Emergenza treni, Meacci (Pd Arezzo): “Un danno per chi lavora e per la nostra economia”
“In questo momento di grande crisi economica e occupazionale, in cui la sicurezza del posto di lavoro è sempre minore, non credo che la neve e il gelo possano giustificare i disservizi visti in questi giorni sulle tratte ferroviarie regionali che continuano a mettere in seria difficoltà i pendolari, oltre a esporli a disagi sempre più difficili da tollerare. Ancora meno tollerabile ci sembra questa sorta di ‘resa incondizionata’ annunciata in queste ore da Trenitalia di fronte alla notizia che domani nevicherà di nuovo”.
Commenta così il segretario provinciale del PD di Arezzo, Marco Meacci, la serie di difficoltà registrate, e già annunciate per i prossimi giorni, anche sulla linea ferroviaria che transita nelle nostra provincia, collegando Arezzo e il suo territorio a Firenze, Roma e Foligno.
“Chi ha in gestione la rete e le nostre tratte è chiamato a un maggiore senso di responsabilità e non può assumere un comportamento quasi fatalista, mentre altre imprese concessionarie dei servizi hanno portato avanti in questi giorni di emergenza-maltempo azioni ben diverse con risultati migliori. Senza peraltro voler criminalizzare nessuno chiediamo però che si consideri una volta per tutte un nuovo programma di investimenti che inverta la logica usata fino ad oggi, lavorando per modernizzare la rete e offrire servizi efficienti e di qualità anche sulle tratte regionali, dalle quali dipende tanta parte delle economie locali e sulla quale viaggiano migliaia di lavoratori. Abbiamo ben presente che una grande responsabilità ricade sulle scelte operate dai passati governi di centrodestra, che hanno strozzato i fondi destinati ai livelli locali, ma offrire servizi “monchi” aumentando nel contempo i costi per gli utenti (perchè così è stato, fatto salvo il caso dei pendolari) non è certo una logica equa. E’ il momento quindi di porre questo argomento al centro di una riflessione comune: come PD lavoreremo per questo, e pure rilanceremo le nostre proposte per vere liberalizzazioni anche nel campo dei trasporti, quelle che il paese attende ormai da decenni e che sono diventate ormai un’esigenza non più rimandabile”.