Grazie al Pd in Parlamento il 30% di donne in più
“Il Pd ha candidato il 40% delle donne nelle liste elettorali, 15 di queste capilista e in Toscana due donne capilista alla Camera e al Senato. Tutto questo determina che in Parlamento ci sarà il 30% per cento di donne in più. Non sono solo numeri: è la differenza con gli altri. Il PD porterà in Parlamento almeno 154 donne, gli altri partiti hanno percentuali e valori assoluti decisamente più limitati, talvolta risibili, come l’Udc che ha solo 2 donne eleggibili, o Rivoluzione civile che ne ha soltanto 4.
La consapevolezza del Pd è che il ruolo delle donne sia fondamentale. Ma paradossalmente si rischia che il Parlamento sia un’eccezione: le donne sono infatti ancora molto, molto indietro quanto a posti di comando e carriera, sia nelle istituzioni che nelle imprese. Non lo possiamo più permettere perché le donne oltre a essere un’eccezionale risorsa in termini economici, lo sono anche in termini di eticità poiché è dimostrato cha la presenza di donne ai vertici di aziende e imprese riduce corruzione e illegalità. Ecco perché la sfida che ci attende in parlamento è unica: dobbiamo agire in direzione di una effettiva parità, che valorizza le differenze e annulla il gap di genere. E le nostre azioni dovranno trasformarsi in fatti concreti: intervento sui servizi, dagli asili agli anziani, sostegno alla maternità e contrasto alle dimissioni in bianco, pratica indegna di un Paese che si definisce civile. Flessibilità degli orati e incentivi al part time e riequilibrio di genere nei congedi parentali. Quote di parità nei consigli di amministrazione e misure per estendere i diritti a tutte le forme contrattuali. E subito una legge sul femminicidio. Le donne del nuovo Parlamento avranno questi doveri civici e morali, affinché la rivoluzione rosa annunciata da Bersani non sia solo uno spot elettorale ma la vera Italia Giusta” così Laura Cantini, candidata al Senato della Repubblica.