi. Con le ripetute riduzioni di personale la scuola non garantisce più la possibilità di attuare veri percorsi individuali di apprendimento né, tanto meno, una vera integrazione. In Toscana – ha spiegato Lastri – occorrerebbero ancora almeno 166 insegnati di sostegno per raggiungere così un rapporto vero di almeno 1 insegnante ogni 2 alunni disabili. Dobbiamo purtroppo prendere atto che in questi anni di politiche di tagli nella scuola la situazione si è particolarmente aggravata, tanto che molte famiglie hanno individuato, come unica strada per veder riconosciuti i diritti dei propri figli, quella di ricorrere all’autorità giudiziaria. Ora, dopo il recente decreto legge del ministro Carrozza, c’è la previsione di un corposo incremento del personale per il sostegno, una novità che è stata accolta con grande favore dalle famiglie degli alunni disabili e da tutto il mondo della scuola perché permetterà una continuità didattica agli alunni, spesso interrotta dai contratti a tempo determinato. Con questa nostra mozione – ha concluso Lastri – vogliamo ribadire un impegno forte della Toscana su questo fronte, facendo in modo che gli impegni assunti dal governo diventino prestocose concrete».

 

TESTO MOZIONEMozione insegnanti sostegno 2013

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Scuola, Sostegno agli alunni disabili. Approvata mozione all’unanimità, Lastri (Pd): “Riconfermiamo il nostro impegno per un diritto fondamentale”

Alunni-con-Disabilità2 ottobre 2013 – Il presidente della giunta regionale si impegnerà a sollecitare il ministero della Istruzione e l’Ufficio scolastico regionale affinché siano rispettate le disposizioni normative a favore degli alunni disabili in particolare per quanto riguarda il rapporto alunni/insegnanti di sostegno e perché siano attuate e rispettate le disposizioni normative in tema di consistenza delle classi.
E’ quanto ha deciso oggi il Consiglio regionale approvando all’unanimità una mozione – firmata da consiglieri di diversi schieramenti, prima firmataria Daniela Lastri (Pd) – “per il rispetto del diritto costituzionale all’istruzione degli alunni disabili e per garantire l’assegnazione del corretto numero di insegnanti di sostegno in Toscana”.
Nell’illustrare il documento, Daniela Lastri ha ricordato “che per i docenti di sostegno nell’anno scolastico 2013/14, rispetto all’organico inizialmente assegnato alla Toscana pari a 4.690, sono stati assegnati complessivamente altri 791 posti per un totale di 5.481 docenti” e che “il  corpo docente deve far fronte a 11.295 alunni disabili di cui 4.296 gravi”.
“Questo anno scolastico  – ha aggiunto Lastri – si è aperto con un aumento di 688 alunni disabili e quindi il rapporto 1 a 2 previsto dalla normativa non è ancora raggiunto. Nel 2010 la Corte Costituzionale su questa delicata materia ha affermato che “il diritto del disabile all’istruzione si configura come un diritto fondamentale”, ma in questi anni sono diminuite le ore per gli alunni disabili ed è aumentata la consistenza delle classi. Con le ripetute riduzioni di personale la scuola non garantisce più la possibilità di attuare veri percorsi individuali di apprendimento né, tanto meno, una vera integrazione. In Toscana – ha spiegato Lastri – occorrerebbero ancora almeno 166 insegnati di sostegno per raggiungere così un rapporto vero di almeno 1 insegnante ogni 2 alunni disabili. Dobbiamo purtroppo prendere atto che in questi anni di politiche di tagli nella scuola la situazione si è particolarmente aggravata, tanto che molte famiglie hanno individuato, come unica strada per veder riconosciuti i diritti dei propri figli, quella di ricorrere all’autorità giudiziaria. Ora, dopo il recente decreto legge del ministro Carrozza, c’è la previsione di un corposo incremento del personale per il sostegno, una novità che è stata accolta con grande favore dalle famiglie degli alunni disabili e da tutto il mondo della scuola perché permetterà una continuità didattica agli alunni, spesso interrotta dai contratti a tempo determinato. Con questa nostra mozione – ha concluso Lastri – vogliamo ribadire un impegno forte della Toscana su questo fronte, facendo in modo che gli impegni assunti dal governo diventino prestocose concrete».

 

TESTO MOZIONEMozione insegnanti sostegno 2013

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I consiglieri regionali Pd alla manifestazione per la Lucchini

