Iscritti al PD il Sindaco di Massa Alessandro Volpi, assessori e consiglieri della lista civica


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Festa dell’Unità Firenze. Intervista al segretario regionale Pd Dario Parrini



Il segretario regionale ha risposto a margine alle domande dei giornalisti.
L’intervista integrale al link sottostante.
http://www.youtube.com/watch?v=ccOPpr-cfgY&list=UUWNMoK_ObamVi0g-PtoWv1A
Festa dell’Unità Firenze. Intervista al segretario regionale Pd Dario Parrini



Il segretario regionale ha risposto a margine alle domande dei giornalisti.
L’intervista integrale al link sottostante.
http://www.youtube.com/watch?v=ccOPpr-cfgY&list=UUWNMoK_ObamVi0g-PtoWv1A
Dario Parrini commenta le parole di D’Alema alla Festa dell’Unità di Bologna: “Fallo di frustrazione di D’Alema contro Renzi”



D’Alema, premier da otto mesi, nelle europee del giugno 1999 riuscì nel capolavoro di portare il suo partito, i DS, al 17,4%: un fiasco (il PDS aveva preso il 21,1% alle politiche del 1996).
Renzi, dopo appena tre mesi di premiership, alle europee del maggio scorso ha condotto il suo partito, il PD, al 40,8%: un indubbio grande successo (alle politiche del febbraio 2013 il PD si era fermato al 25,4%).
Tutti possono capire che la differenza tra -3,7 e +15,4 è una differenza enorme, che può appannare le facoltà critiche anche di un leader solitamente dotato di notevole autocontrollo.
D’Alema segretario di partito, nel 1997-98, provò, da presidente della Bicamerale, a mettersi alla testa di un’operazione avente come obiettivi la riforma costituzionale e la riforma elettorale. Risultati ottenuti: zero.
Renzi, segretario di partito, ha messo in dirittura d’arrivo la riforma elettorale, la riforma del titolo V della Costituzione e la riforma del Senato con connessa forte riduzione del numero dei parlamentari. Inoltre ha prodotto un incremento di mille euro netti annui delle buste paga di dieci milioni di lavoratori dipendenti: tutti risultati che D’Alema ha lungamente cercato ma che non ha mai nemmeno sfiorato.
Ce n’è abbastanza per interpretare le dichiarazioni odierne dell’ex presidente del consiglio, che notoriamente si considera il migliore di tutti, come un classico fallo di frustrazione. Poco responsabile, anche se in un certo senso comprensibile e prevedibile”. Così il deputato Dario Parrini, segretario del PD della Toscana, commenta le dichiarazioni rilasciare ieri da Massimo D’Alema alla Festa dell’Unità di Bologna.
Dario Parrini commenta le parole di D’Alema alla Festa dell’Unità di Bologna: “Fallo di frustrazione di D’Alema contro Renzi”



D’Alema, premier da otto mesi, nelle europee del giugno 1999 riuscì nel capolavoro di portare il suo partito, i DS, al 17,4%: un fiasco (il PDS aveva preso il 21,1% alle politiche del 1996).
Renzi, dopo appena tre mesi di premiership, alle europee del maggio scorso ha condotto il suo partito, il PD, al 40,8%: un indubbio grande successo (alle politiche del febbraio 2013 il PD si era fermato al 25,4%).
Tutti possono capire che la differenza tra -3,7 e +15,4 è una differenza enorme, che può appannare le facoltà critiche anche di un leader solitamente dotato di notevole autocontrollo.
D’Alema segretario di partito, nel 1997-98, provò, da presidente della Bicamerale, a mettersi alla testa di un’operazione avente come obiettivi la riforma costituzionale e la riforma elettorale. Risultati ottenuti: zero.
Renzi, segretario di partito, ha messo in dirittura d’arrivo la riforma elettorale, la riforma del titolo V della Costituzione e la riforma del Senato con connessa forte riduzione del numero dei parlamentari. Inoltre ha prodotto un incremento di mille euro netti annui delle buste paga di dieci milioni di lavoratori dipendenti: tutti risultati che D’Alema ha lungamente cercato ma che non ha mai nemmeno sfiorato.
Ce n’è abbastanza per interpretare le dichiarazioni odierne dell’ex presidente del consiglio, che notoriamente si considera il migliore di tutti, come un classico fallo di frustrazione. Poco responsabile, anche se in un certo senso comprensibile e prevedibile”. Così il deputato Dario Parrini, segretario del PD della Toscana, commenta le dichiarazioni rilasciare ieri da Massimo D’Alema alla Festa dell’Unità di Bologna.
Il sindaco di Massa entra nel Pd con assessori e consiglieri



Lo dicono il segretario del PD della Toscana Dario Parrini e il responsabile organizzazione Antonio Mazzeo, che saranno a Massa il 4 settembre, data dell’iniziativa nel corso della quale saranno consegnate ufficialmente le tessere del PD al sindaco Alessandro Volpi, ai consiglieri comunali delle liste civiche a lui collegate e a tre assessori della sua giunta.
“Il grande risultato del PD alle ultime europee a tutti i livelli, anche nel comune di Massa con il 48 percento, è per noi la conferma della linea del rinnovamento e dell’apertura, rinnovamento e apertura che portano il Pd ad incontrarsi con personalità e settori civici che fino ad oggi non si sarebbero riconosciuti in uno schema di partito tradizionale” dicono Mazzeo e Parrini.
Per Parrini e Mazzeo “è importante che il sindaco di un capoluogo aderisca al Pd. In questo caso ciò permette di affrontare in maniera organica e in una visione di insieme con gli altri amministratori del partito le questioni di un’area strategica come è quella della costa”.
Il sindaco di Massa entra nel Pd con assessori e consiglieri



Lo dicono il segretario del PD della Toscana Dario Parrini e il responsabile organizzazione Antonio Mazzeo, che saranno a Massa il 4 settembre, data dell’iniziativa nel corso della quale saranno consegnate ufficialmente le tessere del PD al sindaco Alessandro Volpi, ai consiglieri comunali delle liste civiche a lui collegate e a tre assessori della sua giunta.
“Il grande risultato del PD alle ultime europee a tutti i livelli, anche nel comune di Massa con il 48 percento, è per noi la conferma della linea del rinnovamento e dell’apertura, rinnovamento e apertura che portano il Pd ad incontrarsi con personalità e settori civici che fino ad oggi non si sarebbero riconosciuti in uno schema di partito tradizionale” dicono Mazzeo e Parrini.
Per Parrini e Mazzeo “è importante che il sindaco di un capoluogo aderisca al Pd. In questo caso ciò permette di affrontare in maniera organica e in una visione di insieme con gli altri amministratori del partito le questioni di un’area strategica come è quella della costa”.
Farmaci derivati da cannabis. Parrini: “Grande soddisfazione. La battaglia iniziata in Toscana da Alessia Ballini va avanti”



Cosi’ il segretario del Pd della Toscana, Dario Parrini, commenta l’accordo per la produzione di farmaci derivati dalla cannabis all’istituto farmaceutico militare di Firenze.
Farmaci derivati da cannabis. Parrini: “Grande soddisfazione. La battaglia iniziata in Toscana da Alessia Ballini va avanti”



Cosi’ il segretario del Pd della Toscana, Dario Parrini, commenta l’accordo per la produzione di farmaci derivati dalla cannabis all’istituto farmaceutico militare di Firenze.
Minacce a Don Ciotti. Lettera di solidarietà di Emiliano Poli
Firenze, 01 settembre 2014
Don Luigi Ciotti – Presidente Nazionale Libera
e p.c.
Enrico Fontana – Direttore Nazionale Libera
Don Andrea Bigalli – Coordinatore Libera Toscana
Caro Luigi,
Apprendo dagli organi di stampa le terribili minacce ricevute da Totò Riina. Sei stato paragonato a Don Puglisi, uno dei simboli dell’antimafia sociale, di un’antimafia fatta fra la gente e per la gente. Un’antimafia fatta in silenzio ma talmente efficace da risuonare in modo così forte da portare Don Puglisi alla morte.
La tua reazione alle minacce è stata esemplare perché hai ribadito l’impegno che continuerai a mettere in questa battaglia, cercando di spronare le istituzioni del nostro paese a fare qualcosa di concreto. Ascoltando la tua reazione mi sono venute in mente le parole di Don Puglisi: “E’ importante parlare di mafia, soprattutto nelle scuole, per combattere contro la mentalità mafiosa, che è poi qualunque ideologia disposta a svendere la dignità dell’uomo per soldi. Non ci si fermi però ai cortei, alle denunce, alle proteste”.
Purtroppo, per troppi anni ed ancora oggi ci siamo fermati a cortei, denunce e proteste. Ti scrivo a nome di un partito con la consapevolezza che la Politica, quella vera, non ha fatto abbastanza per andare oltre le proteste.
Ti scrivo con l’umiltà e con l’amarezza di non riuscire ad incidere a sufficienza su chi dovrebbe legiferare su temi così importanti.
So benissimo e non ho la presunzione di poter da solo cambiare qualcosa ma ti posso fare la promessa che ci proverò con tutte le mie forze perché non ho nessuna intenzione di rassegnarmi a vedere il mio paese ancora in mano a persone come Totò Riina che può ancora permettersi di minacciare persone da un carcere.
In questo momento vorresti altro, vorresti atti concreti della politica. Per il momento spero accetterai la mia solidarietà perché ciò che non deve accadere a te, così come a tante persone che quotidianamente lottano contro la mafia, è rimanere solo.
Lasciare solo te significa lasciare solo il nostro Paese.
Con affetto e stima.
Emiliano Poli,
Responsabile Sicurezza e Legalità PD Toscana
