Laura Cantini: “Turismo, moda, green economy le chiavi per uscire dalla crisi”

Laura Cantini, candidata al Senato della Repubblica, interviene sulle crisi occupazionali che hanno colpito la Valdelsa:

« La campagna elettorale è per il Partito Democratico e per noi candidati dell’Empolese Valdelsa una occasione per mettere a fuoco i problemi della zona e il lavoro è la priorità. I dati sulla disoccupazione potrebbero peggiorare qualora le crisi aziendali in atto, soprattutto in Valdelsa, non abbiano un esito positivo. Noi che siamo rappresentanti di un territorio che si è sviluppato grazie ad un tessuto diffuso di piccola impresa manifatturiera, commerciale e turistica, dobbiamo spingere perché i “vecchi” distretti industriali divengano la sede privilegiata per sperimentare nuove misure per il sostegno alle imprese e la reindustrializzazione della Toscana. Solo così potremo dare risposte ai lavoratori espulsi dalle aziende in crisi e ai giovani.

Vorrei che il mio territorio avviasse questo percorso sapendo che parlare oggi di reindustrializzazione significa consolidare i settori più tradizionali, quali il settore moda, ma soprattutto spingere quelli emergenti, quelli legati alle nuove tecnologie e alla green economy, e le filiere che incrociano l’agricoltura, i prodotti a marchio territoriale e il turismo.

Credo che per una nuova fase di sviluppo e crescita, oltre agli interventi nazionali e regionali, serva aprire una riflessione interna. Dobbiamo ad esempio affrontare con più incisività e con misure specifiche la zona della Valdelsa che maggiormente soffre la crisi con dati più negativi rispetto all’Empolese. E’ indubbio che alcune politiche impostate negli anni stanno portando i loro frutti e la nuova 429 ne è un esempio, ma io sono convinta che occorra fare alcune scelte che razionalizzino le risorse pubbliche e permettano alla Valdelsa di essere più forte, politicamente e istituzionalmente all’interno del Circondario, oggi Unione dei Comuni. Penso cioè che, all’interno del tema del riordino e semplificazione istituzionale, possa stare a pieno titolo il progetto del Comune Unico della Valdelsa. In partenza potrà contare su una indubbia omogeneità territoriale e sociale, fatta di 50.000 abitanti, mezzo milione di presenze turistiche, un sistema di borghi e musei con grandi potenzialità attrattive, tra i quali spicca Certaldo alto e una rete viaria in via di ammodernamento che ci colloca tra due importanti distretti: Empoli e Poggibonsi.

Non dobbiamo avere paura di perdere le identità storiche e il rapporto stretto con i cittadini, perché potremmo costruire un modello che mantenga la presenza di “municipi” e i servizi facilmente accessibili e concentrare gli sforzi e le risorse di tutti per, ad esempio, dotare la Valdelsa di una unica grande e moderna zona industriale. Un’area posta nel fondovalle, che inglobi quelle esistenti, con i capannoni vuoti da riconvertire, e trovi nuovi spazi attraverso il piano regolatore del Comune Unico. Allo stesso tempo dovremmo lavorare ad un progetto di sviluppo che miri a trovare risorse e partner pubblici e privati che ne permettano l’attuazione. Non meno importante e con la stessa filosofia si dovrebbe affrontare il tema del turismo e della cultura a partire dalle grandi opportunità offerte dall’ importante investimento in atto a Castelfalfi.

In queste elezioni, votare il Partito Democratico significa anche dare sostegno a queste idee che concretamente concorrono alla ripresa e allo sviluppo del nostro territorio».