operai-lucchini2 ottobre 2013 – Una delegazione del gruppo Pd in Consiglio regionale della Toscana parteciperà domani giovedì 3 ottobre a Piombino alla manifestazione nazionale a sostegno della Lucchini organizzata da Fim, Fiom, Uilm, i sindacati dei metalmeccanici, alla presenza dei tre segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Raffaelle Bonanni e Luigi Angeletti. Tra i membri della delegazione, Marco Ruggeri, il capogruppo, Ivan Ferrucci, consigliere regionale e segretario Pd Toscana, e Matteo Tortolini, consigliere regionale di Piombino. “Scongiurare lo  spegnimento dell’altoforno: è quello che chiederemo con forza partecipando a una manifestazione importante che per la prima volta riunisce a Piombino i vertici nazionali dei sindacati, e portando avanti, in questo modo, il nostro impegno  in difesa del polo siderurgico e a fianco dei lavoratori della Lucchini. – spiega Ruggeri – Oggi vogliamo ribadire la necessità di un intervento governativo per dare respiro alla produzione e garantire un futuro all’azienda”. “Il Pd regionale ha sempre espresso forte preoccupazione per la situazione della Lucchini: anche oggi, in una manifestazione grande e importante come questa vogliamo essere presenti per sottolineare ancora una volta la necessità di difendere un polo siderurgico fondamentale per la Val di Cornia, la Toscana e il Paese”, precisa Ferrucci.  “Con il futuro della Lucchini è in discussione lo sviluppo economico di Piombino e della Val di Cornia: non possiamo stare a guardare mentre è a rischio un pezzo di manifatturiero di importanza nazionale e la presenza dei tre segretari generali dei sindacati dà l’idea della drammaticità della vicenda. – fa presente Tortolini – Occorre trovare una soluzione in grado di traghettare il sito siderurgico verso un nuovo modello produttivo, competitivo e sostenibile, riducendo al minimo i costi sociali per la città e i lavoratori, e unitamente rispondere alla necessità di mettere in atto un piano di bonifica e di reindustrializzazione per le aree che nel futuro saranno occupate da impianti dismessi. Gli strumenti legislativi ci sono, devono essere attivati”.

 

Il Pd Toscano al corteo per la Lucchini: “No allo spegnimento dell’altoforno”
                                  
3 ottobre 2013 – C’era anche il Pd toscano questa mattina a Piombino alla manifestazione nazionale a sostegno della Lucchini, alla presenza dei segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil. “No allo spegnimento dell’altoforno, lo diciamo insieme ai lavoratori e ai sindacati, siamo con loro in una battaglia importante a sostegno di un polo siderurgico fondamentale per la Toscana e il Paese: c’è bisogno di un intervento governativo e di attivare strumenti legislativi adeguati quanto prima perché Piombino non deve chiudere”.  È il commento di Marco Ruggeri, capogruppo Pd Regione Toscana, Ivan Ferrucci, consigliere regionale e segretario Pd Toscana, Matteo Tortolini, consigliere regionale Pd di Piombino, oggi alla manifestazione.

 

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I consiglieri regionali Pd alla manifestazione per la Lucchini

operai-lucchini2 ottobre 2013 – Una delegazione del gruppo Pd in Consiglio regionale della Toscana parteciperà domani giovedì 3 ottobre a Piombino alla manifestazione nazionale a sostegno della Lucchini organizzata da Fim, Fiom, Uilm, i sindacati dei metalmeccanici, alla presenza dei tre segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Raffaelle Bonanni e Luigi Angeletti. Tra i membri della delegazione, Marco Ruggeri, il capogruppo, Ivan Ferrucci, consigliere regionale e segretario Pd Toscana, e Matteo Tortolini, consigliere regionale di Piombino. “Scongiurare lo  spegnimento dell’altoforno: è quello che chiederemo con forza partecipando a una manifestazione importante che per la prima volta riunisce a Piombino i vertici nazionali dei sindacati, e portando avanti, in questo modo, il nostro impegno  in difesa del polo siderurgico e a fianco dei lavoratori della Lucchini. – spiega Ruggeri – Oggi vogliamo ribadire la necessità di un intervento governativo per dare respiro alla produzione e garantire un futuro all’azienda”. “Il Pd regionale ha sempre espresso forte preoccupazione per la situazione della Lucchini: anche oggi, in una manifestazione grande e importante come questa vogliamo essere presenti per sottolineare ancora una volta la necessità di difendere un polo siderurgico fondamentale per la Val di Cornia, la Toscana e il Paese”, precisa Ferrucci.  “Con il futuro della Lucchini è in discussione lo sviluppo economico di Piombino e della Val di Cornia: non possiamo stare a guardare mentre è a rischio un pezzo di manifatturiero di importanza nazionale e la presenza dei tre segretari generali dei sindacati dà l’idea della drammaticità della vicenda. – fa presente Tortolini – Occorre trovare una soluzione in grado di traghettare il sito siderurgico verso un nuovo modello produttivo, competitivo e sostenibile, riducendo al minimo i costi sociali per la città e i lavoratori, e unitamente rispondere alla necessità di mettere in atto un piano di bonifica e di reindustrializzazione per le aree che nel futuro saranno occupate da impianti dismessi. Gli strumenti legislativi ci sono, devono essere attivati”.

 

Il Pd Toscano al corteo per la Lucchini: “No allo spegnimento dell’altoforno”
                                  
3 ottobre 2013 – C’era anche il Pd toscano questa mattina a Piombino alla manifestazione nazionale a sostegno della Lucchini, alla presenza dei segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil. “No allo spegnimento dell’altoforno, lo diciamo insieme ai lavoratori e ai sindacati, siamo con loro in una battaglia importante a sostegno di un polo siderurgico fondamentale per la Toscana e il Paese: c’è bisogno di un intervento governativo e di attivare strumenti legislativi adeguati quanto prima perché Piombino non deve chiudere”.  È il commento di Marco Ruggeri, capogruppo Pd Regione Toscana, Ivan Ferrucci, consigliere regionale e segretario Pd Toscana, Matteo Tortolini, consigliere regionale Pd di Piombino, oggi alla manifestazione.

 

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