“Facciamo il congresso, confrontiamoci, ma no a scissioni”: la posizione del Pd toscano in vista dell’assemblea nazionale.
14 febbraio 2017 – Le dichiarazioni di Dario Parrini e Antonio Mazzeo, rilasciate questa mattina all’agenzia Adnkronos.
PD: PARRINI, DARE LA PAROLA AL NOSTRO POPOLO SCELTA PIU’ GIUSTA =
PD: PARRINI, DARE LA PAROLA AL NOSTRO POPOLO SCELTA PIU’ GIUSTA = “Far partire subito il percorso congressuale e’ il modo migliore per parlare delle nostre proposte” Firenze, 14 feb. – (AdnKronos) – “Far partire subito il percorso congressuale è il modo migliore per parlare delle nostre proposte che rivolgiamo ai cittadini per affrontare le grandi questioni economiche e sociali, sia sul piano nazionale che su quello internazionale”. Lo dichiara il deputato Dario PARRINI, segretario del Pd della Toscana. “Il congresso è un confronto democratico tra programmi, visioni del Paese e del partito. Coinvolgiamo in questa discussione centinaia di migliaia di nostri iscritti e elettori – afferma PARRINI in una dichiarazione all’AdnKronos – E il Pd ne uscirà comunque più forte. Dare la parola al nostro popolo è la cosa più giusta da fare. Scissione? Irresponsabile anche solo evocarla”.
PD: MAZZEO, CONGRESSO PER PARLARE APERTAMENTE AL PAESE =
PD: MAZZEO, CONGRESSO PER PARLARE APERTAMENTE AL PAESE = “Polemica inutile quella sulla durata del percorso congressuale” Firenze, 14 feb. – (AdnKronos) – “Nelle ultime settimane abbiamo parlato troppo al nostro ombelico, di date, di regolamenti. Invece abbiamo l’obbligo di aprirci al Paese, di parlare di quello che vogliamo fare, valorizzando, e non denigrando, il tanto buon lavoro fatto negli ultimi tre anni, avendo allo stesso tempo la capacità di correggere quello che non ha funzionato o può essere migliorato. Questa è la strada con cui potremo anche intercettare nuovamente coloro che si sono allontanati dal Pd”. Lo dichiara il consigliere regionale Antonio MAZZEO, vicesegretario del Pd della Toscana. “Noi abbiamo il dovere di definire le linee politiche del partito con il congresso: saranno prima gli iscritti, poi i cittadini-elettori a scegliere tra le proposte e mi auguro che la nostra, in continuità con la strada del cambiamento intrapreso da Matteo Renzi, ottenga il consenso necessario a proseguire”, osserva MAZZEO. “Quanto alla polemica di chi sostiene che si tratterà di un congresso lampo, non la condivido, perché già le scorse volte il congresso è durato due mesi e nessuno ha avuto da ridire”, commenta MAZZEO in una dichiarazione all’AdnKronos. “La direzione di ieri è stata bella, partecipata, appassionata, a tratti anche aspra e ha messo in evidenza le differenze interne che possono esistere in un grande partito plurale come il nostro, ma che devono essere vissute come un valore e non come un limite – conclude MAZZEO – Per questo vorrei che la parola ‘scissione’ venisse messa da parte una volta per tutte: il Pd è nato per unire, non per dividere. Facciamo dunque il congresso, discutiamo e confrontiamoci e poi torniamo a camminare tutti insieme”.