Economia. Toscana. Ferrucci: “Sia siglato il nuovo patto per lo sviluppo entro luglio”

patto-lavoratori4 luglio 2013 – “La situazione è tale che non è più rinviabile una nuova intesa tra mondo produttivo, categorie economiche e sindacati: il dialogo e il lavoro avviati su questo nei mesi scorsi vanno ora portati a compimento e occorre siglare un nuovo Patto per lo Sviluppo al più presto, entro luglio. La crisi si affronta con coesione e unità di intenti tra le forze sociali, solo così si potrà creare una capacità di rilancio della Toscana partendo dalla centralità della politica industriale e della tutela dei lavoratori”.  Questo l’appello che lancia il consigliere regionale e coordinatore della segreteria del Pd toscano Ivan Ferrucci, a istituzioni, rappresentanti dei lavoratori e mondo economico per ridare attualità ad un accordo che mira a rilanciare lo sviluppo in Toscana.
 
“La Regione Toscana in questi tre anni – ricorda Ferrucci – ha adottato strumenti di programmazione economica e provvedimenti concreti per il lavoro e il sociale con un impegno altissimo di energie e risorse. Cito ad esempio le politiche attive e passive per l’occupazione, con il sostegno ai lavoratori della Cassa integrazione; la battaglia per lo sblocco dei pagamenti Inps; il rafforzamento del ruolo dei centri per l’impiego; i fondi di garanzia per i lavoratori a tempo non indeterminato o di anticipo alla Cig; il fondo unico per le imprese e per la reindustrializzazione e la formazione professionale; la programmazione per le aree di attrazione degli investimenti; il lavoro sui fondi sociali europei; l’attenzione per il ‘Sistema dei poli tecnologici’ e i distretti industriali; i provvedimenti a sostegno della piccola e media impresa e per situazioni di crisi; le iniziative per il sostegno dell’emancipazione dei giovani, l’ingresso nel mondo del lavoro e la creazione di impresa. Non ultimo gli strumenti per l’accesso al credito. E per quanto riguarda il sociale penso ad esempio al fondo per la non autosufficienza, i contributi per garantire le  scuole materne e l’edilizia scolastica, con risorse proporzionalmente ben più cospicue di quelle del governo nazionale in questi anni.
In tutto questo la Regione ha posto al governo un quadro chiaro delle situazioni di criticità e degli investimenti da fare per rilanciare l’economia in Toscana. A questo punto gli elementi ci sono tutti per attivarsi a sostegno delle problematicità evidenziate e per promuovere gli investimenti individuati. Ma questa azione non può che muoversi di pari passo con la firma del nuovo patto per lo sviluppo che includa tutti i protagonisti del ‘sistema-toscana’” conclude Ferrucci.