Meacci: “Province e spesa pubblica, basta demagogie”

“Con l’iniziativa di venerdì in Provincia vogliamo rimettere la discussione sui costi della politica e sui tagli alla spesa pubblica nel binario giusto. Troppo spesso in questi anni si è fatto finta di affrontare il tema trattandolo in maniera demagogica e superficiale.

Il punto di partenza su cui credo tutti siano concordi è che la spesa pubblica va tagliata e che lo Stato italiano non può più permettersi il lusso di finanziare sprechi e carrozzoni, così come non è più moralmente accettabile che di fronte alla profonda crisi economica e sociale del paese la politica non sia in grado di riformarsi e di ridurre certi privilegi che non hanno niente a che vedere con il normale costo della vita democratica di un paese moderno.

Il punto su cui sarebbe doveroso ragionare più lucidamente è che per ridurre la spesa pubblica e i costi della politica non basta fare la pulizia del sottoscala colpendo gli enti locali e senza occuparsi minimamente dei piani alti. Negli ultimi 4 anni la spesa corrente dei Comuni è stata tagliata del 23%, ma sono proprio i Comuni che oggi stanno vicino ai cittadini e che gli forniscono gran parte dei servizi. La stessa valutazione va fatta per le Province. La loro abolizione è spesso citata come lo strumento per abbattere i costi della politica quando invece sarebbe necessario partire dalla miriade di organi ed enti non elettivi che sono presenti sia sul territorio che a Roma. Con il ridimensionamento delle grandi strutture ministeriali probabilmente avremmo un risultato maggiore in termini economici e non saremmo costretti a colpire continuamente le istituzioni locali che oltre a svolgere un importante ruolo di governo sono anche espressione del voto popolare.

Oggi il tema all’ordine del giorno è quello che riguarda la sopravvivenza o meno della Provincia di Arezzo. Personalmente credo che una riforma che porti al riordino delle funzioni degli enti locali sarebbe auspicabile ma non trovo assurdo che si apra anche una discussione sul loro dimensionamento. Sarebbe, però, positivo che non si mettesse tutto e tutti sullo stesso piano e che si tenessero in giusta considerazione le differenze tra le varie realtà. Il ruolo svolto nel territorio aretino dall’Istituzione Provincia in questi anni è meritorio di apprezzamenti perché l’Istituzione è stata un punto di riferimento importante per tutta la società aretina, per i Comuni e per i territori dal momento in cui la Regione Toscana gli ha trasferito importanti deleghe e funzioni che l’hanno resa tutt’altro che un ente inutile. Qualunque saranno le decisioni che verranno prese è importante che Arezzo mantenga un ruolo ed un peso che in questi anni ha dimostrato di meritare ed è importante che anche le centinaia di dipendenti dell’Ente siano garantiti ed abbiano certezze sul loro futuro. La vera sfida della riforma dello Stato passa proprio dal sapere valorizzare le esperienze positive e correggere quelle che non lo sono e non nel mettere tutto in un unico calderone.

Con l’iniziative di venerdì vogliamo dare un segnale forte di coesione di tutto il territorio e di vicinanza a chi in questi anni ha ben lavorato nell’interesse del territorio aretino.

Marco Meacci,
segretario provinciale Pd Arezzo