SANITÀ, TOSCANA, MAGI (PD) “CENTRALITÀ SALUTE CITTADINI, NO NUMERO ASL”


Se non vogliamo far impazzire la bussola delle priorità, allora bisogna tentare di riportare il cittadino al posto che gli spetta, cioè la stella polare dell’intero sistema. Quindi certezza e garanzia delle prestazioni e della presa in carico, della vicinanza dei servizi e della possibilità di accedere comunque a quelli localizzati geograficamente più lontano.
Centrale rimane la prevenzione, oltre a servizi sanitari accessibili e di qualità. Questa richiede investimenti e lungimiranza, riducendo il bisogno di prestazioni sanitarie. Educazione al movimento, alimentazione e psicologia sono formidabili strumenti di benessere e prevenzione fin dalla scuola dell’infanzia. Sono anche risposte al bisogno di salute spesso complementari o alternative a farmaci ed interventi chirurgici.
Accentramenti e decentramenti sono corsi e ricorsi della storia della sanità del nostro come di altri paesi e la ‘macro organizzazione’ è la cornice da riempire di contenuti. Quella indicata dal Presidente Rossi prevede un accentramento su 3 poli. Si può discutere all’infinito se ne esiste una migliore, e sappiamo già che nessuna organizzazione è perfetta e tanto meno può esserlo per sempre. Quindi passiamo dalla cornice al contenuto perché la concentrazione sulla prima fa perdere di vista la centralità del secondo”
Assemblea regionale approva documento sul Partito e rinnova vertici


Firenze, 12 settembre 2015 – Un documento per riformare la forma del partito guardando al futuro, agile e flessibile come richiede la società E’ quello che è stato presentato oggi all’Assemblea regionale del Pd toscano riunitasi a Firenze, preparato nelle settimane scorse da un gruppo di lavoro che ha elaborato questo ‘Manifesto’ per poi farlo discutere nei circoli e sul territorio nei prossimi mesi.
SCARICA: MANIFESTO PER COSTRUIRE IL PARTITO DEMOCRATICO CHE VOGLIAMO
L’assemblea ha anche provveduto all’elezione del nuovo Presidente dell’assemblea stessa, del Tesoriere regionale e dei due vice segretari regionali.



Enrico Casini si è detto “molto emozionato e felice per questo importante incarico. Mi impegnerò con serietà e passione, come sono sempre stato abituato a fare, per rappresentare al meglio l’assemblea regionale del partito e perché l’assemblea regionale, che rappresenta la comunità vasta e aperta del nostro partito, sia protagonista nella discussione sia sulle nostre proposte per governare la Toscana e l’Italia che nel confrontarci sul futuro del pd e della sua organizzazione.”



Assemblea regionale approva documento sul Partito e rinnova vertici


Firenze, 12 settembre 2015 – Un documento per riformare la forma del partito guardando al futuro, agile e flessibile come richiede la società E’ quello che è stato presentato oggi all’Assemblea regionale del Pd toscano riunitasi a Firenze, preparato nelle settimane scorse da un gruppo di lavoro che ha elaborato questo ‘Manifesto’ per poi farlo discutere nei circoli e sul territorio nei prossimi mesi.
SCARICA: MANIFESTO PER COSTRUIRE IL PARTITO DEMOCRATICO CHE VOGLIAMO
L’assemblea ha anche provveduto all’elezione del nuovo Presidente dell’assemblea stessa, del Tesoriere regionale e dei due vice segretari regionali.



Enrico Casini si è detto “molto emozionato e felice per questo importante incarico. Mi impegnerò con serietà e passione, come sono sempre stato abituato a fare, per rappresentare al meglio l’assemblea regionale del partito e perché l’assemblea regionale, che rappresenta la comunità vasta e aperta del nostro partito, sia protagonista nella discussione sia sulle nostre proposte per governare la Toscana e l’Italia che nel confrontarci sul futuro del pd e della sua organizzazione.”



Pd Toscana, il manifesto per il partito del futuro.



Firenze, 11 settembre 2015 – Una nuova organizzazione che rispecchia i cambiamenti istituzionali avvenuti con la legge Delrio e le successive normative regionali, un modello “a matrice”, con coordinamenti più ampi in cui si discute delle politiche regionali altri più piccoli in cui si affrontano le politiche dei servizi; una struttura in grado di coniugare tradizione e innovazione, affiancando alle funzioni classiche del partito nuove forme di partecipazione come tavoli o “focus group” su tematiche specifiche. È il Pd del futuro secondo Dario Parrini, segretario Pd Toscana e Antonio Mazzeo, vicesegretario responsabile organizzazione Pd Toscana, che hanno anticipato i contenuti del manifesto elaborato dal gruppo di lavoro regionale sulla forma partito, da presentare domani all’assemblea e poi sottoporre al confronto con iscritti e elettori. Un documento che vuol rappresentare un contributo fondamentale alla discussione avviata a livello nazionale sul tema, facendo della Toscana una sorta di “laboratorio politico” di una forma partito moderna e innovativa.
“Dobbiamo andare oltre la discussione sterile su partiti liquidi o solidi. – hanno spiegato Parrini e Mazzeo – Il Pd deve essere ‘semplicemente’ ben organizzato, valorizzando il ruolo degli iscritti e aprendosi all’integrazione con il popolo delle primarie. Di più, dovremmo pensare a un ‘partito Expo’ che sia come un contenitore dove vadano a confluire intelligenze, esperienze e idee, e che sia capace di valorizzarle ed espanderle”.
“Un partito reticolare, in grado di garantire la massima partecipazione, a vari livelli, e di selezionare e formare al meglio la futura classe dirigente, trasformando passione e militanza politica in buon governo”, ha precisato Parrini.
“Non possiamo non modificare le nostre strutture di fronte ai grandi cambiamenti che ci circondano, dobbiamo fare in modo di garantire una sempre più stretta interconnessione tra livelli istituzionali per dare risposte concrete”, ha fatto presente Mazzeo.
Condivisione, partecipazione e confronto sono quindi le parole chiave del Pd del futuro, secondo il gruppo di lavoro regionale, il tutto con una nuova struttura organizzativa. “Un partito di governo a vocazione maggioritaria che dialoga con tutti, al proprio interno e con le altre forze sociali, ma poi decide sulla base di quelle che sono le priorità per il bene comune”, viene definito nella bozza di manifesto. E proprio per garantire funzione maggioritaria e di governo viene indicata come punto fondamentale “la coincidenza di leadership politica e di premiership”.
“I momenti di instabilità maggiore del centrosinistra si sono verificati quando le figure di premier e segretario erano differenti”, ha ricordato Parrini. “La divisione di queste due figure indebolisce l’idea di fondo del Pd”, ha puntualizzato Mazzeo. “Nessuna preclusione a far eleggere i segretari regionali dagli iscritti, al pari dei segretari provinciali comunali e di circolo”, concludono, mentre sostengono primarie “aperte per eleggere il segretario nazionale anche nella sua funzione di candidato alla Presidenza del Consiglio”.
Pd Toscana, il manifesto per il partito del futuro.



Firenze, 11 settembre 2015 – Una nuova organizzazione che rispecchia i cambiamenti istituzionali avvenuti con la legge Delrio e le successive normative regionali, un modello “a matrice”, con coordinamenti più ampi in cui si discute delle politiche regionali altri più piccoli in cui si affrontano le politiche dei servizi; una struttura in grado di coniugare tradizione e innovazione, affiancando alle funzioni classiche del partito nuove forme di partecipazione come tavoli o “focus group” su tematiche specifiche. È il Pd del futuro secondo Dario Parrini, segretario Pd Toscana e Antonio Mazzeo, vicesegretario responsabile organizzazione Pd Toscana, che hanno anticipato i contenuti del manifesto elaborato dal gruppo di lavoro regionale sulla forma partito, da presentare domani all’assemblea e poi sottoporre al confronto con iscritti e elettori. Un documento che vuol rappresentare un contributo fondamentale alla discussione avviata a livello nazionale sul tema, facendo della Toscana una sorta di “laboratorio politico” di una forma partito moderna e innovativa.
“Dobbiamo andare oltre la discussione sterile su partiti liquidi o solidi. – hanno spiegato Parrini e Mazzeo – Il Pd deve essere ‘semplicemente’ ben organizzato, valorizzando il ruolo degli iscritti e aprendosi all’integrazione con il popolo delle primarie. Di più, dovremmo pensare a un ‘partito Expo’ che sia come un contenitore dove vadano a confluire intelligenze, esperienze e idee, e che sia capace di valorizzarle ed espanderle”.
“Un partito reticolare, in grado di garantire la massima partecipazione, a vari livelli, e di selezionare e formare al meglio la futura classe dirigente, trasformando passione e militanza politica in buon governo”, ha precisato Parrini.
“Non possiamo non modificare le nostre strutture di fronte ai grandi cambiamenti che ci circondano, dobbiamo fare in modo di garantire una sempre più stretta interconnessione tra livelli istituzionali per dare risposte concrete”, ha fatto presente Mazzeo.
Condivisione, partecipazione e confronto sono quindi le parole chiave del Pd del futuro, secondo il gruppo di lavoro regionale, il tutto con una nuova struttura organizzativa. “Un partito di governo a vocazione maggioritaria che dialoga con tutti, al proprio interno e con le altre forze sociali, ma poi decide sulla base di quelle che sono le priorità per il bene comune”, viene definito nella bozza di manifesto. E proprio per garantire funzione maggioritaria e di governo viene indicata come punto fondamentale “la coincidenza di leadership politica e di premiership”.
“I momenti di instabilità maggiore del centrosinistra si sono verificati quando le figure di premier e segretario erano differenti”, ha ricordato Parrini. “La divisione di queste due figure indebolisce l’idea di fondo del Pd”, ha puntualizzato Mazzeo. “Nessuna preclusione a far eleggere i segretari regionali dagli iscritti, al pari dei segretari provinciali comunali e di circolo”, concludono, mentre sostengono primarie “aperte per eleggere il segretario nazionale anche nella sua funzione di candidato alla Presidenza del Consiglio”.
Termovalorizzatore Montale, Volpi: “Fare chiarezza sulle anomalie dell’impianto”


Cristina Volpi,
Responsabile Servizi Pubblici Locali
Domenica 6 settembre, Matteo Renzi chiuderà la Festa nazionale de l’Unità a Milano.



Abbiamo detto sì a Expo che si è contraddistinto come un successo strepitoso. E non a caso abbiamo voluto portare qui la nostra festa, nella città che è diventata un po’ il simbolo di una rinascita culturale del Paese.
Ci abbiamo messo la faccia, preso decisioni a volte difficili. Ci siamo messi dalla parte di chi vuole cambiare l’Italia. Dalla parte di chi crede in questa nostra terra, nella sua capacità come comunità di fare fronte agli impegni presi e alle sfide di una competizione globale, alla nostra storia e al futuro di un grande Paese europeo.
Ma non possiamo, non vogliamo, non dobbiamo ancora fermarci. Questi tredici giorni di festa hanno rappresentato l’occasione per riflettere, dibattere, raccogliere nuove idee e formulare nuove proposte, dare nuova linfa vitale alla nostra azione di governo, ma sopratutto di partito.
E ora siamo pronti a ripartire più veloci di prima. Dopo anni di palude, abbiamo finalmente iniziato a cambiare l’Italia. Lo dicono anche i dati dell’Istat: cresce il pil, crescono gli occupati, diminuisce la disoccupazione. Parole come riforma e crescita sono entrate a far parte della nostra quotidianità. L’Italia sta tornando. Non sprecheremo questa opportunità.
Ti aspettiamo alle ore 17.00 presso il Palco centrale Italia della Festa nazionale de l’Unità di Milano per ribadire il nostro sì, dalla parte di chi cambia l’Italia.
Scarica la locandina della chiusura dellla Festa nazionale de l’Unità 2015.
Domenica 6 settembre, Matteo Renzi chiuderà la Festa nazionale de l’Unità a Milano.



Abbiamo detto sì a Expo che si è contraddistinto come un successo strepitoso. E non a caso abbiamo voluto portare qui la nostra festa, nella città che è diventata un po’ il simbolo di una rinascita culturale del Paese.
Ci abbiamo messo la faccia, preso decisioni a volte difficili. Ci siamo messi dalla parte di chi vuole cambiare l’Italia. Dalla parte di chi crede in questa nostra terra, nella sua capacità come comunità di fare fronte agli impegni presi e alle sfide di una competizione globale, alla nostra storia e al futuro di un grande Paese europeo.
Ma non possiamo, non vogliamo, non dobbiamo ancora fermarci. Questi tredici giorni di festa hanno rappresentato l’occasione per riflettere, dibattere, raccogliere nuove idee e formulare nuove proposte, dare nuova linfa vitale alla nostra azione di governo, ma sopratutto di partito.
E ora siamo pronti a ripartire più veloci di prima. Dopo anni di palude, abbiamo finalmente iniziato a cambiare l’Italia. Lo dicono anche i dati dell’Istat: cresce il pil, crescono gli occupati, diminuisce la disoccupazione. Parole come riforma e crescita sono entrate a far parte della nostra quotidianità. L’Italia sta tornando. Non sprecheremo questa opportunità.
Ti aspettiamo alle ore 17.00 presso il Palco centrale Italia della Festa nazionale de l’Unità di Milano per ribadire il nostro sì, dalla parte di chi cambia l’Italia.
Scarica la locandina della chiusura dellla Festa nazionale de l’Unità 2015.
Incidente Livorno, il cordoglio del Pd toscano


