“Leggeri, trasparenti e vincenti”. Il responsabile organizzazione del Pd toscano, Antonio Mazzeo, intervistato dal Corriere Fiorentino

intervista-mazzeo-cf-270327 marzo 2014 – Qui di seguito alcune mie considerazioni che ho rilasciato al Corriere Fiorentino (Articolo di Claudio Bozza, del 27 marzo) su come riorganizzare il Partito Democratico della Toscana per renderlo maggiormente incisivo nella sua azione.
Un partito leggero, trasparente e soprattutto vincente.
Un partito che faccia decidere i propri iscritti sulle principali tematiche: utilizzeremo nuovi strumenti di comunicazione, come la app PDConnect, continueremo il tour del venerdì della segreteria nelle federazioni territoriali, faremo partire il 1 aprile un pre-tesseramento in Toscana in attesa che parta il tesseramento ufficiale il 25 aprile.
Un partito che si sappia autofinanziare grazie al contributo dei suoi elettori a cui assicuriamo trasparenza – con un report mensile pubblico sul sito del PD toscano – su entrate ed uscite e sobrietà delle spese.
Cosa ne pensate? Ci aiutate a migliorare ancora la nostra proposta?

Un caro saluto,
Antonio Mazzeo,
responsabile organizzazione Pd Toscana
 

 

II nuovo responsabile dell’organizzazione Mazzeo: «Leggeri, trasparenti e vincenti»

Al Pd tagliare non basta più: «Affitteremo la nostra sede»    

Cambio di rotta: «Vendere via Forlanini? Se dovesse servire…»

 

Tagliare il 30 per cento delle spese non è bastato. Dopo l’addio al finanziamento pubblico ai partiti, il Pd della Toscana si è accorto che i conti non tornano e bisogna sforbiciare un altro 20 per cento. I nuovi vertici (in versione renziana) devono insomma dimezzare le spese, per passare dai 969 mila euro del 2013 a non più di mezzo milione nel corso di quest’anno. Così, dopo aver venduto l’Audi dell’ex segretario Andrea Manciulli (potente e costosa, un tremila di cilindrata a benzina), il Pd toscano ha deciso di affittare uno dei quattro piani della maxi sede di via Forlanini, inaugurata da Pier Luigi Bersani con una grande festa nel settembre 2010, quando l’effetto Grillo non aveva ancora colpito i serbatoi pubblici della politica.

«Per la sede di Novoli paghiamo circa ottomila euro al mese di mutuo, una cifra che non ci possiamo permettere – spiega Antonio Mazzeo, 38 anni, nuovo responsabile organizzazione del partito – In tutto abbiamo a disposizione mille metri quadrati, decisamente troppi per le nostre esigenze. Per questo affitteremo l’ultimo piano della “casa” democratica. Venderla? In queste settimane faremo fare una stima seria sul valore dell’immobile: al momento la vendita non è all’ordine del giorno, ma se dovesse servire…». La costruzione del quartier generale di via Forlanini aveva mandato in profondo rosso il bilancio, a tal punto da costringere il partito a licenziare 4 dipendenti su 10. Adesso, oltre a puntare (e sperare) sui finanziamenti dei privati, la nuova dirigenza punta il dito verso i «furbetti» del contributo, cioè i consiglieri regionali ed i parlamentari che ogni mese dovrebbero aiutare il partito versando parte della propria indennità. «Abbiamo bisogno di maggiore continuità, anche perché in alcuni periodi dell’anno registriamo punte di “morosità”, se così possiamo chiamarla, che arriva fino al 40 per cento degli eletti». Rispetto alla gestione Manciulli, oltre ad aver praticamente azzerato consulenze e spese generali, la nuova dirigenza ha ridotto all’osso i rimborsi delle trasferte, in particolare i conti «davvero eccessivi» per pranzi e cene.

«Alle elezioni di maggio dovremo riuscire a conquistare quasi tutti i 203 Comuni toscani. E soprattutto vincere bene le Europee, per confermare che il Pd toscano è il più forte d’Italia – spiega Mazzeo, imprenditore del settore sanitario impegnato in politica – Ogni mese mettiamo on line nomi e donazioni dei finanziatori, oltre ai soldi che spendiamo, perché solo con la massima trasparenza potremo andare a chiedere ai nostri sostenitori di riprendere la tessera del partito e aiutarci nel cambiamento».

Il Pd che i renziani toscani hanno in testa deve essere «leggero, trasparente e soprattutto vincente». Inoltre, per contrastare l’avanzata del Movimento Cinque Stelle, da settembre i democratici lanceranno una «app» per consentire a tutti i 5o mila tesserati di discutere e partecipare alle scelte del partito. «La sta realizzando una cosiddetta start up, un’azienda di giovani toscani – racconta ancora Mazzeo – Facciamo un esempio: in un territorio c’è un problema sui rifiiuti? Bene: oltre che alle riunioni sul territorio affronteremo i problemi confrontandoci su Facebook, Twitter e anche grazie alla nuova “app”».

E sempre per riuscire a vincere il più possibile, domani e sabato, il segretario toscano Dario Parrini incontrerà i 203 candidati sindaco alle amministrative. L’obiettivo, anche grazie ad un’azienda specializzata (la Game Managers & partners di Marco Marturano, consulente politico di destra e sinistra), è quello di fornire un format comunicativo unico a tutti gli aspiranti sindaci. Manifesti, grafica, modo di comunicare sui social network saranno uno standard unico per tutti, anche per dare al partito un’immagine unitaria. «Dobbiamo cambiare verso anche sulla comunicazione, insomma, anche nelle realtà più piccole – conclude Mazzeo Intanto, il venerdì dalle 17.30 alle 20 continueremo a girare la Toscana per incontrare tutte le federazioni dei territori che ci chiedono un confronto».

Claudio Bozza @ClaudioBozza