Conclusa la Festa regionale dell’Unità sulle riforme. Mazzeo: “Scelte in tempi brevi per ridare credibilità alla politica”
28 luglio 2014 – “Domenica si è conclusa la festa regionale dell’Unità a San Miniato. Tre settimane bellissime, rese possibili esclusivamente da volontari. A loro dico: grazie per il vostro tempo, grazie per il sorriso che ci avete trasmesso: sono linfa vitale e collante per la nostra comunità.
Quest’anno avevamo scelto un tema complesso: le riforme. L’argomento più ricorrente, per la sua attualità, è stato la riforma del Senato. Siamo certi che entro un paio di settimane andrà in porto la prima votazione. Non crediamo che sia la soluzione di tutti i problemi, ma portarla in fondo è il segnale della nostra credibilità: la riforma era nel programma del centrosinistra già nel 1996. L’urgenza di azione che abbiamo non ci permette di conservare due rami del parlamento identici con leggi che rimbalzano da uno all’altro per mesi”. Così Antonio Mazzeo, responsabile organizzazione del Pd della Toscana in merito alle riforme, tema della festa regionale dell’Unità che si è chiusa ieri a San Miniato (Pisa).
“Anche la nuova legge elettorale toscana sta andando in porto, grazie ad un accordo largo. Abbiamo raggiunto un compromesso molto soddisfacente: la Toscana sarà divisa in piccole aree, così da garantire all’eletto un forte collegamento con il territorio; i cittadini tornano a scegliere i consiglieri, ridotti a 40, con le preferenze. E’ prevista un’eccezione, cioè il listino, solo per 3 nomi, facoltativo. E infatti il Pd non lo utilizzerà, così come già deciso nella direzione del 17 marzo scorso: tutti i nostri consiglieri saranno eletti con le preferenze. Vediamo se faranno altrettanto quei partiti che oggi si dicono contrari al listino.
A San Miniato non hanno parlato solo i relatori dal palco, ma anche il pubblico, i militanti, che hanno potuto sollecitare direttamente ministri, deputati, dirigenti. Emerge innanzitutto la necessità che la politica recuperi credibilità e ascolti le esigenze di cambiamento del paese. Per questo dobbiamo dedicare i prossimi mesi ad azioni di rilancio di economia e occupazione di lungo periodo e contemporaneamente ad ampliare misure di effetto più immediato, come il cosiddetto “bonus degli 80 euro” a pensionati e a chi è sotto il livello di reddito tassabile. Sono le stesse richieste che abbiamo raccolto partecipando alle altre centinaia di feste dell’Unità in Toscana, uno dei modi con cui stiamo riportando il Pd regionale nei territori.
A proposito di riforme, ho letto che Gianni Cuperlo e alcuni esponenti del nostro partito si dicono preoccupati per il poco confronto interno. Non sono d’accordo. Per me confronto significa che si discute, si sceglie la posizione che raccoglie il massimo consenso nel PD e poi si porta in fondo senza indugi. Dibattito non può essere sinonimo di inconcludenza. L’atteggiamento di “decidere di non decidere” è stato uno dei motivi di diffidenza elettorale verso la sinistra negli anni passati. Adesso che il PD ha riconquistato una larghissima fiducia, grazie alla rotta tracciata da Renzi, non possiamo ripetere lo stesso errore” conclude Mazzeo.