Il commento su FB del segretario Parrini sull’autosospensione dei 13 senatori PD
12 giugno 2014 – Il segretario Parrini su Facebook:
“Chiti, Mineo, Tocci, Mucchetti e gli altri che considerano fondamentale l’elezione popolare diretta dei senatori hanno avuto e avranno tutto il diritto di esprimere il loro dissenso all’interno degli organismi del Pd, parlamentari e di partito. E hanno avuto e avranno tutto il diritto di fare pubbliche campagne, sulla stampa e altrove, per far diventare le loro idee sulla riforma del Senato, oggi fortemente minoritarie, idee maggioritarie all’interno del Pd. Però non possono invocare il diritto di veto sulle riforme approvate dalla grande maggioranza del Pd (almeno finché il Pd sarà un partito democratico e non anarchico, che sulle questioni politiche di fondo prende nei gruppi parlamentari decisioni a maggioranza che una volta prese diventano impegnative per tutti nelle sedi istituzionali). Se servono chiarimenti, nessun problema a dare chiarimenti. Ma il vittimismo non è accettabile. Una considerazione poi sulle accuse di scarsa democrazia e volontà epuratrice rivolteci in queste ore da dirigenti di Forza Italia e M5S: le prenderemo in considerazione come cosa seria quando questi due partiti (abili per esempio nell’annunciare primarie senza farle o nel farle per finta) avranno dimostrato di saper promuovere un congresso serio coinvolgendo centinaia di migliaia di persone o avranno dimostrato di saper attivare un decimo della democrazia interna e dei processi democratici di selezione della classe dirigente che il Pd ha saputo mettere in campo in questi anni”.