Laika, Ferrucci e Mecacci (Pd): “Bene l’accordo
tra Comune, Ministero e azienda”
“Giudichiamo positivamente l’accordo raggiunto tra Comune, Ministero e Laika che hanno trovato una soluzione per coniugare lo sviluppo dell’azienda e l’occupazione con la tutela dei reperti ritrovati. Sindaco e amministrazione comunale di San Casciano hanno lavorato per creare le condizioni per lo sviluppo e la crescita di una realtà importante quale è la Laika, non solo per la Val di Pesa ma per tutta la Toscana, impegnandosi con l’azienda stessa ad elaborare il progetto che valorizzi i reperti archeologici rinvenuti nella zona. Non siamo affatto d’accordo con le prese di posizione dei comitati degli ultimi giorni contro l’amministrazione locale, che ha invece operato nell’interesse della collettività e dei lavoratori. Auspichiamo che quanto prima si avvii sia la costruzione del nuovo stabilimento Laika che la nuova area archeologica prevista”.
Così il responsabile Economia e Lavoro del Pd della Toscana, Ivan Ferrucci, e Patrizio Mecacci, segretario metropolitano del Pd Firenze, si esprimono sull’accordo raggiunto tra Comune di San Casciano, azienda di camperistica Laika e Ministero dei beni Culturali, per trasferire in altro luogo dedicato i reperti rintracciati durante i lavori di realizzazione nel cantiere del nuovo stabilimento Laika in zona Ponterotto.
“Con l’accordo raggiunto tra Comune, Ministero e Laika con il parere favorevole sul progetto di valorizzazione dei reperti archeologici dato dalla Direzione regionale per i beni culturali della Toscana e dal Comitato tecnico-scientifico per i beni archeologici del Ministero, noi pensiamo che possa essere raggiunto l’obbiettivo dello sviluppo con la salvaguardia dei reperti storici, nella direzione prospettata dalla stessa sovrintendenza con la costruzione del sito archeologico in una nuova area. Noi pensiamo che in questo momento il rapporto tra istituzioni locali e sistema economico sia fondamentale, in questo caso siamo di fronte ad un esempio concreto di un rapporto positivo che tiene conto della tutela dei reperti e della possibilità di crescita di un’azienda e conseguentemente dell’occupazione. Laika infatti occupa direttamente più di 200 lavoratori e molte centinaia nell’indotto”.