Melio, “Il Comune di Poggio a Caiano si schiera contro l’inclusione”
“Nel Comune di Poggio a Caiano, del quale vi ho già parlato più volte, continuano le discriminazioni”, ha commentato il consigliere regionale toscano e responsabile del dipartimento diritti e inclusione del Pd nazionale Iacopo Melio.
“La Consigliera di minoranza Paola Vettori ha presentato una mozione per impegnare l’Amministrazione sul contrasto alle discriminazioni di genere, sulla tutela dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere, per una prosecuzione dell’impegno verso la ‘Rete Ready. La risposta della maggioranza del Consiglio comunale di Poggio a Caiano e della Vicesindaca Bresci con delega alle Pari Opportunità (quando si dice il merito, eh?) è stata però inaccettabile, ricca di pregiudizi e disinformazione, di stereotipi e banalizzazioni, non solo ritenendo ‘inutile’ una rete di enti locali e associazioni che con competenza si occupa di inclusione, ma anche diffondendo falsità e luoghi comuni in merito”, ha proseguito.
“Trovo assurdo dover ribadire l’ovvio, cioè quanto siano fondamentali delle buone pratiche per educare, a partire dalle scuole e dalle famiglie, al rispetto e all’inclusione in un Paese che ogni giorno schiaccia le donne, i disabili, le persone appartenenti alla comunità LGBTQIA+… Negando loro il diritto all’autodeterminazione, a una piena realizzazione affettiva e a una tutela contro l’odio e l’intolleranza.
Sentir perfino parlare di ‘lobby’ e di ‘privilegi’ per questioni che dovrebbero essere scontate in una società civile e rispettosa è uno schiaffo per chi ogni giorno è vittima del bullismo peggiore, quello fisico e psicologico. E il fatto che questo provenga da un Sindaco e, soprattutto, da una Vicesindaca donna che dovrebbe semmai opporsi al modello patriarcale e maschilista nel quale siamo tutte e tutti immersi, anziché rafforzarlo, è un indice piuttosto esplicativo di quale sia la loro posizione: quella che ci mette un secondo a gridare alla difesa delle bambine e dei bambini ma che poi, in realtà, non fa niente per schermare la loro crescita dall’omolesbobitransfobia e da tutto ciò che rappresenta una vera minaccia per una la loro emancipazione libera, paritaria e sicura.
Direi quindi di smetterla con i fantasmi nelle menti ottuse cibate a pane e complotti: è l’ora di svegliarsi dal sonno dell’ideologia e di radicarsi nel presente, a contatto con i problemi reali”, ha concluso.