Ddl intercettazioni, Gelli: “Subito nuova mobilitazione contro bavaglio”
Firenze – “Sembrava messa definitivamente nel cassetto e invece riecco la legge bavaglio. Questo colpo di coda della “dittatura” berlusconiana del decreto intercettazioni è inaccettabile perché rappresenta l’ennesima legge ad personam contro la stampa e il lavoro della Magistratura”. E’ questo il duro commento di Federico Gelli responsabile legalità del Pd Toscana, in merito alla ripresa della discussione alla Camera dei Deputati sul decreto del Governo per limitare le intercettazioni e il diritto di cronaca prevista ai primi di ottobre.
“Si tratta del tentativo da parte di Berlusconi – aggiunge Gelli – di salvarsi dai suoi guai giudiziari limitando le intercettazioni da parte dei magistrati e impedire ai giornalisti la pubblicazione degli atti, ma anche quella di ostacolare la lotta alla criminalità. In più contiene anche un gravissimo attacco all’informazione della rete fatta di blog, siti e social network.
Nella proposta di legge è presente il comma 29 dell’articolo 1 che obbliga alla rettifica di un contenuto tutti i siti informatici a 48 ore dalla segnalazione, pena una multa di 12.500 euro. Un provvedimento dal potente effetto intimidatorio e di autocensura visto che la rettifica può essere richiesta senza verifiche da tutti quelli che considerano i contenuti pubblicati lesivi della propria dignità. Il dovere di informare ed essere informati non può essere negato – sottolinea – e i magistrati devono fare il loro lavoro e per difendere questi diritti è necessaria una grande mobilitazione di tutti coloro che hanno a cuore la democrazia e la libertà. Per questo motivo aderisco a titolo personale alla manifestazione organizzata domani 29 settembre in piazza del Pantheon a Roma – conclude Federico Gelli – promossa dal Comitato per la libertà e il diritto all’informazione, alla cultura e lo spettacolo per dare un primo forte segnale di protesta contro questa vera e propria legge bavaglio”.