Legge di stabilità. Emendamento PD per raddoppiare il contributo statale per i comuni risultati di fusione
È stato approvato dalla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati l’emendamento 4.9 alla Legge di Stabilità, a prima firma di Edoardo Fanucci, che aumenta gli incentivi per le fusioni dei comuni.
“L’emendamento – spiegano i deputati Edoardo Fanucci e Dario Parrini – rappresenta uno stimolo in grado di imprimere un’accelerazione decisiva ai percorsi aggregativi. Al fine di incentivare il processo di fusione, la legge riconosce contributi statali per i dieci anni successivi alla fusione. Attualmente, il contributo è commisurato al 20% dei trasferimenti erariali attribuiti per l’anno 2010. Con questo emendamento, approvato a larga maggioranza, con parere favorevole di relatori e governo, il contributo statale per il comune risultante a seguito di fusione raddoppierà, passando dal 20% al 40%.”
Un’altra importante novità è legata alla quota del Fondo di solidarietà comunale da destinare alle unioni e fusioni dei comuni: “Al fine di incentivare il processo di riordino e semplificazione degli enti territoriali – spiegano i deputati toscani – una quota del fondo di solidarietà comunale, non inferiore a 30 milioni di euro, era destinata, per i soli anni 2014, 2015 e 2016, ai comuni istituiti a seguito di fusione o unione. Con questo emendamento questi 30 milioni non “scadranno” più nel 2016, ma saranno resi strutturali dando un impulso certo e definito ai percorsi aggregativi dei nostri municipi. Si è preso atto della complessità dei percorsi aggregativi offrendo ai coraggiosi amministratori che stanno affrontando questa difficile sfida meccanismi incentivanti semplici, certi e definiti nel tempo. Più soldi per promuovere investimenti e per ridurre la pressione fiscale a cittadini e imprese. Una scelta strategica per un Parlamento che sta facendo delle riforme istituzionali un tratto identitario del suo agire”.
Un’ultima novità è legata al meccanismo di riparto della quota del fondo di solidarietà in caso di disponibilità eccedenti il fabbisogno: “Se – spiegano i deputati Fanucci e Parrini – dei trenta milioni se ne useranno solo una parte (come avvenuto nel 2015), l’eccedenza sarà ripartita tra i comuni oggetto di aggregazione.”
“A nostro avviso l’approvazione di questo emendamento rappresenta una spinta formidabile verso le fusioni e le unioni dei comuni. Oggi, per gli enti locali, dividersi vuol dire indebolirsi: occorre mettere da parte campanilismi e scelte anacronistiche. Il Partito Democratico può e deve porsi come protagonista del percorso associativo, con proposte riformiste e concrete come quella appena approvata.”, hanno aggiunto Fanucci e Parrini.
“Adesso occorre dar corso all’impegno di aumentare gli incentivi alle fusioni anche a livello di Regione Toscana. Sia aumentando gli incentivi economici sia prevedendo, in favore dei comuni oggetto di fusione, punteggi aggiuntivi nei bandi regionali, soprattutto quelli che veicolano le risorse della comunità europea. Ciò rappresenterà un’ulteriore svolta decisiva nella riorganizzazione del territorio imprimendo una virtuosa imitazione e contaminazione di buone pratiche, grazie ad economie di scala e di scopo che miglioreranno la qualità di investimenti opere e servizi, riducendone i costi”